Viaggio da Osaka a Hiroshima

di Maricla Pannocchia

La città di Hiroshima è una tappa che non dovrebbe mancare in qualsiasi viaggio in Giappone. Se non hai molto tempo a disposizione e soggiorni a Osaka, puoi visitarla con un’escursione giornaliera fai-da-te. Com’è noto Hiroshima è – insieme a un’altra città giapponese, Nagasaki – l’unico posto al mondo in cui è stata sganciata una bomba atomica. Visitare i luoghi relativi a quell’episodio, conoscerne meglio la storia e farsi un’idea di ciò che hanno dovuto passare le persone della città quella mattina del 6 agosto 1945 è molto importante, specialmente per sviluppare un pensiero critico sull’attuale situazione mondiale e sulle armi nucleari.

Come andare da Osaka a Hiroshima in giornata

Sebbene sia possibile prendere parte a dei tours organizzati (trovi delle proposte anche direttamente all’ufficio informazioni all’arrivo all’aeroporto internazionale Kansai di Osaka), questa non è l’opzione più economica per visitare Hiroshima. Inoltre, muoversi con un tour organizzato significa dover rispettare tratte e tempi prestabiliti mentre, per immergersi totalmente in una realtà semplicemente inimmaginabile, è necessario che ognuno segua i propri tempi e le proprie esigenze.

Il modo consigliato per andare da Hiroshima a Osaka in giornata è lo Shinkansen (treno proiettile/bullet train). I treni in Giappone sono puliti, efficienti e, generalmente, puntuali.  Optando per lo Shinkansen, il viaggio dura appena 1 ora e 20 minuti a tratta. La partenza è dalla stazione di Shin – Osaka, nella quale è sufficiente seguire i cartelli per gli Shinkansen.

Specialmente se pianifichi di visitare altri luoghi della zona, come Kyoto o Nara, puoi trovare conveniente il Kansai – Hiroshima Area Pass, dalla durata di 5 giorni, acquistabile online o direttamente all’ufficio informazioni all’arrivo all’aeroporto internazionale Kansai di Osaka. Il costo è di 17.000 Yen (circa 108 Euro) per gli adulti e 8.500 Yen (circa 54 Euro) per i bambini. Prima di salire a bordo del treno, assicurati che si tratti di quello per cui hai comprato il biglietto.

Un consiglio, specialmente se non sei mai stato in Giappone prima e provieni da città o paesini piccoli, è quello di recarti alla stazione di Shin – Osaka con un certo anticipo. Molte persone si confondono fra questa e la stazione di Osaka dalla quale, però, non partono gli Shinkansen. Dalla stazione di Osaka, prendi un treno dell’Osaka Loop Line diretto a Shin – Osaka (è solo una fermata).

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Ci sono anche dei treni regolari che portano da Osaka a Hiroshima ma, con una durata del viaggio di circa 6 ore a tratta, non sono idonei per una gita giornaliera. Lo stesso vale per i tragitti in autobus che probabilmente sono l’opzione più economica ma la cui durata è di circa 5 ore a tratta.

Scopri le attività da fare a Hiroshima

Come muoverti a Hiroshima in giornata

Muoversi a Hiroshima è semplicissimo. Ci sono diversi modi per farlo ma, per una gita giornaliera, è consigliabile sfruttare l’autobus hop-on, hop-off (Meipuru-pu Sightseeing Bus), gratuito se hai il JR Pass. Nel caso in cui tu non lo avessi, il costo per un biglietto giornaliero è di 400 Yen (circa 2,50 Euro) per gli adulti e di 200 Yen (circa 1,27 Euro) per i bambini.

Una volta arrivato alla Hiroshima Shinkansen Station, scendi al piano terra e recati alla pensilina numero 2. L’autobus hop-on, hop-off ha tre diverse linee (Orange Route, Green Route e Lemon Route) e tutte si fermano nei luoghi inerenti la bomba atomica. L’hop-on, hop-off passa da ogni singola fermata ogni ora. Per aggiornamenti sugli orari o informazioni, trovi un ufficio turistico al piano terra della Hiroshima Shinkansen Station.

Cos’è successo il 6 agosto 1945  a Hiroshima

Alle 8.16 della mattina del 6 agosto 1945 la prima bomba atomica mai usata dall’Uomo è stata sganciata dall’Aeronautica Militare statunitense sulla città giapponese di Hiroshima. La scelta di bombardare Hiroshima e Nagasaki (su cui è stata sganciata una bomba atomica a 3 giorni di distanza dalla prima) è stata dettata da diversi fattori. In primis, quando la bomba atomica fu pronta, tra la primavera e l’estate del 1945, in Giappone non erano rimaste molte città intatte da bombardare. In secondo luogo, il comitato scelse quattro città (fra cui Hiroshima e Nagasaki) come candidate per un bombardamento, decidendo che la bomba atomica sarebbe stata sganciata su quella che, quel giorno, avrebbe avuto il clima migliore.

L’esplosione della bomba atomica ha distrutto il 90% degli edifici della città, uccidendo subito fra le 70.000 e le 80.000 persone circa. Molte altre persone sono morte la sera stessa, il giorno successivo o anche a diversi giorni di distanza dall’esplosione. Altre si sono ammalate molti anni dopo, spesso arrivando alla morte.

A Hiroshima è possibile visitare diversi luoghi della memoria. Un consiglio importante: se viaggi con bambini, l’interno del Museo della Pace contiene foto e oggetti che possono essere traumatizzanti per i più piccoli. Anche le persone altamente sensibili o coloro che, in generale, assorbono molto di ciò che vedono, dovrebbero mettere in conto possibili pause o il saltare a piè pari determinate testimonianze.

I luoghi della memoria

  • La cupola della bomba atomica (A Bomb Dome)

Ex centro di promozione industriale della Prefettura di Hiroshima, costruito nel 1915, l’edificio è stato insignito del World Culture Heritage Site. In seguito all’esplosione della bomba atomica, la costruzione è rimasta parzialmente in piedi anche se, purtroppo, tutte le persone al suo interno sono morte immediatamente. È possibile visitare l’edificio dall’esterno, un’esperienza toccante, che aiuta a comprendere la magnitudine dell’esplosione.

  • Il Parco della Pace

A pochi passi dalla cupola della bomba atomica, questo parco verde e ben tenuto, è un luogo di memoria e di riflessione. Da vedere, il monumento a Sadako Sasaki, con i suoi celebri origami a forma di gru. Sasako aveva appena due anni al momento dell’esplosione della bomba atomica, alla quale era sopravvissuta, solo per ammalarsi, anni dopo, di leucemia, e morire ad appena 12 anni. La sua storia è particolarmente toccante perché si dice che la bambina abbia sempre affrontato la battaglia contro la malattia con coraggio e determinazione, con l’obiettivo di realizzare 100 origami a forma di gru perché una leggenda dice che, così facendo, è possibile esprimere un desiderio. Sasako non fece in tempo a portare a termine la sua missione ma i suoi amici le hanno dedicato un monumento e la ragazzina è diventata il simbolo di tutti i bambini morti a causa dell’esplosione della bomba atomica (qui trovi le istruzioni su come realizzare il tuo origami a forma di gru).

Da vedere anche il Cenotafio del memoriale, dedicato alle vittime della bomba atomica. Lì brucia ininterrottamente la Fiamma della Pace, che sarà spenta solo quando, nel mondo, non ci sarà più neanche un’arma nucleare. La visita all’Hiroshima National Peace Memorial Hall for the Atomic Bomb Victims offre una lista di fotografie e nomi delle vittime e, in alcuni giorni, la lettura, sia in inglese sia in giapponese, di poesie e brevi racconti scritti da alcuni sopravvissuti.

Il Museo della Pace è il luogo che, generalmente, tocca maggiormente i visitatori e che richiede più tempo per la visita. Esso contiene principalmente fotografie e oggetti appartenuti alle vittime o ai sopravvissuti. Dei dipinti illustrano momenti dell’esplosione e dei giorni seguenti mentre abiti e oggetti appartenuti a chi non ce l’ha fatta e fotografie originali ti accompagnano in questo percorso il cui scopo è chiaro: inneggiare alla pace e lottare, tutti insieme, per eliminare ogni arma nucleare dal mondo.

Come accennato in precedenza, la visita non è particolarmente consigliata ai bambini piccoli, mentre può essere utile e istruttiva per quelli più grandicelli e per i ragazzi. In generale, muoversi da una sala all’altra di questo museo così serio e ben fatto, può mettere alla prova la tua forza emotiva. Rispetta i tuoi tempi e ciò che provi. Al momento, è anche possibile ascoltare la storia di quel giorno dalla voce del figlio di un sopravvissuto. Eventuali eventi e incontri sono segnalati tramite volantini all’ingresso.

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Perché è importante visitare i luoghi della memoria di Hiroshima

Con tante attrattive nella città di Osaka e luoghi famosi e incantevoli come Kyoto e Nara nelle vicinanze, forse hai pensato di lasciar perdere Hiroshima e di visitarla, magari, in futuro, quando avrai più tempo da dedicarle. Se è vero che Hiroshima stessa conta molti luoghi interessanti da vedere – Hiroshima Castle, Hiroshima Museum of Art e la celebre Miyajima, solo per citarne alcuni – una visita di una giornata da Osaka permette di dedicare diverse ore alla scoperta dei luoghi della memoria.

La Fiamma della Pace ancora accesa ci anticipa che, purtroppo, siamo ancor ben lontani dal vivere in un mondo privo di armi nucleari. L’inventario del SIPRI ha contato circa 12.512 testate nucleari. Secondo l’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) la Russia, insieme agli Stati Uniti, detiene il 90% delle armi nucleari che ci sono attualmente nel mondo mentre in Europa si contano circa 515 testate, nel Regno Unito e in Francia, oltre alle circa 150 armi nucleari americane ospitate sul territorio europeo. L’Italia non ha armi nucleari proprie ma, in quanto membro NATO, ospita sul suo territorio alcuni ordigni.

Visitare Hiroshima significa diventare più consapevole non solo di cos’è accaduto in passato ma anche di come la minaccia di una guerra nucleare non sia poi così infondata. C’è da tenere a mente, inoltre, che le armi nucleari disponibili oggi sono molto più potenti della bomba atomica sganciata su Hiroshima.

Il trattato TPNW (Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari) rende illegali le armi nucleari. Tuttavia, alcuni Paesi, come gli Stati Uniti e lo stesso Giappone (unica nazione a essere mai stata colpita dalla bomba atomica), non hanno ancora ratificato tale trattato. Anche l’Italia non ha ancora ratificato il TPNW e ospita 35 armi nucleari americane sul suo suolo. Qui è possibile vedere, Paese per Paese, la sua posizione in merito al trattato.

In un mondo già in guerra, dove terribili violazioni dei diritti umani vengono perpetrate quotidianamente su grande e piccola scala, la tragedia di Hiroshima ci ricorda che, purtroppo, nessuno di noi è al riparo dalle armi nucleari. Allo stesso modo, gli eventi del passato ci rammentano la nostra responsabilità. È nostro dovere, infatti, informarci al riguardo, parlarne ai nostri cari, divulgare notizie e informazioni sui social e, in generale, non nascondere la testa sotto la sabbia perché anche a Hiroshima, come in altri luoghi dell’orrore, si legge la famosa frase “mai più.” Spetta a noi far sì che queste parole non rimangano solo su carta.