AIRE: che cos’è e come funziona l’anagrafe degli italiani residenti all’estero

Chi sta pensando di cambiare vita e di trasferirsi all’estero, o chi lo ha già fatto, avrà sicuramente sentito parlare dell’AIRE, acronimo per Anagrafe Italiani Residenti all’Estero. Elenco dei cittadini italiani residenti all’estero per un periodo superiore a 12 mesi, l’Aire fornisce i dati ufficiali degli expat italiani che vivono fuori dai nostri confini.

Si tratta, infatti, di un registro pubblico gestito da ciascun Comune sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero e che ci permette di avere i dati aggiornati su quanti italiani vivono all’estero.

Secondo le ultime cifre (1° gennaio 2019) gli italiani all’estero iscritti all’Aire sono attualmente 5.288.281. Più della metà (51,5%) è iscritto all’AIRE per espatrio, ma continua la crescita degli iscritti per nascita (39,7%), mentre le acquisizioni di cittadinanza rappresentano il 3,4%. In pochi, però, sanno che cosa significa e in cosa consiste l’Aire.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sui pro e contro dell’iscrizione all’Aire, sul perché iscriversi, a cosa serve, cosa comporta e se è obbligatorio farlo.

 

Iscrizione AIRE: vantaggi e svantaggi

Conviene iscriversi all’Aire? I vantaggi, in effetti sono diversi. Istituito con legge 27 ottobre 1988, n. 470, iscriversi al registro degli italiani residenti all’estero è un diritto-dovere del cittadino (art. 6 legge 470/1988) e costituisce il presupposto per usufruire di una serie di servizi, forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero, nonché per l’esercizio di importanti diritti.

I pro di iscriversi all’AIRE

Tra i diritti e vantaggi di iscriversi all’Aire ci sono:

  1. Il voto degli italiani all’estero: la possibilità di votare per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’U.E;
  2. Ottenere il rilascio o il rinnovo di documenti di identità e di viaggio, nonché certificazioni;
  3. La possibilità di rinnovare la patente di guida (solo in Paesi extra U.E.);
  4. La possibilità di chiedere il rimborso dell’Iva sulle merci acquistate in Italia. In questo caso bisognerà presentare al commerciante italiano un documento che attesti la residenza all’estero e richiedere una dichiarazione di esenzione Iva. Questo documento va presentato in aeroporto alle autorità doganali cui si chiede il rimborso.

I vantaggi fiscali dell’iscrizione all’AIRE

Iscriversi all’Aire conviene anche dal punto di vista fiscale. L’iscrizione all’Aire, infatti, consente all’italiano che ha deciso di lavorare all’estero di pagare le tasse direttamente nel Paese ospite. E spesso, lo sappiamo, ci si trasferisce proprio per sfuggire alla morsa della pressione fiscale italiana in favore di una tassazione più competitiva.

Come ricorda la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate – “Lavoratori italiani all’estero: come evitare la doppia tassazione e usufruire del credito d’imposta” -, la regola generale è la seguente: «Tutti i cittadini italiani che lavorano all’estero e che non sono iscritti all’Aire sono fiscalmente residenti in Italia e devono ogni anno presentare la dichiarazione e pagare le imposte sui redditi ovunque prodotti. Qualora si ometta di presentare la dichiarazione dei redditi o non si indichino in essa i redditi prodotti all’estero, non spetta la detrazione delle imposte pagate nello Stato estero».

L’iscrizione all’Aire, quindi, diventa necessaria per non pagare le tasse in Italia e subire la doppia imposizione fiscale, anche se non è sempre sufficiente. Se infatti esistono una serie di elementi da cui desumere che il contribuente abbia ancora un legame fisso con l’Italia, ad esempio la presenza di familiari in Italia, la disponibilità di un’abitazione e così via, l’Agenzia delle Entrate può ritenere simulata l’iscrizione all’Aire e che il centro degli interessi familiari e sociali del contribuente sia ancora l’Italia.

I contro di iscriversi all’AIRE

Agli indubbi benefici che comporta l’iscrizione all’Aire, si associano però anche alcuni svantaggi. Primo tra tutti la perdita per gli italiani all’estero del diritto in Italia al medico di base, all’assistenza ospedaliera tramite mutua e all’acquisto dei medicinali dietro pagamento del solo ticket.

L’unica cosa che non si perde è il diritto all’assistenza sanitaria urgente, quella cioè che passa per il pronto soccorso, per un periodo massimo di 90 giorni anche non consecutivi.

È obbligatorio iscriversi all’AIRE?

L’iscrizione all’Aire è obbligatoria per tutti gli italiani che risiedono all’estero da un periodo superiore a 12 mesi. L’iscrizione non è facoltà, ma un preciso obbligo di legge. Gli italiani che non decidono di iscriversi spontaneamente all’AIRE, pur essendo in possesso dei requisiti, possono essere iscritti di ufficio.

L’iscrizione all’Aire può infatti anche avvenire d’ufficio, sulla base di informazioni di cui l’Ufficio consolare sia venuto a conoscenza. Questo nel caso in cui gli accertatori comunali, o l’Agenzia delle Entrate si rendano conto del fatto che sussistono le condizioni idonee all’iscrizione. Nonostante l’obbligatorietà della pratica, non sono comunque previste sanzioni per chi non si iscrive.

Se mi iscrivo all’Aire perdo la residenza in Italia? Sì, la residenza ma non la cittadinanza. Con l’iscrizione all’Aire, infatti, si verifica la contestuale cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente (Apr) del Comune italiano di provenienza. In tal modo qualsiasi raccomandata o notifica non potrà più essere consegnata al vecchio indirizzo ma dovrà essere spedita all’estero con tutte le forme eventualmente previste dalle convenzioni internazionali.

Cosa succede se non ti iscrivi all’Aire

Come abbiamo detto, non sono previste sanzioni nel caso in cui non vi iscriviate all’Aire. Tuttavia, lo Stato italiano potrebbe comunque scoprire il vostro trasferimento all’estero. In tal caso, dovrete dimostrare la vostra residenza estera con una serie di prove come le bollette delle utenze, il contratto di affitto o di lavoro, l’iscrizione a scuola dei tuoi figli ecc. Se fornite tutta la documentazione richiesta, verrete iscritti nel registro Aire in maniera automatica.

Quando iscriversi all’Aire e i documenti necessari

L’iscrizione all’Aire è gratuita e va fatta entro 90 giorni dal trasferimento nel paese estero.

Cosa serve per iscriversi all’Aire? I documenti necessari per l’iscrizione all’Aire sono i seguenti:

  • la carta d’identità in corso di validità;
  • la documentazione che attesti l’effettiva residenza nella circoscrizione consolare (ad esempio, contratto di affitto, bollette utenze, ecc.).

Tranquilli si può regolarizzare la propria posizione anche successivamente. Nel caso siano passati i 90 giorni, e quindi provvediate ad iscrivervi in ritardo, è importante sapere che l’iscrizione all’Aire non è retroattiva, ciò vuol dire che se siete all’estero da due anni e presentate la domanda oggi, la data dell’iscrizione all’Aire sarà quella di oggi e non di due anni fa.

Se la richiesta di iscrizione all’Aire viene accolta, riceverete una notifica in cui si dichiara che siete ufficialmente iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero di quel Comune. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito ufficiale dell’Aire.

Requisiti per l’iscrizione all’Aire

Per iscriversi all’Aire è necessario avere i seguenti requisiti:

  1. Cittadinanza italiana;
  2. Dimora abituale all’estero di durata superiore a 12 mesi, non dovuta all’esercizio di occupazioni stagionali.

Chi deve iscriversi all’Aire

Chi ha i requisiti per acquisire la residenza all’estero ha il diritto-dovere di iscriversi nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero.

Chi è tenuto a iscriversi all’Aire:

  1. Chiunque non è più residente in Italia per almeno 12 mesi.
  2. Possono iscriversi anche i cittadini che sono nati e risiedono fuori dall’Italia con cittadinanza italiana,
  3. Coloro che ottengono la cittadinanza italiana all’estero e continuano a vivere lì.

Non è tenuto a iscriversi all’Aire:

  1. Chi si trasferisce all’estero per un periodo minore di 12 mesi, o per un lavoro stagionale;
  2. I dipendenti statali che lavorano all’estero;
  3. I militari in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO all’estero.

Iscrizione all’Aire per i minorenni

Per quanto riguarda i minorenni, anche loro se risiedono all’estero sono tenuti a iscriversi all’Aire. Tre i casi:

  1. L’iscrizione all’Aire dei minori italiani nati all’estero, i cui genitori risiedono all’estero, viene fatta contestualmente alla trascrizione dell’atto di nascita.
  2. L’iscrizione A.I.R.E. del minore italiano nato in Italia, i cui genitori risiedono all’estero, viene fatta direttamente dall’Ufficiale d’Anagrafe in Italia contestualmente alla denuncia della nascita. Il Comune provvederà ad informare il l’Ufficio consolare per l’aggiornamento dell’anagrafe consolare.
  3. Se si tratta di minorenni che seguono il nucleo familiare trasferitosi all’estero, sarà sufficiente indicare il nome dei minorenni presenti nella stessa abitazione sul formulario di iscrizione compilato da ciascun genitore (non occorre quindi che il minore di anni 18 compili il proprio formulario).

Come iscriversi all’Aire

Per registrarsi all’Aire è sufficiente compilare un modulo di iscrizione apposito che troverete presso l’Ufficio consolare competente territorialmente. Le ambasciate italiane all’estero sono diverse e dovete far riferimento a quella del Paese in cui vi trovate.

È possibile iscriversi anche inviando il modulo al consolato italiano del paese estero tramite posta ordinaria o posta elettronica certificata (PEC). Questa procedura varia di paese in paese e quindi è necessario vedere tutti i dettagli presso i siti o le sedi competenti.

Iscrizione all’Aire online

È possibile iscriversi all’Aire online, servendosi di Fast.it, Farnesina Servizi Telematici per Italiani all’Estero. Prima di cominciare con la procedura è necessario avere a disposizione la documentazione utile:

  • documento d’identità in corso di validità, oltre a quello degli eventuali familiari conviventi;
  • documentazione per comprovare la residenza nella circoscrizione consolare (es. certificato di residenza rilasciato dall’autorità locale, bollette di utenze residenziali, ecc.);
  • eventuali altri documenti richieste dalla Sede Consolare di riferimento;
  • stampante;
  • scanner.

Il modulo di iscrizione all’AIRE si considera valido se presentato per via telematica nelle modalità indicate all’art.65 del Dlgs 82 del 07/03/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale), ovvero:

  1. se sottoscritto mediante una delle forme di cui all’art.20 (firma digitale, firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata);
  2. il dichiarante è identificato attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID);
  3. se sottoscritto e presentato unitamente alla copia del documento d’identità;
  4. se trasmesso dal dichiarante dal proprio domicilio digitale.

Per ulteriori informazioni sulla firma digitale si può fare riferimento al sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

Una volta inoltrata la richiesta non si intende automaticamente accettata: verrà comunicato in tempo reale lo stato di avanzamento della richiesta e sarà segnalato il suo completamento mediante un avviso sulla home page di Fast.it.

Come iscriversi all’Aire in Italia

È possibile presentare la domanda di iscrizione all’Aire anche in Italia presso il Comune italiano di residenza prima della partenza, dichiarando che si ha intenzione di trasferirsi fuori dai confini nazionali per un periodo di tempo superiore ai 12 mesi.

Il Comune di appartenenza registra la domanda preliminare e il nominativo del soggetto interessato nei registri di cancellazione dell’anagrafe e nell’iscrizione all’AIRE. L’iscrizione effettiva all’Aire avverrà soltanto nel momento in cui il Comune italiano riceverà dall’ufficio consolare del Paese estero di destinazione il documento che attesti l’avvenuta iscrizione in loco. Solo da questo momento si risulterà essere iscritti all’AIRE.

Iscrizione all’Aire: quanto tempo ci vuole

La presentazione della domanda, sia se si decide di farlo fisicamente che online, è molto veloce. Al contrario i tempi medi di attesa per la conclusione delle pratiche di iscrizione all’Aire sono stimati a circa 6 mesi a partire dalla presentazione della domanda completa di tutti i documenti necessari.

Come sapere se si è iscritti all’Aire

Come faccio a sapere se sono iscritto all’AIRE? Al momento non c’è un sito unico di consultazione. Ogni Comune infatti tiene il registro AIRE: quando si fa la richiesta di iscrizione, il consolato la spedisce al Comune di ultima residenza in Italia.

Il Comune, quando espleta la pratica, invia una e-mail di avvenuta iscrizione all’AIRE. Se non avete ancora ricevuto la mail di conferma, per fare le opportune verifiche dovete contattare il vostro comune di ultima residenza in Italia.

Cambio residenza e aggiornamento indirizzo

Il cambio di residenza e l’aggiornamento dei dati all’AIRE avvengono sempre su istanza volontaria da parte dell’interessato che deve, entro e non oltre i 90 giorni, comunicare all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE):

  • il trasferimento della propria residenza nel paese estero in cui si vive (ad esempio se si cambia casa);
  • variazioni dello stato civile;
  • definitivo rientro in Italia;
  • perdita della cittadinanza.

Il mancato aggiornamento delle informazioni, in particolare di quelle riguardanti il cambio di indirizzo, rende impossibile il contatto con il cittadino e il ricevimento della cartolina o del plico elettorale in caso di votazioni.

È possibile modificare i propri dati online accedendo a questo link, oppure attraverso posta ordinaria.

Cancellazione dell’iscrizione all’AIRE

La cancellazione dell’iscrizione all’Aire avviene:

  • per iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) di un Comune italiano a seguito di trasferimento dall’estero o rimpatrio;
  • per morte, compresa la morte presunta giudizialmente dichiarata;
  • per irreperibilità presunta, salvo prova contraria, trascorsi cento anni dalla nascita o dopo la effettuazione di due successive rilevazioni, oppure quando risulti non più valido l’indirizzo all’estero comunicato in precedenza e non sia possibile acquisire quello nuovo;
  • per perdita della cittadinanza italiana.

Conclusioni: perché iscriversi all’Aire

Iscriversi all’Aire non è soltanto un obbligo, ma permette a quanti vivono all’estero da più di un anno di poter beneficiare di una serie di diritti, il voto ad esempio, che verrebbero meno in caso contrario. Inoltre l’iscrizione vi eviterà di pagare la doppia imposizione fiscale, senza contare che potrete usufruire dell’erogazione dei servizi consolari come l’assistenza ai cittadini all’estero, l’emissione della carta di identità e del passaporto, l’erogazione di eventuali sussidi e assistenza nel rimpatrio.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito del Ministero degli Affari Esteri: https://www.esteri.it/mae/it/.