Scopri tutto sulla partita Iva in Spagna

Sono in tanti a inseguire il sogno e il progetto di vivere in Spagna. A due passi dall’Italia, con un clima e una cultura molto simile alla nostra ma forse con un’apertura mentale che la fa preferire al nostro Paese, la penisola iberica non smette di attrarre giovani e adulti italiani in cerca di fortuna.

Non a caso la Spagna è al 9º posto dei paesi con maggiore emigrazione italiana nel mondo. Stando ai dati ufficiali, infatti, nell’ultimo decennio proprio qui c’è stato l’incremento più sostanzioso dei nostri connazionali con +155,2 per cento. Merito di regimi fiscali più vantaggiosi, in particolare alle Canarie. Attualmente, infatti, la percentuale di Iva in Spagna è al 21% mentre nell’arcipelago è al 6,5%.

Non solo come dipendenti, in tanti scelgono di aprire un’attività oppure di essere freelance grazie a una politica attrattiva nei confronti dei più giovani sempre più desiderosi di andare a lavorare all’estero.

Se anche tu stai pensando di aprire un’attività commerciale all’estero oppure esercitare la libera professione, in questa guida ti spieghiamo i passi da compiere per l’apertura della Partita Iva in Spagna e le differenze con quella italiana.

Come si chiama la partita Iva in Spagna

Tutti coloro che vogliono lavorare in Spagna esercitando la libera professione devono seguire alcune regole. In primis aprire la partita iva spagnola. Anche qui, infatti, esiste la Partita Iva, sebbene sia un po’ diversa dalla nostra.

Iniziamo col dire che in Spagna la Partita Iva si chiama “CIF” e si legge Código de Identificación Fiscal. Il Codice Fiscale italiano corrisponde al NIF spagnolo “Número de Identificación Fiscal“. Poiché il numero di partita IVA e il NIF servono come numeri di identificazione per le società, molti tendono a confonderli. Ma sono due cose distinte.

Il CIF, ossia codice identificazione fiscale, corrisponde alla nostra Partita Iva ed è composta da una lettera iniziale e da 8 numeri. Un esempio della partita Iva in Spagna è questo: ES X9999999X. Il primo e l’ultimo carattere possono essere alfabetici o numerici ma non possono essere entrambi numerici.

Come in Italia, in Spagna le aziende e gli operatori commerciali devono possedere la Partita Iva Comunitaria per potere operare in ambito intracomunitario. Le aziende commerciali in ambito UE sono obbligate per essere identificate a possedere la Partita Iva che gli viene attribuita dalle rispettive amministrazioni nazionali, nel nostro caso in Spagna.

In Spagna non tutte le aziende e le persone che sono lavoratori autonomi, e che quindi hanno un NIF, possiedono un numero di partita IVA assegnato. Da un lato, il NIF consente di operare all’interno del territorio nazionale (Spagna). D’altra parte, se si desidera, inoltre, svolgere la propria attività su tutto il territorio europeo, sarà obbligatoria la richiesta di un numero di partita IVA.

Come aprire una Partita Iva in Spagna

L’apertura di una Partita Iva è una procedura che va rispettata nei minimi dettagli. Per ottenere il CIF bisogna recarsi, previo appuntamento, all’Agencia Tributaria spagnola (equivalente della nostra Agenzia delle Entrate) e alla Seguridad Social, l’ente di Previdenza Sociale.

  1. Agencia Tributaria spagnola

Una volta fissato l’appuntamento e arrivati presso la sede dell’Agencia Tributaria, è necessario compilare il Modulo 037 o il Modulo 036, quest’ultimo indispensabile se si vuole fare affari e fatturare anche all’estero. Sarà cura dei dipendenti comunicarvi quale dei due modelli sia giusto per il vostro scopo.

I dati e documenti richiesti dall’Agenzia sono:

  • Il domicilio spagnolo;
  • Il domicilio fiscale dell’attività;
  • Il NIE – Número de identificación Extranjero – vale a dire il numero identificativo di tutti gli stranieri che vivono in Spagna e che bisognerà richiedere al Commissariato di Polizia della città in cui si vive.
  • Il documento di identità italiano;
  • La categoria professionale entro cui lavorare e il relativo codice IAE così da stabilire l’importo esatto di IVA e IRPF;
  • Infine la data dell’inizio attività.

L’Agenzia ha dedicato una sezione del suo sito proprio a quanti intendono aprire una partita iva spagnola. Qui troverete molte risposte, informazioni utili su come muovervi al meglio e anche alcuni esempi di Partita Iva spagnola.

  1. Seguridad Social

A questo punto, il secondo passo è recarvi alla Seguridad Social per comunicare l’apertura della Partita Iva. Questo ente si occuperà del pagamento degli oneri di previdenza sociale in Spagna. A differenza dell’Agenzia, dove potete recarvi anche se la vostra attività non è ancora iniziata, alla Seguridad Social dovrete invece andare solo dal giorno in cui avrà inizio la vostra attività lavorativa da autonomi.

Alla Seguridad Social bisognerà compilare il modulo TA 0521 che vi consegneranno gli impiegati. I dati e documenti richiesti in Seguridad Social sono:

  • NIE e passaporto italiano;
  • il Modello 036 o 037 compilato in Agencia Tributaria;
  • numero del vostro IBAN bancario da cui vi verrà detratta mensilmente la “quota obbligatoria autonomo” in base alla categoria professionale indicata precedentemente.

Una volta completata la registrazione si entra a far parte del RETA, Régimen Especial de Trabajadores Autónomos. Quanto costa aprire la Partita Iva in Spagna? Come in Italia, anche in Spagna l’apertura della Partita Iva non prevede alcun costo ed è immediata.

In conclusione

La burocrazia, lo sappiamo, può spaventare in Italia e a maggior ragione all’estero. Aprire una partita Iva a Barcellona è diverso dal farlo a Roma. Fortunatamente in Spagna esistono diversi enti informativi che possono aiutarvi a districarvi tra uffici e compilazioni di moduli.

Un buon contatto è la Camera di Commercio italiana per la Spagna che offre diversi servizi e assistenza a quanti ne hanno bisogno.