Flair Atelier la moda italiana conquista Londra

Di Matteo Melani

Come in tutti i settori lavorativi, anche nell’e-commerce per sfondare occorre proporre qualcosa di nuovo e accattivante.

Flair Atelier, negozio online di abbigliamento su misura attivo dal 2017, rispecchia in pieno la filosofia vincente per emergere nel mercato di oggi.

Nato dalla mente di Marianna Ferro, originaria di Este, provincia di Pordenone, l’azienda ha sede a Londra e ha un gruppo dirigenziale completamente italiano.

L’impossibilità di trovare un abito da lavoro che rispecchiasse le mie esigenze e che fosse diverso da tutti gli altri mi ha spinto a fondare Flair Atelier”, spiega Marianna, Ceo della società.

Dopo aver frequentato l’università Bocconi e uno stage a Yoox, Marianna si è trasferita nella capitale britannica dove ha lavorato dieci anni nella finanza, anche se la sua passione più grande è sempre stata la moda.

Flair Atelier

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D’altronde marchi come Gucci o Versace sono simboli dell’Italia all’estero e anche Oltremanica vengono guardati con grande interesse.

Nel frattempo anche il mondo del commercio è cambiato e tra gli anni 2000 e 2010 internet è diventato un canale di vendita che nel corso del tempo ha registrato sempre più contatti.

Marianna comprende le potenzialità di internet e convince gli amici Cristina Posani e Marco Bettiolo a raggiungerla a Londra per aprire un e-commerce di abiti su misura e come nome scelgono Flair Atelier.

Entrambi portano un valore aggiunto alla causa: Cristina è stata coordinatrice di alcune residenze per anziani; Marco è un esperto di informatica.

Per sfondare devono inventarsi una novità, che agli occhi del consumatore contraddistingua il loro sito dagli altri già presenti.

Così decidono di avvalersi di un software che permetta ai visitatori di personalizzare i vestiti che intendono acquistare, ad esempio scegliendo le maniche di una giacca o le spalline di un vestitino. Il target di riferimento è la donna che con la propria eleganza vuole distinguersi.

I tre credono nel loro sogno e alla prima occasione presentano il loro progetto a Crowdboost, programma di accelerazione di Virgin Startup, ottenendo un cospicuo finanziamento per le loro attività.

Oltre all’idea di base è la qualità dei loro prodotti a convincere. I capi di abbigliamento sono disegnati da Dean Thomas, ex capo stilista di Burberry, e i tessuti sono rigorosamente italiani.

Flair Atelier

Per la tecnologia, la qualità e i metodi di lavoro, Flair Altelier nel panorama dello shopping online rappresenta una vera e propria rivoluzione. Infatti ogni vestito viene prodotto solo quando la cliente autorizza l’ordine, riducendo i costi di fabbricazione e rendendo il prezzo finale più basso.

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Oggi Flair Atelier è una società giovane, ma con grandi traguardi raggiunti e altrettanti obiettivi per il futuro.

Cristiana e Marco sono diventati rispettivamente Coo (Chief operating officer) e Cto (Chief technology officer). Ai tre si è aggiunto Michele Fabbro, che ha realizzato gli effetti speciali di Star Wars: Gli Ultimi Jedi e collabora per le operazioni del 3D.

Negli ultimi mesi il marchio Flair Atelier ha calcato i palcoscenici della Londra che conta, tanto da essere scelta come partner per un programma didattico del London College of Fashion.

www.flair-atelier.com

 

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