Francesco: sono arrivato a Malta 12 anni fa, quasi per caso

Francesco, originario di Reggio Calabria, è approdato a Malta un po’ per caso, “Ho vinto una borsa di lavoro che mi avrebbe permesso di svolgere una internship all’estero. Devo ammettere che, tra i quattro Paesi disponibili, avevo messo Malta come ultima opzione, ma il destino ha voluto diversamente.”

Francesco si è presto adattato a vivere a Malta, dove lavora come Art Director/ Graphic Designer per un’azienda di iGaming. “Questo settore è uno di quelli in cui è più facile essere assunti” racconta l’uomo che ricorda come, quando parlava agli altri del suo progetto di vita, quasi tutti reagissero con sconcerto, “A quei tempi, Malta non era famosa, o meglio, poteva esserlo per le vacanze, non per andarci a lavorare.”

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Secondo Francesco, il costo della vita sull’isola si è alzato molto da quando vi è arrivato, tanto che lo paragona a quello delle città del Nord Italia. Pensando al futuro, dopo più di un decennio trascorso a Malta, l’uomo guarda alla Spagna o al Portogallo, anche per imparare nuove lingue.

Francesco Priolo

Ciao Francesco, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, sono Francesco, un ragazzo di 40 anni, nato e cresciuto a Reggio Calabria. Mi sono trasferito a Malta circa 12 anni, fa per completare un progetto d’interneship in collaborazione con l’UE. Decisi poi di prolungare la mia permanenza a Malta e, dopo vari traslochi e cambi di residenza, mi trovo di nuovo qui da 2 anni consecutivi.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Una volta conseguita la laurea sentivo, per vari motivi, l’esigenza di provare a fare un’esperienza all’estero.In primis, cercavo una nazione dove il mestiere di designer fosse valutato meglio che in Italia, inoltre ero fermamente intenzionato a imparare la lingua inglese che, nel mio lavoro, rappresenta un vero plus e, infine, anche solo per l’esperienza in sé e per la possibilità di lavorare in un contesto completamente diverso, che è sempre utile e formativo.

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Quando sei andato ad abitare a Malta e come mai hai scelto proprio quel Paese?

Come dicevo, mi sono trasferito sull’isola circa 12 anni fa, non ricordo esattamente la data.La mia scelta di trasferirmi qui fu del tutto casuale. Fui selezionato e vinsi quella borsa di lavoro per lo svolgimento di un tirocinio lavorativo della durata di 3 mesi.

C’è da dire che, tra le possibili destinazioni, avevo selezionato Malta come l’ultima scelta delle 4 possibili.C’eri già stato prima, magari in vacanza?

No, non c’ero mai stato prima. Conoscevo Malta solo vagamente, tramite qualche racconto o foto di amici che c’erano andati in vacanza. L’isola è stata una bella scoperta. Non mi sarei mai aspettato di venire a vivere qui.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Erano tutti un po’ straniti. Non era una destinazione popolare o rinomata, almeno non all’epoca.Magari lo poteva essere per le vacanze e per le scuole d’inglese, di sicuro non per la ricerca del lavoro.Il mio progetto di vita generava sempre una sorta di cortocircuito nelle persone, quando venivano a sapere che mi ero trasferito a Malta per lavoro.

Come ti sei organizzato prima della partenza?

Non dovetti fare molto in quanto era già quasi tutto organizzato dalle associazioni che portavano avanti quel progetto. Ho dovuto solo preparare una valigia e prenotare un volo. Una volta arrivato qui, era già tutto organizzato.

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Puoi parlarci meglio del tuo lavoro?

Mi occupo di marketing, design e comunicazione aziendale. Lavoro come Art Director/ Graphic Designer per un’azienda di iGaming, casino online. Questo è uno dei settori lavorativi che, qui a Malta, offre più possibilità.

È facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

Per me, una volta imparato sufficientemente la lingua inglese, non è stato difficile. È anche vero che, 12 anni fa, c’era tantissima concorrenza in meno. Come ho accennato, venire a lavorare e a vivere qui era, per la maggior parte degli italiani, ancora una sorta di novità. In generale credo che non sia molto difficile trovare lavoro qui.

Francesco Priolo

Quali sono i settori in cui è più semplice essere assunti?

Sicuramente quello della ristorazione e il settore alberghiero. Penso che questi abbiano sempre molta richiesta di personale.

È piuttosto facile trovare un impiego anche nel settore digitale: IT, sviluppatori, programmatori… vedo che c’è molta richiesta. Malta ha una forte necessità di manodopera qualificata che possa supportare la sua grossa crescita economica, iniziata oramai circa 15 anni fa.

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Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Assolutamente no, sopratutto gli stipendi delle aziende statali o locali.

Il costo della vita è aumentato tantissimo e continua ad alzarsi mese dopo mese. Al contrario, gli stipendi sono rimasti gli stessi, anzi, forse si sono abbassati, se rapportati al potere di acquisto che avresti avuto con la stessa cifra qualche anno fa.

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

Non ricordo esattamente tutti i prezzi ma, per esempio, un caffè espresso al bar può costare anche 1.50€, una pizza margherita 13/15€, un panino di tipo ciabattina 60centesimi ecc. La qualità del cibo, generalmente, non è molto alta.

La benzina costa meno che in Italia, credo 1.340 al litro, anche le bollette luce e gas costano molto meno. Dato che Malta non è vasta e non ha molte materie prime, tutto deve essere importato da fuori e questo fa inevitabilmente salire i prezzi. Da quanto mi dicono, il costo della vita qui è paragonabile a quello in una grande città del Nord Italia.

Come funziona per avviare un’impresa lì come stranieri?

Non sono ben informato, perché finora non mi sono mai posto il problema, ma dovrebbe essere più facile che in Italia. Qui c’è molta meno burocrazia e poi, è risaputo, Malta ha un regime fiscale nettamente più vantaggioso rispetto a quello italiano, per chi fa impresa.

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Quali sono, secondo te, i pregiudizi più diffusi su Malta?

Non saprei, forse che un’esperienza lavorativa fatta a Malta non ha lo stesso peso che può avere un’esperienza fatta a Londra, a Milano o in un’ altra grande città. Non credo sia così.Conosco tanta gente che, senza problemi, ha avuto la possibilità di cambiare lavoro per spostarsi in aziende più grosse, con sedi in città più blasonate.

E i pro e contro del vivere lì?

Tra i pro metterei sicuramente il clima mite per 8 mesi l’anno. Sicuramente inserisco anche l’ambiente internazionale, che ti permette d’incontrare persone provenienti veramente da tutto il mondo. Le opportunità lavorative non mancano, la tassazione è agevolata, il consumo personale di marijuana è legalizzato e il Paese è in crescita. Questi, per me, sono altri aspetti positivi del vivere a Malta.Tra i contro ci sono il carovita e la densità di popolazione, che potrebbe essere dovuta anche agli spazi limitati.

C’è qualcosa che ti aspettavi diverso da come lo hai trovato?

In realtà, non mi aspettavo molto, anche perché non sapevo praticamente nulla su questo Paese. Malta è stata una grande scoperta e, tutto sommato, il mio giudizio nei suoi confronti è positivo. Del resto, se così non fosse stato, non ci sarei rimasto così a lungo.

Francesco Priolo

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Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Se sei europeo non è molto difficile trasferirti qui. Ti basta avere i documenti d’identità in regola, non avere precedenti penali e possedere dei soldi per permetterti di pagare un affitto. In aggiunta, una referenza della propria banca può essere utile per facilitare l’apertura di un conto presso le banche del posto.

Come ti sei mosso per cercare un alloggio?

Tramite social. Lì trovi tantissime pagine dedicate agli affitti a breve e a lungo termine o gente che cerca coinquilini. Escono fuori annunci di continuo. In alternativa, ci si può rivolgere a un agente che faccia la ricerca per te, ovviamente pagando una commissione.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Mediamente, il prezzo per una stanza singola è sulle 450/500€ mensili in appartamento condiviso. Per un monolocale, il costo è intorno alle 600€ il mese, invece, per un appartamento privato è difficile andare sotto i 1000€ mensili.

A Malta, i prezzi cambiano di poco in base alla zona, visto che è tutto vicino. Per risparmiare, è necessario spostarsi in aree più dislocate, come i villaggi all’estremo sud o nelle aree interne.Il villaggio di Bugibba, al nord, potrebbe essere una buona scelta.

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Personalmente, mi piacciono molto i villaggi di Mosta e Naxxar, dove puoi ancora trovare degli affitti a prezzi ragionevoli e l’area è carina.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Sono stato accolto relativamente bene, spesso c’è tanta curiosità nei confronti degli italiani per via del calcio, della televisione, della vicinanza e di tanti altri aspetti culturali che condividiamo con i maltesi. Nonostante questo, penso che i locals siano un po’ diffidenti verso gli stranieri e, per questo motivo, trovo che bisogna faticare un po’ prima di entrare più in confidenza con la gente del posto.

Com’è una tua giornata tipo?

La definirei abbastanza canonica. Ho la possibilità di lavorare dall’ufficio o da remoto e questo è un gran bel vantaggio per me. Finito di lavorare, di solito mi alleno facendo callistenia in palestra o magari prendo parte a qualche evento. Spesso i miei colleghi ed io organizziamo aperitivi o bevute di gruppo.

Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

Tra le principali difficoltà inserirei sicuramente imparare la lingua inglese e, quindi, affrontare un colloquio di lavoro con successo in lingua inglese.

Tutto questo, senza frequentare un corso d’inglese ma allenandomi all’ascolto e imparando la grammatica in giro, parlando e provando a imitare quelli che parlavano la lingua meglio di me.Anche abituarsi a uno stile di vita un po’ diverso da quello che conoscevo, è stato un po’ difficile, ma questo è normale e, con il tempo, ci si adatta.

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E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Essere riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato, aver superato fino a qui le difficoltà legate al lavoro e alla vita di tutti i giorni, avere una vita stabile e totalmente autonoma.Riflettendoci, mi fa anche piacere essere riuscito a crearmi una rete di amicizie di ogni tipo e con persone di varie nazionalità.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Dimentica, almeno temporaneamente, la tua terra natia, le sue usanze e le tue abitudini.Apriti al nuovo, alla scoperta e goditi il viaggio.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?

Consiglio di avere la crema solare, il paracetamolo e un indumento extra sempre con te. Preparati a delle giornate di sole molto intenso, per questo, si consiglia la crema solare sempre a portata di mano.

Altro consiglio fondamentale: porta una maglietta in più o qualcosa per coprirti. Al caldo infernale si alternano spesso temperature polari all’interno degli esercizi commerciali, degli autobus e, in generale, negli ambienti chiusi. Essere sottoposti continuamente a sbalzi di temperatura importanti, magari tornando dal mare con il costume da bagno non ancora completamente asciutto, ti assicuro che non è per nulla piacevole. Sono in molti ad andare via con febbre e tosse.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato che non esistono solo gli italiani e l’Italia. La nostra cucina, le nostre tradizioni e il nostro modo di fare sono belli ma non sono tutto ciò che c’è al mondo. Nel senso, noi italiani, un po’ abbiamo questa convinzione che ciò che è italiano sia sempre un po’ meglio rispetto al resto, ma non è sempre così.

C’e’ sempre da imparare. Inoltre, ho imparato che le l’educazione e le buone maniere sono molto importanti e, grazie a quelle, è molto più facile superare la diffidenza e le barriere culturali.

Progetti futuri?

Dopo tanti anni passati qui nell’arcipelago, credo sia il momento di cambiare destinazione.Sento il bisogno di nuove sfide. Mi sto guardando un po’ intorno e credo che il mio prossimo passo possa essere un trasferimento in Spagna o in Portogallo, anche perché mi piacerebbe molto imparare una delle lingue parlate in questi due Paesi.

Per seguire e contattare Francesco:

Sito web: behance.net/FrancescoSirk

Instagram: @cicciosirk