Andare a vivere in Nord Europa

 

Potrebbe essere una provocazione ma, se qualcuno di voi sta pensando da tempo ad una meta in Europa dove trovare un nuovo lavoro ed un nuovo stile di vita, niente di meglio che uno dei Paesi della penisola scandinava o la Danimarca. Perché? Vediamolo subito: 10 ottime ragioni per decidere di andare a vivere in Svezia, Norvegia, Danimarca o Finlandia.

 

Settimana lavorativa corta

La settimana lavorativa, a differenza di quello che succede in Italia o in altri Paesi dell’Europa, è spesso di meno di 40 ore settimanali. Ad esempio, in Danimarca è di 33 ore. Non sei già un po’ invidioso?

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Lavoro alle donne!

In Norvegia, esiste una legge che impone che almeno il 40% del personale manageriale o dirigenziale delle Aziende pubbliche debba essere del gentil sesso. Che un ribaltamento sia vicino?

Stipendio paritario

Il ruolo della donna è diversamente definito in questi Paesi rispetto all’Italia, infatti, la parità dei diritti, soprattutto a livello lavorativo, è molto sentita e, soprattutto, applicata secondo norme e regolamentazioni. Danimarca, Norvegia e Svezia sono spesso in testa alla classifiche per quello che riguarda la parità dei sessi.

Perché decidere di avere una famiglia ripaga

In Norvegia, l’incentivo alla nascite ed alla creazione di una famiglia da parte delle giovani coppie, è un must. Infatti, quando in una coppia arriva un bambino o una bambina, entrambi i genitori hanno diritto a due settimane di ferie pagate. In più, la coppia a diritto anche a 46 settimane (pagate al 100%) o a 56 settimane (pagate all’80%) di congedo parentale.

Le donne amano la politica

Il concetto delle quote rosa esiste anche in questi Paesi e, sicuramente, in Svezia è decisamente presente, infatti, ben più del 44% delle quote parlamentari è detenuto da donne, percentuale che rende la Svezia il Paese al mondo con più donne impegnate in ambito politico.

Le vacanze contano

Per chi ama viaggiare oppure per chi vorrebbe più ferie durante l’anno, il Paese da scegliere è la Danimarca che, ai suoi lavoratori, permette (come minimo) 5 settimane di vacanze pagate.

Donne ancora alla ribalta

La forza lavoro, specialmente quella specializzata, è formata da donne. In tutti questi Paesi, Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia, infatti, il cosiddetto “gender gap” si è totalmente ribaltato e la forza lavoro è composta soprattutto da donne ed anche altamente preparate.

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Paura di perdere il lavoro? No.

In Danimarca, non c’è bisogno di temere di perdere il proprio lavoro, infatti, grazie ad una particolare regolamentazione, se si perde il proprio impiego si ottiene una cospicua disoccupazione e lo Stato si impegna a impiegare nuovamente il lavoratore e impedire quindi che possa perdersi d’animo o dover abbassare la sua qualità di vita.

Welfare lavorativo

Nel 2014, il governo Svedese ha avviato uno studio per comprendere se lavorare meno ore al giorno (ovvero 6 invece che 7.5 o 8), possa effettivamente incentivare la produttività del lavoratore e prevenire anche i casi di malattia passeggera (spesso causati da stanchezza e stress). Il risultato ancora non è sicuro ma incrociamo le dita perché sia positivo!

I genitori devono riuscire ad avere cura dei figli

La famiglia e la cura dei bambini è prioritaria nelle società di questi Paesi, ecco perché in questi Paesi i genitori pagano le tasse per mandare i figli ad istituti pre-scolastici in maniera agevolata e ricevono delle sovvenzioni particolari.