Come si vive da pensionati a Lanzarote

A cura di Nicole Cascione

L’oppressione fiscale è solo uno dei tanti problemi che affliggono coloro che raggiungono l’età pensionistica e così c’è chi decide, come Gianna, di non lasciarsi sopraffare dall’angoscia di non arrivare a fine mese e sceglie di partire in un posto al caldo, dove potersi godere il frutto del proprio lavoro senza sorprese dal punto di vista fiscale.

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Gianna infatti, insieme a suo marito e ai suoi amici a quattro zampe (un cane e due gattine), a giugno dello scorso anno, ha affrontato un viaggio terra/mare, destinazione Tias, vicino Puerto del Carmen a Lanzarote.

Gianna è quasi un anno che ormai risiedi a Tias, vicino Puerto del Carmen. Andando indietro nel tempo, raccontaci come e quando è avete deciso di compiere questo passo:

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Mio marito ed io, nativi di Milano, una volta in pensione, ci siamo trasferiti in un paesino su un laghetto in provincia di Bergamo. Dopo alcuni anni, abbiamo visto un’intervista su Sky in cui alcuni italiani che si erano trasferiti qui parlavano molto bene della vita sull’isola. La zona in cui abitavamo era sì turistica, ma non offriva molto. Inoltre l’oppressione fiscale non ci permetteva di goderci appieno la nostra vecchiaia, anche per la paura di avere continue sorprese sempre dal punto di vista fiscale. Non avendo più parenti stretti, abbiamo deciso di affrontare quest’avventura. Siamo partiti l’anno scorso in giugno, affrontando un viaggio terra/mare con i nostri pelosi. Ora siamo veramente contenti di vivere a Lanzarote sia per il clima che per il costo della vita che è un po’ più basso soprattutto per quanto riguarda il carburante, le bollette e l’alimentazione.

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in pensione a lanzarote

Da quando avete deciso di partire, al giorno in cui avete messo piede sull’isola quanto tempo è passato? Siete riusciti ad organizzarvi velocemente?

Abbiamo deciso di partire il 6 giugno dell’anno scorso e siamo arrivati sull’isola il 14 con la nave. Abbiamo alloggiato in un residence precedentemente prenotato e quindi abbiamo trovato una casa in affitto. Tranne il viaggio e il soggiorno non avevamo pianificato niente.

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A proposito dei vostri cani, è stato semplice portarli con voi?

Avevo un cane e due gattine (una è morta circa due mesi fa di tumore). Abbiamo preso la nave da Genova (con cabina per pets) a Barcellona. Da lì abbiamo percorso via terra circa mille chilometri in cinque giorni, pianificando le soste in albergo tramite una nota agenzia di viaggi su internet. Poi a Huelva abbiamo preso la nave con cabina e siamo arrivati ad Arrecife dopo circa 28 ore.

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Al vostro arrivo sull’isola mi hai detto di avere avuto difficoltà nel trovare una casa, perché?

Le case in affitto sono poche rispetto a quelle in vendita e oltretutto per chi possiede dei pelosi è ancora più difficile. Inoltre i prezzi degli affitti non potrei definirli bassi.

Per quel che riguarda la vostra pensione, vi siete rivolti a qualcuno per il trasferimento?

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Lo dobbiamo fare in questi giorni per una questione di anno solare (cioè dopo il pagamento delle tasse) e ci rivolgeremo sicuramente ad un’agenzia.

Come siete riusciti a superare l’ostacolo linguistico?

Conoscendo l’inglese, per quel che riguarda i rapporti con i negozianti, non abbiamo avuto alcun problema. Per quanto riguarda invece la documentazione (NIE, residenza e tessera sanitaria, ecc.), dato che gli addetti agli uffici preposti parlano solo spagnolo, abbiamo dovuto rivolgerci sempre ad un’agenzia.

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“L’oppressione fiscale non ci permetteva di goderci appieno la nostra vecchiaia”. E ora, com’è cambiata la vostra vita rispetto a quando risiedevate in Italia? 

La nostra vita è sicuramente cambiata in meglio: un po’ per il clima, per il cibo che è più genuino dovendo essere rigorosamente canario, per l’abbigliamento prevalentemente primaverile e per il costo minimo delle bollette (acqua e luce). Le spese di riscaldamento sono inesistenti.

Come trascorrete le vostre giornate?

Trascorriamo le nostre giornate da pensionati, a seconda delle stagioni, facendo passeggiate in luoghi bellissimi (l’isola, pur essendo piccola, offre dei paesaggi sensazionali) o al mare, permettendoci di bere un aperitivo o di mangiare pesce molto più spesso che in Italia.

una vita a lanzarote

Un consiglio ai lettori:

Nonostante quanto detto in alcune trasmissioni televisive non penso si possa vivere brillantemente con mille euro al mese. Inoltre è molto meglio arrivare qui già preparati e, anche per quanto riguarda i documenti e altro, è meglio rivolgersi ad un’agenzia.

Per coloro che invece cercano lavoro o vogliono intraprendere un’avventura commerciale la vita non è molto facile, ma non impossibile.

Bisogna avere delle risorse.

Gianna

www.facebook.com/gianna.traverso.75

Per maggiori informazioni su Lanzarote: Isola di Lanzarote

Per chi sogna di vivere alle Canarie: Vivere alle Canarie