Maurizio: vivo a Colonia, città a misura d’italiano

A cura di Maricla Pannocchia

Da sempre imprenditore e adesso anche autore, Maurizio ha lasciato l’Italia nell’ormai lontano 1994 e si divide fra le città di Wuppertal e Colonia, in Germania. Ed è proprio parlando di Colonia che ci racconta di come la città offra tante opportunità lavorative, ma solo a chi ha voglia di darsi da fare, “ed è importante arrivare conoscendo già il tedesco, per poter avare lavori migliori e un futuro più tranquillo.”

Colonia è piena d’italiani che lavorano un po’ in tutti i settori, molti hanno avviato le loro imprese. “Farlo è facile ed economico”, racconta Maurizio, che d’imprese ne ha avute diverse, “e si può sempre contare sull’aiuto degli altri italiani che già hanno le loro imprese.” Maurizio stesso fa il possibile per aiutare i suoi connazionali sia online grazie ai gruppi e alle pagine Facebook, dedicate principalmente ai giovani che vogliono studiare all’università di Colonia, sia tessendo e mantenendo rapporti con la comunità italiana. Fra i prossimi progetti di Maurizio c’è l’adattamento cinematografico del suo ultimo libro, “Baumafia”, che vedrà come protagonisti gli attori della serie televisiva Gomorra, e che sarà girato tra la Sicilia e Colonia.

Maurizio Del Greco

Ciao Maurizio, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Salve, sono Maurizio Del Greco, nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 18.08.68.

Vivo in Germania dal 28 novembre 1994, tra le città di Wuppertal e Colonia.

Sin da quando sono arrivato in Germania, mi sono occupato d’imprenditoria tra gastronomia, organizzazione di spettacoli e management.

Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?

Ho lasciato la mia città nativa perché avevo il desiderio di viaggiare e conoscere altre culture, dato che mi sentivo stretto tra le quattro mura della mia città, e avevo questo desiderio di evadere e allontanarmi dalle mie radici. Tutto questo anche se in Italia vivevo bene con la mia famiglia di commercianti. Eravamo benestanti, tuttavia avevo il sogno di raggiungere i miei obbiettivi senza l’aiuto di nessuno, partendo da zero e, fortunatamente, ho raggiunto i miei scopi, i miei sogni, senza l’aiuto di nessuno, solo con la mia grinta e con l’entusiasmo e l’amore che metto nelle cose che faccio.

Sono del segno del Leone, ho un carattere forte e deciso, credo nel mio istinto e forse è per questo che ho conquistato, nel tempo, la fiducia degli italiani all’estero. Ma forse, ancora di più, il merito è della mia sincerità.

Come mai hai deciso di trasferirti proprio a Colonia?

All’inizio vivevo a Wuppertal, perché ci abitano i miei cugini, (che mi hanno promesso accoglienza e aiuto ma poi, quando sono arrivato, mi hanno voltato le spalle) ma dopo, con il mio lavoro, ho deciso di trasferirmi a Colonia, dove ci sono 57mila italiani (Colonia e dintorni) a confronto dei 6mila italiani a Wuppertal. A Colonia, quindi, ho molto più pubblico per i miei eventi, più sostegno dai commercianti italiani della città e, grazie anche al loro aiuto, ho potuto organizzare vari eventi e manifestazioni canore. Colonia offre tante possibilità di lavoro, anche se attualmente il problema è che non si trovano appartamenti, infatti sono in programma 400mila nuovi appartamenti, perché la popolazione aumenta, ma gli individui sono costretti di andare ad abitare nei paesi confinanti.

Per me quando cammini per Colonia senti i profumi dell’Italia, la libertà di vivere una vita tranquilla, funziona tutto, abbiamo dottori e avvocati italiani, abbiamo patronati e il Consolato che ci aiuta quando un nostro connazionale è in difficoltà. Io mi sento a casa, ma una casa con pregi e senza difetti, anche il resto degli italiani che vive qui si sente bene perché qui può nascere il futuro dei figli della nostra generazione ed è importante portare avanti il nostro Made in Italy, e qui ne trovi tanto, grazie ai nostri commercianti italiani, che importano tutto dall’Italia.

Di cosa ti occupi?

Attualmente mi occupo di editoria. Durante la pandemia ho scritto 2 libri denuncia, qui stiamo bene ma ci sono sempre italiani che fanno in modo di rovinare la nostra immagine. Il primo libro, scritto sia in italiano sia in tedesco, s’intitola “Il cacciatore di plichi”, un problema che abbiamo ogni 5 anni, ovvero quando ci sono le votazioni nazionali, tra imbrogli e promesse di politici che vogliono i voti, e poi ci abbandonano senza nemmeno domandarci di cosa abbiamo bisogno. La cosa che mi ha dato più fastidio è quella che hanno coinvolto anche bambini e giovani minorenni mandandoli a rubare i plichi dalle cassette della posta in cambio di soldi ( i plichi sono quelle buste che riceviamo dal Consolato per votare). Poi il secondo libro è “Baumafia”, la mafia italiana per le costruzioni, oltre a vendere e compare droga e armi, con la collaborazione della mafia in Sicilia.

Ho scritto questi libri per mandare un messaggio ai nostri politici italiani, ovvero che qui abbiamo delle difficoltà da prendere sul serio e magari di agire di modo che il male possa sparire, e possa rimanere solo la parte bella di noi, quelli che siamo da secoli, i migliori, e camminare a testa alta, tra il popolo tedesco e altri popoli che vivono in Germania.

Ho conosciuto personalmente persone che hanno fatto questo “lavoro” – che per loro è un lavoro – fare cose sporche in cambio di soldi. Sono tutte persone comuni, senza segno di criminalità, gente che pensa a portare il pane ai loro figli e a mandarli a scuola.

Maurizio: vivo a Colonia, città a misura d’italiano

Com’è la tua vita quotidiana?

La mia vita quotidiana è sempre la stessa, vado in giro a trovare i nostri connazionali commercianti tra pizzerie, supermercati, pasticcerie, ristoranti, gelaterie, e bar. Vado a trovarli perché mi piace stare in contatto con i miei connazionali, ci definiamo “paesani” anche se non siamo della stessa città o provincia. Dato che conosco tantissimi italiani, capita che a qualcuno serva qualcosa o un operaio e, con le mie amicizie, posso aiutarli, faccio il possibile per aiutarli. Poi aiuto i ragazzi se sono in difficoltà, aiuto se è possibile a trovare casa, lavoro e, soprattutto, se hanno difficoltà con qualche documento al Consolato, ma tutto questo senza scopo di lucro, con la speranza che questo lo facciano in tanti, per aiutarci a vicenda se siamo in difficoltà. Dico ai giovani che, se un giorno qualche nostro connazionale fosse in difficoltà, devono aiutarlo, o comunque devono provarci. Dobbiamo aiutarci fra di noi, per mantenere solida e unita la nostra comunità.

Il messaggio che voglio trasmettere è che dobbiamo essere uniti e aiutarci, ma nella massima trasparenza e sincerità, perché alla fine siamo sempre in una nazione che non è nostra e saremo sempre stranieri, per questo è importante rispettare le regole e la legge del Paese in cui viviamo.

Oltre ad andare in giro per Colonia, vado spesso anche a Liegi, Francoforte, Stoccarda, Monaco di Baviera e in tante altre città dove vivono i nostri connazionali, vado a trovare i vari amici che ho conosciuto in questi anni, mi piace mangiare con loro, scherzare con loro, dialogare e affrontare problemi, se ci sono, perché la vita (che è molto breve) bisogna prenderla con un sorriso e lasciare come ricordo solo cose belle di noi, della nostra onestà.

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Faccio parte di un’associazione senza scopo di lucro per aiutare i disabili italiani che vivono in Germania. Ne sono stato il Presidente per oltre 10 anni, anche perché ho mio fratello, che vive con me, che è disabile, e i disabili sono persone a cui dobbiamo dare più amore e aiuto, anche se qui in Germania l’assistenza sanitaria è una delle migliori in Europa, ma quello di cui hanno bisogno i nostri disabili è proprio l’amore.

Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?

Qui in Germania, sopratutto a Colonia, i prezzi non sono cari ma adeguati, forse qualcosa costa meno dell’Italia. Bisogna saper andare nei posti giusti, non in quei negozi o ristoranti che se ne approfittano. Se hai un normale stipendio puoi vivere tranquillamente, senza rinunciare a comprare cose prelibate e costose, non puoi andare al ristorante con tutta la famiglia ogni giorno, ma una volta a settimana ci puoi andare, ti danno la possibilità di comprare una macchina nuova, oppure di fare un mutuo per una casa. Qui funziona tutto, bisogna solo adeguarsi. Funzionano la sanità, la burocrazia, gli ospedali, i mezzi pubblici (che non hanno ritardi). Qui è una città dove puoi vivere bene e dove anche i nostri figli potranno avere un futuro. Noi italiani, del resto, abbiamo sempre una marcia in più rispetto agli altri popoli e siamo orgogliosi di portare alta la bandiera italiana.

Che consigli daresti a chi sogna di trasferirsi a Colonia?

Consiglio sempre a tutti coloro che arrivano dall’Italia di avere voglia di lavorare, di rispettare le regole, d’imparare subito la lingua e, soprattutto, di avere rispetto di tutti e di tutto.

Qui a Colonia c’è lavoro per tutti, ma solo per se si ha voglia di lavorare. Sarebbe bene imparare la lingua tedesca prima di venire in Germania, così ci saranno più possibilità di andare a lavorare in fabbrica, in cui pagano bene, e sopratutto hai la possibilità di fare una vita serena, con ferie pagate, contributi per la vecchiaia e anche di comprare casa, perché io penso che un tetto tutto tuo sia fondamentale, e qui c’è la possibilità di averlo.

Sono orgoglioso di vedere italiani che sono arrivati da pochi anni e già hanno un buon lavoro, una famiglia, una casa e una macchina buona, tutto frutto dei loro sacrifici.

Consiglio, inoltre, di trovare un alloggio prima di partire, perché qui il lavoro non manca, anzi mancano gli operai. Per coloro che vogliono inseguire un sogno, questa è la città giusta per farlo.

È facile trovare un alloggio lì? Quali sono i costi medi?

Come ripeto, a Colonia è difficile trovare un alloggio e se lo trovi è un po’ più caro della media di un appartamento con una stanza cucina e bagno, al centro circa 750 Euro, in periferia 550 Euro.

La zona più bassa di Colonia è Kalk, dove vivono circa 16mila italiani, una zona che non consiglio, perché a Kalk sembra di stare in Sicilia, ma c’è troppa criminalità per via di persone del Nord Africa, però a Kalk c’è di tutto e di più. La zona che amo io è Ehrenfeld, la piccola Little Italy di Colonia, attualmente in fase di sviluppo, e negli ultimi anni stanno aprendo molti negozi italiani dove puoi mangiare una buona pizza originale italiana e pasticceria originale catanese.

Colonia è bella ovunque vai, gli italiani sono dappertutto, si vede che è una colonia italiana già da 2mila anni. Consiglierei di vivere al centro ma è difficilissimo trovarvi casa. In periferia, ovviamente, è più tranquillo, perché trovi posto per parcheggiare l’auto e sei lontano dal caos che trovi al centro. Ogni quartiere, comunque, ha supermercati, ospedali, dottori, sedi comunali, pompieri e tutto quello di cui hai bisogno.

È facile avviare un’impresa a Colonia?

Io ho avuto 10 locali tra cui una discoteca, una caffetteria, una birreria, dei circoli ricreativi, un bar e un Kiosk. Qui è facile aprire e avviare un’attività, bisogna avere solo la forza e la volontà di farlo, poi ci sono altri commercianti italiani che ti aiutano, dandoti informazioni su come aprire un’attività e come portarla avanti. È facile aprire una licenza ed è anche economico. In verità tutte le attività italiane che sono a Colonia funzionano e danno lavoro a famiglie italiane. Quello che consiglio prima di venire è, come ho già accennato, d’imparare la lingua e di venire pieni di entusiasmo per aprire un’attività tutta italiana perché sia i tedeschi sia altri popoli amano gli italiani e i loro prodotti, sempre freschi e di qualità.

Quando sono arrivato in Germania, all’inizio ero malinconico, mi mancava la mia terra, ma dopo poco tempo, conoscendo la comunità italiana, mi sono sentito a casa.

Qui ho realizzato tutti i miei desideri e sogni, senza difficoltà, solo con la mia grinta e forza di raggiungere quei sogni. In Italia avrei sicuramente trovato tanti ostacoli, che qui non troverà nessuno, ma, ripeto, devi avere la voglia di farlo.

La Germania ha riempito quel vuoto che avevo dentro di me. Ho anche aiutato altri che avevano il mio stesso bisogno, quello di essere sé stessi, senza alcun ostacolo.

Maurizio Del Greco

Possiamo dire, quindi, che Colonia è una città “a misura d’italiano”…

Gli italiani a Colonia sono ovunque, negli uffici comunali, in polizia, al tribunale, in ospedale, anche nei posti più impensabili. La maggioranza è in gastronomia. Abbiamo oltre 3mila attività italiane a Colonia, e qui sono molti gli italiani che lavorano nell’edilizia.

Oltre ad aver imparato tante cose in Germania, soprattutto a vivere una vita sana e tranquilla, anche io – come tanti prima di me e come quelli che verranno dopo – ho portato qui le mie tradizioni. Quello che insegno sempre ai miei figli è proprio questo, tramandare le nostre tradizioni alle generazioni future, dicendo sempre con orgoglio di essere italiani.

Cosa consigli di visitare in città?

A Colonia, oltre il Duomo, che amo molto, consiglio di visitare il Museo del Cioccolato e di andare a passeggiare tra i vicoli della città vecchia.

Progetti per il futuro?

Il mio progetto futuro è quello di fare il film di “Baumafia”, tratto dal mio ultimo libro, pubblicato con la Graus Edizioni di Napoli. È una storia che ho a cuore perché i personaggi sono delle persone che conosco che, non volendo, si sono ritrovate coinvolti in un meccanismo malavitoso e adesso stanno pagando il loro debito con la giustizia. Sono anche rappresentante degli italiani a Colonia e a Natale, ma non solo, portiamo cesti con del cibo ai nostri connazionali in carcere e alle loro famiglie, sostenendo quelle che sono più in difficoltà.

“Baumafia” sarà un film tratto da una storia vera, che vede come protagonisti gli attori della serie di Gomorra. Gireremo tra la Sicilia e Colonia.

Ho alcuni gruppi e pagine Facebook in cui i nostri connazionali possono trovare aiuti e informazioni, dedicate sopratutto ai ragazzi che decidono di venire all’università di Colonia.

Per coloro che vogliono venire senza la conoscenza della lingua, essi possono lavorare nella gastronomia, nell’edilizia, nella squadra di pulizie, dove la lingua non serve particolarmente, ma penso davvero che, per vivere Colonia al meglio, sia necessario imparare il tedesco il prima possibile.

Per contattare Maurizio:

E-mail: mauriziodelgreco@hotmail.com