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Giuseppe: a Valencia ho imparato a vivere senza fretta
A cura di Maricla Pannocchia
Dopo diverse esperienze all’estero Giuseppe, originario di Cagliari, ha deciso di vivere a Valencia, una città che reputa perfetta per la combinazione di sicurezza, ottima sanità pubblica e viabilità.
Certo, ci sono anche degli aspetti del vivere lì che non gli piacciono particolarmente, come la lentezza sul lavoro, “ma, allo stesso tempo, invidio queste persone che sono capaci di vivere la vita in maniera più rilassata rispetto a noi italiani”. Infatti, fra le cose che Giuseppe ha imparato vivendo a Valencia, c’è proprio a rallentare il ritmo.
A chi sogna di andarci in vacanza, Giuseppe dice di prepararsi a un’esperienza indimenticabile, perché Valencia ha tanto da offrire sotto ogni punto di vista, mentre, a chi aspira a trasferirsi lì, l’uomo suggerisce di partire con un buon budget e di avviare un’impresa o cercare lavoro anche al di fuori dei settori che vanno per la maggiore come, per esempio, quello della ristorazione.
Ciao Giuseppe, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni e dove vivi adesso…
Ciao, sono Giuseppe Rocco, ho 45 anni e sono nativo di Cagliari (Sardegna).
Vivo a Valencia da oltre 7 anni. Quest’anno stiamo arrivando a 8.
Dopo vari spostamenti in diverse città europee, ho deciso di radicare qui il mio business e di scegliere Valencia come posto in cui vivere.
Di cosa ti occupi?
Mi occupo del settore business investments. Ho due società che si occupano principalmente di compravendita immobili, inoltre facciamo anche la gestione del patrimonio a tutti i nostri clienti investitori.
Perché hai deciso di vivere proprio a Valencia?
Ho scelto Valencia perché, per me, rappresenta il giusto compromesso tra una grande città e il paese.
Inoltre, il fatto che abbia il mare praticamente in città, è un dato che mi dà più similitudine alle mie radici, infatti Valencia è molto simile a Cagliari.
Dopo tante vacanze studio per capire il posto “giusto” per me, ho fatto numerose riflessioni in merito alla mia scelta. Con un po’ di fortuna e tanto sacrificio ho ottenuto i miei risultati.
Che cosa non ti piace particolarmente di Valencia?
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La lentezza degli operatori di vari settori. Diciamo che qui la puntualità e la rapidità nel lavoro non esistono. Allo stesso tempo, li invidio tanto perché vivono la vita con più leggerezza rispetto a noi italiani e, soprattutto, all’aria aperta.
Cosa ti piace, invece, di questa città?
Valencia è una città sempre in movimento, viva e sportiva. Grazie a un turismo intenso tutto l’anno e ai ragazzi universitari, credo che Valencia sia la capitale europea più smart al momento.
Anche Forbes ha fatto vari articoli al riguardo. Sanità pubblica, sicurezza e viabilità sono i punti forti della città.
Che consigli daresti a chi pianifica una vacanza a Valencia?
Sono certo che Valencia merita tantissimo, è una città piena di storia e arte moderna, con buon cibo e tanto sole grazie alle sue miti temperature.
E quali, invece, a chi vorrebbe trasferirsi lì?
Qui consiglio vivamente di avere già una conoscenza della lingua e un buon budget economico, infatti, con il grande flusso di trasferimenti da parte di molti cittadini europei, oggi il costo degli affitti è aumentato tantissimo.
Ciò premesso, anche sulla scelta del bussines o della professione, consiglio sempre di considerare settori non ripetitivi come lo è, per esempio, quello della ristorazione.
Valencia ha tanto bisogno di molte altre figure professionali e d’idee imprenditoriali differenti, in vari settori diversi.
C’è una comunità italiana? Ne fai parte?
Gli italiani a Valencia sono tantissimi, occupano il primo posto in Europa, almeno credo.
Secondi per numero ai colombiani che, ovviamente, non essendo europei, non sono messi nell’elenco.
Cos’hai imparato, finora, vivendo a Valencia?
Ho imparato a vivere senza fretta e a far passare le avversità della vita con una luce di serenità.
Progetti per il futuro?
Il mio futuro lo vedo non tanto lontano…
In un gran pezzo di terreno non distante dal mare, immersi nel verde, vivendo grazie alle mie proprietà che, pian piano, sto cercando di aumentare di numero.
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