Trasferirsi a Boracay (Filippine)

 

Da Milano a Boracay solo andata. Per cambiare tutto e ricominciare da capo in un paradiso tropicale. Perché è vero: «si può fare». Parola di Elena Lazzaroni, 43enne originaria di Treviglio nel bergamasco, che ormai da più di sei anni ha deciso di dare una svolta alla sua vita lasciando il suo lavoro in banca a Milano per reinventarsi nelle Filippine. È il 2010 quando, stanca della routine e ancora single, decide di prendersi un periodo sabbatico di circa tre mesi.

Dopo 21 anni in banca – inizialmente come centralinista e poi come personal assistant del deputy COO in uno dei più grandi gruppi bancari europei – per Elena arriva il momento di partire per un viaggio nel sud est asiatico. Prima tappa l’isola di Boracay per un corso di diving. Qui conosce quello che oggi è il suo attuale marito Nonoy Omugtong, norvegese di cittadinanza ma filippino di nascita, anche lui in vacanza. Bastano pochi giorni per capire che la loro vita è insieme. Non in Italia. Non in Norvegia. Ma proprio nelle Filippine.

Risultato: aprono un bed and breakfast – La Casita b&b – sulla spiaggia di Bulabog amata dai surfisti di tutto il mondo e famosa per le sue acque limpide e la sabbia bianca finissima. Insomma il classico paradiso tropicale. Oggi hanno due meravigliosi bambini, Anouk di quasi 6 anni e Leon di 2 e mezzo, felici della libertà che qui permette ancora loro di giocare all’aperto senza troppe costrizioni e senza pericoli. Elena non dimentica certo l’Italia e le sue origini. Ecco perché nel suo B&B offre agli ospiti piatti tipici della cucina italiana: dalle lasagne alla parmigiana fino al risotto e al pane fatto in casa. Felice della sua scelta, ci racconta gli inizi in un nuovo Paese, ma anche l’amore e la nuova vita che qui ha trovato.

Lascia il lavoro in banca e apre un B&B sull’isola di Borocay

Elena, perché nel 2010 hai deciso di prenderti questo periodo sabbatico? Che cosa non andava nella tua vita privata e professionale?

«Ho sempre desiderato fare un viaggio lungo per assaporare la libertà, quella vera: senza orologio in mano, con l’emozione di conoscere sempre qualcosa di nuovo, di condividere esperienze, di incontrare nuovi amici. Nel 2009 sono stata in Vietnam un mese. Tornare in Italia è stato come sentirmi svuotata, non avevo più stimoli e avevo solo voglia di ripartire. Così ho chiesto un periodo sabbatico al lavoro, che per fortuna mi è stato concesso, e sono ripartita dopo due mesi con il mio zainetto in spalla con la sensazione di non dover tornare e con la voglia di trovare un posto dove vivere. Inizialmente avevo scelto il Vietnam dove ero stata più volte, ma poi aver conosciuto Nonoy ed ora sono qui».

Così sei partita per le Filippine. Più precisamente per Boracay isola meravigliosa considerata un paradiso tropicale. Che cosa è successo qui per spingerti a rimanere?

«Per diversi anni, sola o in compagnia, ho viaggiato per il sud est asiatico. Le Filippine mancavano all’appello, in più essendo un Paese composto da oltre 7000 isole necessitava del giusto tempo per visitarlo. Certo, tre mesi non sono tantissimi ma abbastanza per vederne una parte. Il mio viaggio è iniziato con la prima tappa a Kuala Lumpur per visitare le Twin Towers. Sono stata a Manila e quindi a Boracay per poi proseguire verso altre isole, Palawan, Coron, Cebu, Malapascua e così via. Dopo qualche giorno a Boracay ho deciso di prendere il mio primo brevetto Diver e in questo Dive Shop ho conosciuto Nonoy. Inizialmente non pensavo di rimanerci, ma un giorno abbiamo visitato Buruanga, la spiaggia di Hinugtan per l’esattezza. Nel momento in cui ho visto questo paradiso ho detto a me stessa: “Voglio vivere qui”. In 2 mesi abbiamo comperato una proprietà con la spiaggia e ci siamo trasferiti nel novembre 2011. Abbiamo vissuto sulla spiaggia per 3 anni e mezzo, senza telefono, internet e raggiungibile solo via mare. Poi nel 2015 ci siamo trasferiti a Boracay per permettere ad Anouk di andare a scuola. Così abbiamo preso un terreno a 20 metri dalla spiaggia di Bulabog e abbiamo costruito La Casita b&b».

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Lasciare un lavoro fisso, una casa, gli affetti per andare incontro a una vita nuova. Certo, su un’isola meravigliosa e con l’amore della tua vita, ma una scelta fatta almeno inizialmente di tante incognite. Le Filippine non sono esattamente dietro l’angolo. Una nuova lingua, una nuova cultura, nuove usanze. Raccontaci un po’ gli inizi sull’isola: penso all’ambientazione con la gente del posto, alle pratiche per i visti. Insomma se hai avuto difficoltà e come le hai superate.

«Le Filippine non sono dietro l’angolo, però qui quasi tutti parlano inglese e anche io fortunatamente. Certo, all’inizio abituarmi non è stato semplice ma ho capito che se ti adatti e adotti il loro modo di vivere alla fine anche qui è casa. Il segreto è non contro ma “con”. Per i visti all’inizio avevo una Visa turistica. Da due anni, quindi da dopo il matrimonio, ho una Visa annuale (visto di interscambio tra Filippine ed Italia). Una volta l’anno dobbiamo fare vacanze obbligate che in fondo non è poi cosi male».

Un marito e due splendidi figli. Come è cambiata la tua vita da quando sei qui?

«Da single a mamma e moglie credo sia un cambiamento uguale in tutte le parti del mondo. La mia fortuna è che lavorando per me stessa ho la possibilità di stare con i miei bambini tutte le volte che voglio».

apre un B&B sull’isola di Borocay (Filippine): la storia di Elena

Come e quando è nata l’idea di un bed and breakfast?

«Boracay è l’isola più turistica delle Filippine e almeno il 90% delle attività è legato al turismo quindi abbiamo optato per una cosa quasi nuova a Boracay: il bed and breakfast aprendo La Casita b&b, dove tutto è natura, marmellate, pane, pasta, shakes. Cerchiamo di dare ai nostri clienti il meglio che possiamo».

In Italia a porre un freno alla nascita di nuove imprese spesso è proprio la burocrazia. Come è la situazione burocratica nelle Filippine?

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«Non è complicato in generale, e poi mio marito è filippino quindi tutto è stato abbastanza semplice. Devi seguire ovviamente la burocrazia anche qui, ma credo sia più elastica».

Dal punto di vista pratico quali sono stati i passaggi necessari che avete dovuto affrontare per aprire la vostra attività?

«Progettazione, presentazione del progetto, attuazione. E poi i permessi, che erano in fase di approvazione quando abbiamo iniziato a costruire il bed and breakfast. Qui, infatti, quando presenti un progetto, vista la quantità innumerevole di richieste, si può già iniziare a costruire in fase di approvazione ».

Quanto costa aprire un B&B nelle Filippine?

«Ca 4mln di pesos, noi abbiamo 4 stanze e un piccolo ristorante e la nostra casa all’interno della proprietà. Dipende dal budget a disposizione»

Parlaci un po’ de La Casita b&b

«La Casita, lo dice il nome stesso, è una piccola struttura di 4 stanze, 2 standard e 2 deluxe. Sorge sulla spiaggia di Bulabog, in una zona residenziale di Boracay e non lontana dalla famosa White Beach. La costruzione è in cemento ma con il tetto in cogun, una foglia molto usata qui e che una volta essiccata viene adoperata appunto per fare i tetti. Le stanze sono abbastanza spaziose con aria condizionata, doccia calda e tv via cavo. Abbiamo anche un piccolo ristorante dove serviamo colazioni, pranzi e cene. Facciamo il pane tutte le mattine, lo yogurt, le marmellate di frutti tropicali e la nostra specialità è quella di papaya, il pesto e a volte il formaggio. A richiesta prepariamo pasta fatta in casa, lasagna o grigliate di pesce e di carne. Io e mio marito abbiamo la passione per il cibo, cucinato e mangiato».

Nel tuo b&b non dimentichi l’Italia. Agli ospiti proponi infatti tanti piatti della nostra tradizione enogastronomica. La cucina italiana piace ai turisti?

«La cucina italiana, se fatta bene, piace a tutti e trovare pasta e pane fatti (bene) in casa nelle Filippine ci aiuta a far apprezzare la nostra cucina da tutti i turisti che soggiornano da noi o che vengono solo per il nostro cibo. Ho un fornitore italiano sull’isola e quindi il nostro cibo è davvero italiano».

Che tipo di clientela si rivolge a voi?

«Essendo Bulabog principalmente la spiaggia dei surfisti e dei kiters abbiamo clienti che prediligono una vacanza all’insegna dello sport e della vita tranquilla. Ma la nostra clientela è davvero varia sia come nazionalità che come tipologia».

Boracay è famosa per la sua meravigliosa spiaggia bianca, White Beach, lunga circa 4 km. Ma anche per la spiaggia di Bulabog che si trova a pochi minuti dal tuo b&b, amata dai surfisti di tutto il mondo e dagli amanti del mare. Com’è la qualità e il costo della vita qui e quali sono le principali differenze con l’Italia?

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«La Casita è a soli 20 metri dalla sabbia di Bulabog e a 10 minuti a piedi da White Beach. Boracay non è esattamente economica né per i turisti né per noi residenti ma offre una moltitudine di attività e le spiagge sono meravigliose, non dimentichiamoci di Puka Beach. Inoltre si può scegliere tra diversi tipi di accommodation e ristoranti. Certo costa meno che in Italia, questo è sicuro».

Tante le persone – giovani e pensionati – che come te decidono di partire e trovare fortuna all’estero. Quali opportunità possono trovare a Boracay, o in generale nelle Filippine, e che consigli daresti loro?

«Da giovane se hai passione per lo sport e la voglia di diventare istruttore puoi insegnare diving, kite surf e wind surf. Da pensionato consiglierei di venire e godersi l’isola così come fanno in tantissimi. Anche la ristorazione offre molti sbocchi, quindi chef, sommelier e magari qualcuno che voglia investire e aprire qualcosa di proprio. Manca una pasticceria ad esempio! Noi stiamo cercando un socio per ingrandire la Casita. Magari qualcuno che ha voglia di cambiare vita e mi sta leggendo può contattarmi, non si sa mai…»

Hai due figli piccoli, che futuro offre loro Boracay?

«Boracay ha molte scuole, compresa una europea, fino all’high school quindi non c’è alcun problema. Poi ci penseremo, la loro strada è ancora lunga. Comunque potranno scegliere tra Università nelle Filippine, in Italia, in Norvegia e in Canada, dove vive mia cognata. Staremo a vedere».

Ti manca l’Italia e ci torneresti?

«All’inizio mi mancava un po’ per via delle abitudini. Ora mi mancano gli affetti e i salumi. Per il resto sono felice della mia scelta».

Per metterti in contatto con Elena puoi scriverle a questo indirizzo: lacasitaph@gmail.com.

Di Enza Petruzziello