Una nuova vita in Thailandia è possibile se sai come fare

A cura di Enza Petruzziello

 

Il tuo sogno è fare armi e bagagli, lasciare lavoro, vendere tutto e cambiare vita? Magari stai proprio pensando di vivere in Thailandia? Bene, allora resta connesso con noi. In questo articolo ti porteremo alla scoperta di uno dei posti più incantevoli del mondo per ricominciare una nuova vita. Sono tante, infatti, le persone che desiderano sapere come si vive e quanto costa vivere in Thailandia.

Magari da pensionato per vivere senza lavorare. Oppure lavorare in Thailandia aprendo, perché no una propria attività come già in molti hanno fatto. Nelle pagine che seguono vi illustreremo i passaggi da seguire per trasferirsi a vivere nel paese del sorriso, elencando gli aspetti negativi e quelli positivi, e fornendo al contempo preziosi consigli su cosa serve per andarci a vivere.

Perché vivere in Thailandia

Iniziamo col dire che vivere in questo paradiso comporta una scelta di vita che è molto di più spiagge e mare, o di paesaggi da cartolina. Se vogliamo è anche una scelta spirituale, essendo il paese per la grande maggioranza buddista. Ne è una testimonianza la miriade di templi sparsi in tutte le località.

Stato del Sud-Est asiatico, la Thailandia piace sicuramente per la bellezza del suo mare caldo e delle sue spiagge, uniche al mondo, per il clima mite e per quella sensazione di trovarsi sempre in vacanza. Ma se non la si conosce bene si rischia di trasformare quel cambio vita in un incubo. Tranquilli però, non è una scelta impossibile.

Sono, infatti, tanti gli italiani che vivono in Thailandia e che qui hanno trovato la loro nuova casa. Diversi quelli che hanno scelto di aprire una attività o investire in Thailandia, magari nel settore del turismo come resort e B&B, ma anche della ristorazione. D’altronde il turismo è proprio una delle fonti di maggior rendita per il Paese che risulta il più visitato del Sud Est asiatico, aspetto da considerare per quanti decidano di trasferirsi a viverci investendo qui.

Lavorare in Thailandia

Vivere e lavorare in Thailandia non è così semplice, a Bangkok come in altre località. Gli aspetti da considerare sono numerosi a partire dal fatto che siamo stranieri in una terra che non conosciamo bene. Partire all’avventura non è mai un’idea felice. Pensate che la maggior parte delle persone che decide di trasferirsi in Thailandia non c’è nemmeno mai stata in vacanza.

Noi di Voglio Vivere Così lo ripetiamo spesso: bisogna sempre prima fare un sopralluogo, magari decidendo di trascorrere qualche settimana nel Paese per capire bene le reali opportunità di lavoro e investimento. Se in questo periodo riusciamo a trovare una prima occupazione allora possiamo con consapevolezza scegliere di stabilirci qui, ed ecco perché vivere un anno in Thailandia potrebbe rappresentare la strada giusta magari per aprire poi un’attività tutta nostra.

▶ Approfondimento consigliato: le isole più belle della Thailandia

In generale le occasioni di lavoro in Thailandia ci sono, ma è necessario sapere che non tutti i mestieri possono essere svolti dagli stranieri, i thailandesi in questo senso hanno regole molto rigide. Ad esempio se non si ha la residenza non è possibile fare: lavori manuali, commessi, muratori, autisti, parrucchiere ed estetiste, tessitori, produttori di abbigliamento, di prodotti artigianali, di strumenti musicali, di bambole, o essere impiegati nell’agricoltura e allevamento, solo per citarne alcuni.

Questo spiega perché per lavorare in Thailandia, in una delle aziende operanti sul territorio, è necessario essere altamente specializzati e avere competenze specifiche nel proprio campo lavorativo, possibilmente in settori molto ricercati. Attenzione, però, gli stipendi sono davvero bassi rispetto a quelli europei.

Altra regola fondamentale per trovare lavoro in Thailandia è sapersi adattare e parlare un ottimo inglese.

State pensando, invece, a come vivere di rendita? Beh in questo caso, se si hanno dei soldi da parte, si può ragionare sulla possibilità di comprare un immobile e affittarlo ai turisti. Abbiamo detto che il Paese è il più visitato del Sud Est asiatico, quindi le occasioni per darlo in locazione non mancano certo. Insomma vivere di rendita in Thailandia è possibile, ma serve avere un bel gruzzolo da parte.

lavorare in thailandia

Costo della vita

Veniamo a uno dei nodi cruciali: quanto costa vivere in Thailandia. Uno dei motivi che attrae gli expat, italiani e non solo, è proprio il basso costo della vita e i prezzi convenienti. Molti sono i pensionati che la scelgono come nuova patria. Over 65 che non temono di abbandonare i confini europei e vogliono cambiare radicalmente vita in un posto economico. Attualmente se ne contano quasi 600 residenti in una delle bellissime località del Paese.

Vivere da pensionato in Thailandia è possibile perché con mille euro al mese qui si può condurre un’esistenza serena e agiata. In un ristorante di qualità, ad esempio, una bistecca con patatine fritte costa complessivamente 3 euro, mentre per comprarsi una camicia o un paio di pantaloni si spendono circa cinque euro. Ottimi anche i prezzi degli immobili.

Comprare casa in Thailandia, infatti, potrebbe rivelarsi un vero affare, basta tenersi lontani da Bangkok, Pattaya e per quanto bellissima, l’isola di Phuket, dove i prezzi sono più alti. Nelle altre località una villetta vicino alla spiaggia può costare anche solo 38 mila euro. Ne bastano invece 40/80 mila per un appartamento in un residence; 150mila per una villa di 150 mq con giardino e appena 50mila euro per un terreno edificabile di 1.500 mq.

Come vivere in affitto in Thailandia? Se non volete comprare casa la soluzione, almeno per i primi tempi, è trovare una stanza in affitto su uno dei motori di ricerca e annunci come Airbnb.

Per chi vuole qualcosa di più stabile, ma non troppo, allora si potrà affittare un monolocale, dove non sono comprese nei costi le bollette e le utenze. Acqua e connessione sono economiche, piuttosto cara invece l’elettricità. Ma in compenso i prezzi delle locazioni si mantengono molto bassi:

  • 80/100 euro per un appartamento in palazzina;
  • 300 euro per una villetta;
  • 600 euro per un appartamento in residence con piscina.

Vivere in Thailandia con 1000 euro al mese

Inserita dal “World’s Best Places to Retire” al nono posto dei luoghi più economici dove trasferirsi nel 2019, in Thailandia con mille euro mensili una persona può vivere godendo di tutti gli agi, quanto basta per l’affitto di un appartamento grande, per le altre spese e per i divertimenti.

Vivere con 500 euro al mese

Più difficile vivere in Thailandia con la metà, ma comunque fattibile a patto che si sia un forte spirito di adattamento. Potete pensare di condividere un appartamento così da dividere anche le spese delle utenze e quelle per tutti i giorni. L’importante è scegliere luoghi lontani dai grandi centri turistici.

Come si vive in Thailandia

L’ottimo rapporto qualità-prezzo è una delle ragioni che spinge tanti italiani a trasferirsi. Vero paradiso per gli amanti del mare e della natura, la Thailandia si è guadagnata nel tempo una meritata fama grazie al suo patrimonio naturalistico e culturale. Trasferirsi a vivere in Thailandia vuol dire venire in contatto con un luogo dalla forte identità che ama definirsi e distinguersi come thainess.

Cibo, massaggi e benessere, artigianato, festività, ospitalità: ogni cosa rientra in quel particolare modo di essere thai. Già il solo essere circondati dal mare è sinonimo di stile di vita rilassato. Questo vale soprattutto se ci si allontana dai grandi centri abitati, come Bangkok sempre affollata e caotica.

Dove vivere: le migliori province

Arriviamo alle migliori destinazioni della Thailandia. Molte località sono ormai troppo inflazionate, colpa del turismo di massa e del caos a tutte le ore del giorno e della notte. Se avete scelto di vivere in Thailandia per la tranquillità e la bellezza dei suoi paesaggi meglio dunque allontanarsi dalle rotte turistiche e optare per una delle sue isole come ad esempio Koh Pha Ngan e Koh Tao e Koh Samui. Situate nel sud-ovest del Paese, tutte e tre colpiscono per le loro bellezze naturali, con angoli tranquilli e incontaminati e con infrastrutture affidabili e una vita sociale vivace.

Un’altra meta preferita dagli expat è Chiang Mai, tranquilla cittadina a nord della Thailandia dove ad oggi risiedono per lo più piccoli imprenditori, insegnanti, pensionati e nomadi digitali.

Per gli amanti del mare e delle distese di sabbia il posto perfetto è Hua Hin, villaggio di pescatori a sud di Bangkok. Famoso per ospitare la residenza estiva della famiglia reale, Hua Hin è ricco di spiagge e locali alla moda.

E se proprio non resistete al fascino del glamour allora Pucket – la più grande isola della Thailandia – è ciò che fa per voi. Di sicuro qui troverete tantissimi italiani ed expat di tutto il mondo pronti ad accogliervi. Se ne contano ben 120mila. Per risparmiare sugli affitti vi conviene tenervi lontani dalla parte costiera e puntare al centro dell’isola, dove i costi sono ancora abbordabili.

MAPPA THAILANDIA

Documenti necessari

Una volta scelta la destinazione, occorre pensare agli aspetti burocratici e quindi ai documenti necessari per vivere in Thailandia. Diciamo subito che vivere in Thailandia senza residenza è possibile solo per un periodo limitato di tempo.

Ci sono diversi visti che variano a seconda delle ragioni per cui ci si reca nel Paese. Una volta individuata la vostra si può richiedere quello appropriato all’Ambasciata Thailandese a Roma.

Per quanti vogliono vivere stabilmente in Thailandia, invece, è necessario il permesso di soggiorno che i thailandesi chiamano “One year stay permit” , da richiedere dopo almeno 3 anni di permanenza e con cui si può ottenere la residenza anagrafica e fiscale. Ma vediamo i diversi visti per vivere nel paese del sorriso:

1) Il V.O.A. (Visa On Arrival): è il permesso rilasciato all’arrivo in Thailandia che permette una permanenza di 30 giorni, rinnovabile solo per sette giorni. È richiesto il passaporto con validità non inferiore ai sei mesi.

2) Visto turistico: da richiedere all’Ambasciata o al Consolato in Italia, valido per 2 mesi (60 giorni), ed estensibile per ulteriori 30. Con questo visto non è possibile svolgere alcun lavoro, a meno che non venga cambiato in un visto Non Immigrant dall’Ufficio Immigrazione di Bangkok.

3) Visto Non Immigrant: per stranieri che intendono risiedere o lavorare in Thailandia ed è valido per 90 giorni. La sua estensione va richiesta all’Ufficio Immigrazione della propria giurisdizione di residenza.

4) Non immigrant B: riservato a chi fa business e dunque indispensabile per poter esercitare un’attività lavorativa. Per la richiesta, occorre presentare anche il permesso di lavoro, la documentazione dell’azienda italiana o thailandese per cui si lavora o di cui si è proprietari o soci.

5) Non Immigrant O: dove O sta per others, cioè per i familiari di cittadini thailandesi e per pensionati. Nel secondo caso, tra i requisiti richiesti c’è l’età minima di 50 anni, il deposito bancario o una rendita annuale non inferiore a circa 14.000.

6) “Smart Visa”: è una novità voluta dal governo thailandese e dedicata a quanti vogliono vivere in Thailandia. Smart Visa è rivolto agli imprenditori che investono in nuove imprese e ai nomadi digitali, professionisti altamente qualificati. Così facendo si spera di attrarre nuove conoscenze utili al business e alla crescita economica thailandese.

7) Residenza thailandese: per ottenere la residenza permanente vengono prese in considerazione le domande di cittadini stranieri che hanno un visto Non Immigrant da almeno tre anni. Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito dell’ambasciata thailandese. Nell’attesa, comunque, si può vivere in Thailandia rinnovando il visto, magari uscendo dal Paese una volta al mese o ogni tre mesi. Basterà raggiungere la vicina Cambogia o il Laos.

Criminalità e sicurezza

È bene ricordare che la Thailandia è una monarchia parlamentare sotto regime militare. Nonostante questo è uno dei Paesi più tranquilli al mondo, l’expat e il turista vengono sempre trattati bene, purché si comportino seguendo le regole. Secondo i dati ufficiali la città col più basso indice di criminalità della Thailandia è Chiang Mai, mentre la più pericolosa è Phuket, ma parliamo sempre di livelli di criminalità piuttosto bassi.

Vivere in Thailandia con bambini

I thailandesi sono particolarmente affettuosi con i bambini, trasferirsi qui insieme ai propri figli significa poter contare su un Paese “kid friendly”. Grazie al clima tropicale, basterà un paio di infradito per far godere loro di quelle libertà tipiche di questi meravigliosi posti: arrampicarsi sugli alberi, crescere scalzi, giocare con la natura.

Nella scuola pubblica la lingua ufficiale è il thai, per questo molti preferiscono iscrivere i bambini alle scuole internazionali o comunque bilingue dove si parla thai e inglese. I costi in questo caso sono piuttosto alti.

Pro e contro

Clima caldo, spiagge incantevoli, una forte spiritualità, costo della vita basso, gente accogliente e l’occasione di una vita in vacanza: sono questi solo alcuni dei vantaggi di vivere in Thailandia. E poi c’è il fattore “thainess” che deriva dal buddismo. Più che una religione, il buddismo infatti è una filosofia di vita. C’è rispetto verso il prossimo e lo straniero.

Perché non vivere in Thailandia?

I contro sono: l’instabilità politica, gli stipendi bassi (meglio aprire una propria attività) e lavori non accessibili agli stranieri, un inquinamento piuttosto elevato, la sanità che è a pagamento, anche se per una visita specialistica bastano 30 euro (molto meno che in Italia) e la lingua piuttosto difficile da imparare se non impossibile.

Altri consigli utili

In tanti si chiedono effettivamente cosa serve per andare a vivere in Thailandia. Sicuramente uno dei consigli che ci sentiamo di darvi è stipulare un’assicurazione sanitaria. Nel Paese non esiste la sanità pubblica, le strutture sanitarie private sono di buon livello, ma possono essere molto onerose. Proprio per questo è utile fare un’assicurazione sanitaria una volta sul posto dal momento che quelle sottoscritte in Italia possono avere complicazioni, non essere subito valide e necessitare di traduzioni. Stipulare un’assicurazione in Thailandia costa di meno per i residenti e ha il vantaggio di offrire una tessera che permette di accedere in ospedale direttamente senza troppe formalità.

Un altro consiglio è quello di ponderare bene la vostra scelta. Come abbiamo scritto all’inizio, fondamentale sarà un viaggio di perlustrazione nel paese per capire innanzitutto se è il posto giusto per voi e poi per decidere in quale città stabilirvi. Un po’ di spirito di avventura e una buona dose di coraggio faranno il resto.

Infine, l’ultimo consiglio è quello di scaricare la guida sulla Thailandia in PDF “Vado a vivere in Thailandia, che fa parte di una collana e-book edita dal sito Voglio Vivere Così e fornisce appunto una panoramica di come si vive nel paese e lo fa attraverso interviste e approfondimenti di persone che hanno già compiuto questo passo.

L’ebook è disponibile in vari formati ed è compatibile con i principali e-book reader in commercio. Inoltre è disponibile nel popolare formato PDF ed è quindi compatibile praticamente con qualsiasi computer, smartphone e tablet.

vado a vivere in thailandia guida PDF

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