Stefania: vivo a Malta dal 2011 e non mi ci vedrei proprio a tornare in Italia

A cura di Maricla Pannocchia

Nata a Malta ma cresciuta in Italia, Stefania ha visitato regolarmente l’isola una volta l’anno, per andare dai nonni materni e, dopo altre esperienze all’estero, ha deciso di stabilirsi definitivamente sull’isola. La donna si occupa di aiutare le persone ad avviare la propria azienda a Malta, Paese in cui, secondo lei, è possibile avanzare per meritocrazia e fare carriera molto più in fretta che in Italia.

“In Italia, a volte ci possono volere anche 10 anni per passare da un ruolo professionale all’altro” racconta Stefania, “Qui, specialmente se sai l’inglese, fattore che ti apre le porte a lavori più qualificati e remunerativi, è possibile salire di livello molto in fretta, in particolar modo se sei è in gamba.”

Anche chi non conosce bene l’inglese, comunque, secondo la donna non avrà difficoltà a trovare lavoro, “qui lavorano tutti, a prescindere dal Paese di provenienza. Senza la buona conoscenza della lingua inglese, tuttavia, i mestieri saranno più umili e meno remunerativi.”

Guardando indietro, Stefania lascerebbe l’Italia prima e, anche se le mancano alcuni aspetti della vita lì, non riesce a vedersi di nuovo nel Bel Paese. A chi sogna un trasferimento a Malta, la donna consiglia proprio di evitare paragoni con l’Italia perché, anche se alcune tradizioni maltesi sono simili a quelle italiane, si tratta comunque di un altro Paese.

Stefania Ditrani Malta

Ciao Stefania, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, sono Stefania, ho 39 anni, sono nata a Malta ma sono cresciuta in Italia. Ho vissuto lì per circa 26 anni, tornando a Malta ogni estate dai miei nonni materni. Dopo aver vissuto in Italia ho abitato anche in Spagna, Austria, Israele e Sud America, per poi trasferirmi dal 2018 a Malta e fare un ulteriore trasloco in Irlanda.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Ho sempre voluto lasciare l’Italia per cercare nuove opportunità. Ho iniziato con piccoli soggiorni all’estero nel 2002 fino al completo trasferimento in Spagna nel 2012 e, da lì, sono tornata nel Bel Paese solamente per 4 anni per poi ripartire.

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Ora vivi a Malta. Da quanto tempo sei lì?

Vivo qui dal 2018 ma, come dicevo prima, la conosco da quando sono nata.

Dove vivi precisamente?

Vivo a St Paul’s Bay, dove ho passato quasi tutte le mie vacanze estive fino alla maggiore età, con cadenza annuale.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Mia madre mi ha detto che mi sarei stancata di un’isola così piccola.

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Non ho fatto nulla di particolare. Ho organizzato un trasferimento di sole valigie, senza portare anche i mobili.

Di cosa ti occupi?

Attualmente sono Consulente Senior d’International Business e Marketing.

È facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

Direi che è relativamente facile per tutti. Se una persona conosce l’inglese ovviamente le opportunità di trovare un lavoro qualificato e ben remunerato aumentano esponenzialmente mentre, invece, se non lo parla, troverà comunque lavoro, perché qui lavorano tutti e non c’è discriminazione in base al Paese di provenienza.

Quali sono i settori in cui è più semplice essere assunti?

Se si ha un ottimo livello d’inglese, tipo B2-C1, qualsiasi lavoro in aziende private, sempre in base alla propria formazione, è di facile accesso mentre, se si è proprio alle prime armi con la lingua inglese, si trova facilmente lavoro nella ristorazione, nelle agenzie di pulizie (sia commerciali sia per privati) o come commesso, aiuto cucina ecc.

Stefania Ditrani Malta

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Lo stipendio medio non è in linea con il costo della vita, tuttavia, la cosa che io sottolineo sempre è che qui a Malta, a differenza dell’Italia, se una persona dimostra di essere competente, capace e con un atteggiamento positivo ha possibilità di fare carriera anche in meno di un anno. La stessa cosa accade per lo stipendio, vi è un adeguamento salariale a cadenza quasi annuale, in aggiunta al bonus statale e ad eventuali bonus previsti dall’azienda. Non è come in Italia dove, per passare da un ruolo all’altro, spesso e volentieri ci vogliono 10 anni.

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

Certo, l’affitto medio per un appartamento con due camere è di 1000-1200 Euro al mese escluse le utenze, la benzina senza piombo costa 1.340 al litro, simile il diesel. Io faccio senza piombo quindi non mi ricordo precisamente il prezzo del diesel. Fare la spesa qui è più caro rispetto a farla in Italia per ragioni di dazi d’importazione, inflazione e, ovviamente, per il markup delle aziende locali. Internet per la casa in media costa 50-60 Euro al mese. Qui trovate la comparazione dei prezzi tra dove vivo ora e dove vivevo in Italia, Padova.

Come funziona, invece, per avviare un’impresa lì come stranieri?

Attualmente mi occupo di consulenza presso un acceleratore di start-up e, quindi, conosco molto bene il processo per poter avviare un’azienda qui a Malta. Esso prevede la scelta di un’azienda advisor terza (per esempio RSM, KPMG, PWC ecc.). Questo perché solamente le aziende con licenza e iscritte all’albo possono effettuare l’iscrizione di un’azienda e tutto il processo di KYC e AML (ovvero analisi di antiriciclaggio e di solvenza, piuttosto che di potenziale dell’azienda). Il processo può durare da 1 a 4 settimane, tutto dipende dalla disponibilità dei documenti che devono essere tradotti in inglese, alcuni dei quali richiesti in copia certificata e/o originale e dalla complessità della struttura che si vuole dare all’azienda o che è già in essere. Una volta raccolta e compilata la documentazione necessaria, l’azienda auditor invia i documenti a MBR, ovvero l’autorità per il registro delle aziende. Qualora questa non dovesse richiedere ulteriori informazioni e documenti il processo continua. Nel frattempo, si dovrà operare o tramite un conto corrente aperto dalla propria banca commerciale per la nuova entità legale estera oppure tramite Internet banking (Revolut, Wamo e quant’altro…). L’apertura di un conto bancario aziendale presso un istituto di credito locale potrà avvenire solamente terminata l’incorporazione dell’azienda e una volta ricevuti il numero di registrazione aziendale, la Partita Iva, il numero C e PE. Aprire un conto corrente bancario a Malta non è un requisito per poter avviare un’azienda qui. È possibile, infatti, aprire la propria azienda senza disporre di un ufficio fisico, utilizzando come sede legale l’indirizzo della società che svolge la procedura di apertura della ragione fiscale e dell’azienda stessa.

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Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Se si è cittadini EU/EEA, si può tranquillamente venire a Malta e rimanere quanto desiderato. Se si trova lavoro bisogna poi iscriversi all’ufficio preposto presso l’Agenzia Identità, la quale rilascerà un permesso di residenza. Per lavorare qui come dipendente servono la carta d’identità e/o il passaporto, il social security number, corrisponde a un nostro numero INPS, un conto corrente (alcune aziende accettano di pagare su conti correnti online come, ad esempio, il già citato Revolut, altre, invece, se non hai un conto corrente maltese ti pagano con assegno ma ciò si traduce in una fila alla filiale bancaria per ritirare il tuo contante). Entro 3 mesi dal tuo arrivo a Malta, devi registrarti all’ufficio d’immigrazione. Per farlo, devi presentare i seguenti documenti:

* Un passaporto o un documento di identità valido

* Un contratto di lavoro

* Una prova di alloggio

* Una prova di assicurazione sanitaria

Devi anche ottenere un numero di previdenza sociale, che puoi richiedere dopo aver ricevuto la tua registrazione dall’ufficio d’immigrazione. Questo numero ti permetterà di pagare i contributi previdenziali e di accedere ai servizi pubblici, come l’assistenza sanitaria.

Se si vuole aprire la Partita Iva bastano indirizzo di casa e l’E-ID (una specie di SPID per accedere a tutti i servizi online). Puoi aprirla online in 2 minuti e in 5 giorni ti arriva il libretto delle ricevute da ritirare all’ufficio postale da te indicato.

Come ti sei mossa per cercare un alloggio?

In realtà avevo già un alloggio qui, tuttavia, dopo 3 anni ho cercato casa in affitto e mi sono affidata a un agente immobiliare, che è la miglior cosa da fare per tutelarsi il più possibile se non si conosce il proprietario.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Dipende molto dallo stile di vita che si vuole avere. Diciamo che, per me che sono quasi arrivata ai 40 anni e prediligo la calma,la natura e il mare, le zone migliori sono Mellieha, St Paul’s Bay e Mgarr. Se si hanno tra i 20-30 anni e zero mezzi di trasporto consiglio St Julian’s, Sliema e Gzira, Msida e Swieqi, zone molto centrali con movida e più care. Se si ha famiglia, invece, suggerisco Marsascala nel sud o Mellieha al nord.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Beh, diciamo che i locals non erano una novità, tuttavia, a volte questo è croce e delizia perché, anche se sono nata qui, sono cresciuta in Italia e, quindi, all’estero. Alcuni loro atteggiamenti sono distanti dal mio modo di pensare e la stessa cosa mi accade in Italia in modo inverso.

Come descriveresti le loro vite?

Molti maltesi, a prescindere dall’età, si svegliano molto presto, tra le 4 e le 6. In tanti, infatti, cominciano a lavorare in ufficio alle 7 per finire intorno alle 15/16 nel pubblico mentre nel privato dalle 15 in poi, dipende se si lavora in orario full time, part time o ridotto (se, per esempio, si è madri). Alcune persone sono così appassionate del lavorare che hanno due mestieri, talvolta per necessità, ma spesso per diletto. Il fine settimana spesso e volentieri la gente esce a pranzo, a cena e a fare shopping. Solitamente la domenica la si trascorre in famiglia.

Com’è, invece, la tua giornata tipo?

La mia giornata tipo attualmente è´sveglia, porto giù´il cane al parco, faccio esercizio e poi, a volte, vado in ufficio mentre altre volte lavoro da casa.

Quali sono, secondo te, le differenze e gli eventuali punti in comune tra lo stile di vita maltese e quello italiano?

Le differenze sono in primis la mentalità nel mondo lavorativo. Qui le aziende e le persone in generale sono molto orientate al business e al problem solving, la burocrazia di stampo anglosassone è´molto snella, mentre, invece, in Italia vedo molta burocrazia, molto lamentarsi e rimanere fissi sullo stesso punto, poca capacità di adattamento al cambiamento e poca apertura all’innovazione. Nello stile di vita mi sembra che i maltesi si divertano e si rilassino di più rispetto agli Italiani. La cucina maltese ha una predominanza mediterranea con influenze arabe e inglesi, qui il tè si beve con il latte, come in Gran Bretagna.

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In che modo ti senti cambiata tu, a livello umano e professionale, rispetto a quando abitavi in Italia?

Dal punto di vista umano sento che qui posso venire a contatto con diverse nazionalità e culture. Dal punto di vista professionale, posso fare carriera molto più velocemente e in forma più competitiva.

Cosa ti manca di più dell’Italia?

Mi mancano molte cose dell’Italia: la famiglia, gli amici, il cibo, la natura, i paesaggi, l’arte, la moda… Tuttavia, quando penso alle opportunità e alla qualità della vita, purtroppo non riesco a immaginarmi di nuovo lì.

Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

La mancanza di regolamentazione in alcune cose, la ridotta presenza di verde e fonte di acqua dolce, la natura, i grandi spazi e la possibilità di spostarsi e viaggiare in auto. Prendo molti voli e cerco di colmare queste mancanze così.

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Le soddisfazioni sono molte, sopratutto a livello di contatto con culture diverse dalla mia e di opportunità lavorative, oltre ad aver conosciuto mio marito qui.

C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Sì, c’è una comunità d’italiani ma non la frequento. Faccio parte solo del gruppo Facebook.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Il mio consiglio è di venire qui con la mente e il cuore aperti, senza fare comparazioni inutili e poco realistiche con l’Italia. Questo è un altro Paese con la sua storia e le sue tradizione che, seppur vicine a quelle italiane, sono comunque diverse. Se volete venire qui facendo paragoni o sperando di trovare una sede distaccata dell’Italia, beh, vi state sbagliando.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?

Suggerirei di decidere che tipo di vacanza si vuole avere. Malta, infatti, offre di tutto: cultura, tours enogastronomici, tours religiosi, camminate, immersioni, divertimento, relax e tanto altro. Consiglio di leggere la sua storia e informarsi invece di soffermarsi ai soliti luoghi molto gettonati.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Sì, lascerei l’Italia molto prima.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato a rispettare le persone, le culture diverse dalla mia e a essere aperta al cambiamento. Ho appreso anche a uscire dalla mia zona di comfort. Credo di essere diventata una persona migliore di quella che ero prima di trasferirmi qui.

Progetti futuri?

Sì, vorrei avviare un business tutto mio (qui posso farlo molto facilmente).

Per seguire e contattare Stefania:

E-mail: connectwithstefaniaditrani@gmail.com

Sito web: https://linktr.ee/stefaniaditraniseomalta

Instagram: stefydi84