Vivere in Thailandia da pensionati: la storia di Walter

Questa è la storia di Walter Chiccoli, un pensionato di 66 anni che, da circa 15, vive a Phuket, in Thailandia.

In Italia, dopo aver lavorato come subagente per la ditta Perla moda di Bologna, per 33 lunghi anni ha gestito assieme a sua moglie il suo ufficio di rappresentanza di firme francesi nel settore della moda femminile.

Un lavoro che lasciava loro molto tempo libero a disposizione, che trascorrevano viaggiando. Dopo aver visitato numerosi Paesi, giunsero a Phuket.

Nel momento in cui misero piede in terra thailandese, ne rimasero così affascinati che decisero di ritornarci ogni anno e fermarsi per un periodo di circa 2-3 mesi. Purtroppo però, non sempre la vita ci riserva belle sorprese, molto spesso ci mette dinanzi a delle tragedie devastanti, come la morte del proprio partner.

Infatti un triste giorno, Maria Gloria morì a causa di un male incurabile, lasciando Walter in uno stato di profonda sofferenza. Cosa fare in quei casi? Lasciarsi andare al dolore o reagire? Walter ha pensato bene di non cedere al dolore, di raccogliere tutte le forze possibili per ricominciare a vivere e soprattutto ha avuto la capacità di “prendere al volo uno dei treni che passano nel bel mezzo della nostra vita”.

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Infatti, dopo la morte di sua moglie, lasciò l’attività ai suoi figli e decise di trasferirsi avivere in Thailandia, a Phuket, per vivere la sua nuova vita da classico “pensionato all’estero”, in una terra in cui aveva passato dei momenti indimenticabili con Maria Gloria. Dopo qualche anno, ebbe la fortuna di conoscere Oho, da cui ha avuto il suo terzo figlio, Wilson e con cui vive, ormai da 15 anni, in una meravigliosa casa sistemata a elle e rivolta verso la baia di Chalong, dove inizia lo stretto di Malakka verso Singapore.

La loro vita scorre tranquilla, immersa in un miscuglio di etnie differenti, in un contesto sociale in cui vige un’incredibile apertura mentale e un’elasticità straordinaria, perché “dove c’è melting pot c’è mescolanza e maggiore comprensione verso il prossimo, di qualunque razza sia”.

Anche sotto il profilo economico Phuket è in grado di offrire un’alta qualità di vita per chi decide di godersi la propria pensione all’estero, così come affermato dallo stesso Walter: “Un pensionato con la pensione minima vive alla grande, sia per il basso costo del cibo, che oltre ad essere straordinario è salutare e digeribilissimo, sia per il costo dei vari resort e case in affitto.

Qui la pensione ci permette di arrivare a fine mese, cosa ormai impossibile in Italia. Sono in molti ad aver preso la decisione di venire a passare il resto della propria vita qui, ci sono pensionati che provengono da tutte le parti del mondo: dalla California, dalla Florida, dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dal Sud Africa e poi ci sono ancora….scandinavi, tedeschi, francesi, inglesi e canadesi”.

Un posto ricco anche di posti meravigliosi da visitare, come il Buddha più grande ed alto del mondo, ben 78 metri; la Statua della Libertà; la Old city capital chino-portoghese e i ristoranti sette stelle; la collina del governatore, popolata da tre grossi branchi di scimmie in totale libertà ed uno zoo che, per quanto è grande, riesce a far scomparire quello di Roma. Ma l’aspetto più caratteristico del posto è rappresentato dalla meravigliosa usanza e particolarità del consumare cibo sui marciapiedi.

Così, ci si ritrova a spendere da uno a tre euro per mangiare una bistecca con patate fritte o pesce o verdure e banane e ananas fritti e budini di cocco e frullati di frutta tropicale. Tutto in estrema pulizia e genuinità.

“I ristoranti poi sono puliti e di alta qualità, come quelli esterni. E che dire delle strutture sanitarie? Con il personale infermieristico e medico, sempre pronto a darti una mano e ad offrirti qualunque tipo di assistenza! Oltre agli ospedali, ci sono anche 33 cliniche private e 99 spa della salute, 123 saloni massaggi del relax, 88 cliniche dental cheap and clean e quasi 200 saloni tra barbieri e parrucchieri”.

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Insomma, vivere con la pensione all’estero, ed in particolare a Phuket, ha regalato a Walter esperienze straordinarie ed interessanti: “Posso dire di aver avuto dalla vita una seconda chance, una nuova possibilità per ricominciare da zero.

Questo non è sempre facile per tutti, ci vuole molto coraggio e determinazione per riuscire a distaccarsi con saggezza dalle cancerogene abitudini. Molto dipende dal carattere e dallo svezzamento, dalla elasticità e dall’apertura mentale, dal saper cogliere occasioni e opportunità, dal saper prendere treni e corriere che passano nel bel mezzo della nostra vita, per poi lasciarsi andare e adeguarsi e gestirsi con perspicacia, modestia e umiltà.

Tutti noi abbiamo le nostre radici, ma molto spesso sono radici scelte da altri, prima ancora che da noi. Scelte dai nostri genitori, dai nostri nonni…..”

Un’intervista estesa a Walter Chiccoli su Voglio Vivere Così World