Gran Canaria: divertimento allo stato puro tutto l’anno

Gran Canaria: divertimento allo stato puro per tutti i mesi dell’anno.Parola di Ugo Fabbri, che nelle “Hawaii europee” ha trasferito la sua residenza nove anni fa. Obiettivo: cercare di vivere in modo meno stressante.

E il Personal Trainer, classe ’56, nato e cresciuto a Rimini, è riuscito a coronare il suo sogno con la famiglia. Ha imparato a godersi la vita, a trascorrere le giornate in modo lento.

Ha il tempo di dedicarsi senza ansia a lavoro, famiglia e allo sport en plein air. E soprattutto, ha imparato a gioire con poco.

Come fanno gli abitanti di Gran Canaria, una delle Isole Canarie, il grande arcipelago spagnolo situato nell’Oceano Atlantico a poco piú di 100 chilometri dalla costa nord occidentale dell’Africa.

Gran Canaria, che dal punto di vista politico appartiene alla Spagna, è una terra calda e colorata, molto accogliente, in cui spesso si balla, si organizzano sagre e processioni per stare insieme e rallegrarsi.

Di origine vulcanica, è stata popolata fin dal 3000 a.C. dai Guanches, indigeni aborigeni, che la chiamavano Tamarán. Poi è stata rivendicata dagli spagnoli. Plinio il Vecchio definiva le Canarie Isole Fortunate. Ed una, anzi più di una ragione, ci deve essere.

“Guardi -dice Ugo- le chiamano “Las islas afortunadas” (Le isole fortunate), perché le condizioni climatiche sono eccellenti.

L’acqua dell’Oceano è temperata e cristallina”. Per non parlare della flora e della fauna. Una sorta di Eden. Un esempio? Per le piante, basti visitare il Giardino Botanico Viera y Clavijo, a Las Palmas de Gran Canaria, la capitale. A Gran Canaria è possibile trovare boschi di pino, palmeti ed una delle ultime testimonianze di laurisilva del mondo: Los Tiles de Moya.

Molte le specie di rettili e uccelli: il lagarto (la lucertola), la lisa azulada, il toporagno di Osorio.

A sentire Ugo, il paesaggio è meraviglioso e si fa presto a vivere in sintonia con la natura. Di qui i tempi slow, che caratterizzano la vita alle Canarie, un autentico “continente in miniatura” con le sue tradizioni, i suoi ritmi.

“In effetti -afferma- é un’ isola con delle caratteristiche davvero speciali. Ad esempio, in un qualsiasi giorno di gennaio, mentre nelle spiagge del Sud si fa il bagno e si prende il sole con 25 gradi, a solo un’ora di auto (40 km), sul “tetto” dell’isola (1.950 metri) si può camminare nel bosco con soli 3 o 4 gradi!”.

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E anche gli abitanti dell’isola sono generalmente socievoli. “Lo dico perché -dice il personal trainer- molti di loro si salutano anche senza conoscersi”.

Allora molto diversi dagli italiani?

“Anche se deriviamo tutti dal ceppo latino- dichiara- in generale i canari sono meno stressati e per niente legati all’apparenza. Per il divertimento credo siano in testa alla classifica mondiale: ogni scusa é buona per far festa”.

E tengono al loro corpo?

Sembra che non lo curino molto.

Ma lì è facile fare il personal trainer? E in genere avviare un’attività imprenditoriale?

“Aprire un’attività- replica- qui é un po’ più semplice che in Italia: ci sono anche alcune agevolazioni del Governo locale, specialmente in questi tempi di crisi, per incentivare la piccola impresa e sostenere gli autonomi”.

Lati negativi?

“La lontananza dalla mia grande famiglia- sorride- rimasta in Italia e dai vecchi amici. Inoltre mi mancano molto i sapori della cucina romagnola e il verde delle montagne”.

E i vulcani. “In parte sono attivi – spiega- ma la loro attività non é pericolosa per gli abitanti delle isole interessate”.

E la vita è cara?

“Direi di no -dice- o comunque, leggermente meno cara che in Italia. Non abbiamo il riscaldamento e usufruiamo di qualche agevolazione per la “insularitá”: la benzina costa circa il 30% meno, l’IVA di alcuni prodotti è ridotta e poi ci sono sconti sui voli interinsulari e con la Penisola.

Mentre i prodotti alimentari sono abbastanza cari, perché sono quasi tutti importati”

Dove è preferibile vivere?

“Io consiglierei – dice- Gran Canaria alle famiglie, perché, oltre ad essere un “continente in miniatura”, é un’ isola con servizi sociali e culturali di livello alto. Mentre Fuerteventura é più adatta a coloro che vogliono isolarsi e godere delle sue lunghissime e bianchissime spiagge ‘caraibiche’ “.

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Per il resto, nonostante le isole siano una meta turistica molto frequentata, si vive tranquillamente.

Insomma, chi cerca il clima mite tutto l’anno, il divertimento, la spensieratezza, secondo Ugo, dovrebbe trasferirsi subito alla Canarie.

“Viviamo in piccole isole- continua – separate fra loro e distanti dal “continente”. La maggior parte degli italiani, poi, riesce a trovare lavoro nel turismo, specialmente nella ristorazione. Ma qualsiasi lavoro specializzato (operaio o professionista) é abbastanza ricercato”.

E sui collegamenti?

“Questo é il grande svantaggio per chi vive qua -chiarisce – Spostarsi é sempre complicato e costoso, anche se, rispetto a dieci anni fa, ora é un po’ più facile ed economico, grazie alle linee low cost”.

Per scrivere a Ugo Fabbri:

ironxugo@gmail.com

www.francescofabbri.it
www.fornacefabbri.it