Massimiliano: mio marito Gianluca ed io abbiamo realizzato il nostro sogno

A cura di Maricla Pannocchia

Massimiliano aveva da tempo il desiderio di lasciare l’Italia e di realizzare il suo sogno di avere un ristorante. È stato dopo aver conosciuto Gianluca, che è diventato suo marito nel 2015, e che aveva il suo stesso sogno, che l’uomo ha deciso d’iniziare a cercare un posto in cui realizzarlo.

“Abbiamo scelto Paros perché Gianluca aveva una storia con la Grecia, visto che è nato ad Atene perché il papà, ingegnere dei cavi sottomarini, aveva collegato alcune isole tra cui Paros, Naxos e Antiparo” racconta Massimiliano. Adesso la coppia gestisce, da 10 anni, il ristorante “Buonvento”, conosciuto nella comunità italiana dell’isola e non solo.

A chi volesse trasferirsi a Paros, Massimiliano consiglia di andarci per un periodo piuttosto lungo e non solo per una vacanza breve, per capire meglio la realtà dell’isola. “Alcuni isolani possono essere un po’ scontrosi” spiega Massimiliano, “ma non per cattiveria o malizia. Una volta in cui si è entrati nel loro cuore, tuttavia, ci saranno sempre vicini e saranno disposti ad aiutarci.”

Massimiliano Ruocco Paros

Ciao Massimiliano, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, sono Massimiliano, nato a Salerno da una famiglia che da sempre si è occupata di food. Mio padre e mia madre hanno trasmesso ai loro figli la passione per la cucina. Ho studiato come educatore e mi sono occupato di persone in difficoltà per quasi 20 anni e, quando ero più giovane, ho avuto esperienze come cuoco a Roma. Ho conosciuto Gianluca nel 2012 e, dopo un anno, ci siamo trasferiti in Grecia. Ci siamo sposati in Portogallo, a Porto, nel 2015. Viviamo a Paros, in Grecia, da 10 anni. Qui abbiamo aperto il nostro ristorante “Buonvento”.

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Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Erano tanti anni che pensavo di lasciare l’Italia, nonostante il mio lavoro nel sociale fosse stata una scelta di passione, vocazione e attitudine. L’idea di aprire un mio ristorante e di farlo in un posto dove io potessi essere meno stressato e più a contatto con la natura era un sogno che mi sarebbe piaciuto realizzare. Quando, incontrato Gianluca, ci siamo raccontati che avevamo lo stesso sogno, abbiamo iniziato a viaggiare e a documentarci per scegliere il posto in cui farlo diventare realtà.

Come mai hai scelto di trasferirti proprio a Paros?

Abbiamo scelto Paros perché Gianluca aveva una storia con la Grecia, visto che è nato ad Atene perché il papà, ingegnere dei cavi sottomarini, aveva collegato alcune isole tra cui Paros, Naxos e Antiparo. Gianluca ha degli amici a Paros e siamo venuti a trovarli con l’obiettivo di trovare un posto in cui aprire il nostro ristorante. Loro ci hanno accompagnati lungo questo percorso, mostrandoci le varie possibilità. Il luogo dove oggi si trova il ristorante “Buonvento” ci ha fatti innamorare all’istante.

Cosa ti ha colpito di più dell’isola?

Quando siamo arrivati a Paros, siamo stati attratti da una forte energia. Ci siamo sentiti meglio. La natura, la bellezza, la pulizia delle persone, il potersi svegliare ogni mattina e avere l’opportunità di vedere solo cose belle è un privilegio. Ognuno dei locals ha il proprio carattere ma tutti sono genuini, veri, un po’ come i nostri italiani di 60 /70 anni fa, prima che sopraggiungesse la “cazzimma”.

Massimiliano Ruocco Paros

È stato facile avviare il vostro ristorante?

Aprire un’attività in Grecia non è semplice. La burocrazia è complessa come quella italiana. Rilevare un’attività già in essere è cosa più facile ma bisogna stare attenti a questi passaggi se non si conosce l’isola.

È semplice, per un italiano, trovare lavoro lì?

Trovare lavoro è semplice in piena stagione, principalmente nella ristorazione e negli hotels, anche se bisogna fare tutti i documenti e le autorizzazioni per lavorare.

In quali altri settori, secondo te, è più semplice trovare un impiego?

I settori di maggior bisogno sono la gestione delle case e delle ville e la loro pulizia. Anche il settore dei tecnici offre buone possibilità di lavoro. Tecnici riparatori e manutentori sono sempre molto ricercati nel periodo estivo. In inverno c’è maggior lavoro per muratori, elettricisti e per tutti gli addetti alla costruzione di case.

Pensi che gli stipendi siano allineati con il costo della vita?

Gli stipendi greci non sono in linea con il costo della vita, o meglio, per vivere sull’isola sì ma non sono adeguati per poi viaggiare e condurre una vita come faremmo in Italia. Parlo per chi lavora da dipendente, ovviamente, a meno che una persona non si accordi diversamente con il datore di lavoro.

Puoi farci degli esempi dei costi di prodotti o servizi per la vita di tutti i giorni?

Benzina 2,20 Euro a litro, gasolio 1,95 Euro a litro, un litro di latte 2,00 Euro circa, un pezzo di pane da 1 kg 2/3 Euro, un pacco di pasta italiana 2,20 Euro a pacchetto e un pacco di pasta greca 1 Euro. Una signora che ti aiuta in casa oggi viene pagata dai 10 ai 15 Euro all’ora.

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Come ti sei mosso per cercare un alloggio?

Ho cercato sul posto e utilizzando il passaparola, anche se i primi tempi eravamo ospiti di amici.

Massimiliano Ruocco Paros

Che zone consiglieresti per “vivere bene spendendo il giusto”?

La zona di Noussa è più cara come affitti e come locali mentre quella tra Pisolivadi e Aliky è la meno costosa nonché la più tranquilla.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

La gente del posto, come ovunque, si divide in amabile e scontrosa. Il carattere scontroso degli isolani, però, non ha alle spalle cattiva fede o malizia. Sono fatti così ma, quando entri nel loro cuore, sono sempre presenti e disposti ad aiutarti. Sono belle persone.

Come descriveresti le loro vite?

I locali conducono una vita semplice, fatta di quotidianità, famiglia, scuola, lavoro… quelli che lavorano nel turismo spesso, a fine stagione, scappano verso altre mete per fare vacanza e rientrano per avviare la stagione successiva. Qui organizzano molte attività di chiesa, teatro, musica e tradizioni.

C’è una comunità d’italiani lì? Se sì, ne fai parte?

Esiste una comunità d’italiani molto vasta, sparsa fra le varie zone dell’isola. Gianluca ed io, avendo un ristorante, siamo molto esposti e, alla fine, conosciamo tanti nostri connazionali che ora vivono qui. Sono tutte persone serene, che hanno scelto l’isola per condurre una vita di pace.

Quali pensi che siano i punti in comune e le eventuali differenze fra lo stile di vita italiano e quello greco?

Penso che i punti in comune includano certamente l’essere persone di contatto. Questa somiglianza fra il nostro stile di vita e quello greco si vede soprattutto quando pensiamo alle persone del sud Italia, che hanno molti punti in comune con i greci, anche per quanto riguarda gli usi. Gli stili di vita sono certamente diversi perché la vita in una città come Salerno o Napoli offre possibilità diverse rispetto a quella nei villaggi di una piccola isola.

Quali sono le principali difficoltà che hai dovuto affrontare?

Ho dovuto affrontare tante difficoltà burocratiche, di comprensione e per via del modo diverso di approcciare le cose. I greci isolani sono più calmi, più lenti, di noi italiani. Noi che veniamo dalla frenesia delle nostre città ci aspettiamo risposte immediate e certe. Qui le soluzioni si raggiungono con calma.

E quali, invece, le soddisfazioni?

Anche le soddisfazioni sono state tante. Riuscire ad aprire il nostro ristorante “Buonvento” e vederlo consolidarsi in questi ultimi 10 anni è sicuramente una di queste ma anche l’essere conosciuti e apprezzati per il lavoro che facciamo. Ci sono, poi, la possibilità di svegliarsi ogni giorno di fronte a questo mare, respirare quest’aria e godere di quella calma che, appena arrivati, ci stava stretta. Siamo molto felici di stare qui. Dobbiamo ancora lavorare tanto e l’affetto di cui siamo circondati è la gioia più grande.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi a Paros?

Prima di un trasferimento qui, consiglierei di venire a vivere l’isola per qualche periodo e non in vacanze veloci per poi decidere di trasferirsi solo se ci si trova a vivere una vita semplice, fatta di poche cose. A chi pensa che sia possibile venire a Paros e poter far di tutto in quanto italiano, consiglio di non venire. Queste persone credono che, per il solo fatto di essere italiane, possano diventare ricche perché qui rappresenterebbero un’eccellenza. Ne vediamo tanti ogni anno che avviano un’attività e poi devono chiuderla. La voglia di trasferirsi deve trovarsi nel profondo, dev’essere sedimentata, maturata. La vita all’estero è complessa perché non è casa nostra. Siamo ospiti per sempre e dobbiamo lavorare molto per mantenere l’equilibrio. Se si è ricchi, invece, nessun problema. Uno potrebbe vivere un’eterna vacanza su questa bellissima isola.

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E quali a chi, invece, vorrebbe andarci in vacanza?

Se volete venire in vacanza, Paros è meravigliosa. Tutti i lati dell’isola sono diversi tra di loro. Il mio consiglio è di alloggiare in luoghi più tranquilli per poi scegliere, ogni giorno, di cosa si ha voglia. Le spiagge sono bellissime e si trovano ancora alloggi a prezzi accettabili. La cosa bella è che a Paros c’è qualcosa per tutte le tasche. Se si ha esigenza di case lussuose e servizi top, è possibile trovarne. Se si ha voglia di vivere in un villaggio a contatto con le tradizioni del posto, è ugualmente possibile.

Puoi consigliare ai nostri lettori delle esperienze da fare e dei posti da visitare lì?

Consiglio di visitare Marpissa, Prodromos, Golden Beach e Aliky. Non mancate di passare almeno una serata tra i localini di Noussa e di visitare la capitale, Parikià, con la chiesa delle 100 porte e tutti i vicoletti pieni di negozi. Paros è troppo ricca di esperienze da vivere per consigliarne solo alcune. Direi che, chi vuole venirci in vacanza, deve fare il possibile per girarla in lungo e in largo.

Cos’hai imparato, finora, vivendo a Paros?

Ogni giorno continuo a imparare qualcosa di nuovo.. La vicinanza al popolo greco e alla filosofia greca è preziosa ma, se scegliete di venire a vivere in Grecia, suggerisco d’imparare il greco. Del resto, siamo noi a casa loro e dobbiamo sforzarci per avvicinarci ai locals. Non dobbiamo pretendere che accada il contrario.

Per seguire e contattare Massimiliano:

Siti web: Buonventoparosmail.com e www.buonventoristoranteitaliano.it

Faceook, Instagram: BuonventoParos

Canale di cucina YouTube: Cooking with Gianluca end Chef Massimiliano