Insegnare italiano all’estero: le cose da sapere

Chi decide di trasferirsi all’estero ovviamente porta con sé qualcosa della propria terra e delle proprie origini. E’ possibile riuscire a realizzarsi proprio sfruttando questi punti di forza. Uno degli aspetti senza dubbio più importanti è la lingua, ecco perché molto spesso, coloro che decidono di trasferirsi definitivamente all’estero, insegnano la lingua italiana alla gente del luogo. Sono circa 500mila le persone che studiano la lingua italiana nel mondo, questo sta a significare che la conoscenza della nostra lingua è molto richiesta all’estero. Ecco perché è possibile realizzare il sogno di insegnare italiano all’estero.

Oltre ad esserci tantissime scuole dove si insegna la lingua italiana, come in Australia, Brasile, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Messico, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Turchia, vi sono anche istituti di cultura italiana elencati nel sito del Ministero degli Affari Esteri, scuole europee e le sedi della Società Dante Alighieri.

Ovviamente l’insegnamento non è per tutti, occorrono alcuni requisiti per poter insegnare italiano all’estero, requisiti che si distinguono soprattutto in base al tipo di ruolo che si desidera rivestire:

  • docenti di ruolo (dalla scuola materna all’università);
  • docenti supplenti (dalla scuola materna all’università);
  • assistenti di lingua italiana (scuole di ogni ordine e grado);
  • assistenti Comenius;
  • docenti presso le scuole private.

Prima di tutto è necessario possedere un’ottima conoscenza della propria madrelingua ed avere una buona conoscenza della lingua del Paese ospitante. In secondo luogo, bisognerebbe possedere delle esperienze pregresse nel settore dell’insegnamento.

I docenti di ruolo possono insegnare in scuole di ogni ordine e grado statali, private, paritarie, europee, internazionali, straniere, dove sono presenti cattedre di lingua italiana gestite dallo Stato italiano e in ogni tipologia di corso di lingua italiana realizzato per mantenere i legami con l’Italia. Il servizio all’estero prevede due cicli di 5 anni – con interruzione di 3 anni da dedicare all’insegnamento in patria – oppure un solo ciclo di 9 anni, non rinnovabile, se si sceglie una destinazione in territorio europeo. I docenti supplenti sono abilitati all’insegnamento nella classe delle materie previste dal loro titolo accademico e per insegnare devono essere inseriti nelle graduatorie delle Istituzioni scolastiche italiane all’estero. Gli assistenti di lingua italiana, invece, possono insegnare nelle scuole di ogni ordine e grado a patto di essere studenti iscritti almeno al terzo anno di un corso di laurea triennale in Scienze della mediazione linguistica, Lettere, Lingue e Culture Moderne oppure al corso di laurea specialistica.

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L’incarico dura un anno scolastico e gli assistenti possono svolgere la propria attività sempre affiancati dal docente straniero di lingua italiana. Le domande di partecipazione devono essere inviate via Internet utilizzando il Modulo on-line. La stampa dei dati inseriti, corredata dalla prevista documentazione, deve poi essere spedita comunque per posta al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: www.istruzione.it. Poi, vi sono anche i lettori di lingua italiana, che devono essere già laureati in lettere e/o lingue straniere con due esami di lingua italiana o letteratura italiana ed essere già docenti di ruolo indistintamente nella scuola media o superiore.

Per poter svolgere quest’attività, bisogna rivolgersi direttamente alle Università straniere, inviando una domanda corredata da un dettagliato curriculum vitae. Tutti coloro che non possiedono i requisiti sopra accennati, potranno ugualmente insegnare italiano all’estero, ma solo nelle scuole private.

Infine, tra le possibilità offerte per insegnare la nostra lingua all’estero, c’è anche l’assistentato di lingua Comenius, che consente di trascorrere un periodo che va dai 3 ai 10 mesi presso una scuola di uno dei Paesi aderenti al programma LLP. Ovviamente si tratta di un programma che da una parte migliora le capacità di insegnamento del candidato e dall’altra stimola l’interesse degli alunni verso i Paesi stranieri. Gli assistenti sono selezionati dalle Agenzie Nazionali, nei propri Paesi di origine, sulla base dei risultati accademici e della loro motivazione.

Chiunque fosse interessato ad ottenere maggiori informazioni riguardo l’assistentato di lingua Comenius, può consultare il seguente sito: Socrates

Dunque, tante sono le possibilità per insegnare all’estero la nostra lingua ricca di storia e di tradizione. Bisogna solo trovare il modo giusto e quello più adatto alle nostre competenze.

A cura di Nicole Cascione