Sara, “Vivo a Città del Messico da un anno e mezzo. Qui ho trovato la mia dimensione”

A cura di Maricla Pannocchia

Abituata a viaggiare e sempre in cerca di stimoli, non c’è da stupirsi se Sara, 27enne originaria della provincia di Monza, ha deciso di trasferirsi a Città del Messico. Quand’era solo un’adolescente, Sara ha frequentato la quarta superiore in Portogallo e, una volta all’università, ha vissuto due esperienze Erasmus, una in Francia e l’altra in Spagna.

È stato durante uno stage di sei mesi a Santiago de Queretaro, con la Camera di Commercio Italiana in Messico, che Sara si è innamorata del Paese e ha deciso di tornarci. Adesso lavora nello stesso posto in cui ha fatto lo stage, come Responsabile Soci. “All’inizio, era un lavoro tutto nuovo per me ma, dopo pochi mesi, sono arrivate le prime soddisfazioni” dice Sara.

Tra le difficoltà principali ci sono state lo stress di trovare casa e l’adattarsi a un modo di vivere diverso da quello italiano, “tuttavia, una delle mie più grandi soddisfazioni è proprio l’aver superato queste sfide.” Amante della vita e determinata a cogliere ogni occasione che questa le offre, Sara sa apprezzare più di prima il dono di ogni singolo giorno e di ogni esperienza e, circondata dagli amici messicani, si gode al massimo questo Paese che l’ha accolta così bene.

Ciao Sara, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, sono Sara, ho 27 anni e sono nata e cresciuta a Vimercate, in provincia di Monza. Ora abito a Città del Messico da un anno e mezzo.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Ho lasciato l’Italia per la prima volta nel 2013. Avevo 17 anni e ho frequentato la quarta superiore in Portogallo, dove sono stata accolta da una gentilissima famiglia ospitante. Al terzo anno di triennale ho fatto l’Erasmus e ho vissuto per dieci mesi in Francia, precisamente a Science-Po Saint Germain en Laye. Al secondo ano di magistrale, ho fatto un altro Erasmus, stavolta di dieci mesi a Madrid, Spagna. Prima di partire per la Spagna, ho svolto uno stage di sei mesi a Santiago de Queretaro, con la Camera di Commercio Italiana in Messico, ed è per questo che ora sono di nuovo qui. Non mi sono mai sentita a mio agio nella cosiddetta zona di comfort. Sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e qui in Messico ho trovato la mia dimensione.

Come mai hai scelto proprio Città del Messico?

Dopo la prima volta in Messico mi ripetevo che sarei dovuta tornare. Mi sono innamorata di questo Paese cosi bello, gentile, animato, colorato e diverso,cosi, dopo la pandemia da Covid-19, mi sono messa a cercare lavoro qui e sono ritornata alla Camera di Commercio Italiana in Messico, stavolta nell’ufficio principale della capitale.

Sei in Messico da un anno e mezzo, pensi che sia un periodo sufficiente per iniziare a sentirsi veramente parte di un Paese che non è quello in cui siamo nati e cresciuti?

Sono in Messico da un anno e mezzo e sì, credo sia sufficiente per iniziare a sentirsi parte in tutto e per tutto di questo fantastico Paese! Ovviamente, in questo periodo qui non mi sono risparmiata nulla, tutte le esperienze che potevo fare le ho fatte, ho viaggiato tanto, ho visitato posti non esattamente raccomandabili e ho conosciuto moltissime persone nuove, la maggioranza messicane e, con alcune di loro, ho sviluppato belle relazioni di amicizia, che mi hanno portata a conoscere più a fondo la cultura messicana.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Quando ho comunicato ai miei amici che mi sarei trasferita in Messico, tutti sono rimasti molto contenti perché sapevano del mio grande sogno di ritornarci dopo lo stage di sei mesi a Queretaro. I miei parenti, invece, seppur contenti, erano anche molto preoccupati poiché il Messico non è il Paese più sicuro del mondo per una ragazza sola ed è anche molto lontano dall’Italia. Chiamo i nonni ogni domenica e ancora oggi, dopo un anno e mezzo, si commuovono e mi chiedono quando tornerò.

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Come ti sei organizzata prima della partenza?

Prima della partenza ho prenotato per una decina di giorni un Airbnb vicino all’ufficio, per avere tempo di cercare una sistemazione definitiva. Per quanto riguarda i documenti, invece, mi è convenuto fare il visto dall’Italia prima di partire (il visto messicano si può fare in ambasciate e consolati messicani fuori dal Paese) e, una volta in Messico, completare la documentazione con la residenza temporale.

Puoi parlarci meglio del tuo lavoro?

Lavoro come Responsabile Soci della Camera di Commercio Italiana in Messico. Essa è un’associazione civile, nata nel 1948, che riunisce aziende italiane e messicane, imprenditori e professionisti di diversi settori, uniti dalla volontà comune di stringere, consolidare e accrescere i rapporti tra l’Italia e il Messico. Organizziamo molti eventi di networking per ampliare la nostra rete di contatti e quella dei nostri soci e collaboratori affinché si possano generare nuove opportunità di business.

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Il Messico è un Paese molto vario e con un divario economico importante. Tanta gente guadagna meno di 500 Euro al mese mentre altri, invece, guadagnano come in Europa, se non molto di più. Diciamo che il salario dipende dalla professione svolta e dalla zona in cui si lavora. Anche il costo della vita dipende molto dalla zona dove ci si trova. A Città del Messico la vita è molto più cara rispetto alle cittadine al di fuori o alla campagna e, nella città stessa, ci sono differenze sostanziali. Nelle zone più eleganti, la vita costa come in Italia, se non di più, mentre, nelle periferie, i costi degli affitti crollano e fare la spesa al mercato aiuta quelle persone che devono sopravvivere con meno di 10.000 pesos al mese (più o meno l’equivalente di 500 Euro).

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

Il costo del cibo è simile a quello in Italia. Fare la spesa al supermercato costa più o meno come da noi. Non consiglio di venire in Messico agli amanti del vino perché qui costa molto di più, mentre, invece, frutta, verdura, uova e latte costano leggermente meno. Il prezzo degli affitti, dei trasporti pubblici, delle sigarette e della benzina è minore in Messico che in Italia. Per esempio, attualmente il prezzo in Euro per un litro di benzina in Messico è di 1,17 mentre in Italia è 1,939. Comunque sia, è difficile fare un discorso comparativo dei prezzi tra i due Paesi perché qui in Messico, come accennavo prima, i prezzi di beni e servizi di uso comune variano molto da zona a zona.

Come valuteresti servizi come la sanità, la burocrazia e i mezzi pubblici?

La sanità in Messico è privata ed è molto costosa. Fortunatamente, non l’ho mai sperimentato sulla mia pelle ma ho sentito dire che, per di più, la sanità non è di buona qualità e l’Italia non ha nulla da invidiare al Messico sotto questo punto di vista. Gli ospedali qui mancano di attrezzature e personale competente. Per quanto riguarda la burocrazia, i due Paesi fanno a gara a chi è il peggiore, mentre i mezzi pubblici qui funzionano molto bene e sono economici, però solo le grandi città messicane hanno una rete efficiente di mezzi pubblici e, in tutto lo Stato, solo Città del Messico ha la metro.

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Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Se volete venire in Messico come turisti e siete italiani, ci potrete rimanere 6 mesi senza problemi e senza fare ulteriori documenti, oltre al passaporto. Nel caso in cui voleste venire a lavorare, avrete bisogno di fare il visto lavorativo con in mano una lettera di assunzione e, una volta in Messico, completare la procedura per ottenere la residenza temporale. Dopo 4 anni passati regolarmente sul territorio messicano, una persona può passare dalla residenza temporale a quella permanente.

Come ti sei mossa per cercare un alloggio?

Appena arrivata in Messico sono stata una decina di giorni in un Airbnb mentre cercavo su gruppi Facebook, siti web e applicazioni, un posto definitivo dove poter vivere in tranquillità. Qui a Città del Messico funzionano molto bene i gruppi Facebook, così ho trovato il mio primo posto dove stare, condividendo la casa con due coinquilini. Ora abito in un posto diverso, affitto una stanza in una casa che condivido con un ragazzo e una ragazza messicani e anche questa sistemazione l’ho trovata tramite Facebook.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Io vivo in una zona di Città del Messico che si chiama Roma Norte, abbastanza centrica, e qui si vive molto bene. La zona è sicura, piena di alberi e locali però, insieme a Polanco e Condesa, è una delle più care. Qui tra affitto, spesa e uscite con gli amici spendo quanto spenderei vivendo in Italia.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

I messicani sono persone favolose, molto gentili e ospitali, che accettano volentieri il “diverso” e, anzi, hanno tanta voglia di conoscerlo. Qui ho conosciuto fin da subito molte persone e fare amicizia non è stato difficile. Nel weekend mi vedo sempre con le mie amiche e organizziamo qualche viaggetto, andiamo a qualche festa o a fare trekking in montagna. Sono le persone più matte che io abbia mai conosciuto, con tanta energia e voglia di vivere. Voglio loro tanto bene.

Pensi che sia necessario sapere lo spagnolo sin da subito?

Qui tutti parlano inglese, sarà per la vicinanza con gli Stati Uniti e anche perché molti crescono con il sogno di trasferirsi lì da grandi. Comunque sia, io consiglio di studiare, prima o poi, lo spagnolo. A parte che per noi italiani non è difficile e poi perché è giusto imparare a comunicare nella lingua del posto dove si sta. Facendolo, si aprono molte più porte e opportunità sia lavorative sia nella vita quotidiana.

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Quali sono, secondo te, i luoghi comuni più diffusi sul Messico?

Narcos, guacamole, sombrero, tacos, tequila e cibo piccante… ma il Messico non è solo questo, è molto di più! Il Messico è i colori vivaci delle case e delle vie cittadine, le feste per ogni occasione, la musica allegra che suona sempre ma soprattutto la gente umile, solidale, sorridente e gentile, pronta ad aiutare chi si trova in difficoltà e a condividere tutto quello che ha, anche se è poco.

Com’è una tua giornata tipo?

Dal lunedì al venerdì lavoro dalle 9.30 alle 18, con un’ora di pausa pranzo dalle due alle tre di pomeriggio. Lavoro due o tre giorni da casa e due o tre giorni dall’ufficio, che si trova a mezz’ora a piedi da casa mia. Il pomeriggio, dopo il lavoro, vado in palestra (cerco di andarci almeno 4 volte a settimana) mentre il weekend vedo gli amici, esco a cena con loro e, la sera, andiamo in qualche bar o discoteca. Spesso il weekend vado a fare trekking oppure organizzo qualche gita fuori porta. Il Messico è enorme e ci sono tantissimi bei posti da visitare!

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Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

Sicuramente le prime settimane qui non sono state facili poiché varie situazioni difficili si sono accumulate in un periodo di adattamento: lo stress della ricerca della casa, non avere amici o parenti su cui poter contare, sistemare tutti i documenti per regolarizzare la mia situazione migratoria, aprire il conto in banca, familiarizzare con il nuovo lavoro, ecc. Con pazienza, ho sistemato una cosa per volta, senza lasciarmi prendere dal panico e, quando ho iniziato a uscire e partecipare a qualche viaggio organizzato, ho risolto anche la mia solitudine, conoscendo tanta gente e facendo amicizia con parecchie persone.

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Superare le suddette difficoltà mi ha dato grandi soddisfazioni. Ancora di più, conoscere posti nuovi e fare amicizia mi ha reso davvero felice. Arrivare a parlare come una messicana madrelingua mi ha reso molto orgogliosa a di me, così come vedere i primi risultati professionali, dopo appena qualche mese e in un lavoro del tutto nuovo per me. Non tralascerei la soddisfazione della prima volta in cui, dopo mangiato, non sono dovuta correre in bagno. Attenzione, perché il cibo messicano è tanto buono quanto pericoloso, se lo stomaco non è abituato!

C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Ci sono molti italiani qui in Messico, anche se il senso di comunità non è molto forte o, quantomeno, non lo è qui a Città del Messico. Lavorando per la Camera di Commercio Italiana in Messico, conosco molti italiani che lavorano qui come me. Con le istituzioni del Sistema Italia in Messico, come per esempio l’Ambasciata d’Italia in Messico, l’Italian Trade Agency in Messico, l’Istituto di Cultura Italiano e la Società Dante Alighieri organizziamo tanti eventi e, grazie a queste occasioni, gli italiani qui in Messico hanno l’opportunità d’incontrarsi e conoscersi.

Che suggerimenti hai per chi vorrebbe andare in vacanza in Messico?

Consiglierei di non considerare solo i Caraibi cioè Cancun, Playa del Carmen e Tulum. Il Messico è grande e pieno di bei posti. Anche la costa che affaccia sull’Oceano Pacifico è spettacolare: lo stato della Baja California ha spiagge da sogno con sabbia bianca e mare azzurro. Anche le spiagge selvagge di Oxaca sono imperdibili! Tappa fondamentale del vostro viaggio messicano, Città del Messico: enorme, colorata e molto varia, con moltissimi musei. Visiterei anche lo stato del Chiapas con le sue foreste, i suoi paesaggi naturali, i suoi popoli indigeni e le antiche rovine maya.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

No, venire qui è stata la migliore decisione che potessi prendere, mi ha fatto crescere sia personalmente sia professionalmente e, da quando sono qui in Messico, cerco di sfruttare tutte le occasioni che mi si presentano per conoscere persone e posti nuovi e fare esperienze che non ho mai fatto, per cui, nessun rimpianto! Sto vivendo la mia vita al massimo qui e voglio continuare così!

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

In questo anno e mezzo di vita qui in Messico ho imparato a riconoscere su chi posso contare e su chi no e mi riferisco sia a persone vicine sia a quelle lontane fisicamente; ho imparato a dire di no e a mettere in ordine le mie priorità ma anche ad adattarmi e ad avere pazienza. Cosa più importante, ho imparato a ricordarmi sempre che la vita è una e che tutte le occasioni imperdibili che la vita mi presenta vanno colte al volo, senza esitare. Qui in Messico ,purtroppo, molte persone vivono alla giornata e rendermene conto mi ha fatto prendere la consapevolezza che oggi ci siamo e domani potremmo non esserci più per cui dobbiamo dare il valore che merita a ogni giorno e a ogni gesto.

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