Voglio fare il pilota di aereo

A cura di Enza Petruzziello

È una delle professioni più affascinanti e belle al mondo. Perché tutti, fin dai tempi antichi, abbiamo sognato almeno una volta nella vita di volare. Di solcare i cieli e ammirare le nuvole pilotando un aereo. Ebbene se anche il tuo desiderio è di diventare pilota di aereo in questo articolo ti illustreremo tutte le cose da sapere per realizzare finalmente il tuo sogno.

Iniziamo col dire che diventare pilota di aerei è una delle professioni del futuro. Le compagnie investono, quelle low cost determinano un continuo incremento del numero di passeggeri, molti piloti vanno in pensione: ecco che allora, secondo una ricerca di Boeing, nei prossimi 20 anni ne serviranno ben 790 mila di nuovi, 50mila solo in Europa nel prossimo decennio.

Naturalmente per diventare pilota occorre essere pronti ad affrontare un accurato percorso di formazione in una delle scuole di volo riconosciute dall’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, e disposti a investire tempo e denaro.

Gli studi: nei prossimi anni serviranno 790mila nuovi piloti

Le previsioni di Boeing 

The Boeing Company, principale industria aerospaziale del mondo e il più grande costruttore di aerei commerciali e militari considerati complessivamente, in un recente studio ha previsto una domanda ventennale di piloti senza precedenti.

Nell’ultimo rapporto datato giugno 2019, la compagnia prevede che saranno necessari 44.040 nuove assunzioni nei prossimi due decenni rispetto ai 43.000 che aveva previsto in precedenza. La crescita del volume dei passeggeri e l’aumento del numero di aerei sono tra le ragioni principali alla base di queste prospettive ottimistiche. Tuttavia, ha avvertito che i rischi economici e geopolitici globali potrebbero minare le previsioni della domanda.

Circa il 44% del totale degli ordini previsti andrà a sostituire gli aerei più vecchi mentre il restante accoglierà la crescita del traffico. La compagnia prevede che tra il 2019 e il 2038 il traffico passeggeri e merci crescerà ad un tasso medio annuo rispettivamente del 4,6% e 4,2%. I jet a corridoio singolo come il 737 di Boeing e la famiglia A320 di Airbus dovrebbero dominare la domanda di aeromobili.

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Aumentata di poco anche la domanda per gli equipaggi commerciali da 839.000 a 858.000, a causa dei cambiamenti nel mix della flotta, ai requisiti normativi, alle configurazioni dei posti a sedere più fitte e alle configurazioni multi-cabina che offrono un servizio più personalizzato. Inoltre, saranno necessari 32.000 nuovi assistenti di volo per supportare l’aviazione business.

Secondo le previsioni della Boeing, le aree geografiche che necessiteranno delle maggiori iniezioni di nuovo personale aereo saranno, nell’ordine: l’area Asia-Pacifico che in futuro avrà bisogno di 250 mila piloti, il Nord America con più di 100mila piloti, seguito a poca distanza dall‘Europa, poi troviamo il Medio Oriente, l’America Latina, l’Africa e infine la Russia.

numero di piloti che serviranno

Lo studio CAE

Un altro studio condotto da CAE Oxford Aviation Academy, scuola per diventare pilota di aerei e leader globale nella formazione per i mercati dell’aviazione civile, stima che nei prossimi 10 anni saranno necessari 255mila nuovi piloti di linea per sostenere la crescita del settore del trasporto aereo commerciale.

pilota di aereo

Come è possibile vedere in questa immagine che riguarda proprio i dati forniti dal CAE, il 50% dei piloti che voleranno a bordo degli aerei commerciali del mondo nei prossimi 10 anni non ha ancora iniziato a allenarsi.

Inoltre, 180mila primi ufficiali dovranno superare un corso comando e diventare comandanti durante lo stesso periodo, un numero record rispetto a qualsiasi decennio precedente.

Il documento suddivide i numeri per regione e fornisce un’analisi approfondita delle esigenze di formazione dell’industria aeronautica. Il settore delle compagnie aeree avrà bisogno di 70 nuovi piloti omologhi al giorno per i prossimi 10 anni per soddisfare la domanda globale.

Professione Pilota: cosa significa fare il pilota d’aereo?

Il compito principale di un pilota è, naturalmente, quello di pilotare un aereo. Ma non è certo l’unico. Scegliere di diventare un pilota è molto più che solcare cieli e viaggiare per il mondo.

Parliamo di una professione di grande responsabilità che richiede anche un’alta dose di passione, motivazione, gestione dello stress e un forte autocontrollo di fronte agli imprevisti.

Fare il pilota di aerei è una delle professioni più ricercate ma è anche una delle più difficili da gestire. Si ha la responsabilità dei passeggeri e di rimanere freddo in situazioni spesso molto critiche. Le competenze che dovranno essere acquisite durante l’addestramento faranno la vera differenza tra chi sarà in grado di gestire in assoluta sicurezza le situazioni non standard, anomale o di emergenza, prefissando sempre come obiettivo prioritario la sicurezza delle operazioni nel suo insieme.

Basti pensare che, secondo le ultime statistiche, la maggior parte degli incidenti che l’aviazione deve attualmente affrontare è causata proprio dall’errore umano. Mentre in passato, gli incidenti sono stati più legati a problemi tecnici, oggi è l’aspetto umano che crea i principali problemi.

La formazione diviene di estrema importanza. L’addestramento dei piloti è ciò che permette di salvare la vita dei passeggeri, dell’equipaggio e la loro. Parte di questa formazione è capire che non si tratta solo di spingere le manette e girare qualche pulsante, ma comprendere appieno come il ruolo del pilota abbia una fortissima rilevanza nel complesso mondo della sicurezza del volo.

aereo

Frequentare un’Accademia seria, affidabile e riconosciuta è il primo passo, quindi, non solo per pilotare tecnicamente un aereo ma anche per apprendere l’insieme di attitudini non tecniche fondamentali per il pilota di linea moderno.

Uno degli errori più comuni è credere di essere da soli al comando. Niente di più sbagliato. In cabina abbiamo il Comandante e il Primo ufficiale (co-pilota), è con lui che sarà necessario relazionarsi e comunicare in ogni momento. È necessario dialogare anche con i professionisti dell’assistenza al volo e in generale con gli uffici operativi delle compagnie aeree.

A sostenere l’importanza della comunicazione e delle abilità cognitive è il CRM, Crew Resource Management, nato oltre 60 anni fa da ricercatori della NASA come il risultato di una serie di studi fatti sull’human factor,  dove per “umani” si fa riferimento a tutti quegli aspetti che hanno un forte effetto sulle prestazioni dei piloti.

Il CRM si interessa non tanto delle aree tematiche della conoscenza tecnica e delle capacità di volo, ma soprattutto delle aree cognitive e di relazione e del modo in cui si subiscono cambiamenti in situazioni di forte stress (errori di comunicazione, mancata percezione del pericolo, bassa consapevolezza della situazione interpersonale ecc).

Oggi il CRM si è molto evoluto e uno degli scopi fondamentali del CRM è far sì che il lavoro di squadra sia qualitativamente e quantitativamente migliore di quello compiuto dalle persone prese singolarmente. L’obiettivo è riuscire a sviluppare una “performance di team” e non una performance solo individuale, il tutto in un contesto dove deve essere assicurato un giusto bilanciamento tra il team e il suo leader.

Il comandante di un aereo ha infatti l’ultima parola poiché responsabile della sicurezza della macchina, del suo equipaggio e degli eventuali imbarcati e merci. Affinché quanto detto diventi effettivo è necessario che i membri del team siano in grado di comunicare reciprocamente, ascoltandosi, scambiando informazioni, dimostrando assertività quando richiesto. È su questo aspetto che sarà importante formare i piloti di domani.

I diversi tipi di pilota

La vita da pilota di linea può essere molto affascinante. Sono tante le ragioni per cui molti ragazzi sognano di diventare piloti di linea, come recentemente sottolineato anche dal quotidiano britannico The Telegraph in un interessante articolo (in inglese) sul perché diventare pilota di aerei.

E se prima fare il pilota di aerei era il sogno nel cassetto per molti ragazzi cresciuti col mito di Top Gun, adesso è una professione ambita soprattutto per gli sbocchi occupazionali che può offrire.

La carriera da pilota è però molto varia e vasta. Ci sono infatti diversi tipi di pilota in base alle licenze di volo: militare, di pilota commerciale, di pilota privato e di velivolo leggero (LAPL). Vediamoli insieme.

  1. Pilota dell’Areonautica Militare. Fa parte delle carriere militari. Il pilota dell’aeronautica presiede alla condotta dei velivoli militari in tempo di pace o di crisi.
  2. Pilota commerciale. Sono i piloti autorizzati a volare a scopi commerciali, quindi piloti professionisti retribuiti per volare. Questa licenza è ottenibile con un addestramento presso un “Approved Training Organisations” (ATO), frequentando un corso integrato o modulare.
  3. Pilota privato. È colui chi vuole volare per piacere e per scopi privati, che ha necessità di spostarsi rapidamente da una località all’altra, che vuole fare dello sport o del turismo. Questa licenza è anche il primo mattone per intraprendere il corso modulare.
  4. Pilota di velivolo leggero (LAPL). Molto simile al pilota privato, non consente però di accedere a corsi professionali.

professione pilota

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Requisiti per diventare pilota di aerei

Come si diventa pilota di aerei di linea? Servono, naturalmente, una serie di requisiti.

  • Idoneità psico-fisica. Requisito indispensabile per diventare pilota di aerei di linea è l’idoneità psico-fisica, che si raggiunge attraverso una visita medica presso i centri di medicina legale dell’Aeronautica Militare presenti a Milano e Roma (per coloro che intendano diventare piloti professionisti), o presso i medici certificati (AME) presenti sul territorio (solo per il volo da turismo).
  • Altri requisiti. La buona conoscenze di matematica e fisica, accertate con un test d’ingresso e per chi volesse volare all’estero o intraprendere la carriera di pilota di linea, di un esame di conoscenza della lingua inglese (TEA) almeno di livello 4 sostenibile nei centri certificati (reperibili sul sito Enac).

Requisiti fisici e psico-fisici

I requisiti per diventare pilota di aerei dipendono da che tipo di carriera si vuole intraprendere. I requisiti per fare il pilota dell’Aeronautica Militare sono molto più restrittivi rispetto a chi vuole diventare pilota civile.

  1. Per diventare piloti dell’Aeronautica Militare occorre avere:
  • statura inferiore a cm 165 o superiore a cm. 190;
  • distanza vertice–glutei superiore a cm 98 e/o inferiore a cm 85;
  • distanza glutei – ginocchia superiore a cm. 65 e/o inferiore a cm 56;
  • distanza di presa funzionale superiore a cm 90 e/o inferiore a cm 74,5.

Qui potete trovare l’elenco completo di tutti i requisiti necessari.

  1. Per diventare piloti civili è necessaria l’idoneità psicofisica. Sono previste due classi di accertamenti differenti in considerazione della tipologia di licenza che si intende conseguire:
  • II classe per privati
  • I classe per commerciale e linea

La visita medica è basata sui seguenti requisiti:

  • somatici;
  • mentali;
  • visivi e di percezione dei colori;
  • uditivi.

Come conseguire la licenza di pilota professionista

Tre sono le “rotte” che si possono percorrere per intraprendere la professione di pilota:

  1. Frequentare, partendo da zero, un corso “integrato” che prevede un unico corso che in un periodo non superiore ai 3 anni porta al raggiungimento dei requisiti per presentarsi alle selezioni di una compagnia aerea. Il corso prevede una parte teorica di 750 ore minime e una parte di volo divisa in fasi di 195 ore. È un corso intensivo che presenta lo svantaggio di fornire una gran quantità di nozioni che devono essere apprese in un breve periodo di tempo.
  2. Procedere in maniera modulare, cominciando dal corso per conseguire la licenza di pilota privato (PPL) passando poi per la licenza di pilota commerciale (CPL).
  3. Essere selezionati da una compagnia aerea autorizzata a fare corsi per il conseguimento di una Multi Pilot License (MPL). Il programma MPL si focalizza sulla compagnia aerea per la quale si andrà poi a lavorare. L’MPL è infatti un corso mirato all’assunzione in una compagnia aerea specifica, e non ha alcuna validità per altre compagnie prima che venga convertito in ATPL (circa 5 anni).

Il percorso modulare è oggi quello più battuto, anche perché un approccio graduale può consentire di evitare salti nel buio, e quindi di fare scelte costose che non si rivelano conformi alle effettive inclinazioni personali.

Scegliendo infatti il primo percorso non si potrà diventare pilota privato e quindi non si potrà iniziare a capire se quella è effettivamente la strada giusta. Invece con un approccio modulare si possono ottenere tutte le licenze e le abilitazioni per presentarsi alle selezioni di una compagnia aerea.

cockpit

Le licenze per pilotare un aereo

Esistono 5 tipi di licenze rilasciate dall’Enac che variano a seconda del percorso formativo che si intende seguire per diventare pilota di aereo. Queste licenze sono: la LAPL, la PPL, la CPL l’ATPL e l’MPL.

In considerazione della licenza conseguita è possibile svolgere l’attività di pilota come professione, oppure a scopo ricreativo/sportivo.

Analizziamole nel dettaglio.

  1. La LAPL, Light Aircraft Pilot License, abilita a pilotare aerei o elicotteri per scopo turistico. IL corso è costituito da una parte teorica di 100 ore e da una parte pratica di 30 ore di volo. Per portare passeggeri è necessario effettuare, dopo aver conseguito la licenza, almeno 10 ore di volo da soli. Non si possono portare più di 4 passeggeri e non permette di accedere direttamente a corsi per il conseguimento di licenze professionali (CPL).
  2. La PPL, Private Pilot License, è la licenza di pilota privato che abilita a pilotare aerei o elicotteri solo per scopi privati e quindi con passeggeri non paganti. Il corso è costituito da una prima parte teorica, e una seconda parte pratica di 45 ore di volo e 100 ore di teoria. Conseguire la licenza PPL è anche il primo passo per il percorso ‘modulare’.
  3. La CPL, Commercial License Pilot (Licenza di Pilota Commerciale), è necessaria per svolgere l’attività retribuita di pilota a bordo di velivoli per il trasporto di merci. La legge, in questo caso, prevede 150 ore di volo come pilota comandante, la conoscenza della lingua inglese e l’aver compiuto i 18 anni per sostenere l’esame.
  4. L’ATPL, Airline Transport Pilot License, fondamentale per lavorare come pilota di aerei di linea per le compagnie aeree. Per ottenere l’ATPL è necessario seguire un corso ATPL modulare, superare una serie di esami con quiz in lingua inglese presso alle sessioni programmate nelle sedi di Roma o di Milano dell’ENAC (Ente Nazionale per l’aviazione Civile). L’ATPL comprende due idoneità, una teorica preliminare (Frozen ATPL) e una completa (Full ATPL). La teorica preliminare, unitamente alla licenza CPL con abilitazione al volo strumentale, permette di presentare Curriculum ed essere assunti come pilota di linea in una compagnia aerea. L’esame pratico per ottenere la Full ATPL verrà svolto successivamente e sarà la compagnia aerea per la quale già si lavora a far sottoporre il proprio pilota all’esame. Il requisito fondamentale è, infatti, l’aver svolto almeno 1.500 ore come pilota professionista.
  5. L’MPL, Multi Pilot License. L’MPL è un corso mirato all’assunzione in una compagnia aerea specifica, e non ha alcuna validità per altre compagnie prima che venga convertito in ATPL. Il corso può essere organizzato solamente da una compagnia aerea autorizzata.

Oltre a queste licenze esistono poi tutta una serie di abilitazioni che i piloti possono ottenere. Ovvero titoli aeronautici che diventano parte integrante della licenza e attribuiscono al pilota specifiche capacità come pilotare un determinato modello di aereo o di elicottero, addestrare altri piloti o aspiranti piloti, volo acrobatico, lancio di paracadutisti e così via.

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Dopo il CPL si potrà seguire un ulteriore corso denominato Type Rating, grazie al quale il pilota ha la possibilità di specializzarsi su un determinato aeromobile.

Non c’è poi un limite di età e si può scegliere di diventare pilota anche a 40 anni, l’importante è essere consapevoli che bisognerà studiare per i prossimi 2 o 3 anni.

Professione pilota

Quanto costa diventare pilota?

Oltre al tempo speso, diventare un pilota di aereo ha i suoi costi.

Il costo per il conseguimento di tutte le licenze e le abilitazioni richieste per essere assunti in una compagnia aerea dipende molto dalla scuola. I prezzi variano da 45mila a 100mila euro. Tieni presente che a incidere sui prezzi così elevati sono anche le ore di volo.

È un settore nel quale non conviene cercare di risparmiare nell’addestramento dal momento che abbiamo deciso di fare questo lavoro come scelta di vita.

Non dobbiamo però pensare che le scuole più care siano le migliori.  Scegliere la scuola di volo giusta è una decisione molto importante per la tua carriera da pilota. Puoi ricevere consigli ma alla fine la scuola deve andare bene a te.

Scegli una scuola di volo seria che lavori anche sulla tua personalità, talento e attitudine verso la professione, che applichi già i principi del CRM.

Le compagnie assumono sempre futuri Comandanti, mai primi ufficiali. Richiedono maturità, leadership, teamwork, e multitasking skills. Cercano persone umili con una buona conoscenza tecnica e talento per il volo. Richiedono persone flessibili, motivate, con la capacità di imparare velocemente.

Quanto guadagna un pilota di aereo? Parliamo di stipendi

Uno degli aspetti positivi del lavoro del pilota è che la licenza permette di lavorare praticamente in tutto il mondo. Lo stipendio dipende quindi dalla compagnia e dal Paese nel quale si andrà a lavorare.

In Italia possiamo considerare uno stipendio di assunzione di circa 2/3mila euro al mese per il primo anno di assunzione. Stipendio che aumenterà già dal secondo anno.

Scuole di pilotaggio

Fondamentale per diventare pilota di velivolo o di elicottero è seguire un corso – composto da una parte teorica e da una parte pratica in volo e/o su un simulatore di volo – presso una scuola di volo certificata da Enac secondo la normativa Europea. La licenza si ottiene solo a seguito di un esame teorico-pratico svolto presso l’Enac.

Non esiste una università per diventare pilota di aerei, né è richiesta una laurea.

È possibile conseguire le licenze di pilota privato, di aeroplano, di elicottero, di aliante e di pallone libero, presso le scuole autorizzate a fornire l’addestramento come Aeroclub, imprese individuali o collettive.

Chi ha, invece, aspirazioni professionali e intende conseguire la licenza commerciale di velivolo o di elicottero e le ulteriori abilitazioni, dovrà seguire i corsi presso una scuole di addestramento ATO (Approved Training Organisation). Una delle scuole più qualificate che organizza corsi di diversi livelli è l’Asteraviation Flight Academy, accademia per piloti di aerei certificata che applica da subito i concetti di CRM.

L’elenco delle scuole per piloti civili e dei centri di addestramento, sul territorio italiano, è disponibile sul sito dell’Enac.

Per il resto, come sempre, la passione vi farà volare lontano.