Ricette africane: i Ta’ameya egiziani
Uno dei più famosi e consumati street-food di sempre, i Ta’ameya sono anche chiamati “la versione egiziana dei Falafel“, dove, invece dei ceci vengono usati i fagioli di fave secchi.
Serviti con pomodori freschi, cipolla a fette e salsa tahin si mangiano con il pane pita.
INGREDIENTI
- 350gr di fagioli di fave secchi
- 1 cipolla rossa tritata grossolanamente
- 15 grammi di cilantro fresco tritato
- 15 grammi di prezzemolo fresco tritato
- 15 grammi di aneto fresco
- 3 spicchi d’aglio
- 1 1/2 cucchiaino di coriandolo macinato
- 1 1/2 cucchiaino di sale
- 1 1/2 cucchiaino di cumino
- semi di sesamo a piacere
- olio vegetale per friggere
PREPARAZIONE
Coprite i fagioli di fave secchi d’acqua, e lasciateli in ammollo minimo 8 ore (meglio se tutta la notte). Scolateli bene e mescolateli alla cipolla tritata, il prezzemolo, cilantro, aneto, coriandolo, sale e cumino. Mescolate bene, iniziando a schiacciare un po’ i fagioli con il dorso di un cucchiaio. Passate tutto al mixer fino ad ottenere la consistenza di un impasto morbido ma “trattabile” – tipo l’impasto della pizza.
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In una padella piuttosto grande mettete l’olio, e fate tostare i semi di sesamo, poi trasferiteli in un piatto piano.
Prendete l’impasto e dividetelo in porzioni tipo polpetta, poi passate ognuna nei semi tostati, fino a coprirle bene: friggetele nell’olio per circa 3 minuti per parte e passatele subito su carta assorbente perchè rilascino l’olio in eccesso.
Servite con pane pita caldo, salsa tahin, pomodori a fette e cipolla fresca.
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