Vivere in Portogallo: tutte le cose da sapere sul paese lusitano

a cura di Enza Petruzziello

 

Tutti pazzi per il Portogallo. Giovani, famiglie, pensionati. In migliaia negli ultimi anni hanno deciso di trasferirsi in Portogallo. Che cosa ha il Paese di così speciale da attrarre tanti expat di casa nostra? Clima mite, gente accogliente, costo della vita al di sotto della media europea, un ricco patrimonio storico e artistico.

Sono questi solo alcuni dei motivi che spiegano il suo successo. Meta ideale di chi vuole ricominciare daccapo, lo Stato più occidentale dell’Europa è d’altronde adatto a tutti: ai giovani che vogliono dare una svolta alla loro vita, alle famiglie stanche del caos delle grandi città, agli imprenditori che qui possono trovare diversi incentivi, fino ai pensionati che grazie a un programma ad hoc non pagano le tasse per dieci anni.

Vicinanza geografica, sole che splende praticamente tutto l’anno e stile di vita rilassato fanno poi il resto. Andare a vivere in Portogallo rappresenta, insomma, la nuova (ma nemmeno tanto) frontiera della migrazione italiana. Basti pensare che il rapporto Expat Insider elaborato da InterNations lo ha incoronato come la destinazione migliore dove andare a vivere tra tutti i paesi d’Europa.

Migliori destinazioni dove vivere da Expat

Come si vive in Portogallo

La vita in Portogallo scorre tranquilla. Chi ci abita racconta di ritmi molto meno frenetici rispetto al resto d’Europa. In generale possiamo dire che la qualità della vita qui è davvero buona grazie a un sistema sanitario efficiente, un basso tasso di criminalità e un’offerta culturale di primissima qualità. Aspetti questi che spiegano perché il Portogallo in così breve tempo si sia posizionato in cima alla classifica delle destinazioni migliori dove trasferirsi e voltare pagina.

Senza dimenticare la calma e il relax tipici dei portoghesi che lo rendono un posto perfetto anche per i bambini. Trasferirsi in Portogallo con la famiglia è infatti una scelta sempre più gettonata grazie alle sue città non troppo caotiche e all’ottimo sistema scolastico. E poi la cultura, il buon cibo, la possibilità di vivere in Portogallo praticamente sempre in costume. Molte le storie di chi si è trasferito in Portogallo con i bambini e che non si pente della decisione presa.

Naturalmente come per ogni cambiamento, anche il trasferirsi in Portogallo andrà studiato a fondo valutando diversi aspetti: Troverò lavoro? Quanto costa trasferirsi in Portogallo? Con quanto si vive? Quanto costa l’affitto? Riuscirò a sbrigare le pratiche burocratiche per ottenere la residenza? Soprattutto per ciò che concerne quest’ultimo fattore, se non si ha padronanza con la lingua e non si conosce a fondo il posto, meglio affidarsi a professionisti che siano in grado di supportarvi con la lingua e in tutte quelle pratiche burocratiche necessarie a ottenere la residenza e godere dei numerosi vantaggi, fiscali e non solo, che il Paese ha da offrire.

Ci sono diverse agenzie per trasferirsi in Portogallo che hanno un sito per aiutare gli italiani a trasferirsi in Portogallo. Diffidate dei furbetti del trasferimento, di quanti non hanno un portale oppure omettono indirizzi e dati societari e vi offrono tutto a prezzi stracciati. Meglio pagare qualcosa in più ma essere sicuri di aver a che fare con professionisti che vi sostengano, indicandovi la soluzione migliore su come trasferirsi in Portogallo.

Dove vivere in Portogallo

Amato soprattutto dagli over 65, grazie al vantaggioso regime fiscale che per dieci anni non prevede tassazione sulle pensioni, tanto da meritare l’appellativo di nuovo eden dei pensionati italiani, negli ultimi anni il Portogallo ha visto tantissimi nostri connazionali trasferirsi in una delle sue splendide località. Si conta che ad oggi oltre 60mila pensionati di tutto il mondo, fra i 60 e i 64 anni, abbiano deciso di vivere qui. Solo a Lisbona, la capitale del Portogallo, ci sono circa 50mila pensionati che ogni anno portano un introito di 2 miliardi. Del resto trasferirsi in Portogallo da pensionato conviene. Qui il costo della vita è molto basso, le bollette irrisorie, il sole splende tutto l’anno e praticamente i riscaldamenti non esistono.

Al di là dei pensionati, è tutta la comunità italiana in Portogallo ad essere molto numerosa. In sei anni il numero di connazionali nel Paese si è triplicato. Quanti italiani vivono in Portogallo? I dati Aire parlano di quasi 7 mila nostri connazionali residenti qui, cifra che solo nel 2010 era di appena 2.533.

Lisbona, Faro, Porto sono le città preferite dove vivono gli italiani in Portogallo. In particolare è la regione dell’Algarve a essere un piccolo paradiso per chi decide di vivere in Portogallo. Piace molto anche Madeira che ad oggi ospita circa 150 nostri connazionali e considerata una delle località dove si vive meglio in Portogallo. Conosciuta per essere l’isola dell’eterna primavera grazie al suo clima tropicale è perfetta per viverci tutto l’anno.

portogallo

Costo della vita

Per quanto riguarda il costo della vita, sebbene sia aumentato negli ultimi anni soprattutto nelle grandi città, rimane al di sotto della media europea. Risparmiare sulle tasse, infatti, non è il solo incentivo per quanti stanno pensando di emigrare in Portogallo. Il costo della vita è inferiore anche per bollette, cibo e trasporti, per i riscaldamenti inesistenti nelle regioni più calde del paese, e per gli affitti. E proprio su questi ultimi che si risparmia moltissimo. L’affitto mensile per un appartamento con 1 camera da letto nel centro di Lisbona costa quasi il 30% in meno rispetto a Milano. Secondo le ultime stime, mediamente il costo per affittare un appartamento in Portogallo è di 500/700 euro al mese, compreso acqua, gas ed elettricità. Mentre si arriva a toccare quasi il 58% di risparmio se parliamo di prezzo di vendita al metro quadro per un appartamento nel centro della capitale portoghese.

Questo per farci un’idea più chiara di quanto costa vivere in Portogallo. Poi ci sono i prodotti alimentari il cui prezzo è davvero ridotto: per due persone basteranno poco più di 300 euro al mese. Gli alimenti freschi trovati nei mercati costano pochissimo e spesso hanno una qualità migliore rispetto alla frutta, verdura o prodotti caseari che si trovano al supermercato. Stesso discorso per i ristoranti: economici, nella maggior parte dei locali si mangia davvero bene anche quando si spende poco.

Pesce freschissimo, ingredienti di qualità e porzioni generose vi faranno apprezzare la ristorazione di questo Paese. In generale un pasto completo va dagli 8 ai 15 euro, a seconda del ristorante scelto. Il caffè costa dai 60 ai 70 centesimi e con meno di 6 euro si può andare al cinema.

Insomma in Portogallo con solo 1.000 euro si può davvero vivere senza rinunce.

lisbona

Vivere e lavorare in Portogallo

Non solo pensionati, il Portogallo strizza l’occhio anche ai più giovani e agli adulti in cerca di lavoro. Nonostante la crisi economica, lavorare in Portogallo è ancora abbastanza fattibile. Le politiche degli ultimi anni hanno portato a un lento ma graduale risanamento della sua economia tanto da parlare di un piccolo miracolo economico lusitano. Edilizia, turismo e apporto ai consumi dell’immigrazione pensionistica hanno poi contribuito fortemente alla sua crescita.

Tra i requisiti principali per vivere e lavorare in Portogallo c’è quello di parlare un fluente portoghese e di conoscere anche la lingua inglese. Recentemente, però, molte sono le offerte dedicate al personale italiano per lavorare come customer care nei call-center e fornire assistenza proprio ai clienti italiani. In generale la forza lavoro in Portogallo si concentra molto nel settore del turismo, che va per la maggiore nelle principali città e nella regione sud del Paese, l’Algarve, un luogo veramente meraviglioso e meta anche di molti pensionati. Bene anche il settore dei servizi e quello industriale, senza sottovalutare l’industria agraria che gioca un ruolo fondamentale su tutto il territorio.

Altri due settori che hanno una buona richiesta di lavoro sono quelli legati all’informatica (specialmente i programmatori) e alle telecomunicazioni (operatori di call center). Le aziende italiane in Portogallo potrebbero essere un altro punto di partenza per molti italiani: Calzedonia, Lavazza e Fiat sono solo alcuni degli marchi italiani che producono beni e servizi in Portogallo. Insegnare italiano è un’altra ottima opportunità che possono sfruttare tutti i connazionali che conoscono bene il portoghese.

Per ciò che concerne le professioni in crescita in Portogallo segnaliamo: commessi e addetti alle vendite, operai del settore tessile, cuoio e pellicce, e addetti alle pulizie e collaboratori domestici.

funchal portogallo

Investire e aprire un’attività in Portogallo

Come abbiamo visto trasferirsi a vivere in Portogallo ha numerosi vantaggi fiscali, oltre che per i pensionati anche per gli imprenditori. Per chi vuole tentare la fortuna sono molte le attività – legate per lo più alla ristorazione, al turismo e al commercio – che è possibile aprire. Settori questi dove è anche più facile trovare un’occupazione per chi possiede le qualità necessarie, naturalmente. Tra gli altri vantaggi di vivere in Portogallo c’è dunque la possibilità di investire in una propria impresa o attività.

Il Paese è infatti un hub naturale per gli scambi tra l’Europa e l’America. Offre inoltre generosi incentivi, molti dei quali sostenuti da fondi comunitari, per attirare le imprese straniere. Certo, non è l’unico in Europa ad essere fiscalmente vantaggioso per le imprese e gli imprenditori. A contendersi lo scettro c’è ad esempio l’arcipelago delle Canarie. In tanti dirottano i propri interessi commerciali verso Tenerife piuttosto che Gran Canaria.

Ma allora meglio vivere in Portogallo o alle Canarie?

La risposta dipende naturalmente da cosa si cerca, per i pensionati sicuramente il primo è più vantaggioso, le Canarie attraggono invece per lo più imprenditori anche se negli ultimi tempi qualcosa si sta muovendo anche nel paese lusitano.

algarve

Cosa fare per trasferirsi in Portogallo

Arriviamo agli aspetti burocratici e ai documenti necessari per vivere in Portogallo. Per i primi tre mesi non si ha bisogno di nessun visto, se invece l’intenzione è quella di restare è necessario chiedere un certificato di registrazione al Comune dove si vuole vivere per formalizzare la propria permanenza.

Questo certificato vale 5 anni e per richiederlo si hanno 30 giorni di tempo dallo scadere dei tre mesi. Per farne domanda servono:

  • un passaporto valido;
  • una conferma scritta di essere dipendente di un’azienda o libero professionista, o che si abbiano fondi sufficienti per mantenersi in Portogallo;
  • una prova che attesti la residenza in Portogallo come può essere un contratto di affitto o acquisto, una bolletta a vostro nome.

Il certificato costa 15 euro. Una volta trascorsi i 5 anni è possibile richiedere il Certificado de Residência Permanente ovvero la residenza permanente.

Vi ricordiamo che i cittadini italiani che trasferiscono la loro residenza, hanno diritto all’assistenza sanitaria in Portogallo a titolo gratuito e al pari dei cittadini portoghesi. Dopo aver fatto domanda per il NISS (Número de Identificação de Segurança Social), che non è altro che il numero di previdenza sociale, vi verrà infatti assegnato il medico di base, che provvederà alle prescrizioni di farmaci, visite specialistiche, analisi e così via.

Molti propendono anche per un’assicurazione sanitaria privata, un’alternativa valida dal momento che i prezzi non sono altissimi.

Ovviamente come in ogni nuovo posto anche vivere in Portogallo hai suoi pro e contro. Il consiglio è di sfruttare proprio quei tre mesi iniziali per visitarlo, capire se ci sono opportunità e decidere se è proprio il Paese giusto per voi.