“Vado a vivere in Portogallo”: la scelta di trasferirsi in Portogallo con la pensione
di Anna Scirè Calabrisotto
Tra le domande che ci vengono poste dai lettori di Voglioviverecosi.com le più frequenti sono:
Andare in pensione in Portogallo conviene davvero?
Quanti sono già i pensionati italiani in questo Paese?
Perché scegliere proprio questa Nazione per la pensione?
Scopriamolo insieme.
Ciò che fino a pochi anni fa poteva sembrare insolito, da diversi anni è invece realtà ed è ormai diventata una prassi consolidata per tanti nostri connazionali. Infatti, il Paese più occidentale dell’Europa spicca tra le destinazioni preferite degli over 65 di casa nostra. Basti pensare che ad oggi i pensionati italiani in Portogallo sono davvero tanti e sempre più numerosi.
È difficile dare una stima precisa di quanti attualmente risiedono qui, dal momento che il numero è in incessante evoluzione per via delle continue richieste di trasferire la pensione in Portogallo.
Volendo darvi un’idea del fenomeno possiamo affermare che ad oggi si contano oltre 10 mila pensionati italiani in Portogallo, cifra che sale a 80 mila se consideriamo anche americani, inglesi, scandinavi, francesi e tedeschi. Un’ondata migratoria vera e propria. Del resto, chi non vorrebbe trascorrere gli anni della pensione vista mare?
Non solo Portogallo. Il fenomeno dei pensionati all’estero coinvolge naturalmente tutti i paesi e i continenti. Secondo gli ultimi dati Inps sono ben 470 mila i trattamenti pensionistici fuori dai confini italiani. A piacere però ai nostri “nonni” è proprio l’Europa tanto che dal 2011 al 2014, i pensionati italiani emigrati verso altri paesi europei sono aumentati del 108%.
Il Portogallo, in particolare, sembra essere diventato il nuovo paradiso per i pensionati.
Le ragioni?
Meno tasse sugli assegni pensionistici, qualità della vita alta, tranquillità e basso costo per spese e divertimenti sono tra i motivi principali della decisione di trasferirsi in Portogallo da pensionato.
In questo articolo vi forniremo una serie di informazioni e consigli utili su come vivere in Portogallo da pensionato, illustrandovi i vantaggi del ricevere la pensione italiana in questo Paese ed una serie di dritte per godervi la vostra nuova vita vista mare.
- Come trasferirsi in Portogallo da pensionati
- Come trasferire la pensione in Portogallo
- Come si vive in Portogallo da pensionato
- Andare in Portogallo da pensionato: pro e contro e costo della vita
- “Scadenza” dei vantaggi fiscali per i pensionati in Portogallo
- Calcolo della pensione in Portogallo
- Pensionati statali (ex Inpdap) in Portogallo
- Dove vivere in Portogallo da pensionato
- Sanità in Portogallo per pensionati italiani
- Emigrare in Portogallo da pensionato: testimonianze e consigli
Come trasferirsi in Portogallo da pensionati
Come fare per andare a vivere in Portogallo da pensionato italiano?
▶ Quali sono i paesi dove scelgono di vivere i pensionati all'estero? ◀
La risposta a questa domanda è molto più semplice di quello che si possa pensare, infatti, per compiere una scelta di questo tipo è sufficiente:
- ottenere lo status di “residente non abituale”;
- avere un contratto di affitto valido per una casa nel Paese;
- risiedere in Portogallo per almeno 6 mesi ed 1 giorno all’anno (ovvero 183 giorni).
Perciò, come prima cosa, per chi decide di vivere da pensionato in Portogallo, è necessario ottenere lo “status di residente non abituale”, ovvero la condizione necessaria per accedere a determinate agevolazioni fiscali.
In questo caso, una ottima soluzione può essere anche quella di comprare casa in Portogallo (in modo da ottenere molto facilmente la residenza) oppure contattare delle agenzie per il trasferimento dei pensionati all’estero.
Come trasferire la pensione in Portogallo
Perciò, per trasferire la propria pensione italiana in Portogallo è necessario fare richieste di una “residenza non abituale” e quindi soddisfare le seguenti condizioni:
- essere considerati, ai fini fiscali, residenti in territorio portoghese (e quindi avere la residenza fiscale in Portogallo);
- non aver avuto la residenza in territorio portoghese nei 5 anni precedenti l’anno per il quale si desidera iniziare il proprio trattamento fiscale in Portogallo come “residente non abituale” e quindi come pensionato in questo Paese.
In linea di massima, poi, per dimostrare alle Istituzioni italiane il proprio cambiamento di residenza sarà necessario iscriversi all’A.I.R.E (Anagrafe della popolazione Italiana Residente all’Estero) nello Stato in cui si vuole risiedere; senza però dimenticare che occorrerà anche dimostrare all’Autorità italiana il trasferimento del domicilio e della residenza utilizzando prove di natura documentale come, ad esempio, un contratto di vendita o di affitto della propria dimora estera.
Chiaramente il cambio di residenza viene effettuato dagli italiani pensionati anche perché desiderano sfruttare l’accordo tra Italia e Portogallo per evitare la doppia tassazione dell’importo lordo della pensione che, in certi casi, già potrebbe essere molto basso.
Sfruttando infatti la convezione dell’art.19 tra Italia e Portogallo ed avendo la residenza in questo Paese è possibile pagare le tasse solo nella Nazione in cui si vive “più tempo” durante l’anno.
Per avere maggiori informazioni, poi, consigliamo di leggere la nostra guida per trasferirsi in Portogallo e il sito Fiscomania per informazioni sulla fiscalità.
Come si vive in Portogallo da pensionato
Come si vive in Portogallo con la pensione italiana?
Oltre ad una pressione fiscale minore rispetto a quella italiana, ad incentivare la grande fuga dei pensionati verso il Portogallo è anche (e soprattutto):
- il basso costo degli immobili;
- il clima mite (con ben 300 giorni di sole l’anno);
- la numerosa comunità di espatriati;
- la vicinanza geografica all’Italia;
- le svariate possibilità di come riempire le giornate e le serate.
Vivere da pensionato in Portogallo significa infatti godere anche di una qualità della vita davvero buona, grazie anche ad un sistema sanitario efficiente, al basso tasso di criminalità ed a un’offerta culturale di primissima qualità.
Tutti aspetti che spiegano perché il Portogallo in così breve tempo si sia posizionato in cima alla classifica delle destinazioni migliori dove trasferirsi da pensionato e voltare pagina.
Senza dimenticare che la residenza in Portogallo per i pensionati italiani significa lasciar perdere per sempre lo stress e vivere davvero assaporando, giorno per giorno, la calma ed il relax tipici di questo popolo. E poi la cultura, il buon cibo, la possibilità di vivere praticamente sempre in costume!
Andare in Portogallo da pensionato: pro e contro e costo della vita
Quali sono i maggiori vantaggi nella scelta di trasferire la propria pensione in Portogallo?
Vivere da pensionati in Portogallo può risultare vantaggioso per moltissime ragioni che esulano dagli aspetti meramente economici e che spiegano anche perché negli ultimi anni questo piccolo Paese sia diventato una delle mete più gettonate dai pensionati italiani.
Infatti, sebbene il costo della vita sia aumentato negli ultimi anni soprattutto nelle grandi città, esso rimane comunque al di sotto della media europea. Secondo l’International Living, per quel che riguarda gli affitti, a Lisbona si può arrivare a pagare anche 800 euro al mese per una sistemazione con una camera da letto, mentre a Estremoz, piccolo comune portoghese, si può affittare un appartamento con due camere da letto per soli 200 euro. Quindi, è sempre consigliabile studiare approfonditamente la zona in cui trasferirsi.
Altro aspetto da non sottovalutare e che rientra nei maggiori pro dello scegliere di passare la pensione in Portogallo, è la facilità e il basso costo da sostenere per poter trasferire la propria pensione in questa Nazione. Le procedure infatti sono piuttosto rapide e snelle. Ad esempio, a Lisbona, in pochi giorni è possibile ottenere il codice fiscale, presentando il proprio contratto d’affitto.
Infine, tra i contro, onestamente possiamo citare soltanto le recenti regole per i pensionati che vogliono trasferirsi in questo Paese e che, molto presto, probabilmente non potranno più beneficiare della detassazione sulla pensione.
“Scadenza” dei vantaggi fiscali per i pensionati in Portogallo
Ciò che ha reso il Portogallo così attraente per gli over 65 è la tassazione della pensione italiana (o straniera in generale). Infatti, fino a pochi mesi fa, per via degli accordi bilaterali tra Italia e Portogallo, coloro che prendevano la residenza nello Stato portoghese ricevevano la pensione lorda senza subire tassazioni sul loro assegno mensile per ben 10 anni.
Perciò, come funziona (o molto presto funzionerà) la tassazione della pensione in Portogallo?
Purtroppo, però, la tassazione in Portogallo per i pensionati italiani molto probabilmente cambierà poiché è stato recentemente proposto un emendamento della finanziaria 2020 e che prevederà una tassa del 10% (con un pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali” nel Paese, ovvero la categoria che – fino a poco fa – beneficiava di una totale esenzione fiscale per 10 anni.
▶ Scopri la guida per trasferirsi a vivere in Portogallo: tutte le cose da sapere sul paese lusitano
Ad ogni modo, specifichiamo anche che tale norma non è retroattiva e sarà applicata solo alle nuove richieste, con buona pace di quei pensionati italiani che già si sono trasferiti a vivere in Portogallo l’anno scorso o nei primi mesi del 2020.
In conclusione, per tutti coloro che si stanno chiedendo il perché di questa marcia indietro, ecco la spiegazione: sembra che la norma sia stata varata per le pressioni provenienti dalla sinistra radicale e dalla UE.
Molte nazioni europee hanno infatti protestato con Bruxelles per la concorrenza fiscale lusitana; mentre il Bloco de Esquerda – che appoggia dall’esterno il governo di Costa – ha più volte contestato gli aiuti ai residenti stranieri accusandolo di essere discriminatorio contro i pensionati locali che pagano tutte le loro tasse.
Per sedare il malcontento, Costa ha così deciso di imporre una tassa “leggera” in grado di non spaventare troppo i pensionati intenzionati a trasferirsi, garantendosi l’appoggio sia dell’Europa che della sinistra radicale.
Una mossa, però, che potrebbe portare benefici all’Italia ma soprattutto riportare a casa i tanti pensionati in fuga. Infatti, grazie ad una norma che prevede la flat tax al 7% per coloro che decidessero di rientrare nel nostro Paese, oppure per gli stranieri che decidono di trasferirsi, e risiedere in piccoli comuni (con meno di 20.000 abitanti) del Sud, alcune delle pensioni pagate all’estero (370mila secondo i dati Inps) potrebbero far ritorno a casa.
Calcolo della pensione in Portogallo
Purtroppo, come si diceva, per tutti i pensionati italiani che sceglieranno di trasferire la propria pensione in questo Paese (molto probabilmente) non sarà più possibile usufruire dello sgravio della pensione non tassata per 10 anni.
Comunque, chi andrà a colpire questo nuovo provvedimento?
Fino a oggi i pensionati stranieri, anche italiani, hanno potuto usufruire della tassazione zero sulla pensione prevista per almeno 10 anni a patto di essere residenti non abituali come abbiamo detto, vale a dire residenti in Portogallo per almeno 6 mesi all’anno e non essere stato tassato invece come residente fiscale per i 5 anni precedenti. Perciò, tale provvedimento toccherà solo i nuovi pensionati all’estero.
Le pensioni all’estero degli italiani over 65 che hanno deciso di trasferirsi in Portogallo per avere un assegno senza tasse sono moltissime. Nel 2019, infatti, gli italiani che si sono trasferiti in Portogallo sono stati circa 2.897, ovvero mille in più rispetto al 2018 e con una pensione lorda media di 2.719,99 euro al mese, che con zero tasse nel loro caso è quasi netta.
Ovviamente, se passerà l’emendamento di cui sopra, questa situazione cambierà drasticamente e molti pensionati italiani si troveranno a non godere più di una tassazione agevolata.
Pensionati statali (ex Inpdap) in Portogallo
Parlando di pensionati in Portogallo occorre, inoltre, fare una distinzione tra pensionati privati (pensioni Inps) e pensionati statali.
Purtroppo, infatti, eventuali agevolazioni sono ad esclusivo beneficio degli ex lavoratori di diritto privato. Sono categoricamente esclusi gli ex dipendenti pubblici in ragione dell’art. 19 della convenzione tra Italia e Portogallo. Questo vale in Portogallo ma anche in altri Paesi con cui l’Italia ha firmato accordi bilaterali.
Anche se l’Inpdap è stata assorbita dall’Inps la gestione continua infatti ad essere separata, ciò significa per i pensionati ex Inpdap all’estero non poter godere di determinati vantaggi fiscali.
Le uniche destinazioni possibili dove anche gli ex Inpdap hanno diritto a ricevere la pensione lorda sono: Australia, Senegal e Tunisia.
La detassazione naturalmente non impedisce a chi lo desidera di vivere in Portogallo da pensionato statale dal momento che i guadagni potrebbero essere altri: il risparmio sugli affitti, sulle spese mensili e quotidiane e su una migliore qualità della vita, solo per citarne alcuni.
Dove vivere in Portogallo da pensionato
Dove vanno i pensionati italiani in Portogallo?
Tra le località di questo Paese che i pensionati italiani definiscono tra le più gettonate vediamo certamente l’Algarve, ovvero la regione portoghese del sud e situata in riva all’Oceano Atlantico. Qui, infatti, risiede la più grande comunità di over 65: non solo pensionati italiani ma anche inglesi, francesi ed americani attratti soprattutto dagli inverni miti e dalle splendide spiagge.
Il più alto numero di pensionati in Algarve si concentra nel capoluogo, Faro, mentre i più modaioli preferiscono Vilamoura e Albufeira.
Nell’Algarve sono inoltre nate varie imprese che, gestite da italiani, si sono dedicate proprio ad accogliere questa fetta della cittadinanza, offrendo servizi di aiuto sia nei procedimenti burocratici sia nella scelta della località e nella ricerca della casa in cui andare ad abitare in Portogallo da pensionato.
In particolare, per la questione delle case in affitto in Portogallo per pensionati consigliamo di controllare i seguenti portali:
Molti sono anche i pensionati italiani a Lisbona (la capitale del Paese) ma altrettanti quelli che optano per le città di Cascais e Porto. In generale, tutte le grandi città del Portogallo offrono ogni tipo di comfort e servizi efficienti.
Per chi ama uno stile di vita più tranquillo, da non sottovalutare anche i bellissimi paesini dell’entroterra portoghese come Aveiro, Viseu, Guarda o Castel Branco.
Infine, una località davvero da sogno ed in cui moltissimi pensionati italiani scelgono di vivere quanto optano per il Portogallo sono le isole di Madera e Porto Santo.
Vivere a Madeira, infatti, è una delle scelte più quotate per via della sua tranquillità, del clima mite e del costo della vita comunque abbastanza agevole.
Indipendentemente dalla scelta della città, come in ogni trasferimento, le difficoltà certo non mancano, soprattutto per tutti quei pensionati italiani che, dopo aver trascorso un’intera vita in uno stesso luogo, sono costretti a fare i conti con barriere culturali e linguistiche. Aspetti questi che, durante la delicata fase del trasferimento, devono necessariamente essere presi in considerazione, ma che non rappresentano un ostacolo insormontabile, come dimostrato dai numeri.
In generale, comunque, per sapere dove vivono i pensionati italiani in Portogallo e per avere altre dritte o informazioni utili è possibile contattare l’Associazione dei pensionati italiani in Portogallo oppure controllare su gruppi e pagine Facebook elencati di seguito.
→ Tutto quello che c'è da sapere per affittare una casa in Portogallo da pensionati
Vi consigliamo eventualmente di scrivere in questi gruppi e mettervi in contatto con chi ha già ha fatto la scelta di vivere in Portogallo con la pensione italiana.
- https://www.facebook.com/groups/www.italianiinalgarve.it/;
- https://www.facebook.com/pensionatiinalgarveportogallo/;
- https://www.facebook.com/italianiinportogallo/;
- https://www.facebook.com/groups/italianiportogallo/.
Sanità in Portogallo per pensionati italiani
Il Servizio Nazionale di Salute (SNS) portoghese è considerato da moltissimi (non solo dai pensionati stranieri ed italiani) davvero di livello eccellente, infatti, è piuttosto semplice trovare medici che parlano in inglese ed anche qualcuno che parla in italiano. Infatti, la World Health Organisation ha posizionato il Portogallo al 12° posto per qualità ed efficienza del suo sistema sanitario.
Il linea generale, quando un pensionato italiano si recherà dal medico potrà ricevere lo stesso identico trattamento riservato ai cittadini portoghesi.
Il sistema sanitario dal punto di vista economico funziona con una modalità simile a quello italiano: alcuni farmaci e visite sono soggette a ticket, altre sono gratuite.
In generale i costi sono più bassi rispetto a quelli italiani e gli ospedali sono composti da diverse unità, moderne ed efficienti, ognuna delle quali equipaggiata a livello europeo.
Una volta ottenuta la residenza in Portogallo, in ogni caso, si perderà il diritto al medico di base in Italia ma lo si acquisterà in Portogallo e si dovrà semplicemente registrare presso il Centro de Saùde relativo al nuovo comune di residenza.
Emigrare in Portogallo da pensionato: testimonianze e consigli
Tanti sono gli italiani che vivono in Portogallo e che, in questi anni, abbiamo intervistato. Tutti ci hanno più o meno detto la stessa cosa: dopo un’iniziale difficoltà nell’apprendere la lingua ci hanno anche detto di averla imparata prima del previsto.
Inoltre, sono davvero pochi quelli che lamentano la loro scelta o che si pentono di aver optato per il Portogallo per emigrare e trasferire la propria pensione.
Perciò, se siete indecisi, il consiglio è come sempre di concedervi del tempo, magari organizzando una breve vacanza in Portogallo per capire se il Paese fa davvero per voi oppure leggere le nostre interviste e farvi un’idea ancora più precisa.
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