Una nuova vita in Indonesia

 

Giava, Bali, Sumatra, Kalimanta, Nuova Guinea e Sulawesi. Sono solo alcune delle isole che compongono la Repubblica di Indonesia. Situata nel sud est asiatico, famosa soprattutto per essere uno dei luoghi di vacanza più ambiti, chi la visita per la prima volta non può che rimanerne incantato. Il tempo scorre lento, incorniciato da un mare unico e da spiagge di sabbia bianchissima. Molti coloro che decidono di adottare questo stile di vita e di farlo proprio, trasferendosi definitivamente in una delle sue tante isole.

Certo, scegliere dove vivere qui è davvero complicato. La decisione è ardua proprio perché l’Indonesia è costituita da un arcipelago di più di diciassettemila isole dove vivono oltre 200 milioni di abitanti. Ma qualunque città o isola scegliate come vostra nuova casa, un dato è certo: vi sentirete presto parte integrante della comunità.

Secondo un sondaggio elaborato da HSBC Expat, infatti, l’arcipelago indonesiano è tra i posti più ospitali al mondo. Qui gli espatriati si sentono a casa loro in meno di un anno. Merito della gentilezza della gente del luogo e di una qualità della vita più rilassata e spirituale.

vivere in indonesia

Un Paese accogliente, dunque, ma anche in piena crescita che premia chi sa reinventarsi e dà una mano a chi non ha paura di integrarsi in una cultura diversa, ricchissima di contenuti e suggestioni. Che siano giovani con la voglia di mettersi in gioco, oppure anziani desiderosi di trascorrere gli anni della pensione in uno dei posti più belli al mondo, sono molti coloro che l’hanno scelto come nuova patria.

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D’altronde l’Indonesia è una delle terre che ha avuto il maggior sviluppo negli ultimi 10 anni. Basti pensare che un terreno comprato 10 anni fa a 30mila dollari oggi ne varrebbe quasi 1 milione. A trainare il mercato immobiliare degli stranieri è sicuramente Bali. Nella favolosa “Isola degli Dei”, i prezzi al metro quadrato restano attraenti per l’investitore occidentale. Stando ai listini delle agenzie d’intermediazione, si parte da un minimo di 600 euro e non si supera il tetto dei 2.300 euro al mq.

Proprio Bali è tra le destinazioni più gettonate se si è disposti a vivere con poco, nel rispetto della natura e con lo stesso clima tutto l’anno. Si tratta di un piccolo paradiso, ma bisogna essere pronti a rinunciare alle mille comodità a cui siamo abituati per sposare uno stile di vita molto diverso dal nostro. Con oltre quattro milioni di abitanti – di cui oltre circa 2mila stranieri con permesso di soggiorno – e turisti da tutto il mondo, Bali è il cuore del sogno indonesiano.

Contornata da spiagge cristalline, da natura, artigianato e spiritualità l’isola è scelta anche da molti italiani. Se ne contano qualche centinaio. I primi connazionali sono arrivati negli anni ‘70. Tra loro molti artisti, artigiani, designer che tuttora abitano l’ isola. Ma Bali è anche meta preferita di tanti pensionati che la scelgono per il basso costo della vita che si aggira intorno agli 800 euro al mese. Cifre sicuramente accessibili per coloro che percepiscono una normale pensione, superiore ai livelli minimi.

Senza dimenticare che in Indonesia esiste uno speciale visto per pensionati, concesso agli over 50enni che abbiano una pensione di almeno 1000 euro al mese e un’assicurazione sanitaria. Il permesso ha una durata di anno con possibilità di proroga. Nella documentazione è necessario dichiarare che non si ha intenzione svolgere alcuna attività lavorativa. Una volta trascorsi tre anni consecutivi di residenza allora si potrà richiedere un visto di soggiorno permanente per “senior”.

Diverso il discorso per chi vede nell’arcipelago un’occasione di business. Per loro è previsto lo speciale visto per affari. Il costo è di ottanta euro e la durata di trenta giorni per un solo ingresso, oppure un anno per entrare più di una volta nel paese.

Questo visto è pensato per le persone che devono recarsi in Indonesia per svolgere affari con aziende o enti indonesiani ma senza il proposito di rimanere per lunghi periodi. Per ottenerlo è sufficiente possedere un passaporto valido, una fototessera, una lettera di raccomandazione/invito sponsorizzata dalla società indonesiana con cui intrattenere rapporti e si dovrà compilare il form sul sito dell’Ambasciata.

Chi cerca lavoro dovrà invece chiedere lo Short stay visa che permette a tutti gli espatriati di vivere nel paese fino a un massimo di due anni prorogabili. Se invece siete chiamati per lavoro da un’azienda o un’organizzazione che si trova in Indonesia, potranno fare loro richiesta del vostro visto.

E di occasioni lavorative ce ne sono. Le migliori si trovano sopratutto in campo ingegneristico, manifatturiero, trasporti e finanziario. Naturalmente il settore trainante per chi cerca un’occupazione riguarda prevalentemente il turismo e la ristorazione. Meglio quindi essere in possesso di un diploma inerente a tali ambiti oppure avere una buona esperienza in questi settori. Attenzione però, gli stipendi non sono altissimi.

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vivere in indonesia come pensionato

E per chi vuole investire? Secondo gli esperti con 30mila euro si possono iniziare a fare piccoli business, come ristorantini e negozi in posti turistici ben frequentati. Se si gioca di anticipo, con circa 100mila euro, si può fare molto nel settore dell’edilizia turistica. Bisogna avere occhio per il valore dei terreni e il movimento dei turisti. L’ideale sarebbe aprire una società con soci locali così da snellire e rendere più facile l’iter burocratico.

In generale, comunque, è tutto il Paese in piena crescita, così come la richiesta di beni di lusso. Solo a Giacarta, esistono una trentina di Mall (centri commerciali) dove si trovano tutte le firme italiane al top, in assoluto le più amate.

Ogni anno qui si vendono più di 70 Ferrari. L élite ricca rappresenta il 5% del totale, ma è in crescita il potere d’acquisto delle classi medie (il 10% del totale), che apre la strada a prodotti e marchi di fascia inferiore. Negli ultimi anni, inoltre, sono state molte le misure adottate dal governo per attrarre investimenti esteri. Se dunque non vi spaventa la distanza e volete investire o reinventarvi, l’Indonesia potrebbe essere la soluzione giusta.

Di Enza Petruzziello