I 10 paesi in cui scappare subito

Di Nicole Cascione

Tra i dieci migliori Paesi del mondo in cui scappare, la Cina risulta occupare il primo posto. A dichiararlo è la HSBC’s annual Expat Explorer Survey, basandosi su una diversificata serie di criteri socio-economici. Dunque, al primo posto si piazza l’incontrastata Cina, il cui dominio sta tutto nelle innumerevoli opportunità professionali, di gran lunga maggiori rispetto ai Paesi europei o nordamericani.

 

La Cina infatti, investe soprattutto sugli immigrati con un profilo professionale elevato, offrendo maggiori benefit, un’alta retribuzione, rialzi di scatti di carriera e un soddisfacente ambiente lavorativo, come confermato dal 41% degli emigrati. Mentre, per quanto riguarda la qualità della vita, si piazza al terzo posto, con una cultura locale accogliente, cibo buono e sano e la più alta percentuale di partecipazione in qualsiasi sport. Ovviamente, ci sono anche aspetti negativi, legati soprattutto all’elevato tasso di inquinamento e alla presenza del comunismo.

Al secondo posto troviamo la Germania, definita come il luogo migliore dove far crescere i propri figli e dove l’economia è molto forte. Prima potenza economica europea e quarta mondiale, è ritenuta da tutti un modello di capitalismo moderno e sociale. Circa l’87% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto della propria scelta di vita. Unico neo è l’alto costo della vita.

Al terzo posto c’è Singapore: moderna, affascinante e creativa. Metropoli del commercio, risulta essere anche un luogo ideale dove crescere i propri figli, soprattutto per l’educazione impartita. Secondo il Cost of Living di Mercerm è l’ottava città più costosa del mondo ed infatti è proprio l’alto costo della vita, unito alla scarsa sicurezza sul lavoro, l’unico difetto del Paese.

Le Isole Cayman, invece, si piazzano al quarto posto, soprattutto per le grandi possibilità di guadagno, per il clima gradevole tutto l’anno e per la facilità con cui si creano rapporti sociali. Le Cayman sono tradizionalmente inserite nelle liste dei paradisi fiscali, dove le norme sul segreto bancario sono stringenti e dove è possibile registrare società anonime, schermando l’identità dei reali proprietari. Tra le particolarità vantaggiose delle Cayman, per chi opera in finanza, c’è una legislazione chiara e semplicissima, un sistema giudiziario veloce e poca o nessuna burocrazia. Anche qui però, a quanto pare, il costo della vita è notevolmente alto.

Al quinto posto troviamo la meravigliosa Australia, uno dei luoghi dove, ogni anno, cresce il numero delle persone che si trasferiscono. Secondo una recente ricerca dell’Economist sulle città più vivibili del mondo, Melbourne si sarebbe aggiudicata il primo posto. I settori maggiormente ricchi di opportunità lavorative sarebbero: costruzioni, commercio, contabilità, informatica, ingegneria, petrolio e gas, industria mineraria. Tra gli aspetti positivi c’è senza dubbio il clima, tra quelli negativi le distanze abissali.

Secondo l’HSBC, al sesto posto ci sarebbe il Canada, soprattutto per l’alta qualità di vita e per l’economia notevolmente sviluppata. Clima e cultura differente sarebbero gli unici aspetti negativi del Paese.

Al settimo posto invece si piazza la fredda Russia, soprattutto per il cibo sano, per la presenza di luoghi in cui è possibile divertirsi e per la movimentata vita sociale. Unica nota negativa è la scarsa, ma allo stesso tempo costosa, assistenza infantile.

Ed ancora, all’ottavo posto troviamo il Belgio, con alti consensi nell’ambito della salute e del benessere. Paese in cui vi è una bassissima percentuale di criminalità violenta. Il settore dove è più facile trovare opportunità lavorative è quello linguistico. Mentre, tra gli aspetti negativi c’è senza dubbio un’economia nella media e bassissimi punteggi per quanto riguarda sport e dieta sana.

Al nono posto si piazzano gli Emirati arabi, grazie alla sua elevata qualità di vita e alle nuove opportunità di lavoro. E’ un Paese in cui è possibile trovare facilmente un posto di lavoro ben retribuito; luogo ideale in cui crescere ed educare i propri figli. Gli aspetti negativi, secondo l’HSBC, sono legati alle tradizioni islamiche che rendono conservatore il Paese, con regole di condotta molto rigide. Inoltre, molto difficile è creare rapporti sociali con i locali.

Infine, al decimo ed ultimo posto c’è Hong Kong, importante centro finanziario, commerciale e culturale. La combinazione tra le basse tasse da pagare ed un elevato standard di vita, ha attirato gente proveniente da tutto il mondo. Il Paese è completamente indipendente dalla Cina e per questo ha proprie leggi e propria moneta. Risulta essere però tra le città più care e più densamente popolate del mondo.

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