Diritti degli omosessuali nel mondo

 

Se stai pensando di lasciare l’Italia per un altro paese, sappi che prima di prendere una decisione definitiva dovresti seriamente analizzare tutti quegli aspetti che, volente o nolente, influenzeranno la tua vita futura. Alcune di queste tematiche sono legate alla sfera economica (come il costo della vita o il livello di disoccupazione), altre riguardano fattori geofisici (come il clima o il rischio sismico), altri ancora sono legati alla sfera sociale (come il livello di criminalità o i diritti degli omosessuali).

Della totalità degli esseri umani che abitano questo mondo, il 95% è eterosessuale, mentre il restante 5% prova attrazione e amore per individui dello stesso sesso. La parola “gay” (nata in America negli anni ’60) è l’acronimo di good as you che significa bravo come te. E’ proprio dei diritti del 5% gay che ci si occupa in questo post.

Si tratta di una categoria discriminata e perseguitata in molti paesi del mondo. Il motivo è che in molte culture, una parte di quel 95% della popolazione definito normale perché prova attrazione sentimentale e sessuale per le persone del sesso opposto vive con un certo turbamento la presenza gay nella società e questo timore crea una reazione che porta al pregiudizio ed alla presunzione inconscia di appartenere ad una specie superiore.

E’ necessario fare attenzione, perché da questo pregiudizio al fatto di giungere a calpestare i diritti umani di una minoranza il passo è breve.

Analizzando tutti i paesi del mondo si deve constatare che sono gli Stati islamici quelli in cui i diritti umani contro i gay sono negati in maniera più evidente. I rapporti omosessuali possono portare ufficialmente alla pena di morte in 10 nazioni islamiche. Tra queste l’Arabia Saudita, il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti, il Brunei.

In molti altri paesi, l’omosessualità non è punita con la morte, ma si può arrivare all’incarcerazione a vita: sto parlando di luoghi come le Barbados, la Tanzania, il Pakistan.

Si tratta di realtà particolari, verrebbe da pensare che gli omosessuali siano trattati così crudelmente solamente in pochi paesi del mondo. La realtà è che su 196 Stati del globo, in ben 72 paesi le relazioni gay sono considerate illegali.

Per contro, in tutte le altre nazioni, essere gay è legale. Tra queste, ce ne sono 20 in cui non solo essere gay è legale, ma si è data la possibilità di contrarre matrimonio così come avviene da sempre per le coppie formate da uomo e donna.

Diritti degli omosessuali: uno sguardo alla situazione nel Mondo

Il primo aprile del 2001, il sindaco di Amsterdam (Olanda), il laburista Job Cohen, celebrava ufficialmente in contemporanea i primi quattro matrimoni gay al mondo. Successivamente all’Olanda si sono aggiunti anche altri Stati. Si tratta di Belgio (dal 2003), Spagna, Canada (dal 2005), Sudafrica (dal 2006), Svezia, Norvegia (dal 2008), Portogallo, Islanda, Argentina (dal 2010), Brasile, Uruguay, Francia (dal 2013), Lussemburgo e Irlanda (dal 2015). Inoltre, il matrimoni gay è legale in gran parte delle regioni della Danimarca, del Messico, della Nuova Zelanda, del Regno Unito, così come nella maggioranza degli Stati USA.

Quindi, se sei stanco dell’Italia e sogni di trasferirti in un altro paese, ti suggerisco di interessarti non solo ad argomenti come l’inquinamento atmosferico, la tassazione, o il livello dei salari, ma anche a tutti quegli aspetti che toccano i diritti umani.

Roberto Stanzani

www.ilmioeden.it