Come trovare lavoro all’estero

Secondo i dati forniti dall’Istituto Giuseppe Toniolo, in Italia tre ragazzi su cinque, tra quelli che non hanno ancora compiuto 30 anni, sono in procinto di emigrare con l’intenzione di trovare un lavoro al di fuori dell’Italia. Le speranze e le utopie, tuttavia, devono essere mescolate con una buona dose di senso pratico: il che vuol dire, per esempio, essere in grado di individuare le offerte di lavoro più interessanti e pertinenti con le competenze del candidato, ma anche saper scrivere un curriculum che riesca a fare colpo in chi lo legge.

Niente fretta

Pensare che una volta che si sarà giunti all’estero sarà facile trovare lavoro con uno schiocco di dita non solo è sbagliato, ma è anche dannoso: la fretta non serve. Ovviamente, essere in possesso delle giuste competenze aiuta, e non poco. Nella maggior parte dei casi, da sola la laurea non è sufficiente, ma deve essere abbinata a una buona padronanza della lingua che si parla nel Paese di destinazione: anzi, si può affermare con certezza che i titoli di studio non sono così utili se non si sa parlare la lingua di riferimento.

Non fidarsi troppo della laurea

Da qui a dire che la laurea è inutile ce ne passa, ma meglio non sopravvalutare la sua importanza. Insomma, si tratta di un titolo importante, ma non permette di attestare delle competenze pratiche vere e proprie. I Paesi esteri, per esempio, sono molto all’avanguardia dal punto di vista delle tematiche scientifiche e tecniche, oltre che in ambito sanitario. A prescindere dal campo a cui si mira, poi, è indispensabile redigere un curriculum che lasci una traccia di sé in chi si occupa della selezione. Le presentazioni stravaganti o molto fantasiose possono andare bene se ci si candida per un lavoro da grafico, ma vanno evitate nei Paesi anglosassoni, dove la struttura del CV è ben definita. La formazione e le esperienze professionali devono essere menzionate, al di là delle Alpi è utile saper maneggiare le cosiddette action words, che sono le parole chiave che vengono impiegate per prendere in esame i diversi curriculum.

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Dove cercare

Una volta appurato come fare un curriculum vitae perfetto, non ci si deve dimenticare della cover letter, vale a dire la lettera di presentazione. Dopodiché, bisogna capire dove e come cercare. I siti web di riferimento a cui ci si può affidare non sono pochi, e tra questi c’è il Portale Europeo per i Giovani; vale la pena di tenere in considerazione, inoltre, il portale Eures. Tra le agenzie per il lavoro, il consiglio è di optare per quelle governative. Nel caso in cui si sia interessati ad un dottorato di ricerca, il PhD è un’opportunità di grande rilevanza e il sito Findaphd permette di individuare il dottorato su misura per le proprie esigenze e i propri gusti. Vi si trovano, tra l’altro, suggerimenti relativi alla compilazione dell’application form e un vasto assortimento di proposte provenienti dalle università straniere.

Facebook e non solo

Chi ha in mente di andare via dall’Italia in cerca di un lavoro potrebbe aver bisogno del sostegno e delle dritte di chi si è già cimentato in un’impresa di questo tipo: su Facebook si possono trovare numerosi gruppi di italiani all’estero, tra cui il nostro VOGLIO VIVERE COSI’, che raccoglie decine di migliaia di membri e rappresenta un luogo di condivisione e di scambio ideale in cui trovare un confronto diretto.