Il racconto di Stefania sulla Formentera di oggi

Di Enza Petruzziello

Perla delle Baleari baciata dal sole e lambita da acque cristalline, Formentera continua ad esercitare il suo magnetismo su chiunque vi si avventuri. Nel cuore di questa isola paradisiaca, vive (almeno nei mesi estivi) Stefania Campanella. Eh già, perché più che di un trasferimento vero e proprio, il suo è uno “sdoppiamento”, come lei stessa dice.

Romana, Stefania si divide ormai da molti anni tra l’Umbria e le Baleari. L’abbiamo intervistata la prima volta nel 2014, quando già emergeva chiaramente il suo amore per Formentera e la sua missione di promuovere l’essenza autentica dell’isola attraverso eventi culturali e il sostegno a talentuosi artisti, chef e fotografi. Ora, nel 2023, l’abbiamo nuovamente incontrata per scoprire cosa è cambiato nel corso degli anni e quali nuove iniziative e progetti ha in serbo per coloro che vogliono vivere Formentera in modo autentico.

Con il suo carattere solare e la profonda connessione con Formentera, Stefania ci conduce in un viaggio attraverso i cambiamenti, le sfide e le nuove prospettive che riguardano il presente e il futuro di Formentera.

Troppo “luxury” e affollata: il racconto di Stefania sulla Formentera di oggi

Stefania quando ti abbiamo intervistata la prima volta era il 2014 ed eri alle prese non solo con la tua associazione, ma anche con la tua nuova vita. Un bilancio di questi tuoi 13 anni a Formentera sia da un punto di vista personale e professionale?

«Mamma mia come corre questo tempo… meno male che a Formentera rallenta e a volte si dilata. A dire il vero sul piano professionale sono cambiate moltissime cose: all’epoca lavoravo come copywriter e organizzavo eventi dedicati a Formentera in Italia, ora organizzo eventi a Formentera per relatori, scuole di yoga, brand legati al benessere, in più dal 2015 conduco Formentera Ladies, una vacanza al femminile per rigenerarsi con le energie dell’isola. E mi sono totalmente tuffata in questa sfida, non sempre facile da gestire dal punto di vista economico. E poi quest’anno è avvenuto un miracolo: per la prima volta è uscito un bando per diventare guida turistica di Formentera; all’inizio pensavo di non farcela, ma poi, sono riuscita a passare gli esami e ancora non mi sembra vero: sono una delle guide turistiche abilitate dell’isola! Questo mi auguro che possa consentirmi di condividere sempre di più l’amore che provo per questa terra magica. Sul piano personale, non è cambiato molto, stesso marito e 3 gatti, uno di loro si chiama “Isla”».

Da quando sei diventata presidente dell’associazione Formentera Filo Blu nel 2011, quali sono stati i cambiamenti più significativi che hai osservato sia sull’isola che nell’ambito dell’associazione stessa?

«L’associazione che avevo con Davide Scalzotto, giornalista e amico, a cui mi ha sempre legato un profondo rispetto per Formentera, è stata chiusa qualche anno fa, ma il Filo Blu – il nome che gli avevamo dato – quello non è certo scomparso: è il filo che unisce tutti gli amanti dell’isola, tutte le persone che continuano a desiderare e a pensare a Formentera durante tutto l’anno, anche da lontano. Esiste quindi una community italiana molto attiva, che oggi si riunisce anche nei miei social (in realtà sono attiva soprattutto su Instagram) e condivide questo amore. Questa “ossessione” per Formentera è rimasta immutata in tante persone, me compresa, ed è stata fondamentale anche per realizzare delle cose importanti per l’isola, come la produzione del mio nuovo e ultimo libro: Formentera Esiste. Senza l’appoggio della community non avrei potuto realizzarlo e sarebbe stato un peccato, perché il volume contiene una storia inedita sconosciuta anche ai formenteresi.

Per quanto riguarda i cambiamenti, a mio avviso il più eclatante è stata la svolta “Luxury” dell’isola, per i miei gusti e per come vedo io Formentera, molto lontana dal rappresentarla, ma sono opinioni personali queste, e non pretendo di avere ragione. Ovviamente vedere scomparire locali storici, per chi ama lo spirito informale di Formentera, è un duro colpo. Punti di vista».

Com’è cambiata, invece, l’isola? Ci sono nuove tendenze, sviluppi o cambiamenti significativi che hai notato sia dal punto di vista culturale che ambientale?

«Credo che l’attenzione per l’ambiente sia cresciuta negli ultimi anni, spero sia non per seguire le tendenze mondiali, ma perché Formentera è un paradiso che va preservato. Si è limitato l’accesso delle auto, ma ancora c’è molto da fare. Per esempio il fatto che nel 2023 sia diminuito il turismo in alta stagione e salito quello “toccata e fuga” in un giorno, fa capire che vanno sistemate alcune dinamiche di flusso. Inoltre, ascoltando i racconti degli imprenditori dell’isola, è evidente che la mancanza di alloggi sia causa di tanti disagi e che non favorisca l’esistenza di un servizio di qualità, perché c’è poco personale, mancando gli alloggi. Per fortuna, culturalmente parlando, Formentera continua a richiamare tantissimi artisti fantastici, che si ispirano a questo luogo magico e producono opere d’arte stupende, penso a Simona Colzi, a Carlo Magistrelli o a Fabiana Shulz, ma ce ne sono davvero tantissimi».

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Nel corso degli anni, come è cresciuto l’interesse per Formentera da parte degli italiani?

«Ho sempre pensato che il rapporto tra gli italiani e l’isola non sia mai stato debitamente approfondito. Gli italiani hanno portato il peggio e il meglio, ora credo che il peggio se ne sia andato e sia rimasto solo il meglio. Mi spiego: il turismo era praticamente solo italiano fino alla fine del 2010, e tutto quello che avveniva di sbagliato era per forza per mano di un italiano… questo ha portato a generalizzazioni e a paradossi che ora sarebbe troppo lungo affrontare. Ora l’italiano è ancora presente, ma affiancato da spagnoli, francesi e tedeschi (che comunque ci sono sempre stati, ma erano pochissimi rispetto alla percentuale di italiani). Diciamo che continua a essere l’isola più amata dai viaggiatori che partono dall’Italia. Sto raccogliendo su un canale di podcast (lo trovate su Spotify) le interviste che feci a tanti italiani che vivono a Formentera ed è interessante sentire come rispondono alla domanda: “Cosa hanno portato gli italiani a Formentera”? Non voglio spoilerare, ma vale la pena ascoltarli».

Nella prima intervista abbiamo parlato tanto anche del progetto “Formentera Non Esiste live”. Come si è evoluta e sviluppata questa iniziativa?

«Tutto è partito da “Formentera non esiste”, fino ad arrivare al nuovo “Formentera esiste”, una specie di secondo volume dedicato alle storie inedite dell’isola, con tanti aneddoti e curiosità. Anche più ambizioso forse, perché in questo ultimo libro (ne ho scritti altri negli anni) cerco di spiegare perché a Formentera ci si senta così felici. Ma poi il progetto si è spostato sui viaggi esperienziali, come FORMENTERA LADIES o altri format. Per esempio vorrei tanto riuscire a fare ENJOY THE SILENCE a maggio, 4 giorni guidati da me con itinerari naturalistici, per entrare nel ritmo rigenerante dell’isola. Inoltre, spesso vengo chiamata da professionisti o imprese italiane per organizzare in veste di travel designer un evento tematico (sportivo, olistico, ecc.). Proprio a fine settembre ho seguito un gruppo di circa sessanta persone, organizzando interamente l’evento per un noto relatore italiano».

Dopo tutte queste esperienze, cosa consiglieresti a chiunque voglia scoprire la vera essenza di Formentera? Ci sono luoghi o attività che, secondo te, non dovrebbero assolutamente mancare?

«Per me (e lo spiego nell’ultimo libro Formentera esiste) tutta la storia di Formentera passa per Can Marroig, una finca pubblica, ma anche un crocevia di misteri e storie diverse che si susseguono e sovrappongono negli ultimi due secoli. Molti dei miei itinerari si svolgono in questa parte dell’isola poco turistica. Poi dipende sempre da cosa si cerca, Formentera può anche essere solo spiaggia e relax durante i mesi di altissima stagione, ma la verità è che a maggio o a ottobre offre tantissimo ed è quello che cerco di trasmettere nei miei viaggi e itinerari. Dal 2024 essendo appunto guida abilitata, ci sarà un calendario di itinerari a cui tutti potranno partecipare, non solo gli iscritti ai miei viaggi, si va dall’itinerario hippy a quello dei fari, da esperienza di gastronomia locale a uscite notturne, un po’ letterarie un po’ astronomiche, visto che Formentera da quest’anno è stata certificata come destinazione Starlight. Significa che non c’è inquinamento del cielo e questo permette di vedere in maniera nitida la via Lattea e non solo».

Troppo “luxury” e affollata: il racconto di Stefania sulla Formentera di oggi

Torniamo a te, com’è cambiata la tua vita da quando abiti a Formentera?

«Come ti dicevo mi divido tra Italia e isola, e questo ha cambiato molto i miei ritmi familiari. Inoltre, sono passata da un lavoro che si svolgeva praticamente solo online (come copywriter) a un contatto diretto con il pubblico durante gli eventi o gli itinerari e questa cosa per me è vitale. La verità è che non sopporto più i social e infatti li gestisco a modo mio… ignorando le regole dell’influencer di successo. Trovo che sia un grande privilegio il mio, quello di poter vivere la parte più bella dell’isola. Chi ci vive in pianta stabile deve possedere molto spirito di adattamento, che non sempre sarei certa di avere se ci abitassi tutto l’anno».

Per contattare Stefania ecco i suoi recapiti:

Sito web: www.formenteranonesiste.com (dove è possibile acquistare anche i suoi due libri)

Instagram: https://www.instagram.com/formenteranonesiste/

Facebook: https://www.facebook.com/formenteranonesiste/?locale=it_IT

E-Mail: stefania@formenteranonesiste.com

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