Aprire una società a Dubai

Di Enza Petruzziello

Opportunità, burocrazia più snella, risparmio sui costi di gestione e vantaggi fiscali. Sono tanti i motivi che spingono migliaia di italiani, ogni anno, ad aprire una società fuori dai confini nazionali. Basti pensare che solo nel 2021 le aziende internazionalizzate risultavano circa 25mila e fatturavano complessivamente circa 567 miliardi l’anno. È quanto raccontano i dati contenuti nell’annuario “Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2022” redatto da Istat-Ice. Sono 175 i Paesi in cui sono presenti multinazionali italiane.

Del resto, investire all’estero rappresenta un’opportunità affascinante e ricca di potenziali vantaggi per gli imprenditori intraprendenti. Dall’apertura di nuovi mercati alla diversificazione del rischio, passando per la possibilità di accedere a risorse e talenti globali, espandere il proprio business al di là dei confini nazionali rappresenta un passo cruciale verso il successo aziendale. Tuttavia, questo cammino non è privo di sfide e richiede una serie di competenze specifiche per navigare con successo nel panorama internazionale degli affari.

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Per comprendere meglio i vantaggi e le competenze necessarie per costituire una società all’estero, ho avuto il privilegio di intervistare Daniele Pescara, un esperto nel campo degli investimenti internazionali. Con la sua vasta esperienza nel supportare imprenditori nel lancio e nella gestione di operazioni all’estero, Daniele condivide con noi preziose intuizioni e consigli per coloro che aspirano a espandere le proprie attività oltre i confini nazionali.

Sono sempre più numerosi gli imprenditori italiani che ogni anno scelgono di trasferirsi all’estero. Quali sono, secondo te, le ragioni di questa fuga?

«La pressione fiscale in Italia sta soffocando qualsiasi impresa. Le famiglie sono allo stremo e gli imprenditori cercano di salvare il proprio business dalla morsa del fisco. Il più recente Studio dell’Ufficio Studi della Cgia rivela la drammatica situazione cui sono sottoposti i malcapitati contribuenti italiani: la pressione fiscale reale in Italia si assesta sul 47,4%. Aprire una società a Dubai, dove la fiscalità è agevolata e la Corporate Tax è appena del 9% (e in taluni casi rimane dello 0%!), quindi, consiste oggi nell’unica soluzione per salvare la propria attività».

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Quali sono, dunque, i principali vantaggi di aprire un’impresa all’estero rispetto a mantenere un’attività in Italia?

«Aprire una società in Italia nel 2024 significa farsi del male. Mantenere una società in Italia nel 2024 significa destinarsi alla fame. Ogni giorno ricevo le richieste di supporto da parte di imprese italiane in difficoltà, stremate dalla crisi e annientate da una burocrazia ferruginosa. La politica italiana chiede molto all’imprenditoria, senza fornire il giusto supporto. La situazione critica delle aziende italiane sta mettendo a rischio oltre 70.000 lavoratori, e con essi, le loro famiglie. A fronte di un disastro acclamato simile, aprire una società all’estero rappresenta l’unico modo per salvare se stessi e i propri cari dal fallimento e dalla fame».

Ci sono dei fattori chiave da considerare quando si valuta l’opportunità di espandere un business in un nuovo paese?

«Avviare o trasferire il proprio business in un altro Paese richiede più di semplice coraggio; richiede attenzione, preparazione e competenza.  Le insidie da evitare sono molteplici, e senza una guida affidabile, potresti rischiare il tuo intero investimento. La fase più critica e delicata di questo processo è l’apertura della tua nuova società e relativi servizi collegati».

Clima mite e sistema fiscale vantaggioso. Nelle classiche dei Paesi migliori dove trasferirsi c’è sempre Dubai. Che cosa offre questo Emirato che in Italia non è possibile trovare?

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«Dubai è davvero una città in cui poter fare impresa e realizzare i propri sogni. Costituire una società a Dubai non solo rimane una scelta sicura e vantaggiosa ma, grazie al costante impegno del governo a favorire un ambiente imprenditoriale di primo livello, si conferma come una delle decisioni più redditizie per gli imprenditori internazionali. Innanzitutto, è importante sottolineare che, proprio come in qualsiasi altro stato, l’apertura di una società a Dubai è perfettamente legale e regolamentata secondo le leggi vigenti. A differenza di altri Paesi, Dubai è stabile sia politicamente che economicamente. Il governo supporta la crescita del tessuto economico del Paese con piani a lungo termine. Pochi Paesi al mondo offrono la stessa stabilità: ciò aiuta a investire con maggior sicurezza».

Ad attrarre gli imprenditori a Dubai c’è sicuramente l’agevolazione fiscale. Quali altri vantaggi offre la città?

«A Dubai, le tasse sul reddito personale sono zero! Mentre, come già anticipavo, per i redditi aziendali si attestano sullo 0% o sul 9%, in base al netto annuale prodotto. Questo significa che la tassazione è estremamente agevolata. Difficilmente altri Paesi possono offrire condizioni migliori. E se anche dovessero prevedere tassazioni minori, spesso hanno leggi meno chiare o procedure burocratiche più complesse. Ciò rende l’avvio di una società più difficile e costoso, mettendo a rischio i tuoi investimenti. Al contrario, Dubai è un vero paradiso dove si vive bene, in cui è possibile pagare il minimo di tasse, gli investimenti sono agevolati e la burocrazia è snella. Scegliere Dubai, se fatto nella maniera corretta, è l’investimento ideale per imprenditori, Freelance, Influencer, Agenti e Investitori».

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Dal punto di vista burocratico qual è l’iter da seguire se si decide di investire oppure aprire una società in uno degli Emirati Arabi?

«La burocrazia emiratina è estremamente agevole. Tuttavia, bisogna conoscere a fondo tutti gli steps da rispettare per il company setup e gli investimenti. Le normative sono chiare ma è necessario apprenderle alla perfezione e seguire pedissequamente tutto quanto richiesto. Inoltre, è necessario un supporto concreto per l’apertura dei conti correnti bancari a Dubai, grazie a consulenti accreditati presso gli Istituti di Credito e, quindi, accolti di buon grado. Ovviamente, non è possibile far fronte a tutto ciò in autonomia. Il mercato di Dubai è in fermento e solo chi abita e opera direttamente dal territorio può fornire la perfetta assistenza legale e fiscale, basilare per la corretta espletazione delle procedure».

Quali sono i settori su cui puntare e dove?

«A Dubai non manca nulla. Il mercato di Dubai è il più interessante del mondo. L’Emirato si è trasformato nell’hub internazionale più attraente del pianeta: tutto il mondo vuole investire a Dubai. Tecnologia, commercio, sostenibilità, turismo, Food&Bavarage: sono solo alcuni esempi dei tantissimi possibili ambiti su cui puntare a Dubai poiché l’interesse per il Made in Italy è sempre più alto e il talento del Bel Paese sempre assai apprezzato negli UAE».

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Che consigli daresti a chi è alle prime armi?

«Ecco alcuni consigli utili per chi è alle prime armi e sta considerando di investire o avviare un’attività a Dubai:

  1. Ricerca approfondita: prima di prendere qualsiasi decisione, è importante dedicarsi a una ricerca approfondita sul mercato di Dubai, sulle leggi locali, sulle pratiche commerciali e sulle opportunità di investimento disponibili. Informarsi sulle tendenze economiche e sul clima degli affari può aiutare a prendere decisioni più risolutive.
  2. Consulenza professionale: collabora con consulenti o professionisti esperti che possano guidarti attraverso il processo di investimento o avvio di un’attività a Dubai. Questi professionisti possono offrire consigli preziosi su questioni legali, fiscali, finanziarie e culturali che potrebbero influenzare il successo del tuo progetto.
  3. Network: costruisci una solida rete di contatti locali, sia nel mondo degli affari che nella comunità più ampia. Partecipare a eventi di networking, fiere commerciali e incontri di settore può aiutarti a stabilire relazioni utili e ottenere informazioni di prima mano sul mercato locale.
  4. Gestione dei rischi: valuta attentamente i rischi associati all’investimento o all’avvio di un’attività a Dubai e sviluppa un piano per mitigarli. Fai attenzione alle potenziali insidie ed assicurati di adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i tuoi investimenti.
  5. Adattabilità e pazienza: bisogna essere preparati a incontrare sfide e ostacoli lungo il percorso e mantenere un atteggiamento flessibile e adattabile. La costruzione di un’attività di successo richiede tempo e impegno, quindi è necessario essere paziente e persistente nei propri sforzi.
  6. Rispettare le leggi e le normative: assicurarsi di rispettare tutte le leggi e le normative locali durante il processo di investimento o avvio di un’attività a Dubai. Mantenere la conformità legale è essenziale per evitare problemi legali e proteggere la propria reputazione aziendale.

Seguendo questi consigli e agendo con attenzione e prudenza, è possibile aumentare le possibilità di successo nell’investire o avviare un’attività a Dubai».

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Uno dei pericoli nell’investire a Dubai è affidarsi a persone sbagliate. Quanto è importante scegliere i consulenti giusti?

«È fondamentale. Dubai è spesso al centro dell’attenzione per quanto riguarda il turismo, gli investimenti, i grandi eventi di carattere mondiale. Ha uno dei sistemi bancari più sicuri, le migliori strutture private, uno dei climi più caldi, ma anche un altro record, che forse non tutti conoscono: quello dei “cialtroni”. È vero, Dubai è ricca di opportunità, ma anche di individui poco affidabili che promettono grandi fortune senza avere le competenze necessarie. La città dei sogni può trasformarsi in un incubo se non si presta attenzione alle persone con cui si entra in contatto. Non basta, infatti, trasferirsi a Dubai per realizzare tutti i propri progetti confidando in tasse inesistenti e investimenti ad alto ROI, sempre affidabili e senza rischi. È importante non farsi ingannare dalle voci di corridoio del web, che spesso sono specchi per allodole in cui possono imbattersi i clienti più ingenui. Investire a Dubai richiede una diligente ricerca e, soprattutto, la collaborazione con consulenti professionali e affidabili, in grado di offrire garanzie concrete e protezione dagli imprevisti».

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Perché rivolgersi a Daniele Pescara per aprire un’impresa all’estero?

«A differenza dei guru del web, di agenti immobiliari, commercialisti, influencer ecc., io non prometto una vita da miliardari a Dubai, facile e senza fare nulla. Non sono un commercialista e neanche un illusionista che ti trasforma magicamente in un miliardario. Sono un imprenditore, un professionista, una persona con degli obiettivi. Quando incontro un nuovo cliente, come un imprenditore o un professionista di qualsiasi settore, da subito effettuo una due diligence, un’analisi approfondita dei dati finanziari, legali, fiscali e operativi della sua azienda o della sua attività per comprendere le potenziali opportunità e le eventuali minacce di un possibile investimento a Dubai. Definisco il mio studio di consulenza un One Stop Shop, in cui puoi ottenere tutti i servizi necessari all’espletamento della tua pratica: con me hai la garanzia di affidarti a un team selezionato e competente, che non ti farà sprecare né tempo né denaro. La Daniele Pescara Consultancy rappresenta il Consulente di riferimento per gli imprenditori italiani e non solo, che ogni giorno decidono di aprire una società a Dubai per portare al successo il proprio business.