Investire e Aprire un’Attività all’Estero

Fare business e impresa all’estero

Ti sei finalmente deciso, sei stanco dell’Italia e vuoi andare via. Magari trasferendoti all’estero per cercare fortuna. E allora quale miglior soluzione se non quella di avviare una tua impresa, trasformandoti in imprenditore?

In questa sezione di Voglio Vivere Così ti spieghiamo come investire all’estero e come aprire una tua attività. Sappiamo bene, infatti, che investire in Paesi stranieri può essere un rischio. Aprire un’azienda o un negozio di successo non è mai una cosa facile e vanno valutati tutti gli aspetti prima di impiegare il proprio denaro in una realtà di cui si conosce poco o niente.

È necessario dunque informarsi sul posto, sulla mentalità della gente, sui vizi e le virtù di quelli che possono essere i potenziali clienti. Bisogna sapere dove investire, quanti soldi occorrono, quale attività aprire e la tassazione degli investimenti all’estero.  Se ben ponderata, tuttavia, questa scelta può portare a degli ottimi risultati.

Nelle pagine che seguono troverai tantissime storie di italiani nel mondo che sono riusciti ad investire all’estero e in moltissimi ambiti: dal settore turistico a quello della ristorazione fino a quello dei servizi. Resort, B&B, ristoranti, piccole attività commerciali come bar, gelaterie, pizzerie. E ancora: agenzie di servizio, tour operator e c’è chi ha addirittura aperto una pista su ghiaccio ai Caraibi!

Tutti i protagonisti di queste storie ci hanno raccontato in che modo sono riusciti a fare impresa all’estero – dai passaggi burocratici a quelli pratici – e cambiare finalmente vita. Per ognuno di loro è stato determinante il fattore coraggio misto a una sana dose di incoscienza. Diversi anche gli articoli dedicati ai Paesi dove conviene aprire un’azienda, e dove la fiscalità è più vantaggiosa. Come molte sono le curiosità dal mondo da cui potresti trarre ispirazione.

Dove conviene aprire un’attività all’estero?

A dircelo ci pensa ogni anno ilDoing Business – Training for reform”, rapporto annuale della Banca Mondiale che monitora la facilità di fare affari nelle diverse economie mondiali analizzando la disciplina normativa e fiscale che ogni Paese applica nei confronti delle imprese.

190 i Paesi presi in considerazione e messi a confronto sulla base di diverse variabili: dall’avvio dell’attività fino all’accesso al credito, passando per i rapporti con il fisco, il registro dei titoli di proprietà, la possibilità di commerciare a livello internazionale e le tutele per chi investe. Per ognuna di queste variabili vengono poi presi in considerazione diversi parametri come il tempo medio necessario, il numero di documenti richiesti e, ovviamente, il costo.

Il risultato è una classifica che vede ai primi e posti: Nuova Zelanda, Danimarca e Singapore. Gli altri paesi sono: Hong Kong, Corea del Sud, Georgia, Norvegia e Stati Uniti. Chiudono la Top 10 Regno Unito e Macedonia.

E in Europa dove conviene aprire un’attività? Oltre a quelle presenti nelle prime dieci posizioni, ci sono: la Svezia, la Germania, Austria, Spagna, Francia e Portogallo. per quanto riguarda la Spagna, in particolare sono le isole Canarie ad attrarre investitori grazie a un regime fiscale agevolato.

Aprire un’attività all’estero con pochi soldi

Aprire un’attività all’estero con poco capitale è difficile, certo, ma non impossibile. Non sempre un grande capitale è sinonimo di una grande impresa. Spesso è sufficiente una buona idea e dei risparmi da parte per creare un business di successo. Tutto dipende da quale attività si vuole aprire, in che misura e dove.

È chiaro che il Regno Unito è più caro rispetto alle Canarie. Ci sono poi molti Paesi in cui il governo ha messo in atto finanziamenti per aprire attività all’estero e attirare così investitori al di fuori dei propri confini territoriali.

Una delle forme di investimento preferita è da sempre quella immobiliare, anche all’estero. Magari si potrebbe pensare di comprare una casa in un posto caldo da poter poi affittare ai turisti. Per investire all’estero, infatti, non necessariamente occorre trasferirsi. Si possono benissimo aprire attività all’estero vivendo in Italia.

Indipendentemente dal settore sui cui si decide di puntare, se si voglia investire 30000 euro oppure 50000 euro all’estero, importante – come dicevamo all’inizio – è conoscere il territorio e la zona dove si desidera incentrare il proprio business.

Un viaggio illustrativo sarà fondamentale per ispezionare la zona, parlare con la gente, capire cosa manca e andare proprio a riempire quel vuoto di servizi piuttosto che di attività. Facile pensare di aprire un chiringuito sulla spiaggia, difficile poi effettivamente farlo senza sapere che in quel posto ce ne sono già altri mille o peggio che non si ha l’autorizzazione per farlo.

Insomma, se anche tu stai pensando di mollare tutto e aprire una tua attività all’estero, allora non perderti le nostre interviste e notizie dedicate al business internazionale e lasciati guidare e ispirare da chi prima di te ci è riuscito.


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