Godersi la pensione in Portogallo: la storia di Lorena e Luigi

Godersi la pensione in un paradiso poco distante dal Bel Paese. Vivere e non più sopravvivere. La storia di Lorena e Luigi, pensionato dal 2015, trasferitisi in Portogallo: “Finalmente, da settembre abbiamo iniziato a vivere e devo dire che è una sensazione bellissima!

Il clima è fantastico, i paesaggi sono bellissimi, si mangia divinamente, ci divertiamo con gli amici, le persone incontrate fino ad ora sono squisite, mai un attimo di noia, le giornate sono sempre piene e, grazie anche al costo della vita inferiore, possiamo permetterci di fare molte cose che in Italia non avremmo potuto. Senza dubbio vivere da pensionati in Portogallo ha i suoi vantaggi.

Lorena, quando e per quale motivo, insieme a tuo marito Luigi, hai deciso di trasferirti definitivamente in Portogallo?

La decisione di lasciare l’Italia è stata presa a settembre 2014, quando, dopo aver richiesto i conteggi, ci è stato confermato che al 1agosto 2015 mio marito avrebbe finalmente potuto percepire la tanto sospirata pensione.

All’inizio non avevamo pensato al Portogallo, noi non lo conoscevamo e non era nemmeno una delle mete pubblicizzate per trasferirsi da pensionati, perciò avevamo scelto un’altra destinazione e iniziati i preparativi per la partenza a settembre 2015, compreso mettere in vendita la nostra casa di abitazione, ce ne saremmo andati dall’Italia e per sempre.

Poi, all’inizio di luglio 2015, ci hanno parlato del Portogallo, ed in particolare della regione dell’Algarve. E’ stata come una illuminazione, concluso il lavoro, giusto il tempo di perfezionare le ultime pratiche in sospeso e il 10 settembre 2015 dopo aver caricato l’auto, insieme a mio marito e la nostra cagnolina, siamo partiti verso la nostra nuova vita.

In cosa vi ha deluso l’Italia?

In tutto, ad iniziare dal clima. Noi veniamo da Pavia, a mio parere, una delle peggiori zone per quel che riguarda le temperature: nebbia, freddo, umidità, zanzare ecc. Per proseguire con un insieme di fattori negativi che non volevamo più sopportare: classe politica che pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi; una marea di tasse che finiscono solo nelle tasche di alcuni senza avere niente in cambio; assoluta mancanza di sicurezza: aggressioni, stupri, rapine, ecc.ecc.

Di cosa vi occupavate in Italia?

In Italia svolgevamo un lavoro comune a molte persone: gli impiegati. Io ho lavorato come amministrativa e contabile presso uno studio commercialista fino al 2010 per poi rimanere disoccupata. Mio marito lavorava nel settore commerciale in una multinazionale che si occupa di logistica. Nulla di entusiasmante, insomma, si sopravviveva.

Ed ora di cosa vi occupate?

Ora finalmente, da settembre abbiamo iniziato a vivere! E devo dire che è una sensazione bellissima!

Quali sono i pro e i contro del vivere in Portogallo?

Sono trascorsi solo pochi mesi dall’inizio della nostra nuova vita, ma ogni giorno che passa non è altro che la conferma di aver fatto la scelta giusta. Qui abbiamo trovato il nostro “Paradiso”, che sicuramente potrebbe non essere tale per le altre persone.

Quali sono le bellezze del luogo in cui abitate?

Noi abitiamo ad Olhão, cittadina di circa 40.000 abitanti in provincia di Faro, antico porto di pescatori che si affaccia sulla laguna che la separa dall’Oceano, nel parco naturale di Ria Formosa. Abbiamo visitato anche altre località con la conclusione che, la regione dell’Algarve, è tutta molto bella.

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E’ un alternarsi di paesaggi diversi, dalle lunghe spiagge di sabbia, alle zone rocciose, al verde delle colline o delle montagne, insomma ce n’è per tutti i gusti. Ma la cosa che per me è ancora più bella, è la sensazione di serenità e tranquillità che si prova camminando per le vie, anche di sera, senza la paura di spiacevoli “incidenti”.

I negozi, comprese le gioiellerie, hanno le porte spalancate, gli automobilisti si fermano appena ti avvicini alle strisce, e potrei continuare ancora. Insomma sembra di stare in un altro mondo. Sarebbe impensabile per noi tornare a vivere in Italia.

Vi manca qualcosa dell’Italia?

Assolutamente no!

Come funziona il sistema pensionistico portoghese per gli italiani che vi si trasferiscono?

Nel 2009 con un decreto legge è stata definita la figura giuridica del “Residente non Abituale”. Per ottenere la qualifica del residente non abituale è necessario riunire le condizioni di residente fiscale portoghese, ovvero: Permanenza di perlomeno 183 giorni nel territorio portoghese o permanenza per periodo inferiore a 183 giorni se si dispone di prove che faccia supporre di essere residenti, basta quindi avere una abitazione in Portogallo, che può essere provata tramite contratto di affitto, la quale faccia supporre e dedurre l’intenzione di essere residente.

Oltre a questo è necessario non essere stato tributato come residente in Portogallo nei 5 anni anteriori alla richiesta, fare richiesta alla agenzia delle entrate portoghesi ed attendere che venga attribuita la qualifica di residente non abituale. L’ottenimento di tale qualifica permette di acquisire il diritto alla non tassazione in Portogallo dei redditi pensionistici durante 10 anni consecutivi, che sommato al fatto che i redditi pensionistici non sono soggetti a tassazione nel Paese d’origine (Italia) in base alla convenzione per evitare la doppia tributazione stipulata tra Italia e Portogallo, si ottiene che per 10 anni si percepirà la pensione al lordo delle tasse.

Quali sono state le difficoltà che avete dovuto o che state tuttora affrontando nella fase di integrazione nella comunità portoghese?

Devo dire che fino ad ora non abbiamo incontrato grandi difficoltà.

Quali sono le principali differenze culturali contro cui vi siete scontrati?

Nessuna, siamo in Paese Europeo, di religione cristiana cattolica, termini come educazione, gentilezza e rispetto, in Italia ormai sconosciuti da anni, qui hanno ancora un significato. E’ quasi impossibile scontrarsi.

Avete avuto problemi con la lingua?

In effetti il portoghese non è una lingua molto facile, però le persone sono molto disponibili e poi sono abituati agli stranieri, quasi tutti parlano un po’ d’inglese, francese o spagnolo. Nella vita di tutti i giorni non si incontrano grosse difficoltà.

Ad oggi qual è il resoconto della vostra vita in Portogallo?

Siamo felicissimi della nostra scelta, qui ora stiamo veramente “vivendo”, il clima è fantastico, i paesaggi sono bellissimi, si mangia divinamente, ci divertiamo con gli amici, le persone incontrate fino ad ora sono squisite, mai un attimo di noia, le giornate sono sempre piene e, grazie anche al costo della vita inferiore, possiamo permetterci di fare molte cose che in Italia non avremmo potuto Quale modo migliore di godersi la pensione?

lorena2504@libero.it

Facebook : Lorena Celè

 

A cura di Nicole Cascione