Pensionati in fuga

Gianluca Ricci

 

Altro che cervelli in fuga. A fuggire, insieme alle menti più brillanti e meno riconosciute del nostro Paese, sono anche e soprattutto coloro che il cervello lo hanno messo a disposizione della comunità per tutta una vita e ora se lo vogliono coccolare un po’, magari portandolo a ristorarsi in habitat naturali paradisiaci, giusto per risarcirlo di tanta estenuazione.

Le cifre parlano chiaro, anzi illuminano: se dieci anni fa il numero delle abitazioni acquistate all’estero da nostri connazionali era pari al 2% del totale, oggi la percentuale è quintuplicata, assestandosi oltre il 10%, come attestato dall’Agenzia delle Entrate, pur essendosi più che dimezzato il numero dei rogiti in termini assoluti.

Se da un lato è vero che i piccoli investitori hanno abbandonato il mercato italiano, giudicato ancora troppo ondivago ma soprattutto gonfiato rispetto all’effettivo valore delle singole case, per dedicarsi alla spesa oltre confine, dall’altro esiste una massa sempre più compatta di persone che, conclusa l’esperienza lavorativa, ha preferito e preferisce tuttora investire i denari della liquidazione nel mattone straniero.

Non si tratta di esterofilia, ma di semplice calcolo: oggi una casa nella Repubblica Dominicana o in Kenya costa meno della metà di quello che si spenderebbe per un bilocale nella periferia milanese, col vantaggio di poter godere di un clima favorevole per dodici mesi all’anno e di poter vivere in una dimensione decisamente più accattivante di quella che si potrebbe respirare alle nostre latitudini fra casermoni e cemento.

Per non parlare del costo della vita, che, indipendentemente dal regime fiscale più favorevole, finisce per incidere in maniera decisiva su scelte di questo tipo.

Pensionati in fuga” li ha definiti niente meno che l’Inps, che ha calcolato di aver versato nel 2014 oltre un miliardo di euro in 150 stati diversi da quello in cui si sperava che quei 385mila intestatari avrebbero reinvestito la loro pensione. Così a fuggire, oltre ai pensionati, sono stati anche i loro conti correnti, che in questo modo hanno reso noi un po’ più poveri, ma loro infinitamente più ricchi.

▶ Quali sono i  paesi dove scelgono di vivere i pensionati all'estero? ◀

E se le destinazioni europee rimangono ancora le più gettonate, sostanzialmente a causa delle maggiori garanzie che il loro sistema sociale è in grado di offrire anche a chi giunge dall’estero, negli ultimi anni Australia, Africa e America centrale hanno registrato un vero e proprio boom di arrivi, fra il +250 e il +115%.

Segnali inequivocabili di una tendenza che, se al momento rimane confinata all’interno di un trascurabile segmento di analisi, in futuro potrà provocare problemi più seri.

Non per nulla l’Inps ha già segnalato al Governo il fenomeno, chiedendo che vengano studiati correttivi in grado di rendere quanto meno più complicato potersi godere all’estero i soldi della pensione maturati in Italia, anche se illustri giuristi hanno subito paventato possibili rischi di incostituzionalità.

Anche perché, se le questioni economiche hanno indubitabilmente un peso considerevole nell’orientare i neo pensionati verso certe scelte, non bisogna trascurare che la scelta di espatriare è legata soprattutto alla ricerca di condizioni di vita migliori. La qualità della vita per un pensionato medio nel nostro Paese è decisamente inferiore rispetto a quella a cui lo stesso potrebbe aspirare trasferendosi altrove.

Non in un altrove indistinto, ovviamente, ma in un altrove accuratamente selezionato sulla base delle proprie priorità, che siano ambientali o economiche poco importa: Canarie o Tanzania, Repubblica Dominicana o Portogallo, purché la proiezione dei propri sogni trovi uno schermo adeguato e convincente.

Il segreto sarebbe allora quello di promuovere politiche sociali più favorevoli nei confronti di una terza età che, qualora ne abbia le possibilità economiche ma anche fisiche, non disdegna di costruirsi quello che del suo futuro rimane dove i toni del rosa sono più percepibili rispetto a quelli, decisamente più tristi, del grigio.

Qui troverete maggiori  info su come vivere da pensionati italiani in Portogallo .