Pier Giorgio: la mia nuova vita in Paraguay
Perito industriale veneto, Pier Giorgio Peron è uno dei tanti pensionati che hanno deciso di lasciare l’Italia per godersi gli anni della pensione oltreoceano. Nella sua vita ha sempre fatto sport e lavorato duramente nella sua azienda, facendosi stimare da tutti i colleghi.
Due anni fa, nell’agosto del 2020, decide di andare con la sua compagna a vivere in Paraguay. Un periodo, questo, non certo facile: appena la prima ondata di COVID si attenua e senza aver mai fatto un volo oltreoceano prende questa importate decisione di cambiare vita. E a distanza di due anni, possiamo dire che ci è riuscito brillantemente. Ecco cosa ci ha raccontato.
Come hai conosciuto il Paraguay?
«In realtà non ho fatto ricerche e comparazioni, non ho letto libri e articoli, non ho perso le ore su internet. La mia compagna è originaria del Paraguay e semplicemente abbiamo deciso vivere lì. Personalmente ero un po’ stanco della burocrazia italiana, del pessimismo imperante che si respirava in Italia dopo la prima dura ondata di COVID. Ero stanco delle restrizioni e dello stile di vita che non mi appagavano più nel mio Paese. Desideravo proprio cambiare aria».
Hai avuto problemi di adattamento? Ma soprattutto, è stato facile cambiare lo stile di vita?
«Naturalmente lo stile di vita è molto diverso dall’Italia: qui siamo in un paese tropicale poco popolato, il Paraguay è più piccolo dell’Italia e conta solo 8 milioni di abitanti. Arrivando dal Veneto dove tutto è abbastanza bene regolato e puntuale, ho dovuto abituarmi ad uno stile di vita molto più rilassato. Qui, ad esempio, non succede nulla se non rispetti un impegno in un determinato giorno oppure se ti presenti ad un appuntamento tardi. Sono piccole cose a cui piano piano mi sono adattato».
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A che tipologia di persone consiglieresti il Paraguay?
«A tutte le persone, dai giovani ai pensionati che vogliono vivere in un paese libero, senza l’oppressione fiscale europea, che non ti costringe o obbliga a vaccinarti se non vuoi. Io ad esempio sono vaccinato e la mia compagna no».
Veniamo agli aspetti burocratici del tuo trasferimento. Come hai fatto per ottenere i documenti di residenza e la carta di identità?
«Mi sono affidato ad una società di consulenza specializzata che mi ha supportato in tutti. Non conoscevo la lingua e sarebbe stato molto difficile per me ottenere tutti i documenti in poco tempo. Questo si l’ho visto in internet. Oltre ai documenti che bisogna portare dall’Italia il procedimento è lungo e burocratico e ti perdi se non trovi qualcuno affidabile e competente».
Dove vivi ora?
«Ora sto vivendo a Curuguaty che è un piccolo paesino all’interno del Paraguay: è tranquillo, c’è tutto, i prezzi sono decisamente molto bassi rispetto all’Europa e davvero mi trovo bene. Ogni tanto vado ad Asunción se devo comprare qualcosa di specifico che non trovo qui».
Cosa non ti ha fatto dormire prima della partenza?
«Certamente il viaggio. Non avevo mai fatto un viaggio così lungo e complicato, ma l’ho affrontato serenamente anche se debbo dirvi che non ho dormito per parecchie notti. Comunque ora sono felice di stare qui, certo mi manca un po’ l’Italia ma per un po’ non ci ritornerò, voglio imparare bene la lingua e godermi la mia meritata pensione riuscendo a risparmiare parecchio rispetto all’Italia!».
Per contattate Pier Giorgio Peron ecco i suoi recapiti:
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