Specialità gastronomiche bizzarre dell’America Latina

Anna Scirè Calabrisotto per Voglio Vivere Così  Magazine

Mangiare è certamente una delle cose più piacevoli della vita e il Mondo è pieno di prelibatezze da assaggiare.

Alcuni piatti però possono sembrare piuttosto strani ma, nonostante la loro stranezza, spesso sono considerati dei veri e propri gourmet(almeno nei loro Paesi).

È il caso di queste 8 prelibatezze dell’America Latina, un po’ strane e, allo stesso tempo, ricercatissime.

Cuy (Ecuador, Bolivia, Perù e Colombia)

Il Cuy è una specie di cavia o porcellino d’India. Viene allevato specialmente nella parte andina dell’America Latina ma esiste anche nella sua forma selvatica. Considerato una prelibatezza, oltre al suo gusto delizioso, contiene omega 3 ed è apprezzato per il suo alto contenuto proteico. Il modo migliore per cucinarlo è in umido, sullo spiedo, al forno o fritto.

Ñachí (Cile)

Originariamente preparato da una tribù chiamata Mapuche, fondamentalmente si tratta di sangue di animale macerato. L’animale da cui proviene il sangue può essere un vitello o un agnello il quale viene decapitato per raccogliere tutto il suo sangue. Aggiungendo al sangue il succo di limone questo coagula e, dopodiché, viene aggiunta cipolla, peperoncino, aglio e coriandolo. Si può mangiare da solo o accompagnato con pane.

Caldo o Sopa de Cardán (Bolivia)

Questo piatto non è solo una preparazione esotica, è anche considerato il miglior afrodisiaco del Paese, persino meglio del viagra secondo molti boliviani! Si tratta infatti del membro del toro in zuppa. La cottura di tale pietanza può durare anche molte ore, poiché è importante che venga cucinato lentamente, e – oltre all’ingrediente principale – si aggiungano anche le zampe del toro e la carne di agnello o di pollo.

Vermi di Maguey (Messico)

In Messico ci sono molti cibi esotici ma i vermi di Maguey sono i più popolari. Considerato una prelibatezza, questo piatto non solo viene consumato dagli amanti dei cibi più strani ma anche da chi se lo può effettivamente permettere perché è piuttosto caro. I vermi vengono arrostiti o fritti.

Iguana al cocco (Venezuela)

In quasi tutti gli stati del Venezuela è possibile degustare questo rettile e, anche se esistono molti modi di cucinarlo, l’iguana al cocco è certamente il più apprezzato. Cucinata con vari condimenti (peperoni dolci, cipolla, paprika e latte di cocco) viene servita con riso o yucca.

Hormiga Culona

Hormiga Culona (Colombia)

Conosciuta anche come mayera, questa formica viene consumata dall’era pre-colombiana dei Guanes e, secondo gli agricoltori delle zone andine del Paese, è considerata molto buona anche dal punto di vista sessuale, ma va notato che solo la regina delle formiche è commestibile. Possono essere servite arrosto, fritte o come parte di una salsa.

Lingua e cervello di lama (Bolivia)

Il lama è un animale domestico delle Ande ed è anche parte della tradizione gastronomica della zona. La sua carne è infatti molto consumata ma la lingua e il cervello fanno parte dei cibi rari della regione. Possono essere mangiati in stufato o, nel caso del cervello, arrosto o fritto.

Zuppa di tartaruga (Perù)

La tartaruga, anche conosciuta come morrocoy, è un piatto originario dell’Amazzonia del Perù. La preparazione è piuttosto complicata, perché la zuppa viene cotta e servita all’interno del guscio stesso della tartaruga. La tartaruga viene infatti preparata per la cottura, vengono poi aggiunti condimenti, sale, la banana grattugiata e poi il tutto viene cotto nel guscio.