Fare impresa in Marocco: investire nella “Germania d’Africa”

Il Marocco è ormai considerato un Paese in forte crescita economica. Proprio per questo sono molti gli investitori stranieri che hanno rivolto la propria attenzione al Paese africano per fare impresa. I settori in via di sviluppo sono diversi, tra i quali: l’agroalimentare, l’aerospaziale, il tessile, la pesca, il settore dell’agricoltura, delle energie rinnovabili e dell’estrazione mineraria. Nel momento in cui l’economia del Paese ha raggiunto una certa stabilità, il tasso di disoccupazione si è ridotto e il suo Pil è raddoppiato, è cresciuto l’interesse da parte dei molti investitori esteri.

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Numerosi sono i fattori che lo rendono interessante da un punto di vista economico-finanziario. Di seguito i 10 motivi per cui è conveniente investire in Marocco.

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Qualità di vita. Attualmente il Marocco è il primo Paese africano per qualità di vita ed è anche il più competitivo, secondo le stime del Forum Economico Mondiale. Inoltre, è un territorio che registra uno dei tassi di povertà più bassi ed una delle aspettative di vita più alte.

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Posizione geografica. Investire in Marocco è una buona idea anche per la strategica posizione geografica di cui gode il Paese. Infatti, dista solo 14 km dall’Europa e rappresenta un perfetto crocevia. Inoltre, è ben fornito di porti, aeroporti, autostrade, strade e ferrovie; possiede una rete telematica e telefonica coerente con gli standard europei. Quindici sono gli aeroporti internazionali presenti sul territorio, oltre ad una rete autostradale di circa 1.500 km.

Stabilità del sistema bancario. Un altro buon motivo per investire in Marocco è legato al sistema bancario molto stabile e alle procedure di accesso al credito semplificate e snelle, oltre ad una moneta estremamente stabile. Tutto questo fa sì che sia un terreno fertile per qualsiasi tipo di business si desideri intraprendere.

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Basso costo della manodopera. Il salario minimo lordo dei lavoratori in campo industriale, commerciale e delle libere professioni non può essere inferiore a 10,64 Dh l’ora.

Flessibilità assoluta in materia di licenziamenti e assunzioni.

Facile accesso ai mercati esteri. Un altro aspetto da non trascurare è il facile accesso al mercato di ben 55 nazioni, grazie ai numerosi accordi internazionali che il Marocco ha stretto con gli altri Paesi.

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Incentivi fiscali ed efficienza in ambito amministrativo. Un altro aspetto che spinge gli investitori stranieri in Marocco è caratterizzato dall’efficienza in ambito amministrativo e dai numerosi incentivi fiscali. Basti pensare che il Marocco possiede numerosi strumenti economici che favoriscono gli investimenti: esonero dall’iva per l’importazione di macchinari e attrezzature; esoneri ed incentivi fiscali a favore degli investimenti esteri; fondi statali per i grandi progetti di investimento; agevolazioni e facilitazioni fiscali e doganali per le aziende estere che decidono di investire nelle zone franche o nell’ambito delle convenzioni di investimento; accordi di libero scambio con Europa e Stati Uniti. A tal proposito, ultimamente il gruppo bancario del Marocco ha stretto importanti accordi con due grandi gruppi finanziari americani.

Importanti novità in campo legislativo. Un altro fattore non meno importante è legato alle nuove leggi che il Governo marocchino sta studiando, al fine di rendere compatibile la finanza islamica con quella occidentale. Ovviamente tutto questo porterà ad un notevole sviluppo economico, con un conseguente aumento delle possibilità lavorative non solo per i marocchini, ma anche per i lavoratori stranieri.

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Stabilità politica. Nell’ultimo decennio il Paese, governato da una monarchia costituzionale e da un sistema parlamentare bicamerale, è riuscito a mantenere una certa stabilità interna e si è impegnato a formulare una serie di riforme. Tutto questo ha portato dei buoni risultati in termini di stabilità politica.

Crescita economica. Il Paese è cresciuto notevolmente negli ultimi dieci anni, segnando un +14%, arrivato a +5% dopo la crisi, stimolando in tal modo un aumento dei consumi interni e degli investimenti. Importanti marchi come Danone, Coca-Cola e Nestlè, stanno creando nuove sedi e stabilimenti in Marocco. Molte sono anche le imprese italiane che stanno rivolgendo la propria attenzione al Paese africano. Infatti, secondo i dati pubblicati da EHI Journal, nella prima metà del 2014, l’Italia ha venduto al Marocco: 165 milioni di euro in macchinari e attrezzature; 8 milioni in prodotti chimici; 71 milioni in prodotti tessili;71 milioni in articoli da abbigliamento.

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