Una nuova vita da pensionato a Lanzarote

Di Nicole Cascione

Il numero dei pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero sta aumentando sempre più. Tra gli aspetti maggiormente ricercati da chi decide di lasciare il Bel Paese ci sono sicuramente la vicinanza con l’Italia, il clima simile al nostro, il buon rapporto tra costi e qualità della vita e la tranquillità.

Quella che ricercava Maurizio, pensionato italiano che, dopo aver fatto un Viaggio – Studio a Lanzarote, ha iniziato a programmare un trasferimento futuro sul posto.

“Con mia moglie abbiamo scelto Lanzarote. Io pensavo a Tenerife, ma mi avevano detto che è un po’ più caotica rispetto a Lanzarote, e come avevo chiesto, cercavo un posto un po’ più selvaggio rispetto a quelli che piacciono alla massa. Anche qui in Italia sono stato in zone turistiche come Rimini o Riccione, ma sono stato anche in posti poco accessibili e a contatto con la natura.

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Di Lanzarote sicuramente ci è piaciuto il clima, ovviamente. Ci siamo stati a luglio, quando qui nella mia zona si boccheggiava per l’afa, mentre lì quasi non sudavo per la bassa umidità. Mi ha dato un po’ fastidio il vento, ma penso che un po’ alla volta ci si abitui. Abbiamo vissuto in una piccola località che si chiama Playa Honda e avevamo a disposizione un bellissimo appartamento a poche decine di metri dalla spiaggia.

Ma soprattutto i vicini erano tutti canari, tutti molto gentili. Parlo pochissimo lo spagnolo ed ero molto impacciato nel chiedere le cose, ma loro cercavano di aiutarmi in tutti i modi. A circa 300 metri c’era un supermercato e un po’ più in là c’era anche un centro commerciale.

Purtroppo siamo rimasti solo una settimana. Trascorrevamo le nostre giornate fra passeggiate lunghissime sulla spiaggia molto vasta di Playa Honda e qualche tuffo in acqua di giorno, mentre di sera si andava a passeggiare nella zona centrale del paese e un paio di volte abbiamo fatto delle escursioni con il nostro accompagnatore Orfeo, che ci ha fatto visitare luoghi bellissimi e con cui sono rimasto in contatto.

Penso di aver fatto solo un errore: non aver noleggiato un’auto per girare un po’ di più e quindi lo suggerisco a chi ha intenzione di visitare l’isola.

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Il mio ricordo più bello è stato proprio l’arrivo: quando siamo usciti dall’aeroporto e abbiamo incontrato Orfeo che ci ha accompagnati al nostro appartamento che si trova a poca distanza. Vedere tutte quelle palme e quei cactus mi ha dato una sensazione bellissima.

L’esperienza del viaggio – studio è stata molto interessante e sicuramente la consiglio a tutti i pensionati che stanno valutando un trasferimento all’estero, soprattutto perché, stando sul posto, anche se per un determinato periodo, ci si rende conto di come si vive e di quanto si spende, così da poter fare le giuste valutazioni.

Dopo questa esperienza stiamo valutando molto seriamente un trasferimento sul posto, ma per il momento abbiamo delle questioni familiari da superare.

Non sono cose molto gravi e pensiamo di risolverle in breve tempo e poi….. arriverà il momento della partenza”.