Bacio di Latte, il gelato italiano nel mondo

Matteo Melani

Qualità, ricerca e voglia di sfida. Gli ingredienti giusti per un’attività di successo. Lo sanno bene Edoardo e Luigi Tonolli, milanesi di nascita e proprietari insieme a Nicholas Johnson della catena di gelaterie Bacio di Latte, che dopo aver aperto la prima gelateria a San Paolo nel 2011, oggi contano ben 110 punti vendita tra Brasile e Stati Uniti D’America.

La storia imprenditoriale

La loro storia imprenditoriale è partita dal basso e nessuno dei tre ha avuto esperienze nel settore. Come quasi tutti i ragazzi italiani gustano il gelato in estate, quando il caldo secca la gola e il bisogno di rinfrescarsela diventa sempre più forte.

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La svolta però arriva nel 2009, quando Edoardo si reca in Brasile come volontario negli ospedali nel nord-est del Paese. Si innamora degli usi e costumi locali e al suo ritorno racconta al fratello e all’amico Nicholas il suo sogno di aprire una gelateria in Brasile.

brasile

I tre si attivano subito e, come primo passo per finanziare il progetto, Edoardo e Luigi vendono una vecchia auto che gli aveva regalato il padre.

Per imparare i fondamentali del mestiere Edoardo si fa le ossa presso un famoso gelatiere di Milano, che gli insegna le basi di quello che sarà il loro futuro lavoro.

Nel frattempo l’Italia è ancora al tappeto e tutti gli indicatori economici registrano perdite: dalla produzione industriale all’occupazione fino ai consumi, che per un imprenditore rimane il dato più importante.

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Si tratta di una situazione totalmente sfavorevole e che nei tre giovani rinforza l’idea di trasferirsi in Brasile. “Ha 200 milioni di abitanti e rispetto a paesi emergenti come India o Cina per un italiano è più semplice comprendere le persone e le abitudini del posto”, avevano detto.

La prima apertura in Brasile

Nel 2011 aprono il loro primo locale con il marchio Bacio di Latte e come città scelgono San Paolo, una località vivace piena di locali e boutique di grandi firme nonché centro della finanza nazionale.

Insomma un posto dove l’economia gira. Pieni di speranze aprono il loro esercizio, ma l’inizio non è dei migliori.

Bacio di Latte

I tre ragazzi devono fare in conti con le tasse sulle importazioni (nel loro caso di macchinari e materie prime) e con la manodopera del luogo che non sempre è all’altezza delle aspettative.

Non si danno per vinti e dopo un po’ di tempo diventano una gelateria di riferimento sia per gli abitanti che per i turisti di San Paolo, grazie anche alla pubblicità di tanti influencer e riviste di gastronomia.

Il Brasile gode di un clima caldo tutto l’anno è un gelato si può gustare a qualunque ora del giorno; nelle città cosmopolite poi i prodotti che richiamano a terre straniere si propongono facilmente.

Il loro sogno si è realizzato e sulla Rue Oscar Freire vengono persone del ceto medio – alto a gustarsi un bel gelato o a bere un caffè.

I prodotti

Per il loro gelato utilizzano prodotti italiani importati da distributori locali. Oltre al prodotto essi curano anche l’aspetto del locale, che coniuga la raffinatezza all’ospitalità: i tavoli e i divani sono tanti, ma di stile elegante.

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Presente anche il richiamo alla natura, con delle piante posizionate su delle mensole che si integrano perfettamente con le pareti bianche e il parquet marrone.

Bacio di Latte non è solo un’attività commerciale. Innanzitutto è una manifestazione del Made in Italy che si percepisce già dall’insegna e dalla struttura dei locali. Edoardo, Luigi e Nicholas intendono aprire altri punti vendita, magari 50 o 60 così da formare una catena di negozi.

L’espansione negli Stati Uniti

I loro piani però vanno meglio del previsto e nel 2018 arrivano a gestire più di 100 punti vendita di Bacio di Latte, tra cui due a Los Angeles.

Pur adattandosi alle esigenze di ogni singola città, il gelato viene prodotto direttamente nei negozi o nei chioschi di aeroporti o centri commerciali.

A seconda del luogo cambia solo la struttura (per i chioschi usano le api bianchi dei primi anni’60) del negozio, ma non il modo di lavorare.

Una storia che dimostra che la qualità italiana non conosce confini.

https://baciodilatte.com.br/