Come comportarsi coi colleghi stranieri al lavoro

A cura di Enza Petruzziello

 

Hai finalmente trovato un lavoro all’estero. Il tuo sogno di crescere professionalmente in un altro Paese si sta realizzando. Sai che questa è un’occasione importante che devi giocarti al mille per mille. Ogni cosa ha il sapore della sfida e diventa eccitante: una nuova città, una nuova lingua, nuove usanze, un nuovo ambiente di lavoro, un nuovo capo. Ma come fare per comportarsi al meglio, soprattutto con i colleghi stranieri?

A dircelo ci pensa Jobrapido, azienda leader nel recruiting online, che offre una serie di consigli preziosi su come relazionarsi con colleghi di altre nazionalità. Dritte utili anche per chi quotidianamente ha a che fare con colleghi di aziende con sedi all’estero oppure quando ci troviamo in trasferta per qualche giorno.

In tutte queste occasioni è fondamentale sapere cosa fare, le frasi da dire e non dire, gli aspetti da evitare. Perché nel mondo ognuno ha dei diversi codici comportamentali e quindi, per relazionarsi con i colleghi stranieri, è bene stare attenti a non fare brutte figure.

Proprio per questo motivo Jobrapido traccia una vera e propria “mappa” dei colleghi di lavoro di diverse nazionalità, una sorta di galateo professionale da portare sempre con sé in giro per il mondo e da usare in caso di necessità.

Scopriamo ad esempio che i cinesi tengono molto ai bigliettini da visita, che quelli giapponesi non gradiscono un “no”, che gli inglesi adorano la gentilezza e i tedeschi ovviamente non ammettono ritardi.

Vediamo nel dettaglio i suggerimenti su come relazionarsi con colleghi di lavoro stranieri.

Colleghi inglesi.

La chiave di volta per entrare nel cuore dei tuoi colleghi UK è la gentilezza. Anche se devi dire qualcosa di negativo quindi, prima infarcisci la frase con complimenti e interesse solo dopo, preferibilmente in modo non troppo diretto, esprimi la tua contrarietà.

Colleghi tedeschi.

Inutile anche solo dirlo, ma per i tedeschi che sono molto precisi sul lavoro, la puntualità è un elemento imprescindibile. Meglio arrivare un po’ in anticipo e aspettare, piuttosto che in ritardo e rischiare di perdere un’importante occasione per pochi minuti.

Colleghi brasiliani.

Sono sanguigni e calorosi non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche sul lavoro. Ecco perché, se sei troppo formale, potresti essere visto di cattivo occhio. Un sorriso in più e qualche aneddoto su di te e la tua vita renderà l’incontro più piacevole, informale e produttivo.

Colleghi americani.

Con loro la prima impressione è molto importante. Cerca quindi di avere un aspetto curato, con aria decisa e piglio grintoso. È fondamentale per farti apprezzare e ammirare da chi ti circonda.

Colleghi cinesi.

Il consiglio è che, se ti trovi in Cina, imita tutto ciò che fanno i colleghi cinesi: dal levarsi le scarpe fino agli inchini. Se poi ti forniscono un bigliettino da visita non metterlo in tasca come se nulla fosse, come ad esempio faresti in Italia. Al contrario devi osservarlo accuratamente e prenderlo con due mani.

Colleghi giapponesi.

Attenzione se devi dire di “no” a qualcosa. I colleghi giapponesi potrebbero non gradire questo gesto. Il “no”, infatti, non è usato in giapponese. Meglio quindi girarci intorno per far arrivare il concetto.