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Valentina, “Tra Stoccarda e Monaco, ringrazio la Germania per quella che sono”

Valentina Bertone

Valentina: tra Stoccarda e Monaco

A cura di Maricla Pannocchia

Giornalista freelance e madre di due bambini, Valentina è partita con il marito quando la situazione in Italia non era proprio facile per la coppia. Nonostante l’uomo avesse 150 dipendenti sotto di lui, guadagnava 1000 Euro il mese e Valentina arrancava, come freelance, per pagare le bollette, tanto da avere un secondo lavoro fisso in un call center.

La scelta era fra Stoccarda e Monaco, per la vicinanza con Torino. “Noi siamo figli unici e le nostre famiglie sono di Torino. Avevamo bisogno di un posto che non fosse troppo distante da Torino per tornare velocemente se ci fosse stata un´emergenza. Eravamo indecisi tra Stoccarda e Monaco ma quest’ultima era troppo cara quindi siamo arrivati a Stoccarda senza nessun amico o aggancio. Eravamo completamente soli”, racconta la donna, che aggiunge che la vita da expat non è sempre facile.

Per esempio, se trovare lavoro a Stoccarda è relativamente facile (anche se Valentina e suo marito ci hanno messo più del previsto, rischiando di rimanere a corto di soldi), il problema principale è trovare casa. A parte i prezzi, dato che la città è, in generale, molto cara, Valentina ci racconta che, per affittare o comprare una casa, devi fronteggiare tante altre persone con il tuo stesso desiderio, tutte munite di cv ed estratto conto.

Un prezioso consiglio che Valentina darebbe alla sua versione più giovane, e che condivide con voi lettori, è quello d’imparare il tedesco, “l’inglese aiuta, ma non basta. Se volete trasferirvi a Stoccarda, studiate il tedesco.”

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Ciao Valentina, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, sono Valentina, una giornalista freelance e madre di due bellissimi bambini. Abito a Monaco di Baviera da un anno ma la mia “vita tedesca” è iniziata a Stoccarda, città che mi è rimasta nel cuore perché mi ha reso la donna che sono. Amo raccontare di viaggi e, su Instagram, parlo giornalmente di news e attualità.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Nel 2015 lavoravo come freelance e arrancavo per pagare le bollette. Dopo aver svolto il mio lavoro del cuore, mi recavo in un call center per guadagnare i soldi sicuri. Mio marito, nel mentre, era un manager con 150 dipendenti e superava di poco i 1000 Euro di guadagno il mese. Un contratto in scadenza e i soldi del matrimonio appena celebrato ci hanno spinto a cambiare vita. Dopo molti pensieri su dove potesse essere la nostra nuova casa abbiamo optato per Stoccarda.

Adesso vivi a Monaco ma, per 6 anni, hai abitato a Stoccarda. Come mai hai scelto proprio quella città?

È stata una fortuna ma è iniziata come ripiego. Noi siamo figli unici e le nostre famiglie sono di Torino. Avevamo bisogno di un posto che non fosse troppo distante da Torino per tornare velocemente se ci fosse stata un´emergenza. Eravamo indecisi tra Stoccarda e Monaco ma quest’ultima era troppo cara quindi siamo arrivati a Stoccarda senza nessun amico o aggancio. Eravamo completamente soli.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Io credo che se lo aspettassero. Abbiamo sempre pensato a una vita oltre confine, ci mancava solo la base economica per spostarci. Come regalo di nozze avevamo chiesto i soldi per il trasferimento. I genitori erano contenti, alcuni amici si sono sentiti traditi, abbandonati.

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Con il senno di poi, direi che mi sono organizzata malissimo. Siamo arrivati a Stoccarda pensando di trovare subito lavoro invece abbiamo impiegato molto tempo a trovarlo, rischiando di rimanere davvero senza soldi. Non avevamo la padronanza della lingua, che è fondamentale per lavorare. Oggi, se dovessi parlare con la Valentina del 2015, le direi di fare un corso di tedesco serio e di resistere.

Di cosa ti occupi?

Mi occupo di comunicazione per aziende o piccoli esercenti e ho scritto un libro, “ Scegli di brillare”, edito da Pathos edizioni, dove racconto cosa significhi essere una madre expat. Come lavoro primario sono una giornalista. Scrivo per “Il corriere di Italia”, “Linkiesta”, “Greenkiesta” e “Vivistoccarda”. Inoltre creo contenuti digitali e ho un podcast, “Coffee Break”, che amo moltissimo.

Ricordi cos’hai provato appena arrivata a Stoccarda, sapendo che ci avresti vissuto per un po’?

Ero euforica. La città era stupenda, ricca di cose fare e cercavo di viverla appieno. Ho cercato subito lavoro senza però trovarlo con la paura di non poter scrivere mai più o di non lavorare mai più in questo campo. Le sensazioni provate erano cicliche: euforia, panico e speranza.

Come ti sei mossa per trovare un alloggio?

Noi abbiamo avuto molta fortuna. All’inizio abbiamo scaricato le app WG, immobilienscout24 e immowelt. Nel mentre, siamo andati in diverse agenzie. Dopo molti buchi nell’acqua, una coppia di agenti immobiliari ci ha preso in simpatia e ci ha dato fiducia affittandoci la nostra prima casa. Senza di loro non saremmo qui a parlare. Bisogna dire che abbiamo pagato una piccola somma per entrare perché nel 2016 era normale pagarla. Ora la legge è cambiata.

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Quali sono i prezzi medi e le zone che consiglieresti per vivere bene spendendo il giusto?

Stoccarda è cara ovunque. Le case sono poche e non c´è più possibilità di costruire. Con meno di 800 Euro il mese non affitti nulla, se ti trovi nella parte della città dove arriva la metro. Forse è ancora possibile trovare qualcosa sui 500 Euro il mese stando sulle colline ma devi avere la macchina. Io vivevo a West e l´amavo perché era servita benissimo e, volendo uscire a cena, potevi anche tornare a casa a piedi, essendo centrale. A Bad Cannstatt è possibile trovare molti italiani e i prezzi sono più contenuti.

Puoi dirci i prezzi di beni e servizi di uso comune?

Questa risposta cambia a seconda delle abitudini e del momento storico. A causa della guerra in Ucraina le materie prime come il grano, l’olio e il gas sono aumentate. Ora la benzina è a 1800 ma potrebbe diminuire o aumentare. I costi di frutta e verdura dipendono da quando le compri e dove. Per esempio, fra due mesi 500g di pomodorini costeranno 7,50 Euro perché saranno fuori stagione mentre il cavolo 0,80 Euro. Lo so che non è buono uguale ma la terra tedesca offre questo e i prodotti d’importazione o fuori stagione costano di più.

Qual è, secondo te, lo stipendio minimo per vivere bene a Stoccarda?

Per vivere bene, non sopravvivere, secondo me 1800 Euro il mese a persona sono sufficienti. Lo Statoti aiuta se non riesci a vivere e contiamo che il salario minimo all’ora è di 12.00 Euro. Come sempre, bisognerebbe capire dove vive la persona, se è da sola, in coppia o in famiglia.

Cosa si fa, in città, dal punto di vista artistico, ricreativo e culturale?

La città offre festival di ogni genere ogni fine settimana da marzo a dicembre. Nella pausa invernale si possono ascoltare concerti, si può vedere l’opera, che è il fiore all’occhiello di Stoccarda, e visitare i musei, che sono bellissimi. C´è anche il Museo del Maiale, che è il più grande d’Europa

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Non ho mai avuto problemi di razzismo, quindi, direi che sono stata accolta bene. Ricordo solo un ristoratore che voleva farmi lavorare in nero e, quando mi sono opposta, mi ha detto che in Germania non avrei mai combinato nulla.

Quali sono i settori in cui è più facile essere assunti, come italiani?

Se si conosce la lingua ogni settore è buono, non importa la nazione di provenienza. Bisogna pensare che Stoccarda è una città caratterizzata dalle aziende dell’autoveicolo quindi si cercano molti operai e figure adatte a quel campo. La ristorazione è una buona opzione anche per chi non conosce il tedesco ma fate attenzione allo sfruttamento. Qui cercano anche molti postini. Il lavoro non manca, anzi, è più facile trovare lavoro che casa.

Pensi che sia necessario conoscere bene il tedesco?

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Penso che sia fondamentale se vuoi integrarti o trovare un lavoro. Provate a pensare a un tedesco che parla solo la sua lingua che viene in Italia a cercare lavoro. I possibili datori di lavoro non capirebbero una parola di quelle che dice. L’inglese aiuta ma non può essere l’unica opzione. C’è da sapere, inoltre, che molti abitanti del posto parlano solo il dialetto quindi direi che il tedesco è fondamentale ma lo Schwäbisch aiuta.

Come funziona per avviare un’impresa lì?

È davvero molto facile. Bisogna compilare un modulo che è possibile ritirare al Rathaus e, una volta in cui la modulazione presentata diventa sufficiente e corretta, si comincia. La regolamentazione varia a seconda dell´attività che vogliamo aprire. Dipende anche dal fatto di essere libero professionista o una società. Per le società diventa più complicato perché ci sono dei denari in gioco e più persone da gestire, quindi, oltre al modulo da compilare, bisognerà sentire un avvocato.

Credi che, se un tuo amico che ancora vive in Italia, andasse a Stoccarda domani, sarebbe facile, per lui, trovare un impiego e un alloggio in tempi brevi?

Un lavoro sì, l’alloggio no. Trovare casa è difficilissimo, bisogna sostenere un colloquio con anche 50 persone presenti che vogliono la tua stessa casa e tutti con cv ed estratto conto alla mano. Le referenze sono gradite. Vince il più credibile e il meglio piazzato. Se sei nuovo è difficile muoversi in questa giungla, sono “competenze” che acquisti sul campo. Io ho cambiato tre case quindi mai perdere la speranza.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Cittadinanza in un Paese europeo o permesso di soggiorno e poi, come sempre, dipende da cosa vai a fare . Se serve il tuo diploma e non è presente tra quelli tedeschi (es: laurea in medicina esiste, ostetricia no) devi fartelo convertire. Esiste un sito in italiano che spiega come fare. Se, invece, vuoi affittare casa a volte ti chiedono lo Schufa, un documento che racconta i tuoi carichi pendenti. È necessario se vuoi comprare casa.

Come valuteresti servizi come sanità, burocrazia e mezzi pubblici?

Per la sanità io mi sono trovata sempre bene, ho partorito due figli a Stoccarda e non posso lamentarmi di nulla. La burocrazia è veloce ma vogliono sempre ricevere lettere. Credo di aver speso più in francobolli i primi due anni che in shampoo, non scherzo e ho i capelli lunghi! I mezzi di trasporto sono quasi sempre puntuali e con il deutsche ticket, al costo di 49 Euro il mese, puoi viaggiare in tutte le metro e sui treni regionali e interregionali della Germania. Questa mia affermazione cambia da esperienza a esperienza, la mia è positiva.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi a Stoccarda?

Non mollare. Il primo anno sarà una figata, il secondo ti mancherà terribilmente l’Italia e il terzo sarà di accettazione. Stoccarda è una città a misura d’uomo che può regalarti tanto. Accoglila e non ti chiudere solo nella comunità italiana. Portati un po’ di soldi per trasferirti, ti serviranno. Infine, studia il tedesco.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?

Sicuramente consiglio di non andare da gennaio ad aprile, gli eventi scarseggiano e fa freddo. In primavera si può anche semplicemente bere una birra bivaccando nella meravigliosa Schlossplatz o nei biergarten. Da fine novembre iniziano i mercatini di Natale quindi Stoccarda potrebbe essere una meta per una vacanza natalizia. Quello di Esslingen è il più bello, a mio parere.

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Puoi suggerire ai nostri lettori dei posti poco conosciuti che, secondo te, meritano una visita?

il mio posto del cuore è Tschechen & Söhne, che si trova all´interno del parco di Karlshöhe in Humboldtstraße 44, si mangia, beve e si ascolta buona musica all´aperto ma il pezzo forte è la vista sulla città. Impagabile! Poi il Museo del Maiale citato prima, talmente assurdo che non si può non visitare. Lo zoo con il bellissimo giardino botanico e, infine, le terme.

Come abbiamo già accennato, ora vivi a Monaco. Quando e perché hai deciso di trasferirti?

Mi sono trasferita per via del lavoro di mio marito. Come potete intuire io non ho bisogno di un posto fisso per lavorare ma mi basta il mio computer .Non abbiamo scelto di vivere in città ma abbiamo ripiegato sui paesini circostanti. Dopo il 2020 avevamo bisogno di un contatto giornaliero con la natura.

Noti delle differenze fra le due città?

Io sono nata a Torino e ho studiato a Milano. Stoccarda e Monaco me le ricordano. Stoccarda come Torino è una città piccola, basata sull’auto-motive, fatta di persone semplici che amano divertirsi con cose semplici. Monaco, come Milano, è mondana, trovi moltissimo e anche di più. I settori di riferimento sono il marketing e la finanza. Entrambe hanno lati positivi.

Se tornassi indietro, faresti qualcosa diversamente?

No, perché io sono il risultato delle mie scelte, giuste o sbagliate che fossero. Anzi, forse, sapendo come andranno le cose, prenderei un aereo per dare l´ultimo saluto a mia nonna. Ci sono alcune cose che non si possono prevedere e forse non saperlo ci fa vivere meglio ma, se tornassi indietro, quello sarebbe il mio unico desiderio. Vivere all´estero è anche questo.

Cos’hai imparato da questi anni in Germania?

Ho imparato a essere forte perché essere un’expat non è semplice. Ho imparato, poi, ad adattarmi e accogliere con serenità nuove culture e modi diversi di vivere e pensare. Non potrò mai ringraziare abbastanza la Germania per questo.

Progetti futuri?

Continuare a scrivere e svolgere la mia professione con stimoli e sfide sempre nuove. Mi piacerebbe realizzare un podcast finanziato e seguito e magari lavorare di più con l´Italia.

Per seguire e contattare Valentina:

Social:igValelinz

Tiktok :valentinalinz

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