Andrea: Playa del Carmen (Messico)

A cura di Maricla Pannocchia

Quando pensiamo al potere del destino, ci sono storie come quella di Andrea, originario dei paesini in provincia di Torino che, alla fine di un tour in Messico, è rimasto bloccato nel Paese, risultando positivo per ben 2 volte. “Per fortuna, ero asintomatico, così sono potuto uscire e, guardandomi intorno, mi sono reso conto di come si svolgevano, lì, gli accordi in campo immobiliare, che mi facevano pensare a quelli in voga nell’Italia degli anni Settanta, in cui era possibile fare affari comprando terreni e costruendo.

In Italia, Andrea ha lavorato per un po’ con partita Iva, per poi chiuderla dopo 4 anni di attività “perché le spese e le tasse erano diventate insostenibili”, per lavorare, poi, come dipendente per due aziende. “Nell’ultima azienda, la Gabiano holding S.p.A., mi trovavo bene e vi ho lavorato per 8 anni ma volevo cambiare vita e, quindi, mi sono licenziato.”

Adesso Andrea vive in Messico dove è host di un appartamento in cui ha investito e gestisce anche un’agenzia di viaggi. “A chi vorrebbe trasferirsi qui, dico di fare prima un tour del Paese per capire se possa fare al caso vostro”, suggerisce Andrea, “E di prestare attenzione nell’ottenere i documenti corretti, magari facendovi aiutare da chi, come me, ci è passato prima di voi.”

Andrea Gaggiano Playa Del Carmen

Ciao Andrea, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, sono Andrea, di origini paterne pugliesi e materne piemontesi. Sono nato nella bellissima Torino il 30 settembre del 1987 e sono cresciuto in paesini di provincia – Caselette, Alpignano e Givoletto – ma, grazie al mio spirito socievole, ho avuto amici dalla provincia alla città. Dopo aver svolto vari lavoretti come lavapiatti, cameriere e procacciatore immobiliare, una volta conclusa la triennale in scienze socio politiche ho iniziato a lavorare come rappresentante in proprio per conto di una S.p.A. che propone materiale per ufficio e stampanti a noleggio ed ero iscritto regolarmente alla camera di commercio di Torino come agente rappresentante. Dopo 4 anni, ho chiuso la partita Iva perché le spese e le tasse erano diventate insostenibili e, cercando lavoro come dipendente, iniziai nella prima azienda che decise di assumermi, la Bofrost S.p.A. Ho iniziato, così, una nuova avventura sopra il camion dei surgelati mentre continuavo a mandare curriculum quotidianamente sia online sia di persona, nella speranza di trovare un impiego gratificante, che rispecchiasse le mie capacità professionali

Dopo un anno venni assunto a tempo indeterminato con tutti i benefits e le agevolazioni che potevo desiderare nella Gabiano holding S.p.A ., per la quale lavorai felicemente per quasi 8 anni, fino a quando decisi di licenziarmi, visto che volevo cambiare vita (ma siamo rimasti in ottimi rapporti).

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Nel periodo Covid, se volevo continuare a lavorare dovevo vaccinarmi o mostrare un tampone negativo ogni due giorni. Gli obblighi sanitari non mi sono mai piaciuti e mi hanno sempre insospettito per cui ho deciso di non obbedire a nessuna delle due imposizioni sanitarie e di rimanere a casa, pur senza stipendio, nell’attesa che questo improvviso Covid passasse. Nel frattempo, gestivo, come secondo lavoro, case vacanza e pizza festival/street food e, 3 volte a settimana, davo lezioni private come personal trainer, in maniera tale da generare comunque un guadagno per sopravvivere, essendo che la mia entrata la principale non la percepivo piú causa nuovo Dpcm.

In questo periodo decisi di viaggiare in Giordania per staccare la mente e riprogrammarla, magari con nuove idee e, quando tornai, vista la situazione in Italia, decisi di trascorrere Natale e Capodanno fuori. Pensavo al sud-est asiatico ma ,senza vaccino, l’unico Paese che mi avrebbe permesso di entrare era il Messico così il destino ha deciso per me e io ho detto, “e Messico sia!”

Quando hai sentito di non voler più tornare a casa, come ti sei mosso?

Quando è successo, la mia vacanza messicana, ovvero un tour di 15 giorni in 3 Stati differenti della Riviera Maya , stava per terminare. Mi trovavo a Playa del Carmen quando, nel gruppo We Road in cui mi trovavo, una ragazza disse che sarebbe andata a fare un test Covid prima di prendere l’aereo, programmato per il giorno dopo. Il risultato fu positivo così scoprimmo che, di 16 persone del gruppo, altre 2 erano positive. Io ero tra quelle due.

Persi il volo di ritorno in Italia e, positivo al Covid per ben due volte, sono rimasto bloccato in Messico senza sapere la lingua, senza conoscere il posto o la gente, completamente solo. La fortuna é stata che non c’erano le restrizioni dell’Italia e che, essendo asintomatico munito di mascherina, uscivo dalla piccola “cella” trovata su Marketplace, che avevo affittato a 150 Euro mese dove, per lavarmi e usare l’acqua non potabile, dovevo uscire e andare a prenderla in una specie di pozzo.

Camminando per il centro notavo costruzioni in tutti i lati, cartelli di prevendite e affitti, un qualcosa di “strano” dal punto di vista immobiliare, che mi ha fatto pensare all’Italia anni Settanta, quando si facevano gli affari a comprare terreni e costruire, così, incuriosito, approfondii la situazione e iniziai a chiedere se ci fossero locali frequentati da italiani. Andai in uno dove feci la conoscenza di alcuni costruttori e di venditori di caffè e, tramite loro e i loro racconti, iniziai a capire le possibilità immobiliari che si presentavano nella Riviera Maya. Dopo molteplici appuntamenti con costruttori per vedere edifici ma anche con notai, avvocati e commercialisti alla fine decisi d’investire in un appartamento all’interno di un edificio di lusso nel centro di Playa del Carmen.

Andrea Gaggiano Playa Del Carmen

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Le reazioni sono state differenti. Quelle di mamma e papà sono state basate sullo spavento e sulla speranza che avrei presto cambiato idea, rientrando in Italia. Il mio fratellino mi disse, “io mi fido di te e se hai visto delle opportunità valuta bene fai attenzione però vai e concretizza”. Amici e conoscenti mi dissero, “è il momento, ti stai facendo prendere dall’entusiasmo e dal divertimento ma lì non sei in Italia, è un altro mondo, devi fare attenzione. Qui hai un lavoro per cui molti metterebbero la firma, hai la famiglia e tutte le persone che conosci.” In sostanza, tutti pareri paurosi e soprattutto demotivanti, escluso quello di uno dei miei fratelli.

Come ti sei organizzato per trovare un alloggio e un lavoro?

Il lavoro l’ho pensato , studiato e creato partendo dall’Italia e, successivamente, portando la mia esperienza in Messico. Ho investito nell’appartamento che ho arredato da zero e, facendo pubblicità tramite il sito che ho creato personalmente, ovvero www.syrenaluxurycaribbean.com, su Booking e Airbnb, ho iniziato a generare reddito.

Parallelamente e da pochi mesi ho registrato il logo e aperto un’agenzia di viaggi online www.tourexperiencemexico.com, presente anche su Facebook e Instagram e, come ultima attività lavorativa, ho fondato un’associazione civile, insieme a un altra proprietaria, per l’ amministrazione dei 67 appartamenti del Residance Syrena Studio Living di Palya del Carmen.

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Come sei stato accolto dalla popolazione locale?

Bene, perché è una bella popolazione, allegra e senza pensieri. Nella Riviera Maya c’è un “No Pasa Nada”, che viene prima di tutto.

Quali sono state le difficoltà più grandi da affrontare e come le hai superate?

Ho un ottimo spirito di adattamento e so farmi volere bene, così mi sono integrato partendo da conoscenze italiane e proseguendo con quelle messicane e di tutto il mondo perché a Playa del Carmen ci sono persone da ogni dove. Ho studiato la lingua, usandola quotidianamente, adesso il mio messicano-spagnolo è quasi ottimo. Per il lavor, mi sono trovato nella situazione di essere immigrato irregolare e, per rispettare la legge e poter ricevere la residenza e iscrivermi al sat, la nostra agenzia delle entrate, dovevo essere chiaramente regolare così sono dovuto espatriare per un periodo in Costa Rica prima di rientrare in Messico per regolarizzare i documenti.

Adesso gestisci case e appartamenti vacanza. Che consigli daresti a chi vorrebbe fare il tuo lavoro, magari all’estero?

Questo lavoro ho iniziato a farlo nel 2018, parallelamente al mio principale impiego, pertanto avevo esperienza nel settore turistico per la gestione di appartamenti e case vacanza e questa esperienza mi è stata utile per aprire una nuova attività personale all’estero e poterla gestire.

Per chi volesse avvicinarsi a questo mondo il mio consiglio è quello di affiancare un host professionista che può consigliarti come iniziare e darti le basi e le prime informazioni per intraprendere questo bellissimo e soddisfacente lavoro. Come “superhost” cerco sempre nuovi collaboratori per trasmettergli le mie conoscenze, insegnargli il mestiere e iniziare a collaborare, pertanto rimango disponibile ad aiutare chiunque volesse iniziare a scoprire questo nuovo mondo!

Cosa serve, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare in Messico?

In Messico ci sono possibilità lavorative infinite e la burocrazia c’è ma, spesso, pochi la usano. Tuttavia, per poter fare il lavoro da property manager/host é fondamentale a, mio parere, soprattutto per gli stranieri, mettersi in regola, iscriversi al sat e affidarsi a una persona che abbia già fatto tutti questi passaggi burocratici per essere sicuro di eseguirli bene e in regola.

Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?

Dipenda dallo stile di vita a cui uno è abituato o che sceglie. Vi faccio un esempio: si può mangiare carne e tortillas di mais, i famosissimi Tacos a pranzo e cena spendendo 10 Euro al giorno, come si può andare a mangiare in ristoranti esclusivi con viste mozzafiato e spendere tra pranzo e cena 500 Euro in un giorno. Ci sono possibilità per tutti e per tutte le tasche. Quello che ho trovato basso come costo-qualità é il cibo dei supermercati, dove la qualità dei prodotti spesso è più bassa di quella italiana. Con il tempo ci si adatta e si comprende in base ai gusti cosa selezionare per mangiare bene con i prodotti locali.

Visto che tu ti occupi di alloggi, ti chiedo, è facile – per l’italiano medio che decide di trasferirsi lì – trovare un alloggio? Quali sono i costi medi?

Non dire che è facile, ma possibile. I costi medi per un estudio, cioè un monolocale, sono circa 300 Euro il mese, per un bilocale siamo sui 500 Euro il mese, fino ad arrivare ai 4.000 euro Euro il mese. Molto dipende dalla stagione e dalla grandezza dell’appartamento nonché dai servizi che ha l’edificio in cui si trova l’appartamento stesso. Parlando di Playa del Carmen, per spendere meno, è possibile alloggiare fuori dal centro con 250 Euro al mese per un bilocale o trilocale. Ancora, si può optare per altre zone del Messico dove i costi sono più bassi rispetto a località turistiche come quelle della Riviera Maya.

Andrea Gaggiano Playa Del Carmen

Che consigli daresti a un italiano appena arrivato per trovare un’abitazione che sia in una buona zona, bella e non costi troppo?

Andare in bassa stagione, per cui da fine aprile a metà luglio o da settembre a metà novembre, e di cercare un appartamento nel centro di Playa del Carmen, così da avere la possibilità di trovare un lavoro avendo la comodità di girare a piedi o con i bus collettivi che ti portano da una parte all’altra di Playa del Carmen con 50 centesimi.

Come valuteresti servizi come burocrazia, sanità e mezzi pubblici?

Abituato a un Paese come l’Italia, posso dire che la burocrazia è poca e i tempi di attuazione sono rapidi. La sanità, come sappiamo, è a pagamento per tutti i turisti. Ci sono assicurazioni mensili a 40 Euro che ti coprono per eventuali ricoveri oppure per le operazioni nel senso che ti rimborsano il totale speso. L’affidabilità e la preparazione medica possono essere differenti da un posto all’altro ma, se si pagano bene, i medici potrebbero essere migliori e più sicuri di quelli che troviamo in Italia. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, parlando sempre della Riviera Maya e dei posti turistici, essi sono tantissimi e ci si può spostare con pochi Euro, in maniera comoda e veloce. Andando in altre zone, al contrario, si trovano popoli che vivono ancora nelle capanne senza elettricità e i mezzi di trasporto che passano sono taxi, uber o bus turistici organizzati.

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Spesso sentiamo dire che il Messico è un Paese pericoloso. Sei d’accordo? Ti sei mai sentito in pericolo?

Personalmente mi sono trovato in alcune situazioni di pericolo anche estremo però non dove vivo ma viaggiando per il Paese. Obiettivamente e statisticamente il Messico è un Paese con molta corruzione e criminalità pertanto lo confermo. Pensiamo anche alla vastità del Paese, alla popolazione e a tutte le libertà che hanno, o meglio, che si prendono. Come in tutto il mondo, ci sono zone pericolose e altre, come la Riviera Maya che, essendo prevalentemente turistiche, sono meno pericolose e la criminalità non si percepisce, pertanto, queste zone sono più vivibili.

Che consigli daresti a chi sogna di trasferirsi lì?

Consigliere, per prima cosa, di fare un tour per il Messico per vedere la cultura, gli usi, i costumi, il cibo locale e la popolazione stessa, che cambia di zona a zona, in maniera tale da comprendere se può essere fattibile vivere in Messico per la persona che vorrebbe trasferirsi. In secondo luogo, informarsi sulle procedure per vivere qui. In questi anni, ho aiutato diverse persone che hanno deciso di trasferirsi in Messico a scoprirlo sia a livello turistico sia burocratico in quanto è vero che c’è meno burocrazia rispetto all’Italia ma c’è sempre tanta corruzione e la maggior parte delle volte, pur pagando, se non c’è la conoscenza corretta anche all’interno delle istituzioni, si ottengono documenti irregolari.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza per la prima volta?

Il Messico vi rimarrà non solo nella mente, come incredibile ricordo, ma anche nel cuore per l’accoglienza, l’amore, la musica e l’allegria che vi accompagneranno per tutta la vostra vacanza. Vi consigio la bellissima Riviera Maya, dove potrete scoprire l’incredibile cultura Maya, la cultura detta pre-ispanica fino a quella ispano-messicana di oggi. Vedere una delle 7 meraviglie del mondo e godervi il mar caraibico con le sue spiagge bianche, palme enormi, la frutta, gli animali esotici e tanto divertimento, è qualcosa che ricorderete per sempre.

Per curiosità e informazioni vi consiglio di visitare il mio nuovo sito

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Sito web: www.syrenaluxurycaribbean.com