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Ricetta originale dei canederli alla tirolese (knödel)
Vediamo oggi la ricetta per fare i canederli o knödel, un piatto molto diffuso in Austria, Germania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e anche in Italia, in Trentino Alto Adige.
Gli knödel rappresentano uno dei piatti tipici della cucina tirolese e altoatesina, e sono molto diffusi, con alcune varianti, anche nella provincia di Trento e in alcune zone del Veneto e del Friuli.
Prima di iniziare con la ricetta, vediamo cosa sono i canederli. Sono dei sostanziosi gnocchi di pane che si preparano con pane raffermo, latte, uova, cipolla e speck e che si possono cucinare al brodo o mangiare asciutti, conditi con burro e salvia.
Origini dei canederli
L’origine dei canederli si deve all’esigenza di riutilizzare il pane vecchio e gli avanzi; nascono quindi come un piatto povero tipico della tradizione contadina ma, oggigiorno, sono diventati un piatto molto prelibato e conosciuto, del quale esistono numerose varianti.
Qual è la traduzione di knödel? Knödel viene da knot, che in tedesco significa “grumo”; “canederli” è l’adattamento dialettale del termine tedesco.
Abbiamo preso come riferimento la ricetta originale dei canederli depositata nel 2003 dall’Accademia Italiana della Cucina. Vedremo due diversi metodi di preparazione: la ricetta dei canederli in brodo, ideali per le fredde serate invernali, e quella dei canederli al burro, da mangiare asciutti come gli gnocchi o gli strangolapreti.
Sono veloci da preparare, la ricetta è molto facile e ci permette di riutilizzare il pane vecchio per preparare un piatto particolare, squisito e delizioso.
Vediamo adesso la ricetta degli knödel allo speck.
Ricetta degli knödel
Ingredienti
- 250 gr di pane bianco raffermo
- 2 uova
- 150 gr di un trancio di Speck dell’Alto Adige
- 250 ml di latte
- 1 noce di burro
- 50 gr di cipolla
- Prezzemolo
- Erba cipollina
- Farina
- Sale e pepe
Preparazione
Come fare i canederli
1. Iniziamo tagliando grossolanamente il pane raffermo in pezzi di circa 1 cm di diametro.
2. Mettiamo il pane in una ciotola e ammorbidiamolo poco alla volta con il latte. È importante che l’impasto rimanga abbastanza asciutto e non troppo molle.
3. Uniamo poi le uova precedentemente sbattute, il prezzemolo e l’erba cipollina tritati. Lasciamo riposare.
4. Nel frattempo, in un tagliere tritiamo finemente la cipolla e poi lo speck, con la sua parte di grasso, a dadini fini di circa mezzo centimetro di lato.
5. In una padella sciogliamo il burro a fuoco lento e versiamo la cipolla. Quando si sarà appassita, aggiungiamo lo speck e facciamo rosolare per circa 5 minuti mescolando frequentemente.
6. Togliamo la padella dal fuoco e, quando lo speck e la cipolla si saranno intiepiditi, versiamoli nella ciotola con il pane e il latte e mescoliamo bene il tutto. Condiamo con sale e pepe con moderazione, visto che l’impasto contiene lo speck che è già speziato. Lasciamo riposare altri 15 minuti.
7. Se l’impasto è troppo asciutto, aggiungete un po’ di latte; se è troppo molle, versate un po’ di farina e mescolate di nuovo. Gli knödel non devono essere né troppo asciutti né troppo molli. Se l’impasto è ancora troppo molle dopo aver aggiunto la farina, rassodare con un po’ di pangrattato invece di versare ulteriore farina.
8. Inumiditevi poi le mani e formate delle palle di circa 5-6 cm di diametro, lavorando il pane con delicatezza. I vostri canederli sono adesso pronti per essere cotti!
Che pane usare per i canederli?
Il pane ideale per preparare i canederli è il pane bianco raffermo (panini, rosette con la crosta, baguette), ma si possono preparare anche con il pane integrale.
Come cucinare i canederli
La ricetta dei canederli tradizionali prevede di prepararli in brodo o condirli con burro fuso. Il tempo di cottura dei canederli in entrambi i casi è di circa 15 minuti. Vediamo ora come cuocere e come condire i canederli.
Canederli in brodo
Dopo aver preparato i nostri knödel, li cuoceremo in una pentola con del brodo di carne bollente per circa 15 minuti. Li serviremo poi ben caldi in un piatto fondo insieme al brodo.
Nella ricetta classica si utilizza il brodo di carne ma sono altrettanto buoni se si cucinano con il brodo vegetale.
Canederli allo speck con burro fuso
Se invece volete cucinare gli knödel senza brodo, come se fossero degli gnocchi, potete prepararli al burro.
Innanzitutto, cuoceteli in acqua bollente salata per circa 15 minuti. Mentre si cuociono, fate sciogliere abbastanza burro in una padella con una foglia di salvia.
Quando si saranno cotti, scolate bene i canederli, disponeteli nei singoli piatti e conditeli con il burro e la salvia.
I canederli, sia al burro che in brodo, si possono servire anche come piatto unico, accompagnati da crauti, funghi o gulash.
Varianti degli knödel
Abbiamo appena visto la ricetta originale dei canederli alla tirolese. Esistono però numerosi tipi di canederli, tutti altrettanto prelibati.
La variante più famosa e più diffusa è quella dei canederli trentini con speck e formaggio. In questo caso, oltre allo speck, si usa anche il formaggio nel ripieno. Il formaggio si fonderà durante la cottura, rendendo i vostri knödel ancora più sfiziosi.
Sempre in Trentino si prepara anche un tipo di canederli vegetariani simili agli strangolapreti, i canederli agli spinaci. Per farli si frullano gli spinaci cotti insieme alle uova e poi si unisce il tutto al pane bagnato nel latte. Sono più leggeri e contengono meno calorie.
Per quanto riguarda i canederli di verdure, oltre a quelli di spinaci, sono ottimi anche alle ortiche, i canederli alle rape rosse e i canederli di patate.
Se volete preparare dei canederli senza glutine, dovete semplicemente usare pane senza glutine al posto di quello bianco.
Come cucinare i canederli congelati
Gli knödel crudi si possono conservare in frigo in un contenitore ermetico per un giorno. Se li volete conservare più a lungo, i canederli si possono anche congelare sia crudi che cotti.
Si potranno cuocere direttamente nell’acqua o nel brodo bollente, tenendo conto che il tempo di cottura dei canederli congelati crudi sarà leggermente superiore a quello dei canederli freschi.
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