Cierro los ojos y veo Madrid”. Ancora oggi, dopo 25 anni, chiudo gli occhi e vedo Madrid, il suo cielo azzurro, le sue vie ampie, le voci.

Madrid è splendida, ma questo si può notare dopo un week-end passato in fretta e furia tra i musei e i monumenti consigliati dalle guide turistiche e dal mio tour operator di fiducia. Ma Madrid non è solo una bella città, è anche un luogo che è sempre vivo, che davvero non riesce a dormire, non ne ha voglia tanto gusto c’è nella vita.

Madrid è una città che davvero può definirsi accogliente e in cui è molto difficile sentirsi stranieri: lo dimostra il fatto che la quasi totalità dei suoi abitanti viene dalla provincia spagnola o dall’estero e è quasi impossibile trovare un madrileño di quarta generazione. Per questo la sensazione di sentirti a casa, di essere di Madrid è immediata! Un grande sostegno in tal senso viene dagli abitanti stessi, noti per l’amore per le conversazioni, soprattutto con gli sconosciuti. Si può ritrovarsi a parlare di ogni argomento in ogni luogo, soprattutto nei taxi ma anche in fila davanti ai bagni dei bar. In tutta la Spagna è piuttosto normale che i giovani si presentino con due baci (il primo porgendo la guancia destra) e non con la mano, quindi è meglio abituarsi per non rimanerne visibilmente sconcertati e con la mano destra a mezz’aria come successe a me!

Madrid, la città in cui si può mangiare a qualsiasi ora. I bar sono sempre pronti per servirti un pincho o una porción di quei piatti scuri e densi tipici della cultura castiza.  Alle tre di notte puoi trovare persone ben vestite e non giovanissime mangiare con gusto chocolate con churros davanti alla Chocolatería San Ginés. E poi i sandwich di queso batido (formaggio roquefort battuto, credo, con burro.. ma meglio non pensarci!) di Rodilla, le frittelle di baccalà del Casa Labra, il meraviglioso prosciutto del Museo del Jamón, le napolitanas de chocolate della Pastelería Mallorquina di Puerta del Sol, un bocadillo di calamares (un incredibile panino con calamari frittti caldi e morbidi) in un qualsiasi bar. Il solo scrivere mi fa capire quanto sia vera la sindrome di Proust…

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Un capitolo a parte, per quanto riguarda questa meravigliosa città, è dedicato ai trasporti. Per un’italiana che, come me, ha provato cosa significa muoversi a Roma, il piacere di utilizzare i trasporti pubblici di Madrid è qualcosa di difficile da spiegare. Il mio primo amore è stato, ed è, la metropolitana che con le sue dodici linee consentono di raggiungere praticamente ogni angolo della città incluso l’aeroporto di Barajas. In orari specifici viene consentito l’accesso con una bicicletta per ogni utente e l’orario di apertura è molto interessante per noi italiani, dalle 6:30 alle 1:30. La città è anche coperta da una fitta rete di autobus, anche notturni, chiamati familiarmente “buhos” (gufi). Viaggiare in taxi è molto meno costoso che in Italia e da poco tempo anche le biciclette cominciano ad essere utilizzate. Da notare che gli spagnoli sono molto ben educati e rispettosi e questo si può notare subito da due cose che lasciano piuttosto spiazzati noi italiani: le file alle fermate degli autobus e il mantenere la destra sulle scale mobili della metro per dare spazio alle persone che vanno di fretta e terranno la sinistra, queste abitudini sono da imitare e da riportare a casa!

Sì, ma dove cercare un appartamento a Madrid? I quartieri di Madrid vantano una storia diversa e un diverso modo di vivere, quindi il miglior consiglio è: passate almeno un paio di settimane nella città per capire dove vi piacerebbe di più vivere. I quartieri che, personalmente, sceglierei sono Lavapiés e La Latina, tipici ma estremamente vivaci e multiculturali. In ogni caso, quello che è davvero uguale in ogni quartiere e ben visibile è il suo cielo, un azzurro pieno, spettacolare al tramonto e con delle nuvole da fotografia. Camminate con la testa in alto e la macchina fotografica, o chi per lei, in mano e avrete solo l’imbarazzo della scelta!