Luca: ho sempre la valigia pronta ma, in futuro, vorrei comprare casa a Madrid

A cura di Maricla Pannocchia

Luca, originario di Napoli, vive a Madrid da ben 10 anni. Il modo in cui ci è arrivato è degno della trama di un film, “Ho ricevuto una richiesta di amicizia su Facebook da un vecchio amico delle medie che non vedevo da molto tempo. Dopo averlo aggiunto, abbiamo iniziato a parlare e mi ha raccontato di vivere a Madrid. Gli ho parlato della recente delusione lavorativa e del mio rapporto ormai inclinato con l’Italia. Lui mi ha proposto di trasferirmi a Madrid e di dare una possibilità alla vita lì. Dopo averci pensato per un paio di giorni, ho preso la decisione di acquistare un biglietto di sola andata.”

Dopo aver lavorato come pizzaiolo, Luca ha deciso di accettare un’offerta come commerciale di prodotti gastronomici italiani per ristoranti. A chi volesse trasferirsi lì, consiglia di sapere lo spagnolo prima della partenza – “altrimenti, è possibile trovare lavoro solo nei settori dove c’è grande richiesta di personale madrelingua italiano” – e, soprattutto, informarsi, magari al consolato più vicino, su come funziona per richiedere il NIE, indispensabile per vivere e lavorare in Spagna. “Purtroppo, ottenerlo ora non è più facile come quando sono arrivato qui”, dice Luca, “Ho degli amici che, per averlo, hanno dovuto consultare un avvocato.”

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Guardando al futuro, Luca sogna di comprare casa a Madrid, essendosi quasi convinto che la sua vita sia lì, ma, da vero viaggiatore, lascia aperte varie porte.

Luca Troise Madrid

Ciao Luca, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao! Mi presento, sono Luca, sono napoletano e vivo in Spagna da ben 10 anni. Ho preso questa decisione dopo una delusione lavorativa. Lavoravo come agente immobiliare ma non sapevo ancora cosa volessi veramente dalla vita. Un giorno, improvvisamente, ho deciso di raggiungere un amico in Spagna e da lì è iniziato tutto.

Ora abiti a Madrid. Come mai hai deciso di trasferirti proprio lì?

La storia è interessante. Ho ricevuto una richiesta di amicizia su Facebook da un vecchio amico delle medie che non vedevo da molto tempo. Dopo averlo aggiunto, abbiamo iniziato a parlare e mi ha raccontato di vivere a Madrid. Gli ho parlato della recente delusione lavorativa e del mio rapporto ormai inclinato con l’Italia. Lui mi ha proposto di trasferirmi a Madrid e di dare una possibilità alla vita lì. Dopo averci pensato per un paio di giorni, ho preso la decisione di acquistare un biglietto di sola andata.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Diciamo che ho sorpreso un po’ tutti perché ho acquistato il biglietto in piena notte. Il giorno successivo ho comunicato la mia decisione alla famiglia. I miei cari erano felici del fatto che avessi deciso di farmi una breve vacanza, considerando il mio umore. Non avevano capito che si trattava di un biglietto di sola andata. I miei amici, naturalmente, erano contenti ma allo stesso tempo un po’ tristi. In quel periodo, anche un altro nostro amico aveva deciso di lasciare l’Italia.

Come ti sei organizzato prima della partenza?

Non mi sono organizzato. La mia unica certezza era avere una persona lì, che mi avrebbe aiutato, pian piano, a inserirmi come cameriere in qualche ristorante, dato che lui era già presente lì da 5 anni e aveva qualche contatto.

Di cosa ti occupi?

Dopo tanti anni come pizzaiolo, di recente ho cambiato lavoro accettando un’offerta come commerciale di prodotti gastronomici italiani per ristoranti.

È facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

Il tema del lavoro è sempre legato alla preparazione che hai e, soprattutto, alla tua conoscenza della lingua del posto. Ovviamente se, come me quando sono arrivato, non conosci bene la lingua, la scelta più rapida e accessibile è cercare lavoro come cameriere o trovare un impiego nel servizio clienti, settori che richiedono persone madrelingua italiane.

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Luca Troise Madrid

Quali sono i settori in cui è più semplice essere assunti?

Senza dubbio la ristorazione. Qui a Madrid ci sono molti ristoranti italiani che cercano la figura italiana in sala.

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Madrid è una città costosa, soprattutto per quanto riguarda gli affitti, che sono alle stelle. Gli stipendi medi in Spagna ammontano a 1600€ al mese e un monolocale nel centro di Madrid può arrivare tranquillamente a costare 800€ mensili. Vi lascio immaginare.

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

La benzina attualmente costa 1,65€ e il costo del cibo è aumentato ma qui esiste una catena di supermercati nazionale, chiamata Mercadona, che riesce a mantenere prezzi contenuti. Anche le assicurazioni per moto e auto sono convenienti, nulla a che vedere con quelle del sud Italia.

Come funziona, invece, per avviare un’impresa lì come stranieri?

Per aprire un’attività in Spagna, è necessario essere legalmente residenti qui e possedere un certificato chiamato NIE, che rappresenta un numero identificativo. Successivamente, si affrontano diversi processi burocratici ma questi sono, generalmente, veloci.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Come dicevo, è necessario avere questo famoso NIE. Quando feci la richiesta all’epoca, era molto più facile ottenerlo rispetto a oggi. Ho amici che, per ottenere il NIE, hanno dovuto consultare un avvocato. Sembra che il procedimento non sia più così semplice come lo era dieci anni fa.

Come ti sei mosso per cercare un alloggio?

Quando mi sono trasferito a Madrid, ho utilizzato una piattaforma per trovare stanze in affitto a breve termine. Ho affittato una stanza per 6 mesi e, una volta sul posto, ho cominciato a cercare una casa con calma.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Madrid non è una città economica ma, a differenza di città come Parigi o Londra, è relativamente accessibile. L’unico problema sono i costi degli affitti delle case. Per risparmiare, è necessario spostarsi fuori dal centro e dirigersi verso il sud della città, dove gli appartamenti sono generalmente più convenienti, come. per esempio, nel quartiere di Vallecas.

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Luca Troise Madrid

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Lo spagnolo non è molto diverso dall’italiano, gli piace uscire la sera, fare festa e, in generale, è molto accogliente.

Come descriveresti le loro vite?

Madrid è una città che offre molte possibilità. Un madrileno cresce in piena civiltà ed è molto rispettoso del prossimo. Tutti i servizi funzionano, anche se, ogni tanto, sento qualche amico del posto che si lamenta. A quel punto, io lo guardo e penso che non ha mai vissuto in Italia!

Com’è una tua giornata tipo?

La mia giornata tipica è divisa tra lavoro, amici e allenamento. Torno a casa tardi la sera, qui il tempo passa molto velocemente. Madrid non si ferma mai.

Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

L’unica difficoltà veramente grande all’inizio è la lingua. Anche se devo dire che, nel mio percorso, ho trovato persone che hanno avuto molta pazienza nel capirmi e farsi capire. Gli spagnoli mostrano una simpatia particolare per gli italiani, ci vedono molto vicini a loro e amano la nostra cucina e le nostre città, anche molto di più di quanto non facciano alcuni italiani.

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Le gioie sono tante. Ho visto molti amici partire e poi, dopo pochi mesi o anni, ritornare in Italia. Per me, aver già trovato un percorso di vita che in Italia non vedevo e affermarmi in un Paese straniero che mi ha formato come uomo, è una grande soddisfazione.

C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Non so se c’è una vera e propria comunità, sicuramente vedo molti gruppi di giovani, magari in Erasmus, che ovviamente formano gruppi tra di loro. Io faccio parte di un gruppo misto, siamo un po’ italiani e un po’ spagnoli.

Cosa si fa, a Madrid, in ambito artistico, ricreativo e culturale?

Madrid, sul piano culturale e artistico, è stupenda. Abbiamo uno dei musei più visitati al mondo, il Prado, insieme a tantissimi altri musei ricchi di storia. Inoltre, Madrid ospita concerti, fiere ed eventi sportivi tutto l’anno. Qui è impossibile annoiarsi.

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Hai un blog che si occupa proprio di questa città. Ti va di parlarcene?

Sì, ho un blog che parla di Madrid, nato quasi per caso. Mi sono ritrovato molte volte a organizzare compleanni, addii al nubilato e a dare informazioni ad amici in vacanza, così ho pensato di creare un blog, chiamato madridsottosopra.com, per far conoscere a tutti questa meravigliosa città.

Quali sono i pro e i contro del vivere lì?

Di pro, a mio avviso, ce ne sono molti. Madrid è una città funzionale e a misura d’uomo. Per quanto riguarda i contro, mi viene in mente il problema dei canoni di locazione che il Comune non riesce a regolarizzare. Ho visto appartamenti di 20 metri quadrati che costavano 800€ al mese. Ora che ci penso, anche il clima estivo, che è soffocante.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Il mio unico consiglio è: informatevi già dall’Italia, magari tramite il consolato spagnolo più vicino, su come funziona la richiesta dei documenti per il NIE.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?

Consiglio di prenotare verso aprile o maggio, che sono i mesi più belli per me qui in città. Poi, ovviamente, se volete più dettagli, c’è il mio blog che sicuramente può darvi una grossa mano a organizzarvi.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Qui in Spagna ho imparato a cavarmela da solo, vivendo da solo e superando problemi da solo. Vivere qui mi ha insegnato che in questa vita puoi contare al 100% solo su te stesso.

Progetti futuri?

Se penso al futuro, mi piacerebbe un giorno comprare casa qui a Madrid, perché ormai sono quasi convinto che il mio futuro sia qui, anche se noi viaggiatori abbiamo sempre la valigia pronta per ogni occasione che la vita ci mette davanti.

Per seguire o contattare Luca:

E-mail: madridsottosopra2023@gmail.com

Sito web: www.madridsottosopra.com

Social: https://www.instagram.com/lucastmercier/