Da Minorca a Tulum: il ristorante Ciao Belli sbarca in Messico

Di Enza Petruzziello

Il suo “Ciao Belli” a Minorca ha fatto impazzire tutti i turisti, e non solo. Con due ristoranti nella bellissima isola delle Baleari,  a Son Xoriguer e Cala’n Bosch, Andrea Colombo, imprenditore nel settore della ristorazione, si espande ed apre anche in Messico. Il ristorante “Ciao Belli” arriva anche a Tulum.

Originario di Gallarate, in provincia di Varese, classe 1986, Andrea ha sempre avuto chiare le sue ambizioni professionali: cercare esperienze diverse in locali di alta qualità. Dopo aver abitato e lavorato in vari luoghi, dall’Australia a Miami, nel 2019 apre la prima pizzeria Ciao Belli con l’obiettivo di offrire una cucina italiana di qualità e un servizio eccellente. Andrea si impegna affinché i clienti abbiano un’esperienza culinaria e di servizio impeccabile, a Minorca come in Messico.

La sua storia è un esempio di determinazione, gratitudine e ricerca dell’equilibrio nella vita e nel lavoro. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao Belli di Andrea Colombo sbarca in Messico

Andrea, complimenti per l’apertura del tuo terzo ristorante “Ciao Belli” a Tulum! Cosa ti ha spinto a scegliere proprio questa località per espandere il tuo business?

«Ho scelto il Messico, perché avendo vissuto a Miami per tanti anni, l’ho visitato parecchie volte. Ho diversi amici che vivono qui e hanno aziende o ristoranti. Credo sia un ottimo posto per spendere la stagione invernale, inoltre è un luogo – soprattutto Tulum – in grande crescita grazie all’aeroporto appena inaugurato e il treno Maya che verrà aperto nei prossimi due mesi, oltre che un bellissimo posto a livello di natura e di gente. Le persone locali sono eccezionali e c’è una grande comunità proveniente da tutto il mondo».

Potrebbe interessarti anche ☞ Come trovare lavoro in Messico: la guida completa

Quali sono le principali differenze che hai riscontrato nell’aprire un locale a Tulum rispetto alle tue esperienze precedenti a Minorca e in altri luoghi?

«Le differenze sono molte. Innanzitutto a livello di manodopera. Si tratta di un settore abbastanza complicato: ti fanno aspettare giorni e giorni per un falegname, un idraulico, un elettricista e in generale per avere persone competenti. Anche la ricerca di prodotti italiani è stata piuttosto complessa, ma fortunatamente siamo riusciti a trovare i migliori prodotti italiani di tutto il Messico. A livello di licenza e fiscalità qui in Messico siamo più agevolati, è leggermente tutto più facile».

Parlaci di Ciao Belli Tulum: come si struttura, come è arredato, quali sono i piatti che proponete ai clienti e che tipo di clientela si rivolge a voi ecc

«Ciao belli Tulum si trova all’interno di un mercato, il cosiddetto “Food Court”, dove ci sono altre offerte di cibo. È arredato molto bene, in stile Jungle e vintage. Offriamo innanzitutto un prodotto di qualità italiano. Tutta la pasta la facciamo noi fresca la mattina e la vendiamo la sera. Facciamo all’incirca dalle 100 alle 120 porzioni di pasta con delle salse preparate rigorosamente da noi. Oltre me ci sono altri due ragazzi italiani, Eros e Simone. Sono i miei soci quando mi assento per andare a Minorca e offriamo la qualità migliore di pasta e di salsa di tutta Tulum, soprattutto perché fatta e cucinata da italiani».

CIAO BELLI TULUM

Come hai adattato il concetto e il menù di “Ciao Belli” per soddisfare il gusto e le preferenze culinarie del pubblico messicano?

«Molto facile, non ho adattato niente. Abbiamo deciso di non adattare il concetto e il menù di “Ciao Belli” per il pubblico messicano perché crediamo fortemente nella tradizione e nell’autenticità delle nostre ricette. Le nostre pietanze sono radicate nella cultura italiana, tramandate da generazioni e preparate con ingredienti genuini e passione culinaria. Siamo convinti che un buon piatto, realizzato con maestria e amore, possa essere apprezzato da persone di qualsiasi provenienza. Invece di cambiare il nostro stile per adattarci a nuovi luoghi, preferiamo portare avanti con orgoglio le nostre tradizioni e offrire un’esperienza autentica ai nostri clienti. Crediamo che la nostra cucina possa conquistare anche il palato esigente del pubblico messicano senza compromettere la nostra identità culinaria».

In Italia a porre un freno alla nascita di nuove imprese spesso è proprio la burocrazia. Come è la situazione burocratica in Messico? Dal punto di vista pratico quali sono stati i passaggi necessari che hai dovuto affrontare per aprire la tua attività? È stato costoso aprire un ristorante qui?

«Per quanto riguarda la burocrazia e i costi, posso confermare che qui le procedure sono piuttosto semplici. Di solito ci affidiamo a una persona che si occupa di risolvere tutti i problemi burocratici. Pagando questa persona, ci assicuriamo di ottenere tutte le licenze necessarie, come quella di apertura, quella sanitaria e quella per la vendita di alcolici. Gradualmente, ci viene fornito supporto per l’apertura del locale. La burocrazia in Messico è molto più agevolata rispetto all’Italia, soprattutto nel primo anno in cui non ci sono tasse. Questa è una differenza enorme rispetto all’Europa. Per quanto riguarda i costi, è vero che sono leggermente più alti rispetto ad altri luoghi, soprattutto a Tulum, ma sono comunque accessibili».

Considerando che Tulum è una destinazione turistica molto popolare, come intendi differenziare “Ciao Belli” dagli altri ristoranti presenti nella zona?

«Per differenziare “Ciao Belli” dagli altri ristoranti presenti a Tulum, abbiamo adottato diverse strategie che si sono dimostrate efficaci fin dal primo mese di apertura. Innanzitutto, la nostra cucina offre una selezione di piatti unici e innovativi che non si trovano comunemente nella zona. Ad esempio, la nostra famosa Gricia servita dentro alla forma di pecorino col tartufo è diventata il nostro cavallo di battaglia e ha già conquistato numerosi clienti in breve tempo. Inoltre, ci impegniamo a presentare una varietà di piatti tradizionali italiani, ma con un tocco creativo e originale che li rende unici nel loro genere. Utilizziamo ingredienti di alta qualità e prepariamo ogni piatto con grande attenzione per offrire un’esperienza culinaria autentica e memorabile. Un altro elemento che ci distingue è il nostro team completamente italiano, che contribuisce a creare un’atmosfera autentica e accogliente per i nostri ospiti. La nostra passione per la cucina italiana e la nostra autenticità culturale sono evidenti in ogni dettaglio, dal servizio cordiale alla presentazione dei piatti».

Ciao Belli di Andrea Colombo sbarca in Messico

Come pensi di mantenere gli standard di qualità e servizio che hai instaurato nelle tue altre sedi, ora che ti stai espandendo in un nuovo paese?

«Mantenere alti gli standard di qualità e servizio è sempre una delle sfide più significative nel settore della ristorazione. Fortunatamente, noi del team di “Ciao Belli” abbiamo formato un gruppo coeso con l’obiettivo comune di garantire il successo mantenendo gli standard elevati che ci siamo prefissati. Con oltre 15 o 20 anni di esperienza ciascuno nel settore, sia io che Eros che Simone abbiamo accumulato una vasta conoscenza e competenza nel campo culinario e dell’ospitalità. Questo ci ha fornito una solida base su cui costruire e espandere il marchio “Ciao Belli”. Abbiamo piena fiducia nel fatto che saremo in grado di mantenere gli standard qualitativi, anche mentre ci espandiamo in un nuovo paese come il Messico. La disponibilità di manodopera qualificata a costi più accessibili rispetto all’Europa e all’Italia è un vantaggio che intendiamo sfruttare al massimo, assicurandoci che il nostro team mantenga gli stessi standard di eccellenza che hanno reso “Ciao Belli” un successo fin dall’inizio. Inoltre, continueremo a investire nella formazione del personale, nell’aggiornamento delle procedure operative e nell’attenzione costante ai feedback dei clienti, per garantire che ogni esperienza presso “Ciao Belli” nel nuovo paese sia all’altezza delle aspettative dei nostri clienti e rifletta l’identità e la qualità del nostro marchio».

★ Un MUST! ★ Leggi la nostra guida su come lavorare nella ristorazione in Italia e all'estero

In che modo gestisci lo stress e le pressioni legate alla gestione di più sedi e alla tua espansione internazionale?

«Sicuramente non è facile gestire locali in più sedi e l’espansione internazionale comporta sicuramente una serie di sfide e pressioni uniche. È la mia prima esperienza in questo ambito e attualmente gestisco 2 o 3 location tra Spagna e Messico. In queste situazioni, è fondamentale avere collaboratori fidati e competenti che possano supportare il business in ogni sua fase. La chiave per gestire lo stress e le pressioni è mantenere la calma e avere una mente lucida. Indipendentemente dal numero di sedi, è importante affrontare le sfide con risolutezza e cercare soluzioni pragmatiche. Inoltre, avere un team di collaboratori affidabili è essenziale per delegare responsabilità e affrontare le sfide insieme».

CIAOBELLI TULUM MESSICO

Hai qualche consiglio per coloro che aspirano a intraprendere una carriera imprenditoriale nel settore della ristorazione, basato sulla tua esperienza personale e professionale?

« Il primo e fondamentale consiglio è credere in se stessi. La ristorazione non è un’attività facile, ma la fiducia nelle proprie capacità è essenziale per affrontare le sfide che si presenteranno lungo il cammino. Credere nel proprio progetto, nella propria cucina, nei propri servizi è fondamentale per perseguire il successo.

Il secondo consiglio, forse ancora più importante, è quello di “buttarsi”. Questo significa prendere coraggio e fare il grande passo, anche quando può sembrare spaventoso o rischioso. Se si crede fermamente nel proprio progetto e nelle proprie capacità, è importante mettersi in gioco e fare il possibile per portare avanti il proprio sogno imprenditoriale. Anche se ci sono dubbi o incertezze, è necessario superarli e impegnarsi al massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati».

Hai progetti futuri di espansione o altre iniziative imprenditoriali in mente dopo l’apertura a Tulum?

«Sono convinto che quando si fanno le cose bene, le opportunità si presentino in modo naturale. È stato proprio il caso di questo nuovo ristorante a Tulum: non sono stato io a cercarlo, ma è stato lui a trovare me. Nonostante abbiamo aperto da pochissimo, già ci sono diverse proposte che bussano alla nostra porta. Per quanto riguarda altri progetti futuri, potremmo valutare l’idea di aprire un laboratorio di pasta o altre location qui in Messico. Tuttavia, sono una persona che procede con cautela e non mi lancio mai in avventure più grandi di quelle che posso gestire. Preferisco fare le cose passo dopo passo, sempre attento a nuove opportunità e progetti in grado di arricchire il mio percorso imprenditoriale».

Potrebbe interessarti anche → Come si diventa pizzaiolo e come trovare lavoro in Italia e all'estero 🍕

Vivi ormai fuori dall’Italia da molti anni, in che modo è cambiata la tua vita da quando sei partito?

«La mia vita è cambiata tantissimo. Io sono andato via prestissimo, verso i 16 anni, e ho vissuto in tantissimi posti: Australia, New York, Miami, in tante città dell’Europa, alle Canarie. Ho viaggiato tanto tra Sud America e Asia. Queste esperienze mi hanno aperto la mente in molti modi: ho imparato nuove lingue, ho approfondito la mia comprensione delle diverse culture e ho acquisito una vasta esperienza nel settore della ristorazione. Lavorare in diversi luoghi e aprire attività in diverse località mi ha permesso di ampliare il mio bagaglio di conoscenze e competenze in modo significativo, sia personalmente che professionalmente. Ogni giorno, continuo ad imparare e ad espandere le mie conoscenze, sia sul piano culturale che lavorativo.

Questi ultimi 8 anni, in particolare, sono stati estremamente formativi. Ho avuto l’opportunità di imparare molte cose incredibili, specialmente riguardo ai mezzi e alle risorse disponibili in questa nuova location. Questo processo di crescita continua ha portato a un cambiamento significativo nella mia vita, permettendomi di sviluppare una prospettiva più ampia e di adattarmi con successo a nuovi ambienti e sfide».

Ti manca l’Italia e ci torneresti definitivamente?

«Sì, l’Italia mi manca tantissimo. La considero sempre il posto migliore al mondo, sia per la sua ricca cultura, la straordinaria cucina e molti altri aspetti. Tuttavia, devo ammettere che spesso mi rammarico per come il paese sia gestito da chi ci governa. È un peccato perché l’Italia ha un potenziale incredibile, ma talvolta sembra essere frenata da una governance inefficace.

Riguardo alla possibilità di tornare definitivamente in Italia, è una domanda difficile. Sarebbe meraviglioso poter tornare a vivere nel mio paese d’origine, ma allo stesso tempo devo considerare molteplici fattori, come le opportunità professionali, la qualità della vita e così via. Al momento, sono concentrato sul mio lavoro qui e sul portare avanti il mio ristorante con passione e dedizione».

Per contattare Andrea ecco i suoi recapiti:

Instagram:

@Colomboworld (account personale);

@Ciaobellitulum

@Ciaobellimenorca

@Trattoriaciaobelli