Andare per isole ed alla « scoperta » di nuove terre è sempre stato un sogno dell’umanità, ma questa volta nel nostro girovagare ne abbiamo incontrata una proprio grande e interessante:

Madagascar

Quarta isola più grande al mondo, denominata a giusta ragione « isola continente » o « la grande isola », attraversata dal tropico del capricorno, rispecchia e rappresenta tutte le particolarità proprie dei paesi tropicali, con clima caldo-temperato tutto l’anno, poca escursione termica e poca piovosità. Dotato di una bellezza naturale sconvolgente, mantiene ancora intatta la sua natura piacevolmente selvaggia e tutto il suo esotismo, pur non negando il comfort, il consumismo e l’economia dei cosidetti più evoluti paesi occidentali. Situato nell’emisfero australe, accostato all’Africa e da essa diviso dall’incantevole canale di Mozambico, è considerato uno dei quattro paesi più felici della Terra.

vivere in Madagascar

La sua gente pacifica e rispettosa, consente una piacevole convivenza multietnica, e, particolare non certo trascurabile è che noi italiani risultiamo particolarmente invisi e simpatici a tutte le etnie; in quanto tali, ben stimati e « rispettati »  abbiamo tutte le porte aperte. La sua morfologia variatissima e multiforme offre una vasta gamma di habitat e di paesaggi diversificati e con facili spostamenti, si puo’ cambiare totalmente scenario: dai fiumi ai laghi, dalla montagna al mare, dal bosco alla più lussureggiante foresta tropicale, dalle rocce millennarie (i tsingy) alle bianche sabbie di incredibili spiagge incontaminate, e « reefs » paradisiaci: ce n’è proprio per tutti i gusti. Noto nel mondo per disporre di ben 5.500 kilometri di variate coste che lo delineano, è conosciuto principalmente per la sua vocazione ed utilizzo turistico-balneare. Immensità di dune ed infinite distese di sabbia che svaniscono all’orizzonte, si alternano a fantasiose coste rocciose e frastagliate; golfi, baie, cale, lagune ed anfratti di ogni genere e configurazione ne contornano e decorano tutto il suo perimetro.

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La « grande barriera corallina » lo avvolge e protegge quasi integralmente; entro di essa, in questi bassi fondali dalle scenografie naturali definibili irreali, trovano riparo e vita una infinita moltitudine di variopinti esseri: miriadi di pesci di ogni tipo, aragoste, crostacei, molluschi, ostriche, conchiglie e timidi cavallucci marini, che se non spaventati, verranno docilmente anche a mangiare dalle vostre mani, e persino le grandi, placide testuggini di mare; nonché coralli e gorgonie a non finire. Al di là di essa, liberi e dominatori nell’immenso oceano, troviamo l’impero dei più grandi pesci pelagici; delfini, tonni, carangidi, grandi cernie, pesci spada, mante, squali ed anche i più temibili (ma squisiti) barracuda, ed a completamento di questo « harem » di primedonne marine ci sono le mitiche sirene e le eleganti, maestose e gigantesche balene.

vivere in Madagascar

Anche il suo entroterra è stucchevole: volge dalla poco vegetata e talvolta arida savana alla vegetazione ed ai boschi più rigogliosi; dai « Tsingy » agli altipiani ed alla più lussureggiante foresta tropicale. ( i Tsingy sono aride formazioni rocciose, catene e massicci montagnosi di straordinario fascino, erosi e scolpiti dagli agenti atmosferici naturali per milioni di anni, simili ad imponenti cattedrali di pietra). Il sole abbonda tutto l’anno, ma non cocente come quello torrido dell’ equatore, ed i suoi tramonti africani sono spettacolari: il grande astro, quando tramonta e và a coricarsi oltre il canale di Mozambico, nella immensa Africa continentale, da lontano illumina le altissime frastagliate nuvole e tinge il cielo di oro, di porpora e di cobalto. Un altro prodigio della natura.

Ma tutto quanto detto finora, era solo una divagazione descrittiva « morfologico-turistica » del Paese; ora passiamo a trattare temi più concreti.

vivere in Madagascar

Per fronteggiare ed aggirare l’innegabile crisi mondiale che sopratutto imperversa in Europa, conviene decidere di cambiare aria ed andare ad investire e produrre i propri redditi in nazioni extra-europee che hanno ancora un lungo futuro, che offrono sicurezza stabilità e possibilità, con moneta bassa e poco oscillante, costo della mano d’opera bassissimo (quando non irrisorio) e carico fiscale molto contenuto e facile anche ad evadere; cio’ a valere per il Madagascar. Come evidente, in tal caso i propri fondi di investimento assumeranno un potere d’acquisto notevolmente superiore a quello originale, in più al momento delle vendite, sopratutto in esportazione (caso sempre auspicabile), questo squilibrio si rivelerà positivo e permetterà di poter praticare dei prezzi altamente competitivi, addirittura inferiori a quelli dei mercati « sottoprezzo » asiatici ed altri, offrendo oltremodo la nostra ben apprezzata qualità « made in Italy ».

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Andiamo ora a conoscere come si svolge la vita, cosa offre, e quali sono le possibilità reali in Madagascar.

A) Come ci si vive? Semplice: come in tutte le altre parti del mondo evoluto e produttivo. E’ logico che la giornata si articola prevalentemente dedicata al lavoro ed alle attività imprenditoriali, ma finito questo orario, dalle ore 18 in poi, ci si dedica a se stessi ed al proprio tempo libero. Da evidenziare che da buona ex colonia francese è molto sentito il senso del « loisir » (tempo libero, svago, divertimento..). Il tenore ed i modi di vita sono notevolmente soddisfacenti ed a livello umano molto più che in Europa. Tutto il Paese ed in particolar modo la capitale Antananarivo, abbonda di luoghi di ritrovo quali bar, sale da thè, gelaterie, pub, centri culturali, club privati, ristoranti, casino’, discoteche etc., dove si passa il tempo, si incontrano amici, si fanno nuove amicizie, si concludono affari e molto altro… I più pigri potranno optare anche per sonnecchiare sornioni al sole tropicale, sdraiati a bordo di una delle numerose piscine. Nei week end che concedono più tempo, ci si dedica sopratutto alle escursioni ed a vere « full immersions » nei siti più suggestivi e nella più pura natura. (Questa si che è vita).

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B) E’ conveniente investire in Madagascar, e perché? Pur essendo presenti quasi tutti i settori economici e produttivi, fortunatamente nessuno di essi è saturo e al contrario sono insufficienti a sopperire totalmente alla domanda di mercato ed ancor più alle esportazioni, quindi si puo’ affermare senza ombra di ottimismo che è possibile e conveniente impiantare, rilevare ed esercitare qualunque tipo di attività merceologica, cio’ a significare che sono tutte fattibili e profique e che c’è ancora molto posto per tutti. Le risorse economiche naturali sono infinite: pietre preziose, oro, argento, pietre decorative ed industriali, pregiati marmi, minerali di ogni sorta quali la bauxite, corindoni e quarzi di ogni genere, legni esotici di valore come l’ebano, il bois de rose ed il palissandro, ed una ulteriore infinita varietà di possibilità vanno ad accrescere il vasto quadro delle opportunità. Ci sarebbe ancora moltissimo da informare, ma sicuramente diventeremmo troppo prolissi, quindi meglio passare ai suggerimenti generici, ma più diretti e specifici.

C) Quali sono le attività più fattive e convenienti da esercitare?

Industrie di ogni genere: mancano quasi totalmente.

Industrie manifatturiere: ce ne sono pochissime e di scadente qualità.

Industrie manifatturiere di abbigliamento completo italiano ed europeo di qualità: non ne esistono, ed i nostri prodotti sono molto richiesti ed apprezzati.

Importazione abbigliamento, calzature, accessoristica italiani, etc. (d.o.c.): le pochissime esistenti non fanno testo e ancor meno mercato.

Atelier/laboratori di Prêt-à-porter: settore quasi assente; i pochissimi operatori e stlisti locali tentano di creare moda europea non riuscendoci.

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Imprese di costruzione ed edili in genere: ne esistono alcune ma altamente insufficienti e senza preparazione tecnica. Per i lavori importanti ci si deve rivolgere all’estero.

Mercato immobiliare: molto attivo e fiorente in ogni settore. Mancano pero’ vere agenzie ed intermediari competenti, professionali e dinamici.

Residences e case-albergo: c’è penuria; quelli esistenti sono cari (per la nazione) e lo standard è inadeguato.

Industrie per la lavorazione legno e fabbricazione mobili: sono inesistenti e la nazione è ricca di boschi e foreste con legni pregiati e di ogni tipo.

Agricoltura e ortofrutticolo: infinite possibilità. La terra è fertile, l’acqua ed il sole abbondano tutto l’anno. Prodotti ottimi. Frutta esotiche, cacao, caffè, spezie, aromi e quant’altro. Manca il grano, particolarmente il grano duro di cui c’è molta richiesta, per i quali ci si approvvigiona quasi esclusivamente con l’importazione.

Pastifici (di pasta italiana): conseguirebbero ottimi risultati per il mercato interno e per l’esportazione nella ricettiva vicina Africa.

Industria enologica e di vinificazione: ne esistono, ma di pessima qualità. C’è abbondanza di uve di buona qualità che se trattate con buona conoscenza, assicurerebbero un’ottima produzione. Nota: il terreno per la sua conformazione geologica e chimica, si presta ottimamente all’impianto di nuovi importanti vigneti e consente vari vitigni.

Allevamento del bestiame (professionale e tecnologico) e pastorizia: queste attività sono presenti ma altamente insufficienti al mercato interno e non dedite all’esportazione.

Industria casearia e prodotti derivati del latte: ne esiste una relativa attività in forma semi-artigianale con discreta produzione e qualità, ma ben lungi dalle qualità e varietà europee, cominciando dalla (sospirata) mozzarella…

Pesca: come noto il Madagascar è circondato da un mare prodigamente pescoso. Pregiato pesce e crostacei di ogni tipo e di alta qualità. Notevoli possibilità

Industria conserviera e lavorazione dei prodotti ittici: non ne esistono. I bassissimi costi e l’abbondanza delle materie prime, oltreché la produzione delle linee tradizionali ( tonno, gamberetti, polpa di granchio, polpa di ricci di mare, etc.) consentirebbero la creazione di nuove, originali « linee prodotti », tra cui anche « piatti pronti finiti », permettendo di praticare dei prezzi altamente competitivi e assai redditizi, battendo cosi come qualità e convenienza gli scadenti prodotti similari dei mercati asiatici. Nota: ottime possibilità per l’attività di salazione, essiccazione ed affumicamento.

Industria produzione bottiglie, barattoli e contenitori vetro: non ne esistono, si deve importare tutto ad alti costi. N.B. Ne sarebbe sufficiente anche la sola importazione a prezzi contenuti.

Importazione prodotti alimentari italiani ed europei: d.o.c. e a prezzi ragionevoli.

Grande distribuzione alimentari ed altro (cash and carry): per dettaglianti, hotellerie, comunità, supermercati, etc., tipo Metro, ma a prezzi competitivi.

Discount alimentari con prodotti qualificati: ci sono già tre catene di supermercati, ma si sente l’esigenza di veri discounts tipo Lidl, Todis, Forte, etc.

Punti-vendita di prodotti tipici e delicatesse italiane ed europee: se ne sente la mancanza e sarebbero apprezzati da tutte le etnie.

Industria o seri laboratori e punti-vendita di pasticceria:

Industria o seri laboratori e punti-vendita di gelateria (magari artigianale): questi due ultimi settori sono presenti (?!) ma ancora tutti da usufruire.

Self-Service, fast-food ed hamburgerie: non ne esistono; qualcuno risolve alla propria maniera in modo embrionale ed irrisorio senza attrezzature né cognizioni pratiche.

Ristoranti italiani, etnici vari, punti di svago e di ritrovo : ne esistono, ma non sono mai troppi, sempre redditizi e con limitato impiego di capitali iniziali. Da evidenziare che la clientela potenziale è vasta e sempre sensibile ai nuovi esercizi, ai cambiamenti di gestione ed alle idee innovative. Anche qui il « made in italy » la fà da padrone.

Night–Club: non ne esistono.

Bowling: «  «  «

Industria mineraria ed estrattiva: è molto praticata, ma lascia ancora molto spazio e frutti per tutti.

vivere in Madagascar

Da tener presente che il sottosuolo è ricco di minerali di ogni tipo, dalle pietre preziose in poi, proprio come l’Australia e l’ormai esaurito Sud Africa di cento anni fà.

Naturalmente le possibilità d’investimento non si limitano soltanto a quelle brevemente descritte ; noi ci siamo soltanto attenuti ad indicare quelle più facili a realizzare di cui maggiormente si sente l’insufficienza o la mancanza.

La particolarità ultima che occorre evidenziare è che questa nazione è il Paese nel quale anche con capitali non eccessivi, persino molto contenuti, si possono convenientemente realizzare attività/aziende, o rilevarne di già esistenti e funzionanti, cosa impossibile in altre parti del mondo, cominciando dalla nostra cara, vecchia E.U.

A Voi ora scegliere il settore più confacente a cui dedicarvi; cio’ dipende solo dalle vostre capacità, attitudini, « tasca », e magari, fantasia.

Per informazioni gratuite:

Bruno Paoloni

bruno-lory.caribe@libero.it