Lettera di referenze all’estero

Se tu volessi lavorare all’estero e stessi pianificando il tuo trasferimento, avrai già sicuramente aggiornato il tuo curriculum vitae. Tuttavia, c’è un altro strumento che non devi assolutamente sottovalutare: la lettera di referenze.

Conosciuta anche come lettera di raccomandazione, si tratta di uno strumento che ti permetterà (o almeno si spera!) di distinguerti rispetto agli altri candidati.

Scopriamo insieme tutti i segreti della lettera di referenze, come impostarla e perché è fondamentale nella ricerca di un lavoro (soprattutto all’estero).

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Cos’è una lettera di referenze

La lettera di referenze è quel documento che attesta le capacità e le abilità che un lavoratore possiede. Si tratta di uno strumento che, in parole semplici, dovrebbe motivare i recruiter motivo nello scegliere uno specifico candidato rispetto agli altri.

Lo strumento, che va presentato in forma scritta, può essere considerato come un feedback sulle prestazioni lavorative di un individuo.

Molto spesso, negli annunci di lavoro, le aziende che intendono assumere un candidato per una determinata posizione richiedono tassativamente una lettera di referenze.

Questa, ovviamente, non è una regola fissa: molto spesso basta il solo curriculum vitae per candidarsi. Eppure, inoltrando insieme al cv anche una lettera di raccomandazione, anche se non richiesta, potrai distinguerti rispetto a tutti gli altri aspiranti lavoratori.

Perché è fondamentale per chi cerca lavoro all’estero

Sebbene sia ancora un documento molto sottovalutato, la lettera di referenze è fondamentale, soprattutto se tu stessi cercando lavoro all’estero.

Devi infatti sapere che moltissimi Paesi richiedono una lettera di raccomandazione obbligatoria ai candidati in cerca di lavoro.

Qualche esempio?

In Irlanda vengono spesso richieste due lettere di referenze: una che includa informazioni personali sul lavoratore e la seconda sulle sue caratteristiche lavorative. Una volta individuato il candidato ideale, il vecchio datore di lavoro viene spesso contattato per informazioni aggiuntive.

Alcuni Paesi, come Danimarca o Cipro, richiedono una lettera di raccomandazione solamente per alti incarichi.

Ci sono Stati in cui, infine, la lettera non è necessaria, ma il candidato dovrà avere cura di indicare dei nominativi sul proprio curriculum vitae. In questo modo, il recruiter potrà richiedere le referenze all’occorrenza.

Chi scrive la lettera di referenze

A differenza del curriculum vitae e della lettera di presentazione, il documento contenente le referenze non è di tua competenza. Non spetta infatti al candidato redigerla.

Generalmente, una lettera di referenze viene scritta dal datore di lavoro, ma si tratta comunque di un dato variabile. Infatti, a seconda del contenuto della lettera, puoi richiedere le referenze anche ad un supervisore, un collega, un professore.

In generale, comunque, colui che si occuperà della stesura deve conoscere il candidato, le sue skill e le sue caratteristiche e capacità.

Le differenti tipologie

Le lettere di referenze non sono infatti tutte uguali: potrebbero variare a seconda di chi le scrive e a seconda delle informazioni in esse contenute.

Possiamo distinguere tre principali tipologie di contenuto:

  • referenze professionali;
  • riferimenti accademici;
  • carattere e riferimenti personali.

Nel primo caso, la lettera contiene una descrizione del ruolo precedentemente ricoperto dal candidato. Vengono descritte le sue mansioni, ma anche le specifiche capacità e qualifiche conseguite dal lavoratore che ha coperto un determinato ruolo. Per avere questa tipologia di lettera di referenze, dovrai rivolgerti al tuo vecchio datore di lavoro.

Una lettera che contenga dei riferimenti accademici va invece richiesta di solito ad un mentore, un insegnante o un professore universitario. Si tratta, infatti, del documento che contiene informazioni circa il tuo percorso accademico e/o formativo.

Infine, se ti servisse una lettera di referenze contenente informazioni sul tuo carattere o eventuali riferimenti personali, hai varie opzioni. Questo documento può essere richiesto, in alternativa, al vecchio datore di lavoro, ad un insegnante o ad un collega.

Deve contenere informazioni sulle caratteristiche che ti renderebbe idoneo per ricoprire una determinata mansione lavorativa.

Cosa bisogna inserire

Se tu avessi già richiesto la tua reference letter al tuo datore di lavoro o ad altra persona che conosce bene il tuo percorso, prima di consegnarla accertati che sia ben scritta.

Ogni lettera di referenze deve infatti contenere, al suo interno, determinate informazioni.

Lo schema generale di una lettera ben scritta è il seguente:

  • Saluto
  • Paragrafo iniziale
  • Secondo paragrafo
  • Conclusione
  • Saluti e firma

Trattandosi di un documento formale, dovrai innanzitutto accertarti che il tuo referente abbia aperto con le canoniche formule di saluto, quali “Gentilissimo/a” o “Alla cortese attenzione di”.

Il paragrafo iniziale della lettera dovrà invece contenere una sintetica spiegazione del legame tra te e colui che sta fornendo la raccomandazione. Il ruolo dello scrivente deve essere ben chiaro. Se hai lavorato per un’azienda o un ente, assicurati che il nome dell’impresa sia stato inserito correttamente.

Il secondo paragrafo è fondamentale, in quanto è la parte che dovrà contenere tutte le informazioni professionali (o accademiche) sul tuo conto.

Sarà grazie a questo paragrafo che dovrai convincere il recruiter che sei la persona giusta per ricoprire il ruolo per il quale ti stai candidando.

In questo paragrafo, chi ha scritto la lettera può far riferimento a casi specifici in cui ti sei distinto per skill o per professionalità.

Nella parte conclusiva, chi si è occupato della stesura dovrà avere cura di inserire tutte le informazioni di contatto. Molto spesso, le aziende ed i recruiter richiedono conferme e raccomandazioni di tipo verbale a chi ha fornito le referenze.

Assicurati che, dopo le conclusioni, siano inserite sia la firma sia il nome completo di colui che ha scritto le referenze.

Conclusioni

Nonostante si tratti di un documento che può essere d’aiuto nell’ottenere un lavoro, una lettera di referenze non adeguata potrebbe essere negativa.

Se, nel rileggerla, ti renderai conto che vi sono delle informazioni mancanti o, peggio ancora, se lo scrivente non ha messo in luce le tue abilità, meglio non presentarla.

Delle raccomandazioni negative o ambigue potrebbero non avere alcun effetto o compromettere la tua candidatura per il posto di lavoro a cui aspiri.