La yogurteria di Francesca e Maurizio in Marocco
A cura di Nicole Cascione
Francesca, 36 anni, una solare emiliana di Parma e Maurizio di Asti, 41 anni, un determinato imprenditore appassionato di viaggi, nato a Torino. Si sono conosciuti due anni fa; dopo sei mesi Maurizio si è trasferito a Parma e intanto pensavano di creare qualcosa insieme, che rispecchiasse i loro gusti ed il loro stile di vita semplice. Dal loro incontro è nato un nuovo progetto imprenditoriale in Marocco: la YooAfrique. Un progetto nato dalla ricerca di una vita sana, partendo da un’alimentazione equilibrata.
Francesca, Maurizio, prima di optare per il Marocco, avete valutato la possibilità di aprire la vostra attività in Italia?
Sinceramente, guardandoci bene attorno, abbiamo valutato che a Parma o ad Asti, mettersi in proprio non era possibile: troppe spese, un budget ridotto, tasse altissime ed un’economia stagnante. Oltre alle condizioni economiche, ci siamo resi conto che in Italia si respira un’aria di rassegnazione, di grigiore e di impotenza e questo stato entra nelle persone. Abbiamo fatto una vacanza in Marocco e visitato Essaouira, dove Maurizio era già stato e qui abbiamo iniziato ad informarci sulla possibilità di creare un’azienda e sull’iter burocratico. In sei mesi abbiamo trovato il locale e iniziato le pratiche per la creazione della società. Ed eccoci qui a sviluppare il nostro progetto lavorativo e di vita.
Di che progetto si tratta?
E’ un progetto che nasce dalla ricerca di una vita sana partendo da un’alimentazione equilibrata. Qui abbiamo fondato la YooAfrique sarl, registrato il marchio Yoo Fruits + Yoogurt e aperto il primo punto pilota frozen yogurt, estratti di frutta e verdura, smoothies, insalate di frutta. Il nostro prodotto è rivolto sia ai turisti, numerosi durante tutto l’anno, che alla popolazione locale, estremamente golosa. Utilizziamo attrezzature italiane e prodotti locali, cercando di miscelare le esperienze lavorative apprese in Italia ai sapori africani. Visto l’interesse per i nostro lavoro, stiamo sviluppando il concept per l’apertura in franchising del marchio YOO in altre città del Marocco.
Perché avete scelto proprio il Marocco?
Perché qui abbiamo trovato le condizioni ideali sia per la nostra attività sia per una vita più semplice, a contatto con la natura e le persone, e per il clima che qui è costantemente soleggiato e con una temperatura tra i 15 ed i 25 gradi in tutte le stagioni. Altro motivo che ha favorito la nostra scelta è la breve distanza dall’Italia, che ci permette di tornare a casa in sole tre ore di volo. Il nostro progetto nasce ad Essaouira, una piccola città sulla costa atlantica, dal colore bianco e blu, da sempre meta di viaggiatori, scrittori, registi ed artisti. Ad un paio di ore da Marrakech, tra le colline di argan, il deserto roccioso e le dune battute dagli alisei, Essaouira (che significa “disegnata bene” ) è una perla sull’Atlantico, una cittadina portuale con mura arabe e bastioni portoghesi, patrimonio dell’Unesco che, a differenza delle grandi città, mantiene ancora il fascino esotico del Marocco. Questa piccola cittadina è da anni meta di numerosi turisti: sportivi appassionati di surf e kitesurf e viaggiatori da tutto il mondo, in quanto molto attiva culturalmente. Nell’arco dell’anno si svolgono parecchi festival, il maggiore dei quali è Gnaoua: il festival di musica più grande dell’Africa e tra i maggiori al mondo, che nell’arco di 4 giorni porta ad Essaouira circa 500 mila persone.
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E’ stato semplice a livello burocratico, avviare la vostra attività?
Sì, la normativa si basa sul diritto francese, molto simile al nostro. Noi ci siamo affidati ad un commercialista qui ad Essaouira, il quale ha svolto tutte le pratiche per la costituzione della società. Dopo la costituzione abbiamo potuto richiedere la residenza. La difficoltà maggiore è stata nel trovare un buon commercialista e nel reperire le giuste informazioni. Per la ricerca del locale ci siamo affidati ad un’agenzia immobiliare gestita da francesi, che sono stati molto professionali e disponibili. Qui, a differenza dell’Italia, esiste una formula chiamata “chiave” per l’acquisto della licenza. In pratica si acquista il diritto del primo affittuario ad un valore commerciale, il quale può essere rivenduto.
Avete dovuto richiedere determinati permessi o sostenere dei corsi per ottenere una licenza?
Le società si aprono con il passaporto. In funzione dell’attività che si vuole svolgere, bisogna richiedere l’iscrizione alla Camera di Commercio e non necessita nessun corso.
Il Marocco cosa è in grado di offrire allo stato attuale? Secondo voi, può offrire una qualità di vita superiore rispetto a quella che ormai offre l’Italia?
L’Italia è l’Italia, il nostro Paese e le nostre radici. Non parlerei di qualità della vita. Il Marocco ha tanti pregi, è un bel Paese, ricco di attrazioni turistiche e naturalistiche, di storia, ma non dimentichiamo che è ancora un Paese con grandi problematiche, come la sanità e i rifiuti. La cosa positiva è il recente sviluppo economico, il costo della vita molto più basso rispetto all’Italia e la totale mancanza di stress: qui la frenesia e le corse a cui eravamo abituati in Italia mancano completamente.
Quali sono i vostri progetti futuri? Pensate di espandere il vostro marchio anche al di fuori del territorio marocchino?
Al momento abbiamo sviluppato il format per il franchising sul territorio marocchino. Un concept nuovo per questo mercato e una possibilità anche per altri italiani che intendono trasferirsi. La nostra società YooAfrique ha anche sviluppato altri marchi, è nostra intenzione entro il prossimo anno aprire un secondo locale, ovviamente di Italian street food.
Per info
YooAfrique sarl
Essaouira, Maroc