Vivere a Las Terrenas: la storia di Marco e sua moglie

E’ passato quasi un anno da quando Marco e sua moglie si sono trasferiti a vivere a Las Terrenas, periodo in cui la loro vita ha avuto un netto cambiamento in positivo. Niente più stress e niente più preoccupazioni, solo tranquillità e una vita più a misura d’uomo. Una scelta difficile, resa ancora più complessa dalla presenza di un figlio in tenera età, ma che alla fine si è rivelata la scelta giusta per sfuggire da un sistema “che ti incastra inesorabilmente tra banche e Stato e che ti spinge a correre sempre di più”. Da titolare di una piccola impresa artigiana in Italia, oggi Marco, affiancato da sua moglie, ha realizzato un sito rivolto a tutti coloro che desiderano venire a Las Terrenas da turisti o da residenti, sito in cui vengono offerti tanti piccoli consigli e suggerimenti.

“Ho deciso di lasciare l’Italia perché ero stanco della situazione italiana, dello stress, lavoravo dalle 8 alle 20, poiché avevo una piccola impresa artigianale e molto spesso vedevo mio figlio di pochi mesi solo per una mezz’ora al giorno. Ormai al telegiornale parlavano solo di aumenti d’imposte e diminuzione di salari, insomma sempre più doveri e sempre meno diritti, così, stanchi di un sistema che ti incastra inesorabilmente tra banche e Stato e che ti spinge a correre sempre di più, ci siamo fermati, ci siamo guardati in faccia e ci siamo chiesti se eravamo felici. Ci siamo detti: “Basta!!! questa non è la vita che vogliamo, ma è quella che altri hanno preparato per noi”. Così, io e mia moglie abbiamo preso questa decisione, per offrire a nostro figlio una vita più tranquilla e a misura d’uomo. Abbiamo cominciato ad informarci sui vari Paesi nel mondo e, tra i tanti, ne abbiamo “salvati 3”. Subito dopo abbiamo studiato la situazione socio-economica e politica di ognuno di essi e il vincitore è stato: Repubblica Dominicana! Inizialmente sono partito da solo, in avanscoperta, per un periodo di 15 giorni per capire bene la situazione e, dopo aver girato tutta la penisola, alla fine la scelta è ricaduta su Las Terrenas. Mi sono innamorato subito del posto e della sua vita, per le sue spiagge bellissime e naturali, per il suo mare incantevole, per la gente sempre sorridente e sempre pronta a fare festa. Anche se domani non avranno niente da mangiare, oggi dividono con te quello che hanno e “domani si Dios quiere” (se dio vuole)… Poi mi ha colpito il buon cibo, le tantissime e strane varietà di frutta, le spiagge lunghe e incontaminate, il mare e la sua barriera corallina, la natura spettacolare che circonda Las Terrenas e ricopre tutta la Penisola di Samanà con le foreste, il paesino tipico e spartano ma dotato di tutti i servizi che un europeo può chiedere, la calma e la tranquillità che si respirano, ma soprattutto mi sono reso conto delle potenzialità offerte dal posto. E’ un paese in crescita, ma una crescita sana dove la natura e i suoi ritmi la fanno da padrona”.

vivere a LAS TERRENAS, Repubblica Dominicana

Partire da soli è già difficile, ma farlo con moglie e figlio risulta ancora più complicato. Come vi siete preparati alla partenza?

Una volta decisa la meta abbiamo venduto l’auto, il camper e tutto quello che non ci sarebbe più servito; abbiamo cercato degli inquilini per la nostra casa che fossero disposti ad aspettare la nostra partenza. Mia moglie ha venduto la sua attività ed io sono uscito dalla mia società, rimanendo socio esterno e non più lavoratore. Terminata tutta la fase preparatoria, a luglio abbiamo fatto il biglietto ed ora eccoci qua.

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In tutta la fase preparatoria non siete mai stati colti da dubbi, timori, dalla paura di sbagliare?

La cosa strana è che nessuno dei due ha mai avuto dubbi, eravamo così stanchi e delusi della situazione in Italia che abbiamo concentrato tutte le nostre energie per far funzionare il nostro nuovo progetto di vita! Ovviamente anche se cerchi di calcolare al massimo i rischi, è sempre un salto nel vuoto e qualche dubbio si insinua, soprattutto quando si hanno bambini piccoli e ci si trova a dover fare delle scelte anche per loro. Comunque, allo stato attuale, posso tranquillamente affermare che tutti coloro che riescono ad andare via dall’Italia non ci fanno più ritorno. Una volta provata la “nuova” vita non ci si riesce più ad adattarsi alla vecchia vita “italiana”.

In questo trasferimento cosa ti sei lasciato alle spalle?

In Italia abbiamo lasciato i veri amici, le nostre famiglie e, per fortuna, tanto stress e le facce tristi ed arrabbiate dei nostri compaesani italiani. A Las Terrenas invece abbiamo trovato la nostra dimensione, pace e tranquillità, un clima sempre caldo, la libertà ed anche nuovi buoni amici, uno stile di vita a misura d’uomo, tranquillo e sereno, le tante facce sorridenti e allegre di chi vive qui e, soprattutto, il tempo da dedicare a mio figlio che ora ha 2 anni e che sta crescendo ed esplorando il mondo insieme a noi!

Decisamente un salto di qualità! Professionalmente invece, come è cambiata la vostra vita? Di cosa vi occupate?

Con mia moglie abbiamo aperto un sito web dove mettiamo in vetrina appartamenti e case da affittare. Il sito è rivolto ai turisti che desiderano venire qui in vacanza e ai tanti italiani che invece decidono di trasferirsi in Repubblica Dominicana. Tramite il sito abbiamo l’occasione di parlare con tanta gente a cui offriamo consigli, aiutandoli anche ad affittare un appartamento, a prenotare il taxi o l’autobus per arrivare fino qui; consigliamo anche buoni ristoranti e luoghi dove è possibile affittare a buon prezzo una macchina o un motorino. In questo modo conosciamo tanta gente e instauriamo nuove amicizie, per noi più che un lavoro è un divertimento.

vivere a LAS TERRENAS, Repubblica Dominicana

A proposito di consigli, qual è il più importante da seguire?

Io consiglio sempre di valutare bene la scelta che si intende effettuare. La cosa ideale è venire qui in vacanza per almeno 15 giorni; studiare bene il posto per capire cosa ci si può aspettare da una scelta di questo tipo e cosa ha da offrire questo Paese; fare un po’ di conti e poi eventualmente ritornarci, prendendo qualcosa in affitto. Ma soprattutto non venire senza soldi!

Burocraticamente cosa bisogna fare prima di affrontare un trasferimento come il vostro?

Sinceramente le cose tendono a cambiare continuamente. Dalle ultime fonti, ho saputo che bisogna recarsi al consolato di Firenze, Roma o Milano, per fare una “visa”, cioè una richiesta di residenza (serve fornire una serie di documentazioni). Servono sicuramente il casellario giudiziale, il certificato di nascita e la situazione bancaria, poi sarà il consolato o l’ambasciata a preparare tutto. Una volta arrivati a Santo Domingo, sarà necessario effettuare degli esami del sangue, il tutto dovrebbe costare circa 1.200€. Un’ altra cosa che fanno in molti è quella di richiedere un normale visto turistico invece di chiedere la residenza. Tale visto dura due mesi e si ottiene all’arrivo in aeroporto dietro il pagamento di 10 dollari. Se si superano i due mesi, all’uscita dal Paese si paga una “multa/tassa” di 10 dollari al mese per tutti i mesi di permanenza in esubero. Praticamente se una persona rimane un anno, pagherà 10 dollari di visto valido due mesi e quando ritornerà in Italia, in aeroporto dovrà pagare ulteriori 100 dollari per i 10 mesi successivi.

Praticamente invece quali sono i primi passi da affrontare?

Il primo passo da affrontare per “mollare tutto” è quello di decidere di farlo veramente e non solo di sognarlo. Quando si arriva a dire: “Adesso basta! Questa non è la vita che voglio!” è il momento giusto per partire. A volte bisogna rischiare per ottenere quello che ci sembra irraggiungibile e, se lo vogliamo, si può fare!

Un detto dice: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Non sempre è facile mollare tutto e partire, sicuramente ci vuole una buona dose di coraggio….

Noi l’abbiamo fatto e non so se siamo stati matti o coraggiosi. Penso che ci voglia un bel coraggio anche a rimanere in questa Italia, in questo mondo dominato dal Dio denaro che non ti lascia più tempo per te stesso e per gli altri.

vivere a LAS TERRENAS, Repubblica Dominicana

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Prima mi hai parlato in generale di Las Terrenas, ora entriamo più nello specifico, raccontaci qualcosa del posto…

A Las Terrenas non manca nulla per avere una vita di buona qualità. Non è più cara rispetto ad altri luoghi turistici della Rep. Dominicana; qui si possono trovare tutti i servizi necessari: ospedali, farmacie, centri medici, dentisti, banche, ottici, negozi vari, ristoranti, pizzerie, locali notturni, ecc.. Ad una persona sola, che abbia un appartamentino di proprietà (che si può trovare anche a 30/35 mila €), sono necessari 500€ al mese per vivere una vita tranquilla, per una famiglia come la nostra invece, composta da tre persone, ne servono 800/1.000€. Gli affitti variano molto in base alla posizione, diciamo che con 200€ al mese si può affittare un appartamentino a 300 mt dal mare, semplice, in stile caraibico, in una piccola zona residenziale con giardino. Mangiare alla dominicana (riso, fagioli, pollo o manzo o agnello) costa 3€ a pasto, se invece si vuole mangiare più europeo in uno dei tanti ristoranti italiani, si va dai 5€ ai 10€ a pasto. La luce è alquanto cara, 19 pesos al kw (quasi 40 centesimi di euro al kw), per un appartamento di 60/70 mq si spendono circa 1.200 pesos al mese ( 24€); l’acqua dell’acquedotto non si paga, c’è solo da sostenere un costo che equivale a circa 20 € all’anno; il gas si usa solo per cucinare, visto che la temperatura si aggira sempre tra i 20 e i 35 gradi e una bombola di gas, che dura circa 6 mesi, costa circa 24€. Con quello che si risparmia di riscaldamento rispetto all’Italia, qui ci si può vivere tranquillamente per 3 mesi. E come si dice “fate i vostri conti….”. L’unica cosa da considerare è la proporzione tra gli stipendi locali e il costo della vita. Qui gli stipendi medi variano dai 200 ai 250 euro al mese. Una famiglia dominicana ci vive benissimo con quelle cifre, ma per un italiano è sempre consigliabile, quanto meno al principio, possedere delle entrate extra.

Las Terrenas è un luogo che consiglieresti a tutti?

Io lo consiglierei a tutti. Lo consiglio a tutti quei pensionati che in Italia faticano a vivere e che qui invece farebbero una vita dignitosa e tranquilla, al caldo tutto l’anno, respirando aria sana e pulita. Lo consiglierei alle famiglie che cercano la tranquillità e più tempo per stare con i propri figli, lontani dallo stress e dai ritmi della giornata “da catena di montaggio”. Lo consiglierei a tutti i single e a tutti coloro che desiderano essere se stessi e non quello che impone la società, a chi vuol vivere la propria vita liberamente, perché qui si può fare. Lo sconsiglierei invece a chi pensa di venire qui a fare soldi e a guadagnare sulle spalle di questa gente semplice; chi pensa questo non ha capito niente della Repubblica Dominicana. Qui si guadagna quello che basta per vivere, in alternativa, per tutti quelli che hanno soldi da investire, ci sono delle buone possibilità di investimento.

Si guadagna quello che basta per vivere”…ma c’è lavoro?

Sì, il lavoro lo si può creare, con un po’ di spirito imprenditoriale di cui noi italiani siamo ben dotati. Qui mancano tante figure professionali qualificate: meccanici, gommisti, manodopera qualificata nel settore edile, idraulici ed elettricisti bravi. Tra un po’ ultimeranno un ospedale molto grande e ricercano infermieri qualificati che qui non si trovano!

A voi personalmente, professionalmente e socialmente, cosa ha offerto Las Terrenas?

In Italia, da un punto di vista professionale, io e mia moglie potevamo ritenerci fortunati, ma non eravamo liberi…sempre vincolati da orari e impegni, scadenze e pagamenti! Qui è tutto molto più leggero e non vi è tanta burocrazia. Qui la gente è solidale e si accontenta di quello che possiede, pensando anche agli altri. Questo in Italia non succede più.

La vostra è una scelta permanente o pensate di rientrare prima o poi in Italia?

Per il momento non vediamo il nostro futuro in Italia. Fino a quando non sentiremo l’esigenza di tornare in patria o di andare in un altro posto, rimarremo qui. Dopo un’esperienza simile, esperienza che ci sta dando tanto, che ci sta facendo crescere come persone e che ha allargato il nostro campo visivo sulla vita, penso che sia molto difficile tornare in Italia per viverci stabilmente, rientrando quindi negli schemi che richiede la nostra società. Per il momento continueremo a vivere qui, nel nostro piccolo paradiso.

Marco Viroli

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