La mia nuova vita alle Isole Azzorre

Alessia è nata nell’80 a Cuneo ed è cresciuta a Montanera, un paesino piemontese di 600 anime. Ha trascorso la sua infanzia libera di giocare nella natura, di muoversi in bicicletta e nelle notti d’estate di giocare a nascondino in paese con i suoi amici.

Fin dall’adolescenza peró, questa realtà chiusa e provinciale ha iniziato a starle stretta e, terminato il corso di ragioneria, è partita prima per la Svizzera e poi per Londra. Da quel momento la sua vita e la visione del mondo sono cambiate: la voglia di conoscere è stata il motore della sua esistenza. Grazie al consiglio di un amico si è iscritta all’Universitá degli Studi di Genova, laurendosi in Pedagogia.

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La filosofia di Goethe, bildung und umbildung, formazione è trasformazione, ha rafforzato la sua voglia di mettersi in gioco: ha vissuto in Spagna, in Belgio e in Portogallo. Ed è qui che ha trovato una seconda casa.

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Alessia, quando e perchè hai deciso di trasferiti alle Azzorre?

La decisione è maturata quando, dopo essere stata licenziata da una multinazione, è nata la voglia di costruire qualcosa di mio. Ho provato a Lisbona, ma il mercato era molto saturo e i prezzi molto alti.

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Così hai deciso di aprire una gelateria alle Azzorre.

Sì. Il gelato è un prodotto artigianale e salutare che piace a tutti, inoltre è uno dei simboli dell’italianità. Sull’isola di Sao Miguel non c’erano ancora altre gelaterie artigianali e, parlando con un’amica azzorriana, sono venuta a conoscenza dei finanziamenti che il governo azzorriano offre ai giovani imprenditori.

Lavoravi già nel settore precedentemente?

Non avevo esperienza lavorativa nel settore e i corsi che ci sono in italia sono molto cari e si basano più sulla teoria che sulla pratica. Dopo una lunga ricerca, ho avuto l’immensa fortuna e il privilegio di poter lavorare nella Gelateria Ottimo! di Torino. I titolari, Giulio Rocci ed Emanuele Monero, sono maestri del gusto e lavorano ingredienti di eccellenza con sapienza, passione e innovazione. Sono i miei esempi e punti di riferimento quando creo nuove ricette e quando devo superare delle difficoltà. Mi hanno trasmesso la passione per il gelato.

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Quali sono stati gli step affrontati per l’apertura? Hai dovuto sostenere qualche corso per il rilascio di attestati o licenze?

Non è stato per nulla facile aprire il locale. Pur avendo vissuto in Portogallo continentale per molto tempo, mi sono resa conto che la realtà di questa regione autonoma (e isolana) è totalmente differente e si basa su regole burocratiche e sociali differenti. E’ molto importante conoscere persone e luoghi per poter cominciare. Per poter ottenere la licenza è bastato dimostrare di aver avuto esperienza nel settore in Italia, non mi è stato richiesto nessun titolo per l’iscrizione al CAE. Essendo la mia prima esperienza da imprenditrice, in un Paese che segue regole molto specifiche, devo ammettere che non è stato affatto facile.

E il locale giusto? E’ stato semplice trovarlo?

La ricerca di un locale è stato uno dei primi ostacoli da superare. Mi ci sono voluti circa 5 mesi per trovare quello giusto. L’isola di São Miguel è piccola e il centro economico è Ponta Delgada. I locali vicino alla marina sono gestiti da grandi imprenditori micaelensi, appena si esce un po’ dal centro si entra in zone non adatte al mio business. Gli affitti inoltre sono elevati, essendo Ponta Delgada la capitale delle Azzorre e avendo pochi locali liberi da affittare. Piú facile sarebbe stato aver avuto la possibilità di acquistare uno spazio, ce ne sono molti in vendita.

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Come funziona la tassazione?

La tassazione ha un regime specifico azzorriano: l’iva è più bassa rispetto al continente, per poter aiutare l’economia che soffre delle spese dell’importazione via mare di molti generi primari, per il resto è simile all’Italia.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Amo produrre il gelato con ingredienti naturali, creare sapori nuovi, essere consapevole di offrire un prodotto fresco e piacevole. Inoltre ho la fortuna di poter lavorare con frutta fresca “tropicale” di alta qualità: l’Ananas di São Miguel, diversi tipi di frutto della passione, la banana micaelense e alcuna di cui non conoscevo neppure l’esistenza, come la monstera deliziosa, l’anona e l’araçá (della famiglia del mirto). Dopo due anni, ancora non conosco completamente il patrimonio che questa isola offre e questo è uno stimolo forte.

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Come si svolge una tua giornata tipo?

Passo molte ore in negozio, perchè è un’attività nuova e richiede molta dedizione. Quando ho dei momenti liberi amo fare delle camminate lungo uno dei tanti laghi presenti sull’isola e, almeno una volta a settimana, vado a fare un bagno termale a Furnas.

GELATERIE ITALIANE ALLE AZZORRE

Come è cambiata la tua vita da quando ti sei trasferita alle Isole Azzorre?

Sono contenta di essere uscita dalla frenesia di Lisbona, di avere un forte contatto con la natura, di poter vivere in una casetta di fronte al mare. A volte però mi rendo conto che l’azzorriano è diffidente, chiuso verso chi è nuovo sull’isola. E’ un arcipelago davvero molto lontano dal continente e solo ora le persone lo stanno scoprendo grazie alle low-cost. E’ necessaria molta pazienza e dedizione per poter essere accettati ed apprezzati dalla maggior parte degli isolani.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Consolidare La Gelateria e i due punti vendita ambulanti e aiutare un amico ad aprire una gelateria in Mozambico.

www.facebook.com/lagelateriapdl/?fref=ts

A cura di Nicole Cascione