Mauro: il mio cuore è in Vietnam

A cura di Maricla Pannocchia

Attuale Presidente dell’Associazione Italia Vietnam, Mauro, che vive fra Genova e la Sardegna ed è in pensione, è andato in Vietnam più di 40 volte. “Sono sempre stato accolto molto bene dalla gente del posto”, racconta l’uomo, “Penso che, se chi va a vivere lì è onesto, non avrà alcun tipo di problema.”

Il Vietnam è un Paese meraviglioso in cui trovare alloggio è facile, “il prezzo varia molto in base alla città scelta, ma anche al quartiere e alle dimensioni dell’abitazione”, tuttavia, trovare un impiego può non essere così semplice, “Non sono molto aggiornato sulle possibilità attuali ma sicuramente, dopo il Covid, molte cose sono cambiate.”

Tra i progetti futuri di Mauro, ce ne sono tanti, sempre in collegamento con l’Associazione Italia Vietnam che, sicuramente, lo riporteranno presto nel Paese.

Ciao Mauro, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, sono Mauro Cotogno, nato a Genova, e sono un pensionato. Ho lavorato in molti posti di lavoro e ho fatto anche una bellissima esperienza al Teatro Comunale dell’Opera di Genova, dove ho lavorato come attrezzista per circa 5 anni. Dopo, ho cambiato settore e ho iniziato a lavorare in porto alla CULMV Compagnia Portuale (scarico e carico merci). Ho fatto la gavetta per molti anni ma ho avuto la soddisfazione personale di diventare dirigente dei miei compagni di lavoro. In Compagnia si diventa dirigenti, eletti dai lavoratori. Ho imparato molti valori lavorando in porto come l’amicizia, il rispetto del lavoro e la solidarietà trasmessa dai vecchi portuali.

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Sei stato tante volte in Vietnam. Come sei finito proprio lì?

La Compagnia Portuale ha manifestato sempre a favore del Vietnam dagli anni 60 ma aveva capito che era anche poco quello che si faceva e ha costituito, con molte persone politicamente impegnate, il Comitato Italia Vietnam. S’iniziò a pensare d’inviare aiuti al popolo vietnamita. Da tutta Italia iniziarono ad arrivare beni di ogni genere e si cominciò a caricare una nave con tonnellate di merce. Il nome della nave era Australe, detta anche la “nave della solidarietà”. Il Presidente dell’Associazione Italia Vietnam, Luciano Sossai, terminate tutte le operazioni d’imbarco, partì il 18 novembre 1973 dal porto di Genova per arrivare a Haiphong il 9 gennaio 1974. Un lungo viaggio, perché l’America non concesse il permesso di passare dal canale di Suez, ma questo non fermò la volontà di nessuno, dato che la nave fece rotta per il Sud Africa. Fu un viaggio incredibile.

Dove vivi adesso?

Vivo a Genova ma anche un po’ in Sardegna. Sono un pensionato con tanta voglia di viaggiare e portare ancora dei valori in giro.

Sei il Presidente dell’Associazione Italia Vietnam, cosa puoi dirci al riguardo?

Dopo la morte del Nostro Presidente L. Sossai – che, per anni, ha portato avanti molte iniziative, fra cui quella negli anni 90’ tramite la quale riuscì a portare il violino di Paganini ad Hanoi per farlo conoscere a quel popolo amante della musica italiana – da Vice Presidente sono diventato, con tanto orgoglio, il Presidente dell’Associazione, sapendo che era un grosso impegno. Ci volevano tanta passione e amore per quello che si faceva. Ho iniziato a impegnarmi e a innamorarmi di questo popolo meraviglioso. Nel 2013, ho preso parte alla mia prima iniziativa ad Hanoi, portando del materiale fotografico della nave Australe, riuscendo a esporla nel museo di Ho Chi Minh. Dal 2013 ad oggi ci sono state tantissime iniziative.

Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?

Vivere in Vietnam non costa molto, la qualità della vita per me è buona, ma la forbice è molto larga.

È facile trovare un alloggio lì? Quali sono i costi medi?

Sì, trovare un alloggio non è difficile, i costi variano da città a città. Ad Hanoi e a Ho Chi Minh il prezzo parte da 250 dollari il mese e va a salire, a seconda della metratura e del distretto. Nelle altre città è sicuramente più economico.

Come reputeresti servizi come la burocrazia, la sanità e i mezzi pubblici?

Bisogna essere affiancati da consulenti locali ma si riesce a superare tutte le fasi burocratiche. Per quanto riguarda la sanità, non ho ancora avuto modo di provarla però per noi italiani, che secondo me abbiamo una delle migliori sanità, quella vietnamita può essere ancora lontana dai nostri standards. Le persone del posto si muovono tanto in scooter, milioni di moto che sfrecciano da tutte le parti e di mezzi pubblici non ne ho visti molti. Nelle grandi città sono già attive alcune linee della metropolitana.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Sono stato accolto in un modo meraviglioso, gente buona, accogliente e sorridente. Ho veramente tanti amici da Nord a Sud, considerando che sono stato in Vietnam 40 volte.

Come hai superato le difficoltà?

Se uno è regolare e onesto, non avrà nessuna difficoltà, direi, semmai, di astenersi dall’andare in Vietnam ai disonesti e prepotenti.

Che suggerimenti daresti a chi sogna di trasferirsi in Vietnam?

Bisognerebbe capire il perché ci si vuole trasferire.

MAURO COTOGNO VIETNAM

È facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

Dopo il Covid, sono cambiate tante cose. Non sono ben aggiornato ma un lavoro si può trovare, dipende poi da cosa si cerca.

Che suggerimenti daresti a chi sta programmando un primo viaggio lì?

Prima di andare in un agenzia di viaggi – ce ne sono di ottime, in Vietnam – suggerisco di farsi aiutare e consigliare dalle associazioni che si trovano nel nostro territorio.

Progetti futuri?

Ad aprile del 2023, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana in Vietnam, per il 50esimo anno dei rapporti Italia-Vietnam, abbiamo esposto a Casa Italia ad Hanoi la storia della nave Australe. Giorni dopo, nella città di Dong Hoi, abbiamo donato la mostra al museo locale. Presto spero di riuscire a esporre anche a Ho Chi Minh. Ci sono altre iniziative e, quando troverò il tempo, le inserirò nel sito dell’Associazione.

Per seguire e contattare Mauro:

Facebook: la mia pagina Mauro Cotogno

Sito web:www.italiavietnam.org

Mail:maurocotogno53@gmail.com