Alicia: dalla piccola Sassari a Dublino

A cura di Maricla Pannocchia

Sin da piccola Alicia, originaria di Sassari, ha avuto una sfrenata passione per la lingua inglese, tanto da aver sempre sognato un’esperienza all’estero che però, per motivi economici, non è arrivata se non dopo la laurea.

A 27 anni, infatti, Alicia è andata a lavorare come ragazza alla pari in Irlanda. “I miei genitori, all’inizio, erano molto spaventati, perché loro appartengono a quella generazione che non è mai uscita dall’Italia, neanche per una breve vacanza, e che ha viaggiato pochissimo anche nel nostro Paese”, spiega la donna, “Con il tempo, però, si sono tranquillizzati e sono molto orgogliosi di ciò che ho creato a livello professionale.”

Dopo aver lavorato come account manager per importanti multinazionali come Harley Davidson, Facebook/Instagram e, soprattutto, Apple, che Alicia reputa l’esperienza migliore tra quelle vissute in quest’ambito, adesso la donna ricopre lo stesso ruolo presso Deliveroo ma sta studiando per diventare assistente virtuale. “Sono anche una travel blogger e vorrei poter lavorare più svincolata così da portare avanti il mio sito”, dice Alicia, che è anche un’attrice, che trova gioia nel recitare in cortometraggi e spettacoli teatrali in lingua inglese.

Alicia: dalla piccola Sassari a Dublino. In Irlanda mi sono sentita accolta sin da subito e ho lavorato per grandi multinazionali

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Ciao Alicia, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, il mio nome e Alicia, sono nata e cresciuta nel nord della Sardegna, precisamente a Sassari. Sono diplomata in biologia ma sono laureata in Lingue e Letterature straniere. Da quando avevo 11 anni ho la passione per la lingua inglese ma, finite le medie, ero indecisa se intraprendere degli studi umanistici o scientifici e così ho optato per la seconda possibilità. Ho imparato moltissime cose in questo ramo ed è stata una sfida poter studiare la biologia in inglese e fare le traduzioni dall’italiano all’inglese e viceversa. Una volta diplomata, le mie idee erano ben chiare, sognavo di vivere all’estero, fare un’esperienza di studio e lavorare fuori per imparare fluentemente la lingua inglese. Già dalle superiori sognavo di fare un’esperienza in Irlanda o nel Regno Unito ma, per ragioni economiche, questo gran sogno si e realizzato solo dopo la mia laurea. Posso dire che ho avuto il grande onore di essere stata scelta come candidata per partire in Erasmus a Malta per sei mesi e studiare presso un’università straniera solo ed esclusivamente in inglese. L’università richiedeva un livello B1/B2 per partire che è pari a un livello pre-intermedio/intermedio perciò io avevo tutti i requisiti per fare quell’esperienza a cui, infatti, ho preso parte da ottobre 2013 fino a febbraio 2014. A Malta il mio inglese è migliorato notevolmente. I maltesi sono delle persone fantastiche, amano la lingua italiana e gli italiani, mi sono sentita ben accolta e a casa in quella terra meravigliosa. Non a caso lì ho conosciuto il mio attuale compagno, lui è bulgaro/turco e avevamo un grande sogno che ci accomunava ovvero quello di vivere in Irlanda o nel Regno Unito così da parlare in lingua inglese ogni giorno e lavorare per una grande multinazionale interagendo con diverse culture. Oggi sono 10 anni che viviamo a Dublino. Io lavoro, da un anno e qualche mese, per Deliveroo come account manager e ho avuto delle esperienze meravigliose in tante altre multinazionali come Harley Davidson, Facebook/Instagram e Apple. L’esperienza più bella resterà per sempre quella per Apple. Non a caso, infatti, vi ho lavorato per tre lunghi anni. L’ambiente era molto professionale e i colleghi fantastici.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Perché sono sempre stata affascinata dalla lingua inglese e dalle persone dell’Irlanda e del Regno Unito. Volevo provare un’esperienza diversa, mettermi in gioco, capire da vicino un’altra cultura, come si vive fuori, se ci sono possibilità migliori rispetto all’Italia e, soprattutto, vivendo in una piccola città come Sassari, sono sempre stata affascinata dalle metropoli per cui viaggiare in un bus a due piani, comunicare in un’altra lingua, conoscere persone di altri Paesi e aprirmi a tutto ciò mi incuriosiva. Ho lasciato l’Italia a settembre del 2014, lavorando prima come ragazza alla pari presso una famiglia irlandese, in una casa ubicata nella bellissima campagna di Midleton, in provincia di Cork, dove sono rimasta per 10 lunghi mesi. Lì mi occupavo di due bambine di 8 e 10 anni e, nel frattempo, la sera andavo a scuola tre volte la settimana, per sentirmi più sicura con la lingua. Ho cercato la famiglia presso il sito Aupairworld.

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Cosa ti ha spinta a scegliere proprio Dublino come città in cui vivere?

Dal 2018 abito in una bellissima e rinomata periferia di Dublino chiamata Clontarf, che si trova a 30/40 minuti di bus dal centro. A dire la verità, quando cercavo una famiglia per cui lavorare come ragazza alla pari nel Regno Unito o in Irlanda, ho avuto un immediato riscontro dall’Irlanda, per cui ecco che ho scelto questa meta.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Beh, a essere onesta, le mie amiche mi hanno supportata al 100×1000 e pure i miei genitori anche se loro, a dire la verità, avevano un po’ paura. I miei genitori appartengono a quella generazione che non ha mai viaggiato all’estero, loro hanno fatto giusto qualche viaggio in Italia e basta. È normale che, per loro, una figlia di 27 anni che va in una famiglia conosciuta su Internet è stato qualcosa di difficile da accettare ma posso dire che, oggi come oggi, sono molto orgogliosi di me e di ciò che mi sono costruita a livello professionale.

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Sapendo che l’Irlanda è un Paese molto freddo e questo me lo aveva detto anche la famiglia per la quale avrei lavorato come ragazza alla pari, ho scelto di portare una valigia da 20 kg e una da 10 kg con tutti i vestiti invernali. Posso dire che ho lasciato vuoto il mio armadio dai vestiti invernali mentre era pieno di vestiti estivi, questi ultimi non li ho portati perché ero quasi sicura che non li avrei usati date le basse temperature e poi, comunque, qualora avesse fatto qualche giornata di sole, avrei potuto comprare degli abiti più leggeri direttamente lì.

Ricordi cos’hai provato durante i tuoi primi giorni di vita in Irlanda?

Ricordo che i primi giorni di vita lì ero molto emozionata ma, allo stesso tempo, avevo paura che qualcosa potesse andare storto o che la famiglia mi avrebbe trattata male. Ero molto contenta di stare lì ma mi sentivo anche spaventata e, a volte, sola. Non avevo nessuno con cui confidarmi nella mia lingua madre, intendo un supporto fisico. La famiglia per cui lavoravo era molto affettuosa con me e ha fatto di tutto per farmi sentire a mio agio e, soprattutto, parte integrante della famiglia stessa. L’ho apprezzato moltissimo. È stato uno di quei segnali che mi ha fatto capire sin da subito che gli irlandesi sono delle persone squisite. E questo oggi lo riconfermo. A distanza di anni, posso dire che gli irlandesi sono delle persone generose, molto gentili e molto amichevoli.

Di cosa ti occupi?

Sono account manager. Lavoro principalmente con le regioni del sud e la Sardegna all’interno dell’azienda di Deliveroo. Lavoro da remoto dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 16.30 (ora irlandese) da più di anno. Per farla breve, il mio compito è aiutare i ristoratori, ossia i nostri partners che collaborano con noi, a incrementare il loro fatturato su Deliveroo, offrendo loro delle campagne di marketing.

È facile, secondo te, per un italiano, trovare lavoro lì?

Si, per mia esperienza personale è semplice. Basta avere tanta buona volontà, impegnarsi e il lavoro si trova.

In quali settori è più semplice trovare un impiego?

A dire la verità non so quale sia il settore più semplice per trovare lavoro. Ogni cosa richiede il suo tempo, forse, potrei dire il settore della ristorazione, ma non sono sicura. Posso dire che il mio primo vero impiego l’ho trovato dopo un mese in una catena di fast food.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare in Irlanda?

Beh, l’Irlanda è un Paese europeo per cui un italiano può entrare qui con la carta d’identità oppure con il passaporto. Una volta che s’inizia a lavorare lo Stato irlandese rilascia un codice fiscale irlandese personale per poter regolarmente pagare le tasse, chiamato il PPS, che sarebbe una carta con la tua foto personale e un codice, simile al nostro codice fiscale italiano.

Che consigli daresti a una persona italiana che vorrebbe andare lì proprio per cercare lavoro?

Il mio consiglio è di armarsi di pazienza. Puoi essere fortunato e trovare immediatamente un lavoro oppure puoi essere meno fortunato e trovarlo dopo mesi. Inoltre, qui c’é moltissima crisi di case e trovare una stanza o un appartamento é difficile, non impossibile, ma molto difficile, anche per questo motivo bisogna essere pazienti e non lasciarsi scoraggiare. I costi degli affitti sono alti e, ovviamente, dipendono dalla zona. Mediamente una stanza singola parte dai 600 Euro il mese fino ad arrivare a 1200 Euro mensili e un appartamento parte dai 1600 Euro mensili. Consiglierei, inoltre, di venire qui con almeno 5000 Euro in tasca per far fronte alle spese iniziali anche perché, fino a quando non si trova un posto per dormire e nemmeno un lavoro, bisogna stare in ostello che è l’opzione più economica (almeno secondo il mio punto di vista). Per farsi un idea del costo degli affitti consiglio questo sito.

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Posso dire che questo dipende molto dal lavoro che si svolge e dalle competenze che ognuno ha da offrire nonchè dalle esigenze personali. Per esempio, ci sono stipendi da meno di 2000 Euro mensili e altri da più di 3000 Euro mensili. Tutto dipende dallo stile di vita di ognuno e dalle proprie esigenze. Il costo della vita a Dublino è alto come a Cork.

Puoi dirci il prezzo di alcuni beni e servizi di uso comune?

Certo. Io non uso la macchina ma, da 10 anni che vivo a Dublino, mi muovo con i trasporti pubblici. Alcuni amici che usano la macchina mi hanno detto che la benzina ammonta a 1.80.

Il caffè costa minimo 3.50 Euro, ma qui si usa bere un bicchiere di caffè in una tazza di plastica, non come da noi che viene versato in una piccola tazzina. Per quanto riguarda la birra, il prezzo si aggira intorno ai 6/7 Euro. Il costo per il cibo dipende dalle proprie esigenze. Qui ci sono supermercati come la LIDL e l’ALDI che equivalgono al nostro Eurospin in Italia o anche Tesco, che sono molto economici, per cui la spesa alimentare settimanale per due persone (io vivo con il mio ragazzo) usando i supermercati sopra menzionati viene tra i 40 e i 60 Euro settimanali. Scegliendo altri supermercati come Supervalue, M&S o altri ancora l’importo aumenta in quanto i prodotti sono più costosi ma la qualità è solo leggermente migliore di quella proposta nei supermercati più economici.

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Per quanto riguarda il mangiare fuori, dipende anche qui dalle proprie esigenze. Per esempio, a me piace mangiare sano perciò, quando esco, prediligo un locale che si chiama Chopped dove puoi creare la tua insalata con proteine animali, vegetariane o vegane e il costo di una ciotola è di minino 7-8 Euro circa. Una pizza margherita, per esempio, costa minimo 11/14 Euro nelle pizzerie italiane. Un primo o un secondo costano sui 15/20/25 Euro o anche di più, a seconda del locale.

Qual è, secondo te, l’entrata minima da avere mensilmente per vivere bene lì?

Anche qui dipende se vivi da solo e hai un appartamento solo per te oppure se hai una stanza/ appartamento con altri o con il tuo partner e dipende anche dalle tue esigenze. Per mia esperienza personale, l’entrata minima per vivere in appartamento condiviso con altri o con il partner è di 2500 Euro mensili. Ovvio che, se si vive da soli o si esce tutte le sere o tutti i weekend e si predilige una spesa più cara o anche si va a mangiare tutti i weekend in ristoranti, credo che l’entrata minima debba essere di almeno 4000 Euro il mese per rientrare in tutte le spese.

Come ti sei mossa per trovare un alloggio?

Ho usato questo sito e mi sono iscritta in modo tale da ricevere la mail come newsletter delle case ed essere una tra le prime a contattare il proprietario. A Dublino, come ho detto inizialmente, c’è molta crisi di case ed è difficile trovare un alloggio. Per farvi capire, quando non ero iscritta alla newsletter era quasi impossibile che i proprietari mi rispondessero. Quando si visualizza una stanza/appartamento nel sito si possono vedere quante visualizzazioni ci sono state ossia quante persone hanno visto quello stesso annuncio per cui iscriversi alla newsletter è altamente consigliato in quanto puoi essere tra i primi a visualizzare l’annuncio ed essere poi contattato dal proprietario.

Quali sono i costi medi e le zone in cui è possibile vivere bene spendendo il giusto?

​​Come ho detto sopra, i prezzi possono variare da zona a zona. Secondo me è possibile vivere bene spendendo il giusto in periferie come Clondalkin, Clontarf, Rathmines e Glasnevin oppure in piccoli villagi vicini a Dublino come Kildaren Naas, Meath e Trim che stanno a circa un’ora di macchina dalla città.

Pensi che sia possibile trovare un alloggio già dall’Italia?

Penso che sia possibile trovare un alloggio dall’Italia ma non lo consiglio. Le truffe sono sempre dietro l’angolo e suggerisco di vedere la casa e avere la chiave in mano prima di mandare la caparra.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Molto bene, gli irlandesi sono conosciuti per essere molto affettuosi, calorosi e soprattutto molto amichevoli. Sono molto aperti con gli stranieri e mi hanno fatta subire sentire a casa. È come se mi avessero aperto la porta della loro casa ed esclamato: accomodati!

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Come descriveresti le loro vite?

Descriverei le loro vite molto serene e rilassanti. Qui si tende a lavorare 5/7 giorni la settimana fino alle 18-19 con due giorni sempre di riposo. Si lavora, quindi, massimo 8 ore giornaliere e 40 ore settimanali. Gli irlandesi amano uscire, si divertono al pub e gli piace viaggiare. Per esempio, quando sono arrivata qui sono rimasta stupita vedere persone di 70 anni o anche di più al pub a ballare, cantare o stare semplicemente a rilassarsi. Questo mi ha fatto aprire la mente, pensando che non c’è un limite di età per divertirsi ma ci si diverte a tutte le tappe della vita. Aggiungo, inoltre, che le persone del posto hanno sempre il sorriso stampato in faccia. Nonostante qui piova spesso e il cielo sia frequentemente grigio, loro non smettono mai di sorridere. Gli irlandesi sono delle persone speciali dalle quali c’è tanto da imparare.

Come valuteresti servizi come la sanità, la burocrazia e i mezzi pubblici?

Per mia esperienza personale ho avuto problemi di salute pochissime volte da quando vivo qui e mi sono trovata benissimo con la sanità ma devo dire che costa parecchio. Consiglio di avere un’assicurazione sanitaria che copre le spese. Per quanto riguarda la burocrazia, per le piccole cose con cui ho avuto a che fare posso dire, sempre secondo la mia esperienza, che è abbastanza veloce. Sono bravi a gestire i compiti e sono ben organizzati. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, sono buoni, sono abbastanza capienti, a due piani e puntuali.

Cosa si fa, in città, in ambito artistico, ricreativo e culturale?

Dublino, così come altre città irlandesi, è molto attiva e vivace a livello artistico e culturale. Ci sono mostre d’arte, festival del cinema e del teatro, della musica, concerti di piano, violino, jazz o anche concerti di cantanti famosi o balli di tango, salsa, festival di culture straniere come per esempio il festival culturale giapponese dove i giapponesi fanno conoscere la loro cultura attraverso piatti tipici, balli, cibo o dove imparare la loro lingua qui a Dublino. Cito anche il festival spagnolo, brasiliano, messicano, italiano per far conoscere alle persone del posto e agli stranieri un’altra cultura con del buon cibo, balli, costume e musica.

Inoltre in Irlanda è molto sentito suonare nei pub la loro musica tradizionale con i loro strumenti in legno particolari, quindi portano e fanno conoscere la loro cultura in ogni pub. Questa peculiarità fa parte della loro cultura, suonano e ballano intrattenendo chi sta all’interno del pub.

In molti pub, sempre a livello culturale, fanno spettacoli di danza irlandese per intrattenere chi è lì a bere o mangiare.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi in Irlanda?

​​A chi desidera trasferirsi nell’Isola dello Smeraldo consiglio di armarsi di pazienza, impegno, spirito di adattamento e tanta buona volontà. Con questi ingredienti, secondo la mia opinione, si riesce a integrarsi all’interno del Paese.

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E quali a chi, invece, vorrebbe andarci in vacanza?

A chi desidera venire in vacanza qui consiglio di godersi ogni tappa del viaggio, dall’incontro con un irlandese all’assaggio della birra Guinness. Suggerisco anche di esplorare con gli occhi di un bambino questa terra meravigliosa dove ci sono dei panorami mozzafiato, chiese gotiche che ti portano indietro nel tempo e castelli meravigliosi. L’Irlanda è una terra che ha molto da offrire sia a livello turistico sia dal punto di vista culturale e professionale.

Quali sono state le difficoltà più ardue da superare?

Inizialmente le difficoltà che ho riscontrato sono state due, che sono quelle più ardue dal mio punto di vista: 1. è stato difficile capire l’accendo irlandese, ci ho messo un po’ a farci l’orecchio. 2. Trovare un appartamento decente, che non costasse una follia.

E quali, invece, le soddisfazioni e le gioie?

​​Le soddisfazioni sono a livello lavorativo e anche personale. Lavoro nell’ambito IT e ho avuto il privilegio di lavorare alla Apple, questa è la mia più grande soddisfazione. Oltre a essere una travel blogger che, ovviamente, ama viaggiare, mi piace anche recitare, perciò studio recitazione in inglese nelle scuole a Dublino. In questo ambito ho tante gioie, come quella di poter recitare in cortometraggi in lingua inglese e quella di fare spettacoli teatrali in lingua inglese.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

No, rifarei tutto così come ho fatto. Gli errori e le difficoltà incontrate durante il mio viaggio mi hanno portata nella dimensione che sono oggi, perciò non cambierei nulla.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato ad affrontare i problemi con il sorriso o a sorridere quando piove spesso. Ho imparato anche ad avere molta più pazienza, dicendomi che tutto si risolve, ad apprezzare più le cose, i piccoli gesti ed esserne grata. Ho imparato a ringraziare per ogni azione che faccio a me stessa e alle persone che mi forniscono un servizio, come per esempio ringraziare l’autista del bus prima di scendere alla fermata.

Progetti futuri?

Oltre a gestire il mio sito, sto lavorando per fare l’assistente virtuale in modo da avere più flessibilità con gli spostamenti e viaggiare più spesso dato che sono una travel blogger. Per il momento il mio compagno ed io restiamo qui, dove siamo felici. Consideriamo l’Irlanda la nostra casa, quella dove siamo riusciti a costruirci una vita stabile.

Per seguire e contattare Alice:

E-mail: info@thebenefitsoftravelling.com

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