Bianca e Alessandro: a Valencia abbiamo creato un pub a tema magico

A cura di Maricla Pannocchia

Ne hanno d’idee e di stoffa da vendere Bianca e Alessandro, coppia nella vita ma anche nel lavoro. Quando si sono accorti che l’Italia non gli avrebbe mai permesso di avviare qualcosa partendo da zero (“costo della vita troppo alto, tasse altissime”), i due ragazzi si sono trasferiti a Valencia, dove hanno aperto un pub un po’ speciale.

Qui, infatti, è tutto a tema magia! “Hocus Pocus” è un posto in cui si è accolti da un Professore che insegna a preparare pozioni e in cui anche le streghette e i piccoli maghi, ovvero le bambine e i bambini dai 6 anni, sono i benvenuti. Perfetto per chi ha voglia di scappare per un po’ dal mondo “normale”. Bianca e Alessandro ci raccontano di come non sia stato tutto rose e fiori, soprattutto perché la pandemia da Covid ha rallentato di molto i loro progetti, ma “Valencia è una città molto bella in cui vivere, con un costo della vita più basso rispetto a quello del Nord Italia, un clima gradevole quasi tutto l’anno, una popolazione locale molto ospitale e tante cose da fare e vedere”.

Bianca Miserocchi e marito Valencia

Ciao ragazzi, raccontateci qualcosa di voi. Chi siete, da dove venite…

Ciao, siamo Bianca e Alessandro e veniamo da Milano e Lodi. Abbiamo rispettivamente 34 e 41 anni.

Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti 12 anni fa agli scout! Eravamo lì in qualità di capi scout, abbiamo frequentato un campo estivo insieme e… ci siamo innamorati!

Come mai avete deciso di lasciare l’Italia?

Abbiamo deciso di lasciare il nostro Paese perché lì non c’è, o per lo meno non c’è per noi, la possibilità di creare qualcosa di nostro partendo da zero. Il costo della vita in Italia è altissimo e anche le tasse sono altissime.

Cosa vi ha portati proprio a Valencia?

Dopo un’esperienza di un anno a Leòn, abbiamo capito che la Spagna poteva offrirci la possibilità di creare qualcosa di nostro. Abbiamo poi scelto Valencia per molti motivi, il clima e la presenza del mare sono fra le prime ragioni. Valencia è una meta turistica molto ambita e, volendo lavorare con i turisti, quest’aspetto era fondamentale. La città è molto verde, pulita e curata, la criminalità è pari quasi a zero e, in ultimo, è ben collegata con voli da e per l’Italia, dove abbiamo famiglia e amici.

Qui avete aperto un pub molto particolare… raccontateci di più al riguardo.

Abbiamo creato un piccolo mondo magico in cui, entrando, ci si lascia alle spalle il mondo “normale”. All’ingresso, si viene accolti dal Professore di Pozioni che consegna a ogni persona un mantello e la conduce alla scelta della propria bacchetta. Una volta al tavolo, ci si può divertire a creare delle pozioni “magiche” (cocktails alcolici o analcolici) in un vero calderone, di diversi gusti e colori, seguendo le indicazioni consegnate dal Professore. Fra gli ingredienti, ci si può imbattere in sangue di centauro, forfora di folletto, polvere di fata e muco di troll!Naturalmente anche piccoli maghetti e streghette, a partire dai 6 anni, sono i benvenuti!

Bianca Miserocchi

Quali sono state le sfide principali durante questo percorso e come le avete superate?

Le sfide sono costanti, sicuramente la pandemia è stata quella principale, che ha scombinato un po’ i nostri piani iniziali e ha ritardato l’avvio di questo progetto. Investire i propri risparmi è sempre un’ ”avventura” e le preoccupazioni sono molte: cerchiamo però di essere sempre positivi, di essere uniti e complici, per arrivare ai nostri obiettivi 🙂

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Che consigli dareste a chi sogna di aprire una propria attività a Valencia?

Il consiglio che diamo è quello di fare un’accurata indagine di mercato, di definire con cura il tipo di attività che si vuole aprire e la posizione (fondamentale). Qui a Valencia ci sono tantissimi italiani e altrettanti ristoranti, consigliamo quindi di provare con qualcosa di diverso. Importantissimo anche affidarsi a una persona che conosca le leggi del territorio, soprattutto in tema fiscale, per poter prendere le decisioni più giuste.

Ci sono stati momenti in cui avete pensato di mollare?

Moltissimi! Il blocco totale del turismo a causa del Covid ci ha davvero messo a dura prova.

Avete ricevuto aiuto o supporto, anche morale, da altre persone?

Assolutamente sì, amici e famiglie ci hanno sempre sostenuto e incoraggiato.

Come siete stati accolti dalla gente del posto?

Molto bene, gli spagnoli sono parecchio socievoli, espansivi e disponibili.

Pensate che Valencia abbia un buon rapporto costo/qualità della vita?

Assolutamente sì, soprattutto rispetto al Nord Italia, da dove noi veniamo, il costo della vita è inferiore.

Bianca Miserocchi

Come funziona per gli italiani che vogliono vivere e lavorare lì (anche dal punto di vista burocratico)?

In realtà è molto semplice. Per lavorare (sia come dipendente, sia come autonomo – partita IVA) c’è bisogno del NIE (numero identificaciòn extranjero), che si richiede in un commissariato di polizia spagnolo. Per aprire un’attività, invece, è molto più facile rispetto all’Italia: se si compra una licenza già esistente, si subentra e s’inizia immediatamente a lavorare. È possibile poi richiedere licenze nuove per locali che ne sono sprovvisti, in questo caso è fondamentale affidarsi a un professionista che segua nel processo.

Cosa vi piace particolarmente di Valencia?

Valencia è una città a misura d’uomo, non grande e caotica come una metropoli, ma nemmeno un paesino piccino. È molto verde, ricca di piste ciclabili, vicina al mare ma, soprattutto, è spesso soleggiata e il clima è gradevole quasi tutto l’anno.

Che luoghi della città consigliereste a chi non l’ha mai vista?

Il centro storico è molto bello e sicuramente da visitare. Tappa obbligatoria ai giardini del Turia, creati nel letto del fiume omonimo ormai secco, 9 km di parco che circonda tutto il centro di Valencia. La Città delle Arti e delle Scienze è sicuramente molto interessante e vale la pena visitarne i musei e il cinema emisferico.

E quali posti meno conosciuti, ma che meritano una visita, suggerireste di vedere?

Posto per niente turistico ma molto famoso fra i valenciani è il “parque natural de l’Albufera”: natura, grande varietà di volatili, possibilità di gite in barca, risaie e tramonti da sogno. Per chi invece volesse andare in spiaggia a godersi il magnifico mare valenciano, consigliamo le spiagge del “Perellonet”: un po’ lontane ma sicuramente ne vale la pena perché il mare è pulitissimo, le spiagge sono ampie, libere, attrezzate con docce e primo soccorso con bagnini.

Progetti per il futuro?

Goderci i frutti del nostro lavoro 🙂

Per seguire e contattare Bianca:

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Sito web: www.hocuspocuspub.com

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